Lunedì, 1 Novembre 2021
Matteo 5,1-12 Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli
Cosa dice la Parola: solo la 1a e l’8a beatitudine hanno il verbo al presente. “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”. ”Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”. Le altre 6 beatitudini sono la conseguenza della 1a: chi è povero è misericordioso, mite, puro di cuore… Ma chi accetta la 1a troverà sulla sua strada la persecuzione (8a).
Cosa dice a me oggi: non dimentichiamo mai che le beatitudini sono la carta d’identità di Gesù e del discepolo.
Cosa mi fa annunciare: sostituiamo la parola “beati” con la parola “felici” o, meglio ancora con la parola “in piedi”. Faccio un esempio: “Felici voi poveri”, “In piedi (alzatevi) voi poveri…”.
Martedì, 2 Novembre 2021
Giovanni 6,37-40 Questa è la volontà del Padre mio che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna
Cosa dice la Parola: il messaggio di Gesù è irresistibile per chi ha il cuore puro e buono. Occorre che il Vangelo sia proposto e presentato in modo puro e buono. Il tema del Regno è fondamentale. Per chiunque ci crede, lo accoglie e lo mette in pratica, il risultato è gioia, vita piena e salvezza.
Cosa dice a me oggi: coloro che ci hanno preceduto non sono perduti!
Cosa mi fa annunciare: la Parola sottolinea la centralità del prossimo, perché “non vada perduto nessuno“. Solo così sperimentiamo quella misericordia di cui è impastato il sogno di Dio, oggi e sempre, per l’eternità.
Mercoledì 3 novembre 2021
Luca 14,25-33 Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
Cosa dice la Parola: il mio “avere” più prezioso è la mia stessa vita. Anche questa devo donarla. Farsi uno con l’altro, con il diverso, è questa la sfida. San Daniele Comboni si fa uno con l’Africano donando tutto a cominciare dagli affetti familiari fino alla sua propria salute. Morirà a 50 anni e morirà dicendo: “O Nigrizia o Morte”.
Cosa dice a me oggi: la mia vita e la mia morte sono come la vita e la morte di Gesù che “avendo amato i suoi li amò sino alla fine”: in totalità.
Cosa mi fa annunciare: nessuno di noi è chiamato a dare molto. Ognuno di noi è chiamato a donare tutto.
Giovedì 4 novembre 2021
Luca 15,1-10 Si avvicinavano a Lui tutti i pubblicani e i peccatori
Cosa dice la Parola: pubblicani e peccatori si avvicinano a Gesù e Gesù che cosa fa? Li ama e racconta loro tre racconti che chiamiamo parabole. La parabola della pecora perduta, della moneta perduta, del figlio perduto. Non un rimprovero, non un consiglio ma solo speranza, braccia aperte.
Cosa dice a me oggi: dopo una celebrazione, due domeniche fa, si sono fermate e mi hanno avvicinato 4 coppie non sposate in chiesa, per vari motivi. Ho sentito tanta tenerezza di fronte a tanta sincera sofferenza. Ho sentito la bellezza della nostra vocazione di essere portatori di fiducia, di misericordia.
Cosa mi fa annunciare: le persone in difficoltà si avvicinano a Gesù. Le contemplo e contemplo soprattutto Gesù. E mi chiedo perché oggi le persone in difficoltà non si avvicinano alla comunità cristiana? Perché non si avvicinano a me?
Venerdì 5 novembre 2021
Luca 16,1-8 I figli di questo mondo sono più scaltri dei figli della luce
Cosa dice la Parola: l’amministratore sospettato di disonestà sa agire in modo efficace. Non si lascia sopraffare dagli avvenimenti, si assicura il futuro in modo astuto. Perché nella vostra vita di discepoli non agite con la stessa decisione ed efficienza?
Cosa dice a me oggi: non posso mai lasciarmi condizionare dagli avvenimenti. Sempre sono chiamato a prendere decisioni che mi facciano crescere nella fedeltà alla mia vocazione.
Cosa mi fa annunciare: Gesù scopre la sua vocazione e, per realizzarla, fa le sue scelte, scelte di servizio, di condivisione e di dono.
Sabato, 6 Novembre 2021
Luca 16,9-15 Dio conosce i vostri cuori
Cosa dice la Parola: leggendo: “I farisei, che erano attaccati al denaro…” mi è venuto spontaneo pensare agli schiavi legati agli sgabelli per remare e mandare avanti una barca che a loro non appartiene e che porta beni che loro mai avrebbero goduto. In mezzo a questa buia tristezza si accende una luce: “Dio conosce i vostri cuori”, le vostre sofferenze e la sua conoscenza genera in lui viscere di misericordia.
Cosa dice a me oggi: i farisei “si facevano beffe di lui”, di lui che è misericordia! Il problema non è se c’è chi si fa beffa di me perché sono misericordioso, buono con tutti. Il problema è se nessuno si fa beffa di me!
Cosa mi fa annunciare: Dio, il nostro Dio, è misericordia. Lui conosce i nostri cuori. Lui è misericordia. Lui è tenerezza. Lui ci parla con parole che sono luce e donano coraggio.
Domenica, 7 Novembre 2021
Marco 12,38-44 Tutti hanno dato del loro superfluo
Cosa dice la Parola: chi ama dà il meglio e Dio, che ti ama con amore di sposo, e che ti dà il meglio: la sua stessa vita. È bella questa vedova che lo dà tutto! Questa vedova è il punto di arrivo di tutta la vita del discepolo. Abbiamo camminato con Gesù, lo abbiamo ascoltato, lo abbiamo visto agire in favore di tutti. Ora siamo di fronte alla fotografia del vero discepolo: la vedova. Nella sua povertà, nei suoi limiti, dona tutto.
Cosa dice a me oggi: solo un amore che tutto lo dona merita di essere chiamato amore. Questo sia l’amore che fa bella e feconda la mia vita.
Cosa mi fa annunciare: la misura del cristiano non è il molto ma il tutto. Niente è piccolo quando è grande il cuore che dona. Ancora una volta diciamo con san Daniele Comboni: “Vostro per sempre”.
Lunedì, 8 Novembre 2021
Luca 17,1-6 Perdona tuo fratello sette volte al giorno
Cosa dice la Parola: il perdono è bello, ma per essere autentico deve portare alla riconciliazione: una vita da riconciliati che non scava mai fossati e non alza mai muri. E il mio fratello è ogni persona. Gesù non parla di amici, ma di fratelli. Gli amici si scelgono, i fratelli si accettano.
