Ogni anno, cominciando la Quaresima con il Mercoledì delle Ceneri, sento il bisogno di dire subito che questa stagione liturgica non è un tempo di tristezza, ma un tempo di fioritura spirituale. Essa è un dono datoci dalla Chiesa per prepararci a celebrare la Pasqua che vuole essere un’esperienza forte della salvezza voluta dal Padre in Cristo Gesù. La Quaresima ci dà la possibilità di prepararci con un cammino di conversione, per diventare persone nuove in Gesù che ha sofferto tanto, è stato crocifisso ed è risorto per noi e per l’umanità intera.

Per tanti versi, il mondo in cui viviamo è come un deserto senza vita. Quanti disastri, quanta cattiveria, quante guerre, quanti morti e quanta sofferenza che affligge persone indifese come i bambini, le donne e gli anziani. Fissando lo sguardo dei nostri cuori su Cristo Gesù, lo accogliamo come nostro Salvatore per entrare in un mondo da Lui rinnovato. Ascoltiamo San Paolo che ci rivolge un invito accorato e diretto: “Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio (…). Ecco ora il tempo favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!”

Il passo evangelico ci indica tre mezzi privilegiati per vivere bene questa Quaresima come tempo di fioritura spirituale e prepararci così alla Pasqua: l’elemosina, la preghiera e il digiuno.

L’elemosina: aiutiamo qualche persona che è nel bisogno e che possiamo conoscere tramite qualche ente caritativo o soltanto guardandoci attorno. Forse non possiamo dare molto, ma ricordiamoci che niente è piccolo quando è grande il cuore che dona.

La preghiera: ogni giorno ritagliamoci dei tempi per pregare, soprattutto per ascoltare la Parola di Dio che è viva, efficace e sfidante. Preghiamo in modo particolare per quelle nazioni martoriate da guerre, perché la Pace, la Giustizia, e la Libertà abbiano a regnare e ci siano soluzioni pacifiche alle diverse crisi. Preghiamo per l’Italia e per il mondo intero, soprattutto per i poveri, per i perseguitati e per gli abbandonati.

Il digiuno. Quello fisico ci aiuta soprattutto se abbiamo qualche chilo in più, ma in modo particolare digiuniamo da tutto ciò che è contrario alla nostra crescita in questo tempo di fioritura: chiusura nel nostro piccolo mondo, tristezza, rancori, parole di aggressività che feriscono. Ciascuno può fare un esame di coscienza per conoscere ciò che il Signore ci chiede di eliminare dai nostri cuori perché la nostra vita sia rinnovata.

L’imposizione delle ceneri dà al messaggio di conversione un rilievo speciale perché è inteso come segno di umiltà, di rinnovamento e di vita nuova che comincia. L’invito del sacerdote, di un capo-famiglia o di un capo-gruppo sintetizza il messaggio di Gesù all’inizio della sua predicazione, e riassume il compito a cui siamo chiamati durante la Quaresima: “Convertitevi e credete al Vangelo”.

Preghiamo: Padre buono e misericordioso, ascolta la nostra preghiera: guidaci in questo tempo di Quaresima, e dacci la forza di abbandonare ogni via di male perché, mediante le opere di carità e di penitenza, giungiamo a celebrare, con entusiasmo e con profitto, la Pasqua di Cristo Tuo Figlio, nostro Fratello e Salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen!

 

  1. Giovanni Taneburgo

                                                                                           Missionario Comboniano