Agosto 2018

Mercoledì, 1 agosto 2017 
Matteo  13,44-46 Vende tutti i suoi averi e compra quel campo
Pensaci bene e scopri che il dono di Dio è gratuito, ma costa caro! È una scelta di vita, di stile di vita; un unificare tutto mettendo al centro il regno, che è il sogno di Dio: un’umanità in cui la vita è vita per tutti. Ho incontrato ragazzi in visita alla nostra comunità. Li ha impressionati scoprire che l’essere discepoli di Gesù non è aggiungere una pezza, ma è indossare un vestito nuovo: il vestito di figli e di fratelli.
El tesoro es vestir el vestido nuevo: el vestido de hijos y de hermanos.

Giovedì, 2 agosto 2017 
Matteo  13,47-53 Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni
Attento: Gesù presenta ciò che succede sulla riva del lago con i pescatori. Ma Gesù non si ferma qui. Dopo aver detto che la rete raccoglie ogni tipo di pesce, aggiunge che, nel regno di Dio, la scelta non è fatta da chi pesca. La nostra missione non è fare cernite, ma lanciare la rete. Non è preoccuparci di riempire la rete ma di lanciarla.
No tenemos la mision de seleccionar sino la mision de lanzar las redes y recoger toda clase de pescados.

Venerdì, 3 agosto 2017 
Matteo  13,54-58 Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua
Non riconoscono Gesù coloro che hanno vissuto nello stesso ambiente.  I discepoli lo riconoscono dopo l’esperienza della tempesta. Non basta sapere: bisogna fare l’esperienza. Non basta il sentito dire. Senza una vera visione di fede non possiamo scoprire e valorizzare i profeti che Dio fa nascere oggi nel mondo, in ogni popolo, cultura e religione.
Para descubrir y aceptar a los profetas que Dios nos regala necesitamos una mirada de fe.

Sabato, 4 agosto 2017 
Matteo  14,1-12 Mandò a decapitare Giovanni nella prigione
La fastosa celebrazione del compleanno di Erode, termina con una testa su un vassoio. Le fastose e sfacciate feste del consumismo di oggi, non sono da meno. Peccato che dove ci sono teste decapitate, c’è sempre il silenzio accondiscendente e interessato dei presenti. La forza del potente di turno è il silenzio dei cittadini, il nostro silenzio.
La fuerza de quien detiene el poder es el silencio de cada uno de nosotros.

Domenica, 5 agosto 2017 
Giovanni 6,24-35 Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!
Pietro lo aveva detto: “Tu hai parole di vita eterna!” E lo diciamo anche noi. Quando nella tua vita Gesù è diventato l’orgoglio della tua vita, la gioia dei tuoi occhi e l’amore del tuo cuore, tutto è cambiato. Il vuoto è cessato, la pienezza si è realizzata. In Gesù non c’è il molto, c’è la totalità. Se troppe cose ti condizionano è perché Gesù non è ancora il Signore della tua vita. Un giorno in Messico un medico mi diceva; “Andiamo alla casa del Signore”. E una volta arrivati, aggiunse: “Questi sono i figli del Signore”. Gesù era diventato il Signore di tutto e tutto. Quel medico era un uomo unificato. Cerchiamo di rifletterci per scoprire Gesù il tutto, la pienezza.
Jesus es el Señor de mi vida y en El hay la plernitud. Si El es el Señor de mi vida nada me falta.

Lunedì 6 agosto
Marco 9,2-10 Si trasfigurò davanti a loro
Maestro, è bello per noi essere qui … ma egli non sapeva quello che diceva
Una giornata grande questa: giornata in cui, nel 1945, la luce accecante della prima bomba atomica ha seminato morte; giornata in cui ricordiamo la luce illuminante di Gesù sul monte, che fa dire a Pietro: “È bello per noi stare qui”; giornata in cui la nostra vocazione non è di rimanere sul monte, ma di scendere e camminare nelle luci e ombre della storia. Beati quei tre che per un momento hanno visto il loro maestro trasfigurato. Lo hanno visto nella sua storia, nella sua identità, nella sua missione, … Lo hanno visto scoprendo che è di più di quello che di lui già conoscevano.
E poi scendono dal monte, escono da quell’esperienza, non per raccontarla ma per fare la stessa esperienza nell’incontro con ogni  persona.
Lascia che gli altri ti vedano trasfigurato, che scoprano in te qualcosa che va più in là di ciò che di te già conoscono. E tu impegnati a vedere l’altro trasfigurato: vedi in lui e in lei qualcosa che va più in là di ciò che già di lui e di lei conosci.
Nuestra vocacion es de caminar en las luces y las sombras de la historia, alumbrados por Jesus el Señor.

