1 ottobre 2021 
Luca 10,13-16 Chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato

Cosa dice la Parola: disprezzare Gesù è vivere con uno stile di vita che fa a pugni con lo stile di vita che lui ha scelto: vita di servizio, di condivisione e di dono. Disprezzare Gesù è non vivere con cuore di figlio e di fratello.

Cosa dice a me oggi: all’inizio del mese missionario sono chiamato a fare di Gesù il signore, il cuore, della mia vita. Ogni giorno di questo mese mediteremo una frase del messaggio di papa Francisco per la Giornata Missionaria Mondiale.

Cosa mi fa annunciare: nessuno può vivere una vita di comunione con Dio; nessuno può vivere con cuore di figlio, se non in Gesù, attraverso di Lui. “Io e il Padre siamo una cosa sola”.

SIAMO MISSIONE. 1. “Quando sperimentiamo la forza dell’amore di Dio, quando riconosciamo la sua presenza di Padre nella nostra vita personale e comunitaria, non possiamo fare a meno di annunciare e condividere ciò che abbiamo visto e ascoltato”. (Papa Francesco)

 

2 ottobre 2018
Matteo 18,1-5.10
I loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio

Cosa dice la Parola: il nostro Dio, il Dio Abbà è il Dio della tenerezza, il Dio dei piccoli , dei deboli, di coloro che non pesano. È il Dio dei bambini.

Cosa dice a me oggi: mi commuove quanto Gesù dice e quanto Gesù mi chiede. Sii come un bambino, vivi la semplicità, vivi senza metterti nella testa di essere importante degli altri.

Cosa mi fa annunciare: viviamo la quotidianità mettendo tutto nel momento presente. Lasciamoci amare come un bambino. Sì, lasciamoci amare!

SIAMO MISSIONE. 2. “La relazione di Gesù con i suoi discepoli, la sua umanità che ci si rivela nel mistero dell’Incarnazione, nel suo Vangelo e nella sua Pasqua ci mostrano fino a che punto Dio ama la nostra umanità e fa proprie le nostre gioie e le nostre sofferenze, i nostri desideri e le nostre angosce”. (cfr CONC. ECUM. VAT. II, Cost. past. Gaudium et spes, 22). (Papa Francesco)

 

3 ottobre 2021 
Marco 10,2-16 Guarite i malati e dite loro: è vicino a voi il regno di Dio.

Cosa dice la Parola: il regno di Dio, il suo sogno, è vicino ogni volta che come discepoli ci avviciamo a chi è più debole. Il regno di Dio siamo noi nella misura in cui facciamo della vita che ci è stata donata un dono attraverso il servire, il condividere e l’accogliere. Non è il dominare e l’avere che ci realizza.

Cosa dice a me oggi: il regno di Dio sono io nella misura in cui mi metto in cammino, incontro e servo.

Cosa mi fa annunciare: uomo e donna sono uguali in bellezza e dignità, nel dono di servire e guarire l’umanità malata. L’altro non può mai essere oggetto di possesso. Il Regno di Dio è la chiesa missionaria!

SIAMO MISSIONE. 3. “Tutto in Cristo ci ricorda che il mondo in cui viviamo e il suo bisogno di redenzione non gli sono estranei e ci chiama anche a sentirci parte attiva di questa missione: «Andate ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli» (Mt 22,9). Nessuno è estraneo, nessuno può sentirsi estraneo o lontano rispetto a questo amore di compassione”. (Papa Francesco)

 

4 ottobre 2021 
SAN FRANCESCO D`ASSISI, patrono d`Italia

Matteo 11,25-30 Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.

Cosa dice la Parola: le cose del mondo sono: il potere, l’avere, l’apparire. Quelle che il Padre rivela sono: il servire e il dare la vita. Ce lo dice Francisco d’Assisi. Diamola, la vita. Non teniamola, perché se la vita la trattieniamo per noi stessi, la perdiamo. E diamola la vita a chi è stanco e oppresso.

Cosa dice a me oggi: oggi chiudiamo il mese del tempo del creato. Esco, cammino in mezzo ai campi. Lascio che il creato mi parli, mi dica la sua stanchezza e ascolti da me parole e gesti di amore.

Cosa mi fa annunciare: Francisco d’Assisi per il quale tutto e tutti sono fratelli e sorelle perché in tutto e in tutti vede l’a more del Padre!

SIAMO MISSIONE. 4. “La storia dell’evangelizzazione comincia con una ricerca appassionata del Signore che chiama e vuole stabilire con ogni persona, lì dove si trova, un dialogo di amicizia (cfr Gv 15,12-17). Gli Apostoli sono i primi a riferirci questo, ricordando perfino il giorno e l’ora in cui lo incontrarono: «Erano circa le quattro del pomeriggio»” (Gv 1,39). (Papa Francesco)

5 ottobre 2021
Luca 10,38-42 Marta lo ospitò, Maria ha scelto la parte migliore

Cosa dice la Parola: accogliere Gesù è prima di tutto metterci in ascolto, sederci ai suoi piedi. Una famiglia faceva vedere alle persone che entravano nella loro casa una bella immagine del Cuore di Gesù. Ma poi aggiungevano: questa immagine è qui dal giorno in cui ci siamo sposati. Ma Gesù è diventato il centro della nostra vita solo da due anni. Non bastano le immagini per essere discepoli.

Cosa dice a me oggi: anche per me è necessario sedermi ai suoi piedi e ascoltare.
Cosa mi fa annunciare: sono belle le due sorelle, Maria e Marta: ambedue vogliono servire . Non è possibile servire senza ascoltare; senza sedersi ai piedi di Gesù.

SIAMO MISSIONE. 5. “L’amicizia con il Signore, vederlo curare i malati, mangiare con i peccatori, nutrire gli affamati, avvicinarsi agli esclusi, toccare gli impuri, identificarsi con i bisognosi, invitare alle beatitudini, insegnare in maniera nuova e piena di autorità, lascia un’impronta indelebile, capace di suscitare stupore e una gioia espansiva e gratuita che non si può contenere”. (Papa Francesco)

 

6 ottobre 2021 
Luca 11,1-4 Signore, insegnaci a pregare

Cosa dice la Parola: commuove la richiesta dei discepoli che chiedono a Gesù di insegnar loro a pregare. Mai nessuno ti ha fatto questa richiesta? E sai perché non te l’hanno fatta? Perché mai nessuno ha visto il tuo volto splendente; la tua vita rinnovata.

