Giovedì 23 marzo 2023 moriva nel Centro Alfredo Fiorini, p. Nazzareno (Neno) Contran. La citta di Piove di Sacco (Padova), la sua comunità parrocchiale, la sua famiglia, i missionari comboniani lo hanno ricordato ad un anno dalla morte, con due eventi: una serata pubblica venerdì’ 19 aprile e una santa Messa domenica 21 aprile 2024. Hanno partecipato il direttore dell’Ufficio missionario diocesano, don Raffaele Coccato e la signora Lucia Pizzo, sindaco di Piove di Sacco.

Venerdì 19 aprile 2024 nell’auditorium della Scuola Media Regina Margherita, presente la signora Lucia Pizzo, sindaco di Piove di Sacco, un bel gruppo di familiari, tra loro don Raffele Coccato, cugino di p. Neno e Direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano di Padova e tanti amici, p. Gaetano Montresor e p. Giuseppe Caramazza, hanno ricordato p. Neno Contran, a poco più di un anno, 23 marzo 2023, dalla morte. Don Raffaele introduce la serata con alcuni riferimenti riguardanti la famiglia di p, Neno ricordando i genitori Nicola e Clementina, la sorella Agnese, morta giovane, il fratello Elia (Bortolo) e i suoi figli, e i due fratelli religiosi, don Alfredo, sacerdote diocesano per 28 anni direttore del settimanale diocesano La Difesa del Popolo e p. Sergio, comboniano, che ha passato la sua vita missionaria negli Stati Uniti. Ha anche sottolineato come il ricordo di padre Neno non è stato voluto solo dalla comunità cristiana, ma che anche l’amministrazione comunale, con la comunità civile, ha voluto ricordare il concittadino Nazzareno Contran. Nell’atrio del municipio è stata esposta una mostra che descrive la vita e l’opera di p. Neno.

P. Gaetano, che ha conosciuto p. Neno, quando era direttore della rivista Afriquespoir, a Kinshasa, (Rep. Dem. del Congo) ha ripercorso la vita e l’opera missionaria comboniana di p. Neno, mettendo in risalto il suo carattere affabile, la sua dedizione completa alla missione e la professionalità della sua attività di comunicatore nell’arte dello scrivere e della fotografia.

P. Neno ha molto curato la sua formazione spirituale, missionaria, e professionale. Ha conseguito titoli di studio in Teologia, Missiologia, Sociologia, Scienze politiche e Giornalismo. È stato missionario in Togo, dove ha svolto anche il ruolo di superiore di delegazione e provinciale; in Kenya impegnato nei Media e in Congo, a Kinshasa nel CAE, Centre Afrique Espoir. Dovunque ha curato la relazione umana con i confratelli, con la gente e le istituzioni. In questo lo aiuatva il suo carattere gioioso e il suo sguardo positivo e rispettoso sulle persone e sulle situazioni.

P. Neno è stato un missionario che ha raccontato la vita delle persone nella loro realtà umana e religiosa. Nei suoi numerosi scritti, in giornali, riviste e libri, ha privilegiato il racconto di persone che hanno sofferto per la fede, fino al martirio, sacerdoti, religiosi, laici, uomini e donne. La rivista Afriquespoir e i suoi libri erano molto popolari. Tre libri meritano una citazione particolare: Les mots de ma foi (Le parole della mia fede): un’antologia di domande e risposte sulla fede; Les Saints d’Afrique (I Santi africani): la vita e il messaggio di 500 santi africani; Una strada che potrebbe essere la tua, tradotto in tante lingue: uno strumento di discernimento vocazionale che ripercorre la vocazione e la missione di Comboni.

Tanti comboniani attribuiscono l’inizio del loro cammino vocazionale missionario alle pagine di questo libro.

P. Neno è l’uomo delle riviste comboniane: ha scritto per Mundo Negro in Spagna, per New People in Kenya, è stato redattore e direttore di Nigrizia e infine ha fondato, diretto e tanto scritto, per Afriquespoir in Congo.