Martedì, 7 agosto 2017 
Matteo  14,22-36 Coraggio, sono io, non abbiate paura!
La barca è la chiesa, la comunità dei discepoli. La barca si trova in mezzo al mare, il mare della vita, il mare della storia dove anche lo stesso Gesù sembra un fantasma e il cominciare ad affondare diventa realtà. Ma è proprio questo il momento in cui possiamo fare l’esperienza di quella mano tesa a cui aggrapparci per risalire sulla barca e riprendere il cammino proclamando la signoria di Gesù.
Necesitamos hacer la experiencia de aquella mano a la cual agarrarnos para proclamar que Jesus es el Señor

Mercoledì, 8 agosto 2017 
Matteo 15,21-28 Ogni pianta che non è stata piantata dal Padre mio, verrà sradicata
La comunità cristiana rimane impressionata dalle parole di Gesù e si rivolge allo stesso Gesù facendogli presente che le sue parole hanno scandalizzato i giudei. Gesù dice ai suoi discepoli e a noi cristiani di oggi: tutto ciò che non nasce da Dio, dall’Abbà, non ha futuro. Le tradizioni umane non hanno futuro. Abbiamo il coraggio di verificare su che cosa basiamo la nostra vita, le nostre scelte quotidiane?
Tenemos la valentia de preguntarnos cuales son las raices de lo que hacemos dia tras dia?

Giovedì, 9 agosto 2017   
Matteo  25,1-13 Presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo
Ci ritroviamo in queste “immagini” che ci ricordano una bella poesia che giunge dal Brasile. È scritta da Huberto Rohdev e dice così: L’uomo materiale è infra-uomo / L’uomo ascetico è semi – uomo. / L’uomo spirituale è vero uomo. / Il primo afferma il mondo, nega Dio. / Il secondo crede in Dio ma nega il mondo. / Afferma, il terzo / il Dio del mondo / e il mondo di Dio.
Solo chi esce e incontra costruisce il regno di Dio.
Si tu sales de ti mismo y encuentra a Dios y al mundo puedes ser constructor del reino de Dios.

Venerdì, 10 agosto 2017 
Giovanni 12,24-26 Chi ama la propria vita, la perde
Rimanete scomodi” era una trasmissione radiofonica ma sono anche parole che si addicono a Gesù. Gesù non è accomodante: ci sposta sempre da noi stessi verso l’altro. L’altro è il nostro prossimo ed è il povero. Dio è l’Altro per eccellenza. “Il tesoro della Chiesa sono i poveri” affermando Lorenzo il diacono, di fronte all’autorità romana, scrive così la propria condanna a morte.
Cuando Lorenzo declara que los pobres son los tesoros de la iglesia, en aquel momento escribe su propria condena y lo matan.

Sabato, 11 agosto 2017 
Matteo 17,14-20 Se avrete fede, nulla vi sarà impossibile
Con la forza di Dio e con la tua decisione tutto si può. Si può aprire il mare e attraversarlo, si può fare scaturire acqua dalla roccia, si può dire al paralitico, alzati e cammina. Si può annunciare il vangelo con un annuncio che cambia la vita. Si può dire si a chi ti dice no. Sorridere a chi ti giudica. Amare chi ti odia. La fede ci rende onnipotenti.
La fe nos lleva a ser personas que todo lo pueden. La fe en el Dios de la vida que es Padre, Hijo y Espiritu Santo es nuestra fuerza.

Domenica, 12 agosto 2017  
Giovanni 6,41-51 Io sono il pane disceso dal cielo
Le persone mormorano. Sembra che la mormorazione sia il nostro mestiere preferito. Forse non il tuo ma il mio si. E Gesù? Gesù continua a comunicare. Aiuta le persone a leggere la storia. Ha tenerezza e non si lascia condizionare dalle mormorazioni. Di fronte alla mia mancanza di fiducia splende sempre la sua fiducia. Ma poi, ascoltalo bene, c’è una finestra che si apre: “Io darò la mia carne”. Carne è debolezza, limite e piccolezza. La debolezza della croce, il limite di essere un piccolo punto nell’immensità del tempo e dello spazio, la piccolezza di quel poco pane e di quel poco vino. Si tu sei il pane, tu sei il vino! Tu lo sei la piccolezza.
Las personas murmuran y Jesus se entrega. Nada puede parar su entrega. El amor va mas allà de todo.