Cosa dice a me oggi: se la mia preghiera come quella di Gesù è l’incontro di due cuori, il cuore del Padre con il cuore del figlio, della figlia, saranno molti coloro che mi chiederanno: Insegnaci a pregare.

Cosa mi fa annunciare: ancora una volta la Parola ci insegna che la forza dle discepolo di Gesù è la testimonianza. Insegniamo vita!

SIAMO MISSIONE. 6. “Come diceva il profeta Geremia, questa esperienza è il fuoco ardente della sua presenza attiva nel nostro cuore che ci spinge alla missione, benché a volte comporti sacrifici e incomprensioni (cfr 20,7-9). L’amore è sempre in movimento e ci pone in movimento per condividere l’annuncio più bello e fonte di speranza: «Abbiamo trovato il Messia»” (Gv 1,41). (Papa Francesco)

 

7 ottobre 2021
Luca 11,5-13 Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete

Cosa dice la Parola: Gesù ha un solo desiderio: farci conoscere il Padre che ci ama. Il Padre che non fa attendere il figlio. Il Padre che ci dà sempre il meglio e ciò che la nostra piccolezza non osa sperare. Chiedete ripetendo il “Padre”, la preghiera che Gesù ci ha insegnato e che continua a insegnarci con il suo Spirito.

Cosa dice a me oggi: questa preghiera l’ho vissuta in Messico dove ho trovato persone che si abbandonavano nelle braccia, o meglio, nel cuore del Padre!

Cosa mi fa annunciare: san Daniel Comboni scriveva: “Tutta la mia fiducia è in Dio che tutto lo vede, tutto lo può e che ci amaoda mi confianza està en Dios que todo lo ve, todo lo puede y que nos ama”.

SIAMO MISSIONE. 7. “Con Gesù abbiamo visto, ascoltato e toccato che le cose possono essere diverse. Lui ha inaugurato, già oggi, i tempi futuri ricordandoci una caratteristica essenziale del nostro essere umani, tante volte dimenticata: «siamo stati fatti per la pienezza che si raggiunge solo nell’amore»” (Enc. Fratelli tutti, 68). (Papa Francesco)

 

8 ottobre 2021
Luca 11,15-26 Gesù stava scacciando un demonio che era muto

Cosa dice la Parola: ciò che Gesù fa in favore dei poveri e dei malati per molti non ha importanza, non è una prova in suo favore! Perché? I poveri e i malati venivano considerati “impuri” e maledetti, proprietà di Satana. Agire in loro favore poteva significare che si era d’accordo con Satana.

Cosa dice a me oggi: non sarò anch’io un cristiano muto? Non avrò bisogno anch’io di essere guarito e liberato da da ciò che mi impedisce parlare e testimoniare?

Cosa mi fa annunciare: il mese missionario di quest’anno ci ricorda che siamo “Testimoni e profeti”. In questo mese missionario chiediamo di essere guariti da ciò che ci rende muti e ci impedisce testimoniare e annunciare.

SIAMO MISSIONE. 8. “Tempi nuovi che suscitano una fede in grado di dare impulso a iniziative e plasmare comunità, a partire da uomini e donne che imparano a farsi carico della fragilità propria e degli altri, promuovendo la fraternità e l’amicizia sociale (cfr ibid., 67). La comunità ecclesiale mostra la sua bellezza ogni volta che ricorda con gratitudine che il Signore ci ha amati per primo” (cfr 1 Gv 4,19). (Papa Francesco)

 

9 ottobre 2021
Luca 11, 27-28 Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano

Cosa dice la Parola: non basta essere senza demoni, è necessario ascoltare la parola di Dio. Non basta il più grande degli onori, come l’essere la madre di Gesù, è necessario accogliere la Parola e viverla. E più avanti ci verrà detto che non basta neppure accogliere la Parola e viverla, è necessario annunciarla con i fatti (le scelte) e con la parola stessa, raccontando.

Cosa dice a me oggi: la mia vita è bella se la Parola la ascolto, la vivo e la annuncio.

Cosa mi fa annunciare: la Parola dev e essere ascoltata, accolta, testimoniata e annunciata. E in questo messe missionario siamo chiamati ad ascoltarla, accoglierla, testimoniarla e annucniarla, insieme, come comunità.

SIAMO MISSIONE. 9. “La «predilezione amorosa del Signore ci sorprende, e lo stupore, per sua natura, non può essere posseduto né imposto da noi. […] Solo così può fiorire il miracolo della gratuità, del dono gratuito di sé. Anche il fervore missionario non si può mai ottenere in conseguenza di un ragionamento o un calcolo. Il mettersi “in stato di missione” è un riflesso della gratitudine»” (Messaggio alle Pontificie Opere Missionarie, 21 maggio 2020). (Papa Francesco)

 

10 ottobre 2021
Marco 10,17-30 Vieni e seguimi

Cosa dice la Parola: Gesù ci insegna a essere liberi, liberi per amare, liberi per servire, liberi per condividere.

Oggi festeggiamo san Daniele Comboni, il missionario che ha fatto della missione tutta la sua vita chiedendo ai suoi missionari di tenere sempre lo sguardo fisso in Gesù che continua a a dirci: vieni e seguimi.

Cosa dice a me oggi: non posso seguire da lontano. Da lontano si può ammirare ma non seguire, non lasciarci coinvolgere.

Cosa mi fa annunciare: Gesù non ci chiede di seguire la sua dottrina ma di seguire lui. In questo seguire lui nasce il nuovo, nasce il discepolo, nasce il missionario. Nascono l’uomo e la donna che vivono il SI come l’ha vissuto Gesù.