La sua attività missionaria, sia di sacerdote che di giornalista, scrittore e fotografo, è sempre stata fatta con molta professionalità, ma anche con tanto sano umorismo. P. Neno sapeva ridere e far ridere ma per far risaltare il meglio in ogni persona e in ogni situazione. Lo ha anche scritto il suo ‘umorismo’, pubblicando una decina di volumetti di barzellette: Rions un peu! Ridiamo un po’!

P. Giuseppe Caramazza ha vissuto e collaborato con p. Neno a Verona nella redazione Nigrizia e a Nairobi nella redazione di New People, di cui era direttore. Dalla sua presentazione esce una figura di p. Neno come grande e capace comunicatore. Era attento conoscitore delle situazioni che raccontava in modo chiaro, rispettoso e preciso. Il suo sguardo sulle persone e le situazioni era sempre positivo e rispettoso delle diversità di opinione e di azione.

Nel suo intervento la signora Lucia Pizzo, sindaco di Piove di Sacco, pur non avendo conosciuto personalmente p. Neno, conferma la grande stima di cui egli godeva presso i cittadini di Piove di Sacco. È giusto che persone di questo valore siano ricordate e che questo ricordo faccia nascere e confermi iniziative, già poste in atto, di solidarietà e di relazioni positive con altri popoli, come i campi estivi organizzati da un Istituto superiore di Piove.

Domenica 21 aprile 2024, don Raffele Coccato preside la Messa nel Duomo di Piove di Sacco, in ricordo di p. Neno Contran. In questo Duomo poco più di un anno fa era stato celebrato il suo funerale. Concelebrano il parroco don Massimo, d. Amleto e don Gianni, sacerdoti della parrocchia, p. Tonino Falaguasta, p. Giuseppe Caramazza, p. Gaetano Montresor e p. Eliseo Tacchella che tiene anche l’omelia. Numerosi fedeli riempiono il Duomo dove è esposta da qualche giorno, una mostra che percorre la vita, l’opera e il messaggio di p. Neno, con accanto alcuni dei suoi libri. In alcuni pannelli sono esposte delle foto scattate da p. Neno che raffigurano personaggi e cerimonie della religione vudu del Togo.

P. Eliseo ha vissuto per 12 anni insieme a p, Neno a Kinshasa (Congo) e, nella sua omelia, descrive p. Neno nella sua attività missionaria, come missionario capace, tutto donato, assiduo al suo lavoro di giornalista e di scrittore. Era franco nella collaborazione e punto di rifermento spirituale per tante persone. È giornalista e scrittore stimato e capace. Come tale è impegnato in Spagna, Italia, Kenya e Congo.

P. Neno viveva con molta umiltà ed era accogliente verso tutti e accettava tutte le richieste che gli vengono fatte. Faceva tanti umili servizi della vita quotidiana. Ha fatto una grande rinuncia: durante un Capitolo generale della congregazione, davanti alla reale possibilità di essere eletto padre generale della congregazione comboniana, ha detto no, ma con una spiritosa battuta umoristica. Proprio l’umorismo è stato una grande risorsa umana per p. Neno, soprattutto nei momenti in cui doveva, come superiore, gestire le persone e situazioni un po’ difficili.

Ai partecipanti alla Messa è stato chiesto di compiere un gesto di affetto verso p. Neno: portare a casa, in suo ricordo, una copia della rivista Nigrizia; quella rivista che scrive di Africa e mondo nero, per la quale p. Neno tanto aveva scritto e di cui era stato anche direttore. P. Neno parlava con nostalgia della sua Piove di Sacco: oggi anche i Piovesi, suoi concittadini, parlavano con nostalgia di p. Neno Contran, missionario comboniano, giornalista, scrittore e fotografo.

p. Gaetano Montresor