Lunedì, 13 agosto 2017 
Matteo  17,22-27 Lo uccideranno, ma risorgerà
Gesù parla di nuovo della sua passione, dice apertamente, che la parola dell’uomo non è mai l’ultima. L’uomo può uccidere, ma non può impedire la risurrezione né quella di Gesù né quella dell’altro né quella del Creato. “Ogni religione è un camminare verso il cuore del mondo” e questo cuore è la vita. La missione è insegnare a vivere!
Ser misionero es ser persona que enseña a vivir. La misiòn es enseñar a vivir

Martedì, 14 agosto 2017  
Matteo, 18,1-5,10,12-14 Se non diventerete come i bambini, non entrare nel regno dei cieli
Grande non è il potente, l’autosufficiente, chi si sente realizzato. Grande è il piccolo.
Tu per chi gioisci? Di fronte a chi manifesti la tua gioiosa ammirazione? Il sogno di Dio è che i discepoli e le discepole di Gesù siano i piccoli capaci di trasmettere ad altri piccoli il volto dell’Abbà che gioisce per quella piccola pecora lì dove si era perduta.
El pequeño es grande. Hermoso es el rostro de el Abbà que brilla de gozo por la oveja encontrada precisamente allì donde se habìa perdido.

Mercoledì 15 agosto 2017 
Luca 1,39-56 Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
Maria ed Elisabetta sono donne dall’amore gratuito, grembi in cui abita la vita. Il credente è il grembo in cui cresce la vita con gioia e fino alla pienezza, senza limiti di tempo e di spazio. Dio non ci chiede di essere religiosi, ma di essere credenti: nel grembo del credente abita la vita. Maria assunta al cielo è il tempo che diventa eternità; il limite che diventa pienezza.
Maria elevada al cielo es el tiempo quel lega a ser eternidad, las limitaciones que llegan a ser plenitud.

Giovedì, 16 Agosto 2017
Matteo 18,21-19,1 Non dovevi avere pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
La comunità cristiana è la comunità formata da donne e da uomini amati e perdonati. Questa caratteristica fa di noi persone e comunità chiamate e amare e perdonare. Un cristiano che non ama e non perdona è contraddizione. Amore e perdono sono gratuità. Amore e perdono sono fiducia nell’altro. Amore e perdono sono servire, condividere, donare.
Amor y perdòn es darse a si mismos, es servir, compartir. Amor y perdon es pertenecer al otro diciendo con Jesus a todos: tomen e coman.

Venerdì, 17 agosto
Matteo  19,3-12 L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto
Ascoltando l’istruzione sul carattere permanente del rapporto matrimoniale i discepoli dimostrano che anche loro considerano solo la convenienza dell’uomo e dimenticano i diritti della donna. Ma la grande novità è la presentazione di una nuova categoria di persone che decidono di non sposarsi a causa del regno dei cieli. Proprio come Gesù.
Debemos descubrir la belleza de la familia con la igual dignidad de hombre y mujer pero tambien debemos descubrir la belleza de la vida de quien decide de no casarse para servir al Reino de Dios.

 

Sabato, 18 agosto
Matteo  19,13-15 Non impedite che i bambini vengano a me
I bambini non dovevano infastidire gli adulti. C’era qualcosa di speciale in questo uomo, di fronte al quale le persone, sempre così attente all’osservanza delle tradizioni, dimenticano la mentalità corrente e presentano i bambini. Oggi noi ci domandiamo: e noi, i discepoli oggi, chi presentiamo, cosa presentiamo? Chi sono e quale importanza hanno per noi nella nostra vita i bambini, le immense folle di ragazzi e giovani del Sud del mondo?
Me pregunto: Que lugar tienen en mi vida los niños, las muchedumbres de jovenes del sur del mundo, de los paises empobrecidos.?

 

Domenica, 19 agosto   
Giovanni 6,51-58 La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda
Chi non mangia non vive. Chi mangia ha la vita. Gesù nella sua umanità è la vita.
Chi mangia di questo pane vivrà in eterno. E io accetto questa parola e mangio oppure mormoro?
I modi di celebrare questo dono, i modi di mangiare questo pane, possono cambiare. La vera ricchezza è questo pane. Con cuore di discepolo, con cuore missionario, a te che leggi dico: Dio si fatto uomo entrando nel tempo della storia e nello spazio dell’universo. Nell’Eucaristia si fa pace, si fa vino, si fa quel cibo e quella bevanda che ogni giorno ci alimentano. Lo riconosco come uomo di Nazaret? Perché non lo riconosco come pace e vino? Non importa che io capisca o meno, l’importante che io dica SI.
No comprendo, no alcanzo a comprender pero tampoco murmuro. Simplemente me fio y con confianza tomo e como, tomo e bebo. Eres tu. Te acepto como hombre, te acepto como pan.Como hombre y conmo pan tu eres la vida.