Cosa dice a me oggi: il perdono nasce dalla fede e fiorisce nella riconciliazione.
Cosa mi fa annunciare: perdonare è vivere liberi da rabbia, risentimento e rancore. Perdonare è lasciare il passato e credere nel nuovo, aperti al futuro.
Martedì 9 novembre 2021
Giovanni 2,13-22 Parlava del tempio del suo corpo
Cosa dice la Parola: lo zelo perché non ci trasformi in fondamentalisti, deve essere “lo zelo per la tua casa”, cioè per le cose di Dio. Ciò che veramente appartiene a Dio sono le persone, ogni persona. Quando la persona è oggetto di sfruttamento, di strumentalizzazione, di mercato, diventando solo “mano d’opera a basso costo”, allora lo zelo dovrebbe veramente divorarci!
Cosa dice a me oggi: la mia vocazione è di continuare la missione di Gesù che non è venuto semplicemente a salvare anime ma persone nella loro totalità di corso e spirito,
Cosa mi fa annunciare: ciò che appartiene a Dio è l’essere umano che noi possiamo distruggere ma che Dio fa risorgere! L’essere umano è eternità perché fatto a somiglianza di Dio che è eternità.
Mercoledì 10 novembre 2021
Luca 17,11-19 Non si è trovato nessuno che rendesse gloria a Dio, all’infuori di questo straniero
Cosa dice la Parola: a me piace immaginarmi Gesù e con lui la prima comunità cristiana che gioiscono per l’affacciarsi di questo “straniero” alla finestra della riconoscenza. La finestra della riconoscenza ci fa scoprire il volto di un Dio che fa meraviglie in favore dei suoi figli, in favore di ogni donna e di ogni uomo.
Cosa dice a me oggi: la parola sinodo significa “camminare insieme”. Il mio impegno è camminare insieme sulla strada della riconoscenza, dicendo “Grazie”.
Cosa mi fa annunciare: chi scopre che tutto è dono, dono d’amore, impara a dare gloria a Dio e diventa persona libera.
Giovedì, 11 Novembre 2021
Luca 17,20-25 Il regno di Dio è in mezzo a voi
Cosa dice la Parola: non cambia la vita, la minaccia del castigo né la paura. Cambia la vita ciò che è bello. E il regno, il sogno di Dio, è bello perché è vita per tutti e in tutti. Finché in mezzo a noi c’è quel Gesù che ci ha detto: “Io sarò sempre con voi”, in mezzo a noi c’è il regno di Dio.
Cosa dice a me oggi: che bello quando riesco a vederlo il bello e il buono che è presente e che cresce nel mondo!
Cosa mi fa annunciare: sì, il regno di Dio è in mezzo a noi! Con noi c’è Gesù! In noi e accanto a noi ci sono i discepoli che vivono con la forza dello Spirito una vita di servizio, di condivisione e di dono.
Venerdì, 12 Novembre 2021
Luca 17,26-37 Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva
Cosa dice la Parola: liberarci dall’attaccamento ai beni terreni ci rende pronti per il ritorno del Signore. Ci sono molte cose che possono distrarci e portarci a non accorgerci della sua venuta. Solo chi è povero come Maria, la giovane di Nazaret, sa accogliere. Le mani piene non permettono di stringere la mano di chi ce la offre.
Cosa dice a me oggi: mi perdo se cerco di salvarmi. La strada è di lasciarmi salvare.
Cosa mi fa annunciare: il Figlio si è fatto “vicinanza”, si è fatto Dio con noi! Si è fatto tenerezza, bambino!
Sabato, 13 Novembre 2021
Luca 18,1-8 Pregare sempre, senza stancarsi mai
Cosa dice la Parola: la grande notizia è questa: il Padre vi ama! E non dimentichiamo che non esistono “non eletti”. Il nostro è il Dio di tutti, per tutti e in tutti. È il Dio vicino a quanto è uscito dalle sue mani. Chi continua a dividere l’umanità tra eletti e non eletti non pensa con il cuore del Dio di Gesù!
Cosa dice a me oggi: a volte mi sembra che Dio mi faccia aspettare e ritardi nell’ascoltare la mia preghiera. Dimentico che Dio rispetta i tempi della mia conversione.
Cosa mi fa annunciare: in queste due ultime settimane dell’anno liturgico anche la preghiera si illumina come un momento liberante di abbraccia aperte per accogliere e abbracciare.
Domenica, 14 Novembre 2021
Marco 13,24-32 Il Figlio dell’uomo riunirà i suoi eletti dai quattro venti
Cosa dice la Parola: l’ultima parola non appartiene alla morte ma alla vita. Sole e luna e stelle sono anche i potenti e gli imperi. Ne abbiamo visti cadere di imperi! Stiamo vedendo crepe nell’odierno impero del denaro. Il Vangelo non porta e non incita alla distruzione del male, ma a riconoscerlo senza paura, con speranza attiva che lo supera.
Cosa dice a me oggi: per Dio non ci sono eletti e non eletti. Diciamo allora: “Vieni Spirito Santo, illumina i nostri pensieri e riscalda i nostri cuori!
Cosa mi fa annunciare: gioiamo! “Tutti i suoi eletti”. È tutto ciò che è uscito dalle sue mani e dal suo cuore di Padre! La creazione intera, ogni essere umano! Eletto sei tu. Sono io. Siamo tutti e ciascuno!
Lunedì, 15 Novembre 2021
Luca 18,35-43 Tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio
Cosa dice la Parola: un tempo il popolo di Israele aveva fatto cadere le mura della città chiusa in se stessa.. Oggi Gesù fa cadere ciò che impedisce a una persona di vedere e di seguirlo.
Cosa dice a me oggi: un giovane, che partecipava a un incontro missionario, chiedeva dei depliant da diffondere e diceva: – li presenterò ai miei amici, Il Signore ha aperto i miei occhi, può aprire anche i loro.
Cosa mi fa annunciare: siamo missione! Mai zittire chi cerca libertà. Sempre gioire per chi fa l’esperienza dell’amore di Dio che ci guarisce. Nel cammino del Sinodo vogliamo vivere comunione, partecipazione, missione.
