A imitazione di Dio


“Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l’ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza, poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà, perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo. In lui anche voi, dopo aver ascoltato al parola della verità, il vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato, a lode della sua gloria”. (Ef 1,3-14)

 

Due delle tragedie che oggi affliggono tante persone, nella società e nella Chiesa,  sono le seguenti:

La prima è la morale “fai da te” che dichiara bene solo ciò che conviene a una determinata persona, al suo gruppo e ai suoi affiliati. Nel contesto della morale “fai da te”, il bene comune è messo fuori scena e la stessa verità oggettiva è piegata a criteri di utilità, di interessi e di convenienza.

La seconda è una morale fatta di leggi pesanti, di prescrizioni senza misericordia, di una visione della vita massimalista che rende le persone aggressive o tristi e piene di disagio.

La Parola di Dio ci mette in un contesto diverso; essa ci da la sapienza per poter ‘leggere’ bene le diverse realtà della vita; ci da la medicina per tonificare i nostri animi, per andare avanti  con fiducia, con un forte desiderio di crescita e con speranza ferma e gioiosa. La Parola ascoltata, meditata e pregata, ci ispira facendoci capire che il nostro stile di vita e di comportamento non è fondato su una ideologia, su un codice di norme astratte; esso è fondato su Cristo Gesù, Sapienza di Dio fatta Carne e “ Via, Verità e Vita”.

Contemplando Cristo Gesù, vediamo in Lui il modo di essere e di agire di Dio Trinità che presenta diversi aspetti stupendi e affascinanti che ho descritto nella riflessione intitolata ‘Un Sì Generoso a Cristo e alla sua Chiamata’. Li  richiamiamo alla nostra mente per questa nostra riflessione. Infatti sono questi gli aspetti che illuminano la nostra esistenza e che quindi devono caratterizzare il nostro stile di vita e di comportamento; sono questi gli aspetti più privilegiati della morale cristiana:

–         In Cristo Dio si è manifestato e continua a manifestarsi non come un grande despota, ma come Colui che è a servizio nostro e di tutta l’umanità.

Ecco allora un aspetto forte dello stile di vita e di comportamento dei seguaci di Cristo: essi sono e vivono a servizio di Dio e a servizio gli uni degli altri. Niente allora sete di potere e oppressione, ma servizio per amore…

–         In Cristo Dio si è manifestato e continua a manifestarsi non come uno che abbassa e umilia l’uomo, ma come Colui che, vedendo l’uomo nella sua preziosità, lo eleva a sé e lo rende fiducioso.

Ecco il secondo aspetto della morale cristiana: nessuna persona rivale di un’altra persona, ma alleata e compagna di viaggio, in un cammino di fiducia e di sostegno vicendevole.

–         In Cristo Dio si è manifestato e continua a manifestarsi non come uno esigente in modo pignolo o addirittura crudele, ma come Colui che piuttosto che chiedere, dona con gratuità.

Ecco allora il terzo aspetto della morale cristiana: il desiderio di essere ciascuno dono gratuito agli altri con questo desiderio che diventa azione . Come sarebbe bello se in ogni famiglia e in ogni comunità ognuno si sentisse a servizio degli altri; ognuno fosse convinto che è meglio dare che ricevere. Tutto ciò richiede sacrificio  fino al martirio del cuore.

–         In Cristo Dio si è manifestato e  continua a presentarsi non come uno che accoglie alcuni ed esclude altri, ma come Colui che accoglie tutti con amore “pazzesco”.

Da ciò deriva il quarto aspetto della morale cristiana: il cuore di ogni seguace di Cristo ha gli orizzonti del mondo, essendo accogliente verso tutti e considerando tutti fratelli e sorelle, figli e figlie di Dio, riuniti in un’unica famiglia.

–         In Cristo Dio si è manifestato e continua a manifestarsi non come uno pronto a castigare i peccatori con mano pesante, ma comeCcolui che è sempre pronto a perdonare.

Ecco allora l’ultimo aspetto della morale cristiana: il seguace di Cristo diventa capace di perdonare chi gli ha recato offesa, trovando la forza per perdonare non in sé, ma nella misericordia del Signore di cui ha fatto esperienza nella propria vita.

La morale “fai da te” e la morale fatta di norme pesanti non possono condurre alla pienezza di vita, anzi mortificano chi da esse si lascia guidare e possono condurre alla morte.

Tutto ciò che abbiamo contemplato in Dio mediante il Cristo, riferito alla nostra vita e trasformato in azione, genera la capacità di celebrare la vita, cioè di vivere con fede ed entusiasmo.

E’ ciò che Dio desidera per noi; e sia anche ciò che noi desideriamo per noi stessi e per gli altri tutti.

In questa riflessione  sono stato schematico di proposito cercando però di dare degli spunti chiari e sfidanti. Spero e prego  che  portino tutti a dare tempo alla meditazione e alla preghiera perché lo spirito di Dio cresca nella nostra vita rinnovando le nostre diverse relazioni: con Dio, con gli altri, con noi stessi e con il creato.