 

Luned,ì 20 agosto
Matteo 19,16-22 Vendi quello che possiedi e avrai un tesoro nel cielo
Quella persona è alla ricerca, una ricerca che può avere motivazioni diverse, più o meno valide, ma sempre una ricerca. I beni, solo se condivisi, ci arricchiscono e diventano benedizione. Il tesoro nei cieli è l’opposto del tesoro nel regno del Cesare. Nel regno del Cesare il tesoro è dominare, accumulare, prestigio. Nei cieli o nel regno dei cieli è servire, condividere, donare.
Solamente un corazon libre es un corazon que ama y construye viva para todos. Si mi corazon està lleno de cosas non tendrà espacio para acoger a las personas.

 

Martedì, 21 agosto
Matteo 19,23-30 È difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli
L’attaccamento ai beni materiali, non è un problema specifico del giovane ricco, ma di ogni essere umano. La brama di lucro è una vera idolatria: intrappola il cuore così da impedirgli di affidarsi a Dio e di prestare attenzione con generosità ai bisogni del prossimo. Dio ha il potere di rimuovere gli ostacoli e di spingere alle rinunce più difficili e alle decisioni più rischiose. E tu hai il potere che la tua fede renda possibile l’impossibile.
San Daniel Comboni ha vivido con un corazon de pobre y pudo decir que el Africa y los pobres eran su riqueza. Para ellos estaba dispuesto a entregar tambin mil vidas.

Mercoledì, 22 agosto
Matteo 20,1-16 Sei invidioso perché io sono buono?
È bello questo padrone della vigna che non si stanca di chiamare e di chiamare ad ogni ora. Non vuole che ci siano disoccupati, Vuole che tutti abbiano di che vivere! Che tutti si sentano protagonisti di questa creazione che deve essere coltivata per dare frutti. Chiama anche te, anche me, ciascuno di noi oggi e ci chiama in ogni momento della vita a tutte le età.
Dios sueña que cada uno de sus hijos sea constructor de aquella creacion que El hizo bella. La creacion es obra de Dios y fruto de nuestro trabajo. Del tuyo y del mio!

 

Giovedì, 23 agosto
Matteo 22,1-14 Tutti quelli che troverete chiamateli alle nozze
Accogliendo gli ultimi, si realizza il sogno dei profeti. Allora gli ultimi erano i pubblicani, le prostitute e le nazioni pagane. Oggi, gli ultimi sono i popoli del Sud del mondo, le giovani Chiese, i membri di altre fedi e religioni, forse chi soffre nel corpo e nello spirito. È bello vivere l’accoglienza senza pregiudizi e senza spazi per privilegi. Ciò che ognuno è, e ciò che ognuno ha, è ricchezza di condivisione.
Si todos estamos llamados a construir este mundo en que vivimos, es verdad que todos somos tambien llamados a acoger, a llamarlos a todos al banque de la vida.

 

Venerdì, 24 agosto
Giovanni 1,45-51 Ecco un vero israelita in cui non c’è falsità.
Nazareth è periferia: non conta. Chi ha potere sta al centro, dunque il Messia non poteva essere di Nazareth. Eppure, per esperienza personale, posso dire che stare con “i più piccoli dei poveri” e frequentarli e identificarsi con essi, sposta il baricentro della vita, libera e fa vedere il mondo con occhi radicalmente diversi. Papa Francesco ha detto con tanta più ragione quanto più ne siamo coscienti e ne partecipiamo: “la realtà la si capisce meglio dalle periferie, non dal centro“. 
In questa prospettiva è davvero grande Giovanni il battezzatore.
Juan tomò su morada no en Jerusalem sino en el desierto, a la orilla del rio Jordan. Quieres ver bien? Mira al munto a partir de las periferias. Pon a los ultimos en primer lugar.

Sabato, 25 Agosto
Matteo 23,1-12 Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli                     
Un giovane italiano era a Nairobi, capitale del Kenya. Chiede al proprietario di una moto se gli faceva fare un giro in città. Poi aggiunge: “Ti lascio i miei documenti. Dammi la moto che faccio io da solo il giro della città”. Il proprietario della moto guarda in faccia il giovane italiano e gli chiede: “Sei cristiano?” Alla risposta affermativa il proprietario aggiunge: “Tra cristiani basta la parola”. E consegna le chiavi della moto. Forse dobbiamo riscoprire cosa significhi “Siete tutti fratelli”.
De veras es hermoso ser hermanos. Queremos che se pueda decir de veras que entre nosotros los cristianos somos hermanos y entre nosotros es suficiente la palabra!