Martedì, 16 Novembre 2021
Luca 19,1-10 Oggi devo fermarmi a casa tua
Cosa dice la Parola: Gesù si fa per davvero piccolo: guarda verso l’alto. Dall’incontro dei due sguardi, quello di Gesù e quello di Zaccheo, nasce il nuovo: Gesù entra nella casa di Zaccheo. Ricevere Gesù “nella propria casa” è la vera sorgente di ogni conversione, è nascere di nuovo.
Cosa dice a me oggi: ma chi ti obbliga a fermarti a casa mia, chi ti obbliga a farlo? L’amore. La fiducia nel fatto che tutti possono cambiare, anche Zaccheo, anch’io.
Cosa mi fa annunciare: Gesù realizza la sua missione “rimanendo” nella vita delle persone. Condividendo tutto. Gesù rimane nella casa di Zaccheo non perché invitato ma perché questa è la sua missione e anche la nostra: rimanere.
Mercoledì, 17 Novembre 2021
Luca 19,11-28 A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha sarà tolto anche quello che ha
Cosa dice la Parola: Gesù si sta avvicinando a Gerusalemme. L’entusiasmo cresce. Gesù continua a insegnare. Ogni persona è un tesoro e ha grandi ricchezze non per conservarle ma per donarle. Se le doni crescono, se le conservi le perdi.
Cosa dice a me oggi: la mia missione è camminare valorizzando ciò che mi è stato dato che non è qualcosa di insignificante ma monete d’oro: il Vangelo, le Beatitudini.
Cosa mi fa annunciare: mi distrugge il tenere il tesoro, le monete d’oro, per me stesso. La fede che si conserva si perde. Condividere donando è crescere. Ciò che tengo è morte. Ciò che condivido è vita.
Giovedì,18 Novembre 2021
Luca 19,41-44 Alla vista della città pianse su di essa
Cosa dice la Parola: è tragico ciò che sta succedendo. Siamo di fronte a una società, di ieri e di oggi, che chiede pace e che aspetta un profeta. E questa società non trova né l’una né l’altro. La pace e il profeta non si trovano quando si programma il futuro in base ai propri schemi e tradizioni.
Cosa dice a me oggi: se nella mia vita domina la paura le mie scelte saranno scelte che portano a distruzione e morte.
Cosa mi fa annunciare: le pietre non piangono. Chi vuole dominare non piange. Gesù piange, il discepolo piange. Piange chi ama, chi sa attendere. Piange chi non giudica. Piange chi mai dice no.
Venerdì, 19 Novembre 2021
Luca 19,45-48 Si mise a scacciare quelli che vendevano
Cosa dice la Parola: “Ma c’è anche un’altra questione: perché Gesù ce l’ha con i soldi, ce l’ha con il denaro. Perché la redenzione è gratuita: la gratuità di Dio. Gesù viene a portarci la gratuità totale dell’amore di Dio. È proprio per questo che Gesù prende la frustra in mano per fare questo rito di purificazione del tempio”. (Papa Francesco)
Cosa dice a me oggi: non posso scacciare chi fa della vita un commercio se nella mia vita non c’è la gratuità, il dono.
Cosa mi fa annunciare: è necessario passare dalla sponda del vendere a quella del condividere. Si vendono cose, si dona l’amore.
Sabato, 20 Novembre 2021
Luca 20,27-40 Poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio
Cosa dice la Parola: Dio è il Dio della vita. Grazie a lui tutti vivono. Le promesse di Dio sono per sempre. La vita è per sempre. Ogni giorno è risurrezione. E la risurrezione non è un semplice prolungamento della vita terrena. Nella risurrezione tutto è nuovo!
Cosa dice a me oggi: risorgerò: è questa a parola che si regala al defunto quando lo salutiamo. Risurrezione è la parola chiave che illumina la mia vita!
Cosa mi fa annunciare: Il dire che saranno come gli angeli, non implica l’esclusione del corpo nella vita eterna. Significa che uomo e donna godranno di quella stessa dignità che deve essere ricercata e vissuta già ora e qui.
Domenica, 21 Novembre 2021
Giovanni, 18,33-37 Si, io sono re
Cosa dice la Parola: il trono della gloria di Dio non è il potere ma l’amore. Chi ama ha la vita. Chi ama dona la vita. Chi ama è benedetto. Chi ama è una persona di cui si può dire soltanto bene.
Cosa dice a me oggi: se proclamo Gesù mio Signore e io mi dichiaro suo discepolo, la mia vita di ogni giorno sarà un lavare i piedi a ogni persona dicendo a tutti: sono qui per servire.
Cosa mi fa annunciare: riflettiamo ancora sul brano di oggi, quello di Giovanni, e vedremo che per Gesù, il cui trono è l’amore, la verità non è una dottrina che si possiede ma è vita, la vita del cristiano. Per Gesù non abbiamo la verità ma siamo chiamati a fare la verità, a camminare nella verità, a vivere la verità.
Lunedì, 22 Novembre 2021
Luca 21,1-4 Vide anche una vedova povera
Cosa dice la Parola: le persone erano molte, ma Gesù vede quella vedova povera. Quella vedova rappresenta l’umanità oppressa e indifesa; rappresenta la comunità dei discepoli anche loro poveri e indifesi. Nel loro dare tutto sono grandi e risplendono come veri discepoli di Colui che ha dato tutto.
Cosa dice a me oggi: che la veda anch’io questa vedova senza fermarmi a vedere solo la sua povertà, ma che io veda anche la sua capacità di dare tutto.
Cosa mi fa annunciare: non diciamo mai: doniamo a chi lo merita. Doniamo e basta. Doniamo tutto a cominciare da noi stessi. Il dono può passare anche consacrando la propia vita al vangelo nella vita religiosa e sacerdotale.
Martedì, 23 Novembre 2021
Luca 21,5-11 Parlavano del tempio, ornato di belle pietre e doni votivi
Cosa dice la Parola: è pericoloso fermarci a contemplare pietre che non hanno un grande e lungo futuro. Contempliamo invece gli avvenimenti scoprendo in essi la gestazione faticosa attraverso la quale si manifesta e cresce il regno di Dio. Le difficoltà non sono mai una punizione (Dio non punisce), ma un dono che ci fa crescere.
Cosa dice a me oggi: ciò che costruiamo noi passa come passiamo noi. Ciò che costruisce Dio rimane come rimane lui.
