INTERCESSIONE

INTERCESSIONE

(in tempo di Avvento e anche dopo…)

 

 

Nella Sacra Scrittura ci sono diversi passi che mostrano, in modo tanto vivace, la potenza dell’invocazione alla presenza del Signore. Nel vangelo di Luca leggiamo:

“Mentre Gesù si trovava in una città, ecco, un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò dinanzi, pregandolo: ‘Signore, se vuoi, puoi purificarmi’. Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: ‘Lo voglio, sii purificato!’. E immediatamente la lebbra scomparve da lui”. (Lc 5,12-13)

L’invocazione del lebbroso diventò per Gesù un’occasione privilegiata per compiere un miracolo.

Sembra che molti nella nostra società d’oggi non pregano più né per esprimere gratitudine a Dio per i suoi doni che sono innumerevoli, né per chiedere a Dio la sua azione di sostegno, di perdono, di amore che genera vita sempre nuova. A proposito, nel libro del profeta Isaia, leggiamo una lamentela di Dio che potremmo sentire rivolta al nostro mondo di oggi: “Tu non mi hai invocato, o Giacobbe; anzi ti sei stancato di me ,o Israele”. (Is 43,22)

Ecco allora che per l’umanità bisognosa di salvezza, la Sacra Scrittura ci fa comprendere l’importanza dell’intercessione sia di ciascuno di noi sia di tutta la comunità cristiana. Ascoltiamo ciò che Luca dice:

“Entrò di nuovo a Cafarnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: ‘Figlio, ti sono perdonati i peccati’. Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: ‘Perché costui parla così? Bestemmia? Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?’ E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: ‘Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico ’Ti sono perdonati i tuoi peccati’, oppure dire Alzati, prendi la tua barella e cammina’? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico -: alzati, prendi la tua barella e và a casa tua’. Quello si alzò e subito prese la sua barella e sotto gli occhi di tutti se ne andò e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: ‘Non abbiamo visto nulla di simile!’

Uno dei bei punti che notiamo in questo passo, è l’intercessione di alcune persone a favore del paralitico; Gesù lo guarì, grazie alla loro fede.

Gesù stesso poi ci ha lasciato un esempio bellissimo di intercessione nella preghiera di perdono rivolta al Padre per i suoi persecutori: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. (Lc 23,34)

 

Il Magistero della Chiesa, come i santi e i maestri di vita spirituale, esalta la preghiera di intercessione: “L’intercessione è una preghiera di domanda che ci conforma da vicino alla preghiera di Gesù…Intercedere è la prerogativa di un cuore in sintonia con la misericordia di Dio… L’intercessione cristiana partecipa a quella di Cristo… Nell’intercessione, colui che prega non cerca solo “il proprio interesse, ma anche quello degli altri (Fil 2,4) fino a pregare per quelli che gli fanno del male…Le prime comunità cristiane hanno intensamente vissuto questa forma di condivisione”. (Catechismo della Chiesa Cattolica nn. 2634-2636)

 

E’ nel contesto dell’intercessione cristiana e considerando le tante situazioni di sfida, di male e di tanta sofferenza che abbiamo nel modo, che propongo la preghiera che segue. E’ una preghiera messa in onda quotidianamente da una stazione radio americana almeno durante il tempo quand’ ero nelle Filippine e forse anche tutt’ora. Continuo a farla spesso perché è rimasta viva nella mia memoria e invito i lettori a farla insieme con me.

Vogliamo pregare per l’intera umanità e a nome di tutti, chiedendo perdono a Dio per i peccati personali e sociali e chiedendo la grazia della conversione:

 

 

“Dio nostro Padre, ci rivolgiamo a te oggi per chiedere la grazia di accogliere il tuo perdono, per accogliere pure le ispirazioni dello Spirito Santo e la forza che in Cristo ci doni .

La tua Parola dice: “Guai a coloro che chiamano bene ciò che è male” (Is 5,20); ma è proprio quello che abbiamo fatto. Abbiamo perso l’equilibrio e invertito i valori.

Confessiamo che:

Abbiamo messo in ridicolo la verità assoluta della tua Parola,

chiamando ciò pluralismo;

Abbiamo adorato altri dei, chiamando ciò multiculturalismo;

Abbiamo approvato la perversione, chiamando ciò stile di vita alternativo;

Abbiamo sfruttato i poveri, chiamando ciò lotteria;

Abbiamo trascurato chi è nel bisogno, chiamando ciò autoconservazione;

Abbiamo ucciso i non-nati chiamando ciò scelta libera;

Abbiamo trascurato di guidare i nostri figli,

chiamando ciò promozione dell’autostima;

Abbiamo desiderato la proprietà del vicino, chiamando ciò ambizione;

Abbiamo inquinato l’ambiente con profanazione e pornografia,

chiamando ciò libertà di espressione;

Abbiamo ridicolizzato i valori eterni dei nostri padri,

chiamando ciò apertura a nuova luce.

Conosci i nostri cuori, Signore,

conosci le vie storte che sono in noi.

Purificaci dalle nostre colpe e rendici liberi.

Per Cristo nostro Signore”.

 

Il Signore ci benedica e ci protegga, ci dia la forza di lottare contro il male e ci dia anche l’entusiasmo per fare il bene.

Fare il bene prendendo ispirazione e forza dalla Parola di Dio e con il grande desiderio di essere strumenti vivi di salvezza nelle sue mani.