Controcorrente

 

(‘Come le trote’)

Alcune settimane fa incontrai un vecchietto tanto simpatico. Nel corso della nostra conversazione mi disse: ‘Padre, ho sempre cercato di essere come una trota che ama stare in acqua pulita e che ama piazzarsi contro corrente’. Questa frase che mi colpì molto, mi ha portato a scrivere questa meditazione. La presento tramite brevi spunti che spero ciascuno sviluppi mediante la riflessione e la preghiera.

Due delle tragedie che oggi affliggono tante persone, nella società e nella Chiesa, sono le seguenti:

La prima è la morale “fai da te” che dichiara bene solo ciò che conviene a una determinata persona oppure a un gruppo e ai suoi affiliati. Nel contesto della morale “fai da te”, il bene comune è messo fuori scena e la stessa verità oggettiva è piegata a criteri di utilità, di interessi e di convenienza. Tutto diventa fluido.

La seconda è una morale fatta di leggi pesanti, di prescrizioni senza misericordia, di una visione della vita massimalista che rende le persone tristi e piene di disagio o superbe e aggressive.

La Parola di Dio, ascoltata, meditata e pregata, ci mette in un contesto diverso; essa ci da la sapienza per poter ‘leggere’ bene le diverse realtà della vita; ci da la medicina per tonificare i nostri animi che così ci fanno andare avanti con fiducia, con un forte desiderio di crescita e con speranza ferma e gioiosa. La Parola ci ispira facendoci capire che il nostro stile di vita e di comportamento non è fondato su una ideologia, su un codice di norme astratte e forse arbitrarie; esso è fondato su Cristo Gesù, Sapienza di Dio fatta Carne e “ Via, Verità e Vita”.

Contemplando Cristo Gesù, vediamo in Lui il modo di essere e di agire di Dio Trinità. Esso presenta diversi aspetti stupendi e affascinanti che ho trattato nella meditazione ‘Un Sì pieno a Cristo e alla sua Chiamata’. Li richiamo alla nostra mente perché sono gli aspetti che caratterizzano il nostro stile di vita e di comportamento; sono gli aspetti più privilegiati la cui energia emanata con forza e bellezza, ci rende capaci di vivere e agire andando controcorrente; contro il flusso comune presente nella nostra società.

– In Cristo Dio continua a manifestarsi non come un grande despota, ma come Colui che è a servizio nostro e di tutta l’umanità.

Ecco allora un aspetto forte dello stile di vita e di comportamento dei seguaci di Cristo: essi sono e vivono a servizio di Dio e a servizio gli uni degli altri. Niente allora sete di potere e oppressione, ma servizio per amore…

– In Cristo Dio continua a manifestarsi non come uno che abbassa e umilia l’uomo, ma come Colui che, vedendo l’uomo nella sua preziosità, lo eleva a sé e lo rende fiducioso.

Ecco il secondo aspetto dello stile di vita cristiano: nessuna persona rivale di un’altra persona, ma alleata e compagna di viaggio, in un cammino di fiducia e di sostegno vicendevole.

– In Cristo Dio continua a manifestarsi non come uno esigente in modo pignolo o addirittura crudele, ma come Colui che piuttosto che chiedere, dona con gratuità.

Ecco allora il terzo aspetto della vita cristianamente vissuta: il desiderio di essere ciascuno dono gratuito agli altri; desiderio che diventa azione . Come sarebbe bello se in ogni famiglia e in ogni comunità ognuno sentisse il bisogno di essere dono agli altri e di accogliere gli altri come dono di Dio, anche quando tutto ciò richiede sacrificio a imitazione di Cristo.

– In Cristo Dio continua a presentarsi non come uno che accoglie alcuni ed esclude altri, ma come Colui che accoglie tutti con amore “pazzesco”.

Da ciò deriva il quarto aspetto della vita cristiana: il cuore di ogni seguace di Cristo ha gli orizzonti del mondo, essendo accogliente verso tutti e considerando tutti fratelli e sorelle, figli e figlie di Dio, riuniti in un’unica famiglia.

– In Cristo Dio continua a manifestarsi non come uno pronto a castigare i peccatori con mano pesante, ma come Colui che è sempre pronto a perdonare.

Ecco allora l’ultimo aspetto della vita cristiana che noi consideriamo: il seguace di Cristo diventa capace di perdonare chi gli ha recato offesa, trovando la forza per perdonare non in sé, ma nella misericordia del Signore di cui ha fatto esperienza nella propria vita.

La morale “fai da te” e la morale fatta di norme pesanti non possono condurre alla pienezza di vita, anzi mortificano chi da esse si lascia guidare e possono condurre alla morte.

Tutto ciò che abbiamo contemplato in Dio mediante il Cristo, riferito alla nostra vita interiore e trasformato in azione, genera la capacità di celebrare la vita, cioè di vivere con fede ed entusiasmo; porta alla capacità di un movimento di vita che è contro corrente e che genera pace, comunione e bene per tutti nello Spirito.

Questo è ciò che Dio desidera per noi; e sia anche ciò che noi desideriamo per noi stessi e per gli altri: andare contro corrente praticando la giustizia, amando teneramente e camminando umilmente col nostro Dio (vedi Michea 6,8).