Cosa mi fa annunciare: beati coloro che non si scandalizzano. Beati coloro che leggono tutto con occhi di figli che si sentono amati. Beati coloro che leggendo con il cuore del Figlio sanno scoprire ciò che costruisce futuro e lo sanno annunciare.
Mercoledì, 24 Novembre 2021
Luca 21,12-19 Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno
Cosa dice la Parola: anche in questo 2021 sono state messe le mani sopra tanti credenti e altrettanti sono stati perseguitati e uccisi. Anche in questo 2021 tanti credenti hanno dato testimonianza. Se tra costoro ci sei anche tu è perché ti è stata donata parola e sapienza. E potrai pure dire che neppure un capello del tuo capo è andato perduto: tutto è stato valorizzato.
Cosa dice a me oggi: la perseveranza è la strada per salvare la vita: la mia e quella di tutti.
Cosa mi fa annunciare: il cristiano non si chiede perché mi perseguitano. Deve chiedersi: perché non mi perseguitano.
Giovedì, 25 Novembre 2021
Luca 21,20-28 Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti
Cosa dice la Parola: Dio è il Signore della storia. Sì, i pagani entrano per assediare e distruggere ma il Dio della vita fa sì che questo scontro sia anche il tempo nel quale i pagani entrano nella nuova Gerusalemme, nella Chiesa.
Cosa dice a me oggi: le immagini che Luca usa sono un linguaggio, un balbettio, per affermare la vittoria finale della vita e della vita per tutti
Cosa mi fa annunciare: ancora una volta l’ultima parola non è della morte ma della vita. Il nostro Dio è il Dio della vita. Dove gli uomini calpestano lì fiorisce la vita! Lodiamo e benediciamo per tutte le chiese che anche oggi sono perseguitate, calpestate.
Venerdì, 26 Novembre 2021
Luca 21,29-33 Le mie parole non passeranno
Cosa dice la Parola: è bella e molto familiare per i primi discepoli l’immagine del fico. È rassicurante la promessa di Gesù che la sua Parola non passerà. Guardare al fico porta alla certezza che la nuova stagione sta arrivando. Ascoltando la Parola che non passa scompaiono incertezze e rassegnazione.
Cosa dice a me oggi: vorrei poter dire di me stesso come discepolo: nella mia vita tutto passa ma nella mia vita la Parola di Gesù rimane, non passa.
Cosa mi fa annunciare: l’anno liturgico sta per terminare ma continua la vita, Gesù è con noi. La sua Parola ci accompagna, Forse abbiamo bisogno di ascoltarla insieme per viverla insieme e per annunciarla insieme.
Sabato, 27 Novembre 2021
Luca 21,34-36 Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere
Cosa dice la Parola: gli avvenimenti non dipendono da noi. Da noi dipende di accogliere quella forza che Dio ci dona per sfuggire a ogni seme di morte. Vegliamo amici miei. Vegliamo e scopriremo che nulla ci può fare danno. Nulla. La nostra vocazione è la vita.
Cosa dice a me oggi: durante quest’anno ho camminato nell’ascolto e nella condivisione della Parola. Ciò che mi ha mantenuto sveglio è sentire la presenza di tanti fratelli e sorelle, la presenza di ciascuno di voi. Gloria a te Signore.
Cosa mi fa annunciare: ci sono attorno a noi e in noi situazioni pesanti, difficili? Ci sono fatti di morte? Niente può spegnere la vita. Ancora una volta alla fine dell’anno liturgico possiamo dire: che sempre vince la vita!
Con questa domenica inizia il nuovo anno liturgico e noi inizieremo la nostra riflessione riportando:
- la citazione delle letture del giorno
- una frase del vangelo o della prima lettura che chiamiamo: Ascoltiamo
- una affermazione di un personaggio o su un fatto di attualità che chiamiamo: Sogniamo
- una nostra riflessione o preghiera che chiamiamo: Camminiamo
Domenica, 28 Novembre 2021
Geremia 33,14-16 – 1 Tessalonicesi 3,12-4,2 – Luca 21,25-28.34-36
Ascoltiamo – RISOLLEVATEVI E ALZATE IL CAPO, PERCHÉ LA VOSTRA LIBERAZIONE È VICINA (Lc. 21,28)
Sogniamo – “Gesù vuole noi cristiani liberi come Lui, con quella libertà che viene dal dialogo con il Padre, dal dialogo con Dio. Gesù non vuole né cristiani egoisti, che seguono il proprio io, non parlano con Dio; né cristiani deboli, cristiani che non hanno volontà, cristiani «telecomandati», incapaci di creatività, che cercano sempre di collegarsi con la volontà di un altro e non sono liberi. ” (papa Francesco)
Camminiamo – Grazie Signore perché anche oggi ci spingi a vivere alzando la testa, con dignità e gioia. Sappiamo che tu vuoi che noi viviamo liberi per amare e per annunciare la tua Parola.
Lunedì, 29 Novembre 2021
Isaia 2,1-5 – Matteo 8,5-11
Ascoltiamo – IN VERITÀ IO VI DICO, IN ISRAELE NON HO TROVATO NESSUNO CON UNA FEDE COSÌ GRANDE (Mt. 8,10)
Sogniamo –”La fede ci insegna a vedere che in ogni uomo c’è una benedizione per me, che la luce del volto di Dio mi illumina attraverso il volto del fratello“. (papa Francesco)
Camminiamo – La fede accolta, vissuta e condivisa ci fa vivere
Martedì, 30 Novembre 2021
Romani 10,9-18 – Matteo 4,18-22
Ascoltiamo – SUBITO LASCIARONO LA BARCA E IL LORO PADRE E LO SEGUIRONO (Mt. 4,22)
Sogniamo – Daniele Comboni ha lasciato tutto e ha seguito Gesù. È entrato nella Gloria del Padre con l’unica ricchezza che possedeva, l’Africa tanto amata. Il 10 ottobre del 1881, con Daniele Comboni anche l’Africa entrava definitivamente nella Gloria del Padre. Lasciare e seguire sono due verbi che non si possono separare.
Camminiamo – Lasciare e seguire sono due verbi che non si possono separare. Cosa devo lasciare? Chi devo seguire? Con chi condividere la mia vocazione di discepolo missionario?