SIAMO MISSIONE. 10. “Tuttavia, i tempi non erano facili; i primi cristiani incominciarono la loro vita di fede in un ambiente ostile e arduo. Storie di emarginazione e di prigionia si intrecciavano con resistenze interne ed esterne, che sembravano contraddire e perfino negare ciò che avevano visto e ascoltato; ma questo, anziché essere una difficoltà o un ostacolo che li avrebbe potuti portare a ripiegarsi o chiudersi in sé stessi, li spinse a trasformare ogni inconveniente, contrarietà e difficoltà in opportunità per la missione”. (Papa Francesco)

 

11 ottobre 2021
Luca 11,29-32 Non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona

Cosa dice la Parola: Gesù ci presenta un profeta chiamato a uscire dal suo popolo per andare ad annunciare. Giona va e annuncia e l’annuncio porta a un cambio: Ninive si converte. Il Vangelo deve essere annunciato a tutti, ma anche deve essere annunciato da tutti.

Cosa dice a me oggi: san Daniele Comboni non si stanca mai di viaggiare per incontrare persone e motivarle in favore dell’Africa, dei poveri.

Cosa mi fa annunciare: Giona è il testimone che va più in là dei confini del popolo di Israele. Giona è il profeta che, in mezzo a tanti dubbi e incertezza, annuncia con forza e con fiducia. Dobbiamo essere i custodi della cattolicità della comunità cristiana, in noi deve risplendere l’universalità della Chiesa. È bello essere missionari!

SIAMO MISSIONE.11. “I limiti e gli impedimenti diventarono anch’essi luogo privilegiato per ungere tutto e tutti con lo Spirito del Signore. Niente e nessuno poteva rimanere estraneo all’annuncio liberatore. Abbiamo la testimonianza viva di tutto questo negli Atti degli Apostoli, libro che i discepoli missionari tengono sempre a portata di mano. È il libro che narra come il profumo del Vangelo si diffuse al suo passaggio suscitando la gioia che solo lo Spirito ci può donare”. (Papa Francesco)

 

12 Ottobre 2021
Luca 11,37-41 Il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria

Cosa dice la Parola: e se questo brano fosse un invito a uscire da noi stessi? La comunità crescerà pulendo l’interno del piatto o prima di tutto con relazioni sincere verso l’esterno? La carità prima ancora di essere aiuto all’altro è fargli spazio nelle differenti situazioni di vita.

Cosa dice a me oggi: solo tu, Gesù, sai come è il mio interno. Ho bisogno di creare armonia tra esterno e interno. È importante ciò che il mondo vede in me e ciò che di fatto c’è dentro di me.

Cosa mi fa annunciare: La carità è comunione, condivisione di sentimenti, beni e attese. La carità è condivisione di vita.

SIAMO MISSIONE. 12. “Il libro degli Atti degli Apostoli ci insegna a vivere le prove stringendoci a Cristo, per maturare la «convinzione che Dio può agire in qualsiasi circostanza, anche in mezzo ad apparenti fallimenti» e la certezza che «chi si offre e si dona a Dio per amore, sicuramente sarà fecondo (cfr Gv 15,5)»” (Esort. ap. Evangelii gaudium, 279). (Papa Francesco)

 

13 ottobre 2021
Luca 11,42-46 Guai a voi che caricate gli uomini di pesi insopportabili

Cosa dice la Parola: è bello Gesù che non mette sulle nostre spalle alcun peso. I pesi li mette sulle sue spalle! La croce la porta lui. Per la nascita di un mondo nuovo, paga lui. Non dice mai: armiamoci e partite. È Lui che va davanti. Amiamolo questo Gesù e lasciamoci amare da Lui dicendo: ti seguo.

Cosa dice a me oggi: anch’io non voglio mettere pesi sulle spalle degli altri. Non si realizza chi mette i pesi sulle spalle degli altri. Chi mette i pesi sulle spalle degli altri si distrugge!

Cosa mi fa annunciare: Gesù prende su di sé ciò che è difficile, pesante. Gesù ci chiede di impegnarci assumendoci noi la responsabilità di costruire un mondo nuovo di giustizia e di pace. Oggi!

SIAMO MISSIONE. 13. “Così anche noi: nemmeno l’attuale momento storico è facile. La situazione della pandemia ha evidenziato e amplificato il dolore, la solitudine, la povertà e le ingiustizie di cui già tanti soffrivano e ha smascherato le nostre false sicurezze e le frammentazioni e polarizzazioni che silenziosamente ci lacerano. I più fragili e vulnerabili hanno sperimentato ancora di più la propria vulnerabilità e fragilità”. (Papa Francesco)

 

14 ottobre 2021
Luca 11,47-54 A questa generazione sarà chiesto conto del sangue di tutti i i profeti

Cosa dice la Parola: Dio non ci chiede conto per condannarci, per farcela pagare, ma perché noi prendiamo coscienza della vita che viviamo e lui possa fare trionfare la sua misericordia perdonandoci e offrendoci nuove opportunità.

Cosa dice a me oggi: Dio è il Dio del perdono, il Dio che sempre mi dice: “Alzati e cammina”.

Cosa mi fa annunciare: il nostro Dio, l’Abbà, ai nostri NO risponde sempre con i suoi SI.

SIAMO MISSIONE. 14. “Abbiamo vissuto lo scoraggiamento, il disincanto, la fatica; e perfino l’amarezza conformista, che toglie la speranza, ha potuto impossessarsi dei nostri sguardi. Noi, però, «non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù»” (2 Cor 4,5). (Papa Francesco)

 

15 ottobre 2021
Luca 12,1-7 Non abbiate paura: valete più di molti passeri!

Cosa dice la Parola: di fronte alla gente che si accalca e che si calpesta Gesù non dà consigli; Gesù offre orizzonti. Solo quando scopro il valore dell’altro cesserò di calpestare. Solo quando scopro che ognuno di noi vale più di molti passeri, nella mia vita cesseranno di esserci persone che non contano.

Cosa dice a me oggi: solo quando scopro che in ogni cultura e religione è presente lo Spirito il mio udito si aprirà all’ascolto e la mia vita all’accoglienza.

Cosa mi fa annunciare: siamo a metà del mese missionario. La missione fiorisce nel cuore di chi vede l’altro come una ricchezza. Gli schiavi per gli schiavisti valevano alcune monete, per Daniele Comboni erano persone per le quali meritava dare la vita!