Domenica, 26 agosto   
Giovanni 6,60-69 Forse anche voi volete andarvene?
Molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui. E questo cosa dice alla tua vita? Tu da che parte stai? Tu ti tiri indietro o continui ad andare con lui? Ieri come anche oggi è facile tirarci indietro e non andare più con lui se ci isoliamo. Da soli non si fa cammino. Da soli non possiamo essere discepoli. A volte ci viene voglia di andarcene e di non andare più con lui ma se in quel momento accanto a te c’è una mano amica che ti dice coraggio, il passo indietro non lo fai e continuerai ad andare con lui. Che ognuno di noi sia questa mano amica come lo sono altri con noi, come lo sono i grandi testimoni, Daniele Comboni, … forse papà e mamma, forse quella persona che in silenzio ha saputo camminare al tuo fianco, …
No nos asombra que en nuestra vida haya la tentacion de dejarlo todo. Esta tentacion podemos vencerla si tenemos la dicha de tener a nuestro lado personas valiente y testigos como Daniel Comboni y muchos otros.

 

Lunedì, 27 agosto
Matteo 23,13-22 Guai a voi, guide cieche
Forse ciò che Gesù denuncia nella vita dei farisei sono realtà presenti anche nella comunità cristiana. Mi chiedo: che cosa mi ha portato ad essere una persona che chiude all’altro l’acceso al regno di Dio? Che cosa mi condiziona? Che cosa mi tenta di mettere al centro le strutture a scapito dell’incontro con il Dio della vita? Nella misura in cui chiudo, sono condizionato e metto al centro le cose, io sono una guida cieca.
Me pregunto: que hay en mi vida de hoy que impide a los demas de engresar y de encontrar a Jesus?

 

Martedì, 28 Agosto
Matteo 23,23-26 Queste cose bisognava praticare senza omettere quelle
Gesù non rimprovera il popolo d’Israele per ciò che fa ma per la mancanza di discernimento. Se ci manca discernimento rischiamo di mettere in primo piano ciò che è accessorio e trascurare ciò che è veramente importante. I botti prima della solidarietà; l’andare in chiesa prima di costruire comunità; il fare certe pratiche religiose prima di annunciare il Vangelo, …
Me la sento di fare un breve elenco di cose veramente importanti nella mia vita o nella vita della comunità o famiglia in cui mi trovo?
Busco dicernir entre lo que de veras es importante y lo que no tiene demasida importancia? Puedo escribir cinco cosas que son de veras importantes en mi vida de dicipulo(a) de Jesus?

 

Mercoledì, 29 agosto
Marco 6,17-29 Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista
Quando potere, possesso e prestigio si alleano, la vita dell’altro non ha più alcuna importanza. Questo si è verificato nella vita di Giovanni il Battista, nella vita di Gesù e si verifica oggi. Pensiamo a Shahbaz Bhatti, a Romero, agli operatori di pastorale e ai semplici cristiani uccisi in quest’ultimo anno. Sono fratelli e sorelle decapitati e crocifissi. I discepoli del Battista come i discepoli di Gesù ne presero il cadavere per portarlo in un sepolcro. Il cadavere al sepolcro ma la memoria alle future generazioni.
La tumba para los discipulos no serà nunca la ultima morada. Nunca y para nadie.

 

Giovedì, 30 Agosto
Matteo 24,42-51 Tenetevi pronti
Il trattamento tirannico di coloro che sono stati affidati alla nostra cura e l’uso dei beni per il proprio tornaconto, costituisce il peccato di infedeltà alla propria missione. Ogni volta che si realizza questa situazione, tu perdi la tua identità e se perdi l’identità ti distruggi. La sfida è questa: passare dal dominare al servire; dal possedere al condividere. Oggi!
Està listo quien vive el momento presente. Nuestro Dios actua hoy .

 

Venerdì, 31 agosto
Matteo 25,1-13 Ecco lo sposo! Andategli incontro
Mi sono chiesto perché non si parla della sposa, ma solo dello sposo che viene. E mi sono anche chiesto: lo sposo non potrebbe essere il regno di Dio o dei cieli?  Sì, sta arrivando il regno dei cieli che è servizio, condivisione e dono. È arrivato in Gesù e deve arrivare in ciascuno di noi. Ognuno deve fare una scelta personale, una scelta di amore e di attesa. In questo amore e attesa, le virtù da valorizzare sono prudenza, fortezza, temperanza e giustizia.
El esposo que llega es el reino de los cielos. Este reino que es servir, compartir y donar. Este reino ha llegato en Jesus y està llegando a traves de cada uno de nosotros los discipulos.