Lunes, 1 de noviembre de 2021
Mateo 5: 1-12 Bienaventurados los perseguidos por la justicia, porque de ellos es el reino de los cielos
¿Qué dice la Palabra?: sólo la 1ª y la 8ª bienaventuranza tienen el verbo en presente. “Bienaventurados los pobres en espíritu, porque de ellos es el reino de los cielos”. “Bienaventurados los perseguidos por la justicia, porque de ellos es el reino de los cielos”. Las otras 6 bienaventuranzas son consecuencia de la 1ª: quien es pobre es misericordioso, manso, puro de corazón… Pero quien acepta la 1ª encontrará persecución en su camino (8ª).
¿Qué me dice la Palabra?: no olvidemos nunca que las Bienaventuranzas son la cédula de identidad de Jesús y del discípulo.
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: reemplacemos la palabra “bendito” por la palabra “feliz” o, mejor aún, por la palabra “de pie”. Pongo un ejemplo: “Felices los pobree”, “Ponganse de pie los pobres…”.
Martes, 2 de noviembre de 2021
Juan 6,37-40 Esta es la voluntad de mi Padre: que todo el que ve al Hijo y cree en él, tenga vida eterna.
¿Qué dice la Palabra?: El mensaje de Jesús es irresistible para quienes tienen un corazón puro y bueno. El Evangelio debe ser propuesto y presentado de forma pura y buena. El tema del Reino es fundamental. Para quien cree en él, lo acoge y lo pone en práctica, el resultado es alegría, vida plena y salvación.
¿Qué me dice la Palabra?: ¡los que nos precedieron no están perdidos!
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: la Palabra subraya la centralidad del prójimo, para que “nadie se pierda”. Sólo así experimentamos esa misericordia con la que se mezcla el sueño de Dios, hoy y siempre, por la eternidad.
Miércoles 3 noviembre 2021
Lucas 14,25-33 El que no renuncia a todas sus posesiones no puede ser mi discípulo.
¿Qué dice la Palabra?: Mi “tener” más preciado es mi propia vida. También tengo que donar esto. Hacerse unos con otros, con los diferentes, es el desafío. San Daniel Comboni se hace uno con el africano dándolo todo, desde los afectos familiares hasta la propia salud. Morirá a los 50 años y morirá diciendo: “O África o muerte”.
¿Qué me dice la Palabra?: mi vida y mi muerte son como la vida y la muerte de Jesús que “habiendo amado a los suyos, los amó hasta el extremo”: en su totalidad.
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: ninguno de nosotros está llamado a dar mucho. Cada uno de nosotros está llamado a darlo todo.
Jueves 4 de noviembre de 2021
Lucas 15: 1-10 Todos los recaudadores de impuestos y los pecadores se acercaban a Él.
¿Qué dice la Palabra?: los recaudadores de impuestos y los pecadores se acercan a Jesús y ¿qué hace Jesús? Los ama y les cuenta tres historias que llamamos parábolas. La parábola de la oveja perdida, la moneda perdida, el hijo perdido. Ni un reproche, ni un consejo, sólo esperanzan, brazos abiertos.
¿Qué me dice la Palabra?: después de una celebración, hace dos domingos, se detuvieron y se me acercaron cuatro parejas sin estar casados por la Iglesia, por varios motivos. Sentí tanta ternura ante tanto sufrimiento sincero. Sentí la belleza de nuestra vocación de ser portadores de confianza, de misericordia.
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: las personas en dificultad se acercan a Jesús. Yo las contemplo y sobre todo contemplo a Jesús. Y me pregunto por qué hoy las personas en dificultades no se acercan a la comunidad cristiana. ¿Por qué no se acercan a mí?
Viernes 5 de noviembre de 2021
Lucas 16: 1-8 Los hijos de este mundo son más astutos que los hijos de la luz.
¿Qué dice la Palabra?: el administrador sospechoso de deshonestidad sabe actuar con eficacia. No se deja abrumar por los acontecimientos, asegura el futuro de forma astuta. ¿Por qué no actúas con la misma decisión y eficiencia en nuestra vida de discípulos?
¿Qué me dice la Palabra?: nunca me permitiré dejarme influir por los acontecimientos. Siempre estoy llamado a tomar decisiones que me hagan crecer en la fidelidad a mi vocación.
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: Jesús descubre su vocación y, para cumplirla hace sus elecciones, opciones de servicio, de compartir y de don.
Sábado, 6 de noviembre de 2021
Lucas 16: 9-15 Dios conoce sus corazones
¿Qué dice la Palabra?: leyendo: “Los fariseos, que estaban apegados al dinero…” me vino espontáneamente pensar en esclavos atados a taburetes para remar y conducir un bote que no les pertenece y que lleva bienes que ellos nunca disfrutaran. En medio de esta oscura tristeza se enciende una luz: “Dios conoce vuestros corazones”, vuestros sufrimientos y su conocimiento le genera entrañas de misericordia.
¿Qué me dice la Palabra?: ¡los fariseos “se burlaban de él”, del que es misericordioso! El problema no es si hay quienes se burlan de mí porque soy misericordioso, bueno con todos. ¡El problema es si nadie se burla de mí!
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: Dios, nuestro Dios, es misericordia. Conoce nuestros corazones. Él es misericordia. Él es ternura. Nos habla con palabras tiernas y que dan valor.
Domingo, 7 de noviembre de 2021
Marcos 12: 38-44 Todos dieron lo superfluo
¿Qué dice la Palabra?: el que ama da lo mejor y Dios, que te ama con el amor de un cónyuge, y que te da lo mejor: su propia vida. ¡Esta viuda es hermosa púes lo da todo! Esta viuda es la culminación de toda la vida del discípulo. Caminamos con Jesús, lo escuchamos, lo vimos obrar a favor de todos. Ahora nos encontramos ante la fotografía del verdadero discípulo: la viuda. En su pobreza, dentro de sus límites, lo da todo.
¿Qué me dice la Palabra?: solo un amor que lo da todo merece ser llamado amor. Que este sea el amor que haga bella y fecunda mi vida.
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: la medida del cristiano no es el mucho sino el todo. Nada es pequeño cuando el corazón que da es grande. Una vez más decimos con San Daniel Comboni: “Siempre vuestro”.
Lunes, 8 de noviembre de 2021
Lucas 17: 1-6 Perdona a tu hermano siete veces al día
¿Qué dice la Palabra?: el perdón es hermoso, pero para ser auténtico debe conducir a la reconciliación: una vida de reconciliación que nunca cava zanjas y nunca levanta muros. Y mi hermano es cada persona. Jesús no habla de amigos, sino de hermanos. Los amigos se eligen, los hermanos se aceptan.
¿Qué me dice la Palabra?: el perdón nace de la fe y florece en la reconciliación.
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: perdonar es vivir libre de rabia, resentimiento y rencores. El perdón es dejar el pasado y creer en lo nuevo; abrirse al futuro.
Martes 9 de noviembre de 2021
Juan 2,13-22 Habló del templo de su cuerpo
¿Qué dice la Palabra?: el celo para que no nos conviertas en fundamentalistas debe ser “celo por tu casa”, es decir, por las cosas de Dios, lo que verdaderamente pertenece a Dios son las personas, cada persona. Cuando la persona es objeto de utilización, explotación, del mercado, convirtiéndose sólo en “mano de obra barata”, ¡entonces el celo debería devorarnos realmente!
¿Qué me dice la Palabra?: mi vocación es continuar la misión de Jesús que no vino simplemente a salvar almas sino a las personas en su totalidad de cuerpo y espíritu,
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: ¡lo que pertenece a Dios es el ser humano que podemos destruir pero al que Dios hace resucitar! El ser humano es la eternidad porque está hecho a semejanza de Dios que es la eternidad.
Miércoles 10 noviembre 2021
Lucas 17: 11-19 Nadie dio gloria a Dios, excepto este extraño.
¿Qué dice la Palabra?: Me gusta imaginarme a Jesús y con Él a la primera comunidad cristiana regocijándose con la aparición de este “extraño” en la ventana del agradecimiento. La ventana de la gratitud nos hace descubrir el rostro de un Dios que obra maravillas a favor de sus hijos, a favor de toda mujer y de todo hombre.
¿Qué me dice la Palabra?: la palabra sínodo significa “caminar juntos”. Mi compromiso es caminar juntos por el camino de la gratitud, diciendo “Gracias”.
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: quien descubre que todo es un don, un don de amor, aprende a dar gloria a Dios y se hace libre.
Jueves, 11 de noviembre de 2021
Lucas 17,20-25 El reino de Dios está entre vosotros
¿Qué dice la Palabra?: no cambia la vida, la amenaza del castigo o el miedo. Lo bello cambia tu vida. Y el reino, el sueño de Dios, es hermoso porque es vida para todos y en todos. Mientras entre nosotros esté ese Jesús que nos dijo: “Siempre estaré contigo”, entre nosotros está el reino de Dios.
¿Qué me dice la Palabra?: ¡qué hermoso cuando puedo ver la belleza y el bien que está presente y que crece en el mundo!
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: ¡sí, el reino de Dios está entre nosotros! ¡Con nosotros está Jesús! En nosotros y junto a nosotros están los discípulos que viven una vida de servicio, compartiendo y dando con el poder del Espíritu.
Viernes, 12 de noviembre de 2021
Lucas 17, 26-37. El que intente salvar su vida, la perderá; pero quien lo pierda la ganará.
¿Qué dice la Palabra?: liberarnos del apego a los bienes terrenales nos prepara para el regreso del Señor. Hay muchas cosas que pueden distraernos y hacer que no nos demos cuenta de su llegada. Sólo los pobres como María, la joven de Nazaret, saben acoger. Las manos llenas no nos permiten estrechar la mano de quienes nos las ofrecen.
¿Qué me dice la Palabra?: me pierdo si trato de salvarme. El camino es dejarme salvar.
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: ¡el Hijo se convirtió en “cercanía”, se convirtió en Dios con nosotros! ¡Se ha convertido en ternura, en niño!
Sábado, 13 de noviembre de 2021
Lucas 18: 1-8 Ora siempre, nunca te canses
¿Qué dice la Palabra?: la gran noticia es esta: ¡el Padre te ama! Y no olvidemos que no hay “no elegidos”. Nuestro es el Dios de todos, para todos y en todos. Él es el Dios cercano a lo que salió de sus manos. ¡Aquellos que continúan dividiendo a la humanidad entre elegidos y no elegidos no piensan con el corazón del Dios de Jesús!
¿Qué me dice la Palabra?: a veces me parece que Dios me hace esperar y demora en escuchar mi oración. Olvidé que Dios respeta el momento de mi conversión.
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: en estas dos últimas semanas del año litúrgico, la oración también se ilumina como un momento liberador de abrazo abierto para acoger y abrazar.
Domingo, 14 de noviembre de 2021
Marcos 13,24-32 El Hijo del Hombre reunirá a sus elegidos de los cuatro vientos
¿Qué dice la Palabra?: la última palabra no pertenece a la muerte sino a la vida. El sol, la luna y las estrellas son también los poderosos y los imperios. ¡Hemos visto caer imperios! Estamos viendo grietas en el imperio monetario actual. El Evangelio no conduce ni anima a la destrucción del mal, sino a reconocerlo sin miedo, con una esperanza activa que lo supere.
¿Qué me dice la Palabra?: para Dios no hay elegidos ni no elegidos. Entonces decimos: “¡Ven Espíritu Santo, ilumina nuestros pensamientos y calienta nuestros corazones!
Hoy ¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: ¡alegremosnos! ¡Todos somos elegidos. Elegido es todo lo que ha salido de su corazon de Padre! ¡oda la creacion y, sobretodo, todo ser humano! Elegido eres tu. Elegido soy yo. Todos y cada uno somos elegidos.
Lunes, 15 de noviembre de 2021
Lucas 18: 35-43 Todo el pueblo, viendo, alabó a Dios.
¿Qué dice la Palabra?: en algún tiempo el pueblo de Israel derribó los muros de la ciudad encerrada sobre sí misma, hoy Jesús hace caer lo que impide que una persona lo vea y lo siga.
¿Qué me dice la Palabra?: un joven, que participaba en una reunión misionera, pidió que se distribuyeran folletos y dijo: “Se los presentaré a mis amigos, el Señor me ha abierto los ojos, Él también puede abrir los ojos de los demas”.
Hoy ¿qué me lleva a anunciar la Palabra?: ¡somos misión! Nunca silencie a los que buscan la libertad. Regocíjense siempre por aquellos que experimentan el amor de Dios que nos sana. En el camino del Sínodo queremos vivir la comunión, la participación, la misión.