SIAMO MISSIONE. 15. “Per questo sentiamo risuonare nelle nostre comunità e nelle nostre famiglie la Parola di vita che riecheggia nei nostri cuori e ci dice: «Non è qui, è risorto» (Lc 24,6); Parola di speranza che rompe ogni determinismo e, a coloro che si lasciano toccare, dona la libertà e l’audacia necessarie per alzarsi in piedi e cercare con creatività tutti i modi possibili di vivere la compassione, “sacramentale” della vicinanza di Dio a noi che non abbandona nessuno ai bordi della strada””. (Papa Francesco)

 

16 Ottobre 2021
Luca 12,8-12 Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento cosa bisogna dire
Cosa dice la Parola:
chi ha rifiutato Gesù, durante la sua vita terrena, ossia prima della sua morte e risurrezione, avrà una nuova opportunità di accoglierlo grazie al dono dello Spirito a Pentecoste. Lo Spirito offre perdono, pentimento e rinnovamento. Senza questi doni nessuno potrà avere parole e stili di vita per essere testimone.

Cosa dice a me oggi: nella mia vita non c’è spazio per la paura. Lo Spirito Santo è il mio difensore, la mia forza, la luce che illumina e il fuoco che riscalda

Cosa mi fa annunciare: è discepolo missionario chi fa l’esperienza del perdono, del pentimento e del rinnovamento.

SIAMO MISSIONE. 16. “In questo tempo di pandemia, davanti alla tentazione di mascherare e giustificare l’indifferenza e l’apatia in nome del sano distanziamento sociale, è urgente la missione della compassione capace di fare della necessaria distanza un luogo di incontro, di cura e di promozione”. (Papa Francesco)

 

17 Ottobre 2021
Marco 10,35-45 Che cosa volete che io faccia per voi?

Cosa dice la Parola: tre parole ci accompagnano: ministero, potere, servizio. Poveretto Pietro e anche gli altri e anche noi se sogniamo potere! La strada è una sola: servire.

Cosa dice a me oggi: la missione è per me, come lo è stata per san Daniele Comboni, l’amore della mia vita?

Cosa mi fa annunciare: viviamo la missione mettendoci la testa, il cuore e le mani: conoscendo – amando – condividendo.

SIAMO MISSIONE. 17. “«Quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20), la misericordia che ci è stata usata, si trasforma nel punto di riferimento e di credibilità che ci permette di recuperare la passione condivisa per creare «una comunità di appartenenza e di solidarietà, alla quale destinare tempo, impegno e beni» (Enc. Fratelli tutti, 36). È la sua Parola che quotidianamente ci redime e ci salva dalle scuse che portano a chiuderci nel più vile degli scetticismi: “tanto è lo stesso, nulla cambierà”. (Papa Francesco)

 

18 Ottobre 2021
Luca 10,1-9 Li inviò a due a due davanti a sé in ogni città

Cosa dice la Parola: penso alle moltitudini di popoli e persone e penso che nessuno ha il diritto di mettersi da parte. Ognuno di noi è responsabile. Ognuno di noi ha una missione da compiere in favore di tutti. Lo avevano capito Luca e la sua comunità.Siamo inviati e inviati insieme.

Cosa dice a me oggi: la mia bellezza è andare e annunciare con un annuncio che è incontro, servizio, condivisione.

Cosa mi fa annunciare: come Luca e la sua comunità dobbiamo capirlo anche noi che tutti siamo inviati e responsabili di tutti e di ciascuno. A questo modo la nostra vita sarà benedizione per tutti e per ciascuno

SIAMO MISSIONE. 18. “E di fronte alla domanda: “a che scopo mi devo privare delle mie sicurezze, comodità e piaceri se non posso vedere nessun risultato importante?”, la risposta resta sempre la stessa: «Gesù Cristo ha trionfato sul peccato e sulla morte ed è ricolmo di potenza”. (Papa Francesco)

19 Ottobre 2021
Luca 12,35-38 Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli

Cosa dice la Parola: ci siamo chiesti cosa significhi per un discepolo di Gesù essere svegli? È sveglio il discepolo che cammina; il discepolo che vedendo annuncia e guarisce; il discepolo che in mezzo a tante voci sa discernere quelle che costruiscono vita e vita per tutti.

Cosa dice a me oggi: dove è il mio tesoro lì c’è il mio cuore. Vivo e sono benedizione se il mio tesoro è il regno di Dio. I beni, l’abbondanza, il possedere, l’accumulare mi addormentano.

Cosa mi fa annunciare: essere sveglio è camminare sulle strade del mondo rendendosi conto di ciò che succede, annunciando il Vangelo e curando i malati di ogni tipo di malattia, manifestando a tutti l’amore di Dio.

SIAMO MISSIONE. 19. “Gesù Cristo vive veramente» (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 275) e vuole anche noi vivi, fraterni e capaci di ospitare e condividere questa speranza. Nel contesto attuale c’è bisogno urgente di missionari di speranza che, unti dal Signore, siano capaci di ricordare profeticamente che nessuno si salva da solo”. (Papa Francesco)

 

20 Ottobre 2021
Luca 12,39-48 A chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più

Cosa dice la Parola: e a noi fu dato veramente molto? Ci fu dato tutto. Ci è stato dato il Figlio: colui che è la pienezza. E allora giustamente non ci viene chiesto molto: ci viene chiesto tutto.

Cosa dice a me oggi: tutto mi è stato dato per amore, gratis, e tutto ciò che mi è stato dato e che continuo a ricevere mi porta a vivere con riconoscenza. Mi porta a dire senza stancarmi: GRAZIE.

Cosa mi fa annunciare: il mondo ci chiede tutto e se non diamo tutto lo deludiamo, lo impoveriamo. Il Padre ci chiede tutto. Chi non dà tutto non è figlio come il Figlio amato, Gesù.

SIAMO MISSIONE. 20. “Come gli Apostoli e i primi cristiani, anche noi diciamo con tutte le nostre forze: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20). Tutto ciò che abbiamo ricevuto, tutto ciò che il Signore ci ha via via elargito, ce lo ha donato perché lo mettiamo in gioco e lo doniamo gratuitamente agli altri”. (Papa Francesco)

21 Ottobre 2021
Luca 12, 49-53 Sono venuto a gettare fuoco sulla terra

Cosa dice la Parola: il messaggio di Gesù è purificare: è il fuoco che ci porta a distinguere le scorie dal metallo prezioso. Impariamo avedere il fuoco non solo come forza distruttrice ma come forza purificatrice!

Cosa dice a me oggi: in Gesù troviamo la separazione netta tra male e bene. La sua parola deve essere accolta nella sua totalità. L’ipocrisia non è mai un cammino di pace.

Cosa mi fa annunciare: sempre deve essere presente il perdono. Camminiamo sulla strada delle diversità, senza giudicare o condannare. Sperando e amando.

SIAMO MISSIONE. 21. “Come gli Apostoli che hanno visto, ascoltato e toccato la salvezza di Gesù (cfr 1 Gv 1,1-4), così noi oggi possiamo toccare la carne sofferente e gloriosa di Cristo nella storia di ogni giorno e trovare il coraggio di condividere con tutti un destino di speranza, quella nota indubitabile che nasce dal saperci accompagnati dal Signore. Come cristiani non possiamo tenere il Signore per noi stessi: la missione evangelizzatrice della Chiesa esprime la sua valenza integrale e pubblica nella trasformazione del mondo e nella custodia del creato”. (Papa Francesco)

22 Ottobre 2021
Luca 12,54-59
Come mai questo tempo non sapete valutarlo?

Cosa dice la Parola: siamo capaci di leggere la realtà, non alla luce dei nostri propri orizzonti, ma di quelli del Dio di Gesù: il Padre? Quali sono i segni che ci dicono che il nuovo è vicino? E i segni del vecchio che stenta a morire?

Cosa dice a me oggi: tutto è dono. Ogni tempo e ogni momento della nostra vita è dono. In ogni circostanza dobbiamo crescere e vivere con cuore riconoscente e fiducioso.

Cosa mi fa annunciare: non possiamo ignorare l’incontro tra i popoli, le culture e le religioni. Tutto questo è una realtà del nostro tempo. In questo incontro ci doniamo in totalità e anche noi diciamo: “Dio ci ha dato un cuore che non si stanca?”.

SIAMO MISSIONE. 22. “Il tema della Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno, «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20), è un invito a ciascuno di noi a “farci carico” e a far conoscere ciò che portiamo nel cuore. Questa missione è ed è sempre stata l’identità della Chiesa: «essa esiste per evangelizzare» (S. PAOLO VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 14). (Papa Francesco)

 

23 Ottobre 2021
Luca 13,1-9 Vedremo se porterà frutti per l’avvenire

Cosa dice la Parola: non possiamo mai dire: non c’è niente da fare. Mai. Ogni persona può nascere di nuovo. Dobbiamo crederlo. dobbiamo tenere gli occhi aperti, ben aperti, per scoprire anche il minimo segno di cambiamento. Tutti abbiamo visto e vissuto la meravigliosa esperienza del nuovo che nasce. Gioiamo.

Cosa dice a me oggi: questa parola mi fa ricordare quell’uomo che, dopo essersi confessato, si è allontanato con le braccia alzate e gridando: “Sono libero!”.

Cosa mi fa annunciare: Dio sa attendere perché Dio è amore! Dio sa attendere perché non si stanca di offrire sempre nuove opportunità. Se non c’è cambiamento, se non c’è liberazione forse è perché non amo e non offro nuove opportunità.

SIAMO MISSIONE. 23. “La nostra vita di fede si indebolisce, perde profezia e capacità di stupore e gratitudine nell’isolamento personale o chiudendosi in piccoli gruppi; per sua stessa dinamica esige una crescente apertura capace di raggiungere e abbracciare tutti”. (Papa Francesco)

 

24 Ottobre 2021
Marco 10,46-52 Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me

Cosa dice la Parola: Siamo, noi cristiani, quelli della via. Guariti da Gesù per camminare dietro a Lui su una strada che ci darà la capacità di vedere il Figlio di Davide anche nel Gesù sofferente. Gesù guarisce perché ama con un amore che vuole che camminiamo verso la piena realizzazione di noi stessi. Oggi è la domenica in cui celebriamo la Giornata Missionaria Mondiale. La missione è al cuore della fede cristiana. La missione è sognare un mondo come Dio lo sogna, un mondo di sorelle e di fratelli. Un mondo in cui la vita sia vita per tutti. La missione è il potere trasformante del Vangelo di Gesù. La missione ispira una spiritualità di esodo, pellegrinaggio ed esilio. PENSIAMOCI.

Cosa dice a me oggi: Sono missione!

Cosa mi fa annunciare: Ci realizziamo in pienezza quando seguiamo Gesù e lo annunciamo con cuore missionario. Non dimentichiamo di osservare quella folla che passa dal far tacere il cieco fino a dirgli: Il maestro ti chiama. A che punto sono io? La nostra comunità oggi è ancora nella situazione di fare tacere il povero o è giunta a dire al povero: il Maestro Gesù ti chiama?

SIAMO MISSIONE. 24. “I primi cristiani, lungi dal cedere alla tentazione di chiudersi in un’élite, furono attratti dal Signore e dalla vita nuova che Egli offriva ad andare tra le genti e testimoniare quello che avevano visto e ascoltato: il Regno di Dio è vicino. Lo fecero con la generosità, la gratitudine e la nobiltà proprie di coloro che seminano sapendo che altri mangeranno il frutto del loro impegno e del loro sacrificio”. (Papa Francesco)

25 Ottobre 2021
Luca 13,10-17 La folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute

Cosa dice la Parola: esulta chi non ha nulla da difendere. Esulta chi mette al centro le persone e non le norme o le leggi. Esulta chi “contempla” fissando lo sguardo in Gesù che è la pienezza di vita.

Cosa dice a me oggi: ho chiesto ad alcune persone che ho trovato in una chiesa molto frequentata: “Perché vieni qui?”. Le risposte erano sempre le stesse: “Qui si respira gioia. Qui si ascoltano testimonianze che ti fanno sentire che anche tu puoi fare qualcosa, puoi costruire il nuovo”.

Cosa mi fa annunciare: se ci diciamo “Fratelli tutti” di fronte a chi è curvo e si raddrizza dobbiamo saltare di gioia. Dimentichiamo ciò che opprimeva quella persona e rallegriamoci per ciò che ora rende bella la sua vita.

SIAMO MISSIONE. 25. “Perciò mi piace pensare che «anche i più deboli, limitati e feriti possono essere [missionari] a modo loro, perché bisogna sempre permettere che il bene venga comunicato, anche se coesiste con molte fragilità» (Esort. ap. postsin. Christus vivit, 239). (Papa Francesco)

 

26 Ottobre 2021
Luca 13,18-21 Il regno di Dio è simile a un granello di senape

Cosa dice la Parola: piccolo l’inizio della storia del popolo d’Israele, piccola la giovane donna di Nazaret, piccolo il luogo dove Gesù è nato, piccolo l’inizio della sua avventura di uomo itinerante, piccolo l’inizio della chiesa. Piccolo, ma grande.

Cosa dice a me oggi: è bello il cammino della vita del discepolo di Gesù. Se sono discepolo nella mia vita ci sono sempre nuovi orizzonti. La mia vita è un camminare verso la pienezza.

Cosa mi fa annunciare: quando torneremo al piccolo per contemplare la grandezza del Dio della vita? Per cantare: “Grandi cose ha fatto in me, in noi, nel mondo?

SIAMO MISSIONE. 26. “Nella Giornata Missionaria Mondiale, che si celebra ogni anno nella penultima domenica di ottobre, ricordiamo con gratitudine tutte le persone che, con la loro testimonianza di vita, ci aiutano a rinnovare il nostro impegno battesimale di essere apostoli generosi e gioiosi del Vangelo.” (Papa Francesco)

27 Ottobre 2021
Luca, 13,20-30
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno

Cosa dice la Parola: è bella questa affermazione di Luca che nella seconda parte del suo libro “Atti degli apostoli” diventerà realtà. Una realtà che continua oggi attraverso lo Spirito che si manifesta nella Chiesa che è missione. Le porte sono aperte, il padrone di cui parla Gesù a una certa ora le porte le chiude. Ma il Dio della vita, l’Abbà, le porte le tiene sempre aperte. Il mese missionario ci porti a non chiudere mai le porte. Mai!

Cosa dice a me oggi: uscire e accogliere è la mia missione. L’immigrato che viene da lontano è per me un dono, una opportunità per aprire le mia braccia e abbracciare, per aprire la mia bocca e dirgli l’amore di Dio.

Cosa mi fa annunciare: alcuni anni fa dicevamo che il mondo è il “villaggio globale”. Oggi diciamo che è la “casa comune”. Noi cristiani aggiungiamo che è la casa dalle porte aperte per accogliere, dalle finestre aperte per vedere lontano.

SIAMO MISSIONE. 27. “Ricordiamo specialmente quanti sono stati capaci di mettersi in cammino, lasciare terra e famiglia affinché il Vangelo possa raggiungere senza indugi e senza paure gli angoli di popoli e città dove tante vite si trovano assetate di benedizione”. (Papa Francesco)

 

28 Ottobre 2021
Luca, 6,12-16 Gesù passò la notte in orazione

Cosa dice la Parola: il nuovo giorno nasce dopo una notte di preghiera e nasce chiamando dodici uomini ognuno con il suo nome, con la propria identità. L’incontro con Dio nella preghiera se è autentico porta a coinvolgere l’altro e a formare comunità, la comunità dei discepoli inviati al mondo.

Cosa dice a me oggi: non farò mai scelte di autenticità, scelte che costruiscono il nuovo, se queste scelte non affondano le loro radici nell’incontro con Dio nella preghiera.

Cosa mi fa annunciare: Gesù parla con il Padre del mondo nel quale è stato inviato e che cosa chiede: che ci siano persona, uomini e donne, che vivano e annuncino il Regno di Dio.

SIAMO MISSIONE. 28. “Contemplare la loro testimonianza missionaria ci sprona ad essere coraggiosi e a pregare con insistenza «il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe» (Lc 10,2); infatti siamo consapevoli che la vocazione alla missione non è una cosa del passato o un ricordo romantico di altri tempi”. (Papa Francesco)

 

29 Ottobre 2021
Luca 14,1-6 È lecito o no guarire di sabato?

Cosa dice la Parola: Gesù vede sempre il più debole, il malato, il povero, la persona sola e indifesa. E Gesù non dice mai: poveretto. Gesù si avvicina, incontra e, soffre con quella persona e guarisce.

Cosa dice a me oggi: se manca la vicinanza non ci sarà mai alcun tipo di guarigione.

Cosa mi fa annunciare: noi cristiani oggi dobbiamo dare questa testimonianza di vicinanza e di tenerezza. Non importa se ogni volta che ci mettiamo dalla parte del povero saremo criticati. Ciò che importa è che annunciamo che il cuore di tutto non sono le cose ma le persone.

SIAMO MISSIONE. 29. “Oggi, Gesù ha bisogno di cuori che siano capaci di vivere la vocazione come una vera storia d’amore, che li faccia andare alle periferie del mondo e diventare messaggeri e strumenti di compassione. Ed è una chiamata che Egli rivolge a tutti, seppure non nello stesso modo”. (Papa Francesco)

 

30 Ottobre 2021
Luca 14,1.7-11 Chi si umilia sarà esaltato

Cosa dice la Parola: Colui che si è umiliato ed è stato esaltato ha un nome: Gesù. Proviamo a pensare di mettere l’Eucaristia in basso, sul pavimento, invece di collocarla in alto, sull’altare. Mettiamoci in preghiera e lasciamoci interrogare. Proviamo a togliere quegli oggetti che chiamiamo “ostensori” e mettiamoci di fronte a Gesù, nel segno del pane, ponendolo su un semplice piatto. PREGHIAMO e lasciamoci interrogare.

Cosa dice a me oggi: la parola umiltà mi fa pensare all’humus del terreno, a quelle sostanze organiche che lo rendono fecondo.

Cosa mi fa annunciare: mettiamoci in preghiera e lasciamo che Gesù ci faccia lui le domande. Che sia lui a insegnarci la mv era saggezza.

SIAMO MISSIONE. 30. “Ricordiamo che ci sono periferie che si trovano vicino a noi, nel centro di una città, o nella propria famiglia. C’è anche un aspetto dell’apertura universale dell’amore che non è geografico bensì esistenziale. Sempre, ma specialmente in questi tempi di pandemia, è importante aumentare la capacità quotidiana di allargare la nostra cerchia, di arrivare a quelli che spontaneamente non li sentiremmo parte del “mio mondo di interessi”, benché siano vicino a noi” (cfr Enc. Fratelli tutti, 97). (Papa Francesco)

 

31 ottobre 2021
Marco 12,28-34 Amerai il tuo prossimo come te stesso

Cosa dice la Parola: in un incidente nella periferia povera di Guadalajara in Messico perdono la vita i genitori di cinque figli. Vado alla casa e non trovo i cinque figli. I vicini mi dicono che sono in una famiglia che vive in fondo alla strada. Li incontro e dico alla famiglia che li ha ospitati: non potete tenerli tutti e cinque. Quei genitori rispondono: abbiamo pregato e ci siamo chiesti: se fossimo morti noi ci sarebbe piaciuto che i nostri tre figli fossero accolti in famiglie diverse o che fossero accolti tutti e tre in una sola famiglia? Ciò che avremmo desiderato per i nostri figli lo desideriamo anche per questi cinque fratellini. Ce li teniamo tutti e cinque.

Cosa dice a me oggi: per amare il prossimo come se stesso è necessario che Dio sia l’unico Signore della mia vita. E prossimo è il povero, il senza lavoro, l’immigrato, l’africano,

Cosa mi fa annunciare: siamo all’ultimo giorno del mese di ottobre, il mese missionario, il mese in cui siamo chiamati ad abbattere ogni frontiera e a vivere tutti come figli e fratelli. SIAMO MISSIONE.

SIAMO MISSIONE. 31. “Vivere la missione è avventurarsi a coltivare gli stessi sentimenti di Cristo Gesù e credere con Lui che chi mi sta accanto è pure mio fratello e mia sorella. Che il suo amore di compassione risvegli anche il nostro cuore e ci renda tutti discepoli missionari. Maria, la prima discepola missionaria, faccia crescere in tutti i battezzati il desiderio di essere sale e luce nelle nostre terre” (cfr Mt 5,13-14). (Papa Francesco)

 

1 de octubre de 2021
Lucas 10:13-16
El que me rechaza, rechaza al que me envió.

¿Qué dice la Palabra?: despreciar a Jesús es vivir con un estilo de vida que choca con el estilo de vida que Él ha elegido: una vida de servicio, de compartir y de dar. Despreciar a Jesús no es vivir con el corazón de hijo y de hermano.

¿Qué me dice la Palabra?: al comienzo del mes misionero estoy llamado a hacer de Jesús el Señor, el corazón, de mi vida. Todos los días de este mes meditaremos una frase del mensaje del Papa Francisco sobre el mensaje del Domingo Mundial de las Misiones.

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: nadie puede vivir una vida de comunión con Dios; nadie puede vivir con corazón de niño, si no en Jesús, por medio de Jesú. “El Padre y yo somos uno”.

Somos misión. 1. “Cuando experimentamos la fuerza del amor de Dios, cuando reconocemos su presencia de Padre en nuestra vida personal y comunitaria, no podemos dejar de anunciar y compartir lo que “hemos visto y oído.(Papa Francisco)

 

2 de octubre de 2018
Mateo 18,1-5,10
Sus ángeles en el cielo siempre ven el rostro de mi Padre

¿Qué dice la Palabra?: nuestro Dios, el Dios Abbà es el Dios de la ternura, el Dios de los pequeños, de los debiles, de los que no pesan. Él es el Dios de los niños.

¿Qué me dice la Palabra?: lo que Jesús dice y lo que Jesús me pide me conmueve. Sé como un niño, vive la sencillez, vive sin ponerte a la cabeza, sin pensar en ser más importante que los demás.

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: vivamos todos los días poniendo todo en el momento presente. Dejemonos amar como un niño. ¡Sí, dejemonos amar!

Somos misión. 2. “La relación de Jesús con sus discípulos, su humanidad que se nos revela en el misterio de la encarnación, en su Evangelio y en su Pascua nos hacen ver hasta quÉ punto Dios ama nuestra humanidad y hace suyos nuestros gozos y sufrimientos, nuestros deseos y nuestras angustias (cf. Conc. Ecum. Vat. II, Const. past. Gaudium et spes, 22)”. (Papa Francisco)

 

3 de octubre de 2021
Marcos 10,2-16
Sana a los enfermos y diles: el reino de Dios está cerca de ti.

¿Qué dice la Palabra?: el reino de Dios, su sueño, está cerca cada vez que como discípulos nos acercamos a los más débiles. Somos el reino de Dios en la medida en que hacemos de la vida que nos ha sido dada un don a través del servicio, el compartir y la acogida. No es dominar y poseer lo que nos realiza.

¿Qué me dice la Palabra?: soy el reino de Dios en la medida en que salgo, encuentro, me conmuevo y sirvo.

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: el hombre y la mujer son iguales en belleza y dignidad, en el don de servir y curar a la humanidad enferma. El otro nunca puede ser objeto de posesión. ¡El Reino de Dios es la iglesia misionera!

Somos misión. 3. “Todo en Cristo nos recuerda que el mundo en el que vivimos y su necesidad de redención no le es ajena y nos convoca tambiÉn a sentirnos parte activa de esta misión: «Salgan al cruce de los caminos e inviten a todos los que encuentren» (Mt 22,9). Nadie es ajeno, nadie puede sentirse extraño o lejano a este amor de compasión”. (Papa Francisco)

 

4 de octubre de 2021
San Francisco De Asís, patrono de Italia

Mateo 11

,25-30 Venid a mí todos los que están cansados y oprimidos, y yo los aliviaré.

¿Qué dice la Palabra?: las cosas del mundo son: poder, tener, aparecer. Lo que el Padre revela es: servir y dar vida. Francisco de Asís nos enseña. Demos vida. No la guardemos, porque si guardamos la vida para nosotros, la perdemos. Y demos vida a los que están cansados y oprimidos.

¿Qué me dice la Palabra?: hoy cerramos el mes del tiempo de la creación. Salgo, camino en medio de los campos. Dejo que la creación me hable, me diga su cansancio y que escuche y vea mis palabras y gestos de amor.

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: Francisco de Asís para quien todo y todos son hermanos y hermanas, porque en todo y en todos ve el amor del Padre!

Somos misión. 4. “La historia de la evangelización comienza con una búsqueda apasionada del Señor que llama y quiere entablar con cada persona, allí donde se encuentra, un diálogo de amistad (cf. Jn 15,12-17). Los apóstoles son los primeros en dar cuenta de eso, hasta recuerdan el día y la hora en que fueron encontrados: «Era alrededor de las cuatro de la tarde» (Jn 1,39)”. (Papa Francisco)

 

5 de octubre de 2021
Lucas 10: 38-42
Marta lo hospedó, María eligió la mejor parte

¿Qué dice la Palabra?: acoger a Jesús es ante todo escucharlo, sentarse a sus pies. Una familia les mostró a las personas que entraban a su casa una hermosa imagen del Corazón de Jesús, pero luego agregaron: esta imagen ha estado aquí desde el día en que nos casamos. Pero Jesús solo se ha convertido en el centro de nuestra vida desde hace dos años. Las imágenes no son suficientes para ser discípulos.

¿Qué me dice la Palabra?: para mí también es necesario sentarse a sus pies y escuchar.

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: las dos hermanas, María y Marta, son hermosas: ambas quieren servir. No es posible servir sin escuchar; sin sentarse a los pies de Jesús.

Somos misión. 5. “La amistad con el Señor, verlo curar a los enfermos, comer con los pecadores, alimentar a los hambrientos, acercarse a los excluidos, tocar a los impuros, identificarse con los necesitados, invitar a las bienaventuranzas, enseñar de una manera nueva y llena de autoridad, deja una huella imborrable, capaz de suscitar el asombro, y una alegría expansiva y gratuita que no se puede contener”. (Papa Francisco)

 

6 de octubre de 2021
Lucas 11: 1-4
Señor, enséñanos a orar

¿Qué dice la Palabra?: la petición de los discípulos que le piden a Jesús que les enseñe a orar es conmovedora. ¿Alguien te ha hecho alguna vez esta solicitud? ¿Y sabes por qué no lo hicieron? Porque nadie ha visto jamás tu rostro resplandeciente; tu vida renovada.

¿Qué me dice la Palabra?: si mi oración como la de Jesús es el encuentro de dos corazones, el corazón del Padre con el corazón del hijo, de la hija, habrá muchos que me preguntarán: Enséñanos a orar. .

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: una vez más la Palabra nos enseña que la fuerza del discípulo de Jesús es testimonio. ¡Enseñamos la vida!

Somos misión. 6. “Como decía el profeta Jeremías, esta experiencia es el fuego ardiente de su presencia activa en nuestro corazón que nos impulsa a la misión, aunque a veces comporte sacrificios e incomprensiones (cf. 20,7-9). El amor siempre está en movimiento y nos pone en movimiento para compartir el anuncio más hermoso y esperanzador: «Hemos encontrado al Mesías» (Jn 1,41)”. (Papa Francisco)

 

7 de octubre de 2021
Lucas 11: 5-13
Pide y se te dará, busca y encontrarás

¿Qué dice la Palabra?: Jesús tiene un solo deseo: hacernos conocer al Padre que nos ama. El Padre que no hace esperar a su hijo. El Padre que siempre nos da lo mejor y lo que nuestra pequeñez no se atreve a esperar. Pide repitiendo al “Padre”, la oración que Jesús nos enseñó y sigue enseñándonos con su Espíritu.

¿Qué me dice la Palabra?: Viví esta oración en México donde encontré a personas que se abandonaron en los brazos, o mejor dicho, ¡en el corazón del Padre!

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: San Daniel Comboni escribió: “Toda mi confianza está en Dios que todo lo ve, todo lo puede y que nos ama, he puesto mi confianza en Dios que todo lo ve, todo lo puede y que nos ama”.

Somos misión. 7. “Con Jesús hemos visto, oído y palpado que las cosas pueden ser diferentes. Él inauguró, ya para hoy, los tiempos por venir recordándonos una característica esencial de nuestro ser humanos, tantas veces olvidada: «Hemos sido hechos para la plenitud que sólo se alcanza en el amor» (Carta enc. Fratelli tutti, 68)” (Papa Francisco).

 

8 de octubre de 2021
Lucas 11: 15-26
Jesús estaba echando fuera a un diablo mudo.

¿Qué dice la Palabra?: lo que Jesús hace a favor de los pobres y los enfermos no les importa a muchos, ¡no es una prueba a su favor! ¿Porque? Los pobres y los enfermos eran considerados “inmundos” y malditos, propiedad de Satanás. Actuar a su favor podría significar que estaba de acuerdo con Satanás.

¿Que me está diciendo hoy? ¿No seré yo también un cristiano necio? ¿No necesitaré también ser sanado y liberado de lo que me impide hablar y testificar?

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: el mes misionero de este año nos recuerda que somos “Testigos y profetas”. En este mes misionero pedimos ser sanados de lo que nos enmudece y nos impide dar testimonio y proclamar.

Somos misión. 8. “Tiempos nuevos que suscitan una fe capaz de impulsar iniciativas y forjar comunidades a partir de hombres y mujeres que aprenden a hacerse cargo de la fragilidad propia y la de los demás, promoviendo la fraternidad y la amistad social (cf. ibíd., 67). La comunidad eclesial muestra su belleza cada vez que recuerda con gratitud que el Señor nos amó primero (cf. 1 Jn 4,19)