Martes, 16 de noviembre de 2021
Lucas 19, 1-10 Hoy tengo que quedarme en tu casa
¿Qué dice la Palabra?: Jesús se hace realmente pequeño: mira hacia arriba. Del encuentro de las dos miradas, la de Jesús y la de Zaqueo, nace lo nuevo: Jesús entra en la casa de Zaqueo. Recibir a Jesús “en la propia casa” es la verdadera fuente de toda conversión, es nacer de nuevo.
¿Qué me dice la Palabra? ¿Pero quién te obliga a quedarte en mi casa, quién te obliga a hacerlo? El amor. La confianza en el hecho de que todos pueden cambiar, incluso Zaqueo, yo también.
Hoy ¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: Jesús cumple su misión entrando en la vida de las personas. Compartiendo todo. Jesús permanece en la casa de Zaqueo no porque esté invitado, sino porque esta es su misión y también la nuestra: quedarse,permanecer.
Miércoles, 17 de noviembre de 2021
Lucas 19, 11-28 Al que tiene, se le dará; en cambio, al que no tiene, se le quitará incluso lo que tiene.
¿Qué dice la Palabra?: Jesús se acerca a Jerusalén. Crece el entusiasmo. Jesús continúa enseñando. Cada persona es un tesoro y tiene grandes riquezas, no para guardarlas, sino para darlas. Si las dejas crecer, si las guardas lss pierdes.
¿Qué me dice la Palabra?: mi misión es caminar valorando lo que se me ha dado que no es algo insignificante sino monedas de oro: el Evangelio, las Bienaventuranzas.
Hoy ¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: me destruye guardar el tesoro, las monedas de oro, para mí. La fe que se guarda se apaga. Compartir dando es crecer. Lo que tengo es muerte. Lo que comparto la vida.
Jueves, 18 de noviembre de 2021
Lucas 19, 41-44 Al ver la ciudad lloró sobre ella.
¿Qué dice la Palabra?: lo que está pasando es trágico. Estamos ante una sociedad, de ayer y de hoy, que pide la paz y espera un profeta. Y esta sociedad no encuentra ni a uno ni a otro. La paz y el profeta no se encuentran al planificar el futuro de acuerdo con los propios patrones y tradiciones.
¿Qué me dice la Palabra?: si el miedo domina en mi vida, mis elecciones serán elecciones que conducen a la destrucción y la muerte.
Hoy ¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: las piedras no lloran. Quien quiera dominar no llora. Jesús llora, el discípulo llora. Los que aman lloran, los que saben esperar. Los que no juzgan lloran. Llora quien nunca dice no.
Viernes, 19 de noviembre de 2021
Lucas 19, 45-48 Comenzó a expulsar a los que vendían
¿Qué dice la Palabra?: “Pero también hay otra pregunta: ¿por qué Jesús está enojado con el dinero?, ¿Por qué no se lleva ben con el dinero? Porque la redención es gratuita: la gratuidad de Dios. Jesús viene a traernos la total gratuidad del amor de Dios. Es precisamente por eso que Jesús toma el látigo en la mano para realizar este rito de purificación del templo”. (Papa Francisco)
¿Qué me dice la Palabra?: no puedo ahuyentar a los que hacen de la vida un negocio, si mi vida no es un don.
Hoy ¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: es necesario pasar del lado de vender al de compartir. Se venden cosas, se da amor.
Sábado, 20 de noviembre de 2021
Lucas 20, 27-40 Puesto que son hijos de la resurrección, son hijos de Dios.
¿Qué dice la Palabra?: Dios es el Dios de la vida. Gracias a Él todos viven. Las promesas de Dios son para siempre. La vida es para siempre. Cada día es resurrección. Y la resurrección no es una simple extensión de la vida terrenal. ¡En la resurrección todo es nuevo!
¿Qué me dice la Palabra?: resucitaras: esta es la palabra que se le da al difunto cuando lo saludamos. ¡Resurrección es la palabra clave que ilumina mi vida!
Hoy ¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: decir que serán como ángeles no implica la exclusión del cuerpo en la vida eterna. Significa que el hombre y la mujer gozarán de esa misma dignidad que debe buscarse y experimentarse ya ahora y aquí.
Domingo, 21 de noviembre de 2021
Juan, 18,33-37 Sí, soy rey
¿Qué dice la Palabra?: el trono de la gloria de Dios no es poder sino amor, servicio. Quien ama tiene vida. Quien ama da vida. El que ama es bienaventurado. Quien ama es alguien de quien se puede hablar solo bien.
¿Qué me dice la Palabra?: si proclamo a Jesús mi Señor y me declaro su discípulo, mi vida diaria será lavar los pies de todos y decirles a todos: estoy aquí para servir, ¿en qué puedo ayudar?
Hoy ¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: reflexionemos de nuevo en el pasaje de hoy, el de Juan, y veremos que para Jesús, cuyo trono es el amor, la verdad no es una doctrina que se posee sino que es la vida, la vida del cristiano. Para Jesús no tenemos la verdad pero estamos llamados a forjar la verdad, a caminar en la verdad, a vivir la verdad.
Lunes, 22 de noviembre de 2021
Lucas 21, 1-4 También vio a una viuda pobre
¿Qué dice la Palabra?: la gente era mucha, pero Jesús ve a esa viuda pobre. Esa viuda representa a la humanidad oprimida e indefensa; representa a la comunidad de discípulos que también son pobres e indefensos. En su entrega de todo son grandes y brillan como verdaderos discípulos de Aquel que lo dio todo.
¿Qué me dice la Palabra?: que yo también vea a esta viuda sin dejar de ver solo su pobreza, pero que también vea su capacidad para darlo todo.
Hoy ¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: nunca digamos: damos a quienes lo merecen. Solo donemos. Lo damos todo empezando por nosotros mismos. El don también puede pasar por la consagración de la propia vida al Evangelio en la vida religiosa y sacerdotal.
Martes, 23 de noviembre de 2021
Lucas 21, 5-11 Hablaron del templo, adornado con piedras hermosas y ofrendas votivas.
¿Qué dice la Palabra?: es peligroso detenerse a contemplar piedras que no tienen un grande y largo futuro. En cambio, contemplamos los acontecimientos descubriendo en ellos la laboriosa gestación a través de la cual el reino de Dios se manifiesta y crece, las dificultades nunca son un castigo (Dios no castiga), sino un don que nos hace crecer.
¿Qué me dice la Palabra?: lo que construimos nosotros como pasamos nosotros mismos. Lo que construye Dios permanece como Él permanece.
Hoy ¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: Bienaventurados los que no se escandalizan. Bienaventurados los que leen todo con ojos de niños que se sienten amados. Bienaventurados los que, leyendo con el corazón del Hijo, saben descubrir lo que construye el futuro y saben anunciarlo.
Miércoles, 24 de noviembre de 2021
Lucas 21,12-19 Te impondrán las manos y te perseguirán
¿Qué dice la Palabra?: también en este 2021 a muchos creyentes se les han impuesto las manos y otros tantos han sido perseguidos y asesinados. También en este 2021 muchos creyentes han sido testigos. Si estás entre ellos, es porque te ha sido dada palabra y sabiduría. Y también se puede decir que no se ha perdido ni un pelo de tu cabeza: se ha potenciado todo.
¿Qué me dice la Palabra?: la perseverancia es el camino para salvar la vida: la mía y la de todos.
Hoy ¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: el cristiano no se pregunta por qué me persiguen. Debe preguntarse: ¿por qué no me persiguen?
Jueves, 25 de noviembre de 2021
Lucas 21,20-28 Jerusalén será pisoteada por los paganos hasta que se cumplan los tiempos de los paganos.
¿Qué dice la Palabra?: Dios es el Señor de la historia. Sí, los paganos entran para asediar y destruir pero el Dios de la vida hace de este choque también el tiempo en el que los paganos entran en la nueva Jerusalén, la Iglesia.
¿Qué me dice la Palabra?: las imágenes que usa Luca son un lenguaje, un balbuceo, para afirmar la victoria final de la vida y la vida para todos
Hoy ¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: una vez más la última palabra no pertenece a la muerte sino da la vida. Nuestro Dios es el Dios de la vida. ¡Donde los hombres pisotean la vida florece allí! Alabamos y bendecimos por todas las iglesias que todavía son perseguidas, pisoteadas hoy.
Viernes, 26 de noviembre de 2021
Lucas 21,29-33 Mis palabras no pasarán
¿Qué dice la Palabra?: la imagen de la higuera es hermosa y muy familiar para los primeros discípulos. La promesa de Jesús de que su Palabra no pasará es reconfortante. Mirar la higuera lleva a la certeza de que se acerca la nueva estación, la nueva primavera. Al escuchar la Palabra que no pasa, desaparecen las incertidumbres y la resignación.
¿Qué me dice la Palabra?: Me gustaría poder decir de mí mismo como discípulo: en mi vida todo pasa pero en mi vida la Palabra de Jesús permanece, no pasa.
Hoy ¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: el año litúrgico está por terminar pero la vida continúa, Jesús está con nosotros. Su Palabra nos acompaña, quizás necesitemos escucharla juntos para vivirla juntos y anunciarla juntos.
Sábado, 27 de noviembre de 2021
Lucas 21,34-36 Vigila, para que tengas la fuerza para escapar de todo lo que está por suceder.
¿Qué dice la Palabra?: los acontecimientos no dependen de nosotros. De nosotros depende dar la bienvenida a esa fuerza que Dios nos da para escapar de toda semilla de muerte. Mantengamos despiertos mis amigos. Si nos mantenemos despiertos y descubriremos que nada puede hacernos daño. Nada. Nuestra vocación es la vida.
¿Qué me dice la Palabra?: durante este año estuve escuchando y compartiendo la Palabra. Lo que me ha mantenido despierto es sentir la presencia de tantos hermanos y hermanas, la presencia de cada uno de ustedes. Gloria a ti Señor.
¿Qué me hace anunciar: ¿hay situaciones difíciles y pesadas a nuestro alrededor y en nosotros? ¿Hay hechos de muerte? Sí, es verdad, pero también es verdad que nada puede apagar la vida. Una vez más al final del año litúrgico podemos decir: ¡que la vida siempre gana!
Con este domingo comienza el nuevo año litúrgico y comenzaremos las reflexiones de cada día con:
- laa citas de las lecturas del dia
- una frase del Evangelio o de la primera lectura que llamamos: Escuchar
- una declaración de un personaje o sobre un acontecimient qaue llamamos: Soñar
- una reflexion u oración que llamamos: Caminar
Domingo, 28 de noviembre de 2021
Jeremías 33,14-16; 1 Tesalonicenses 3.12-4.2; Lucas 21.25-28.34-36
Escuchamos – LEVÁNTENSE Y LEVANTEN LA CABEZA, PORQUE SU LIBERACIÓN ESTÁ CERCA (Lc 21,28).
Soñamos – “Jesús quiere que los cristianos seamos libres como Él, con esa libertad que viene del diálogo con el Padre, del diálogo con Dios. Jesús no quiere cristianos egoístas, que se siguen a sí mismos, que no hablan con Dios; ni cristianos débiles, cristianos que no tienen voluntad, cristianos “controlados a distancia”, incapaces de creatividad, que siempre tratan de conectarse con la voluntad de otro y no son libres”. (Papa Francisco)
Caminamos – Levantemos la cabeza sin miedo, sin condicionamientos sociales, sino con la urgencia de anunciar que la liberación en Jesucristo es la felicidad y la plenitud total de todos y de todo.
Lunes, 29 de noviembre de 2021
Isaías 2,1-5; Mateo 8,5-11
Escuchamos – LA VERDAD LE DIGO, NO ENCONTRÉ A NADIE EN ISRAEL CON TAN GRANDE FE (Mt 8,10)
Soñamos – “La fe nos enseña a ver que en todo hombre hay una bendición para mí, que la luz del rostro de Dios me ilumina a través del rostro del hermano”. (Papa Francisco)
Caminamos – La fe aceptada, practicada y compartida nos hace vivir.
Martes, 30 de noviembre de 2021
Romanos 10.9-18 – Mateo 4.18-22
Escuchamosr – EN SEGUIDA ELLOS DEJARON LA BARCA Y A SU PADRE Y LO SIGUIERON (Mt 4,22)
Soñamos – Daniel Comboni lo dejó todo y siguió a Jesús, entró en la Gloria del Padre con la única riqueza que poseía, la amada África. El 10 de octubre de 1881, con Daniel Comboni, África entró también definitivamente en la Gloria del Padre.
Caminamos – Dejar y seguir son dos verbos que no se pueden separar; ¿qué debo dejar?, ¿a quién estoy llamado a seguir?, ¿con quién compartiré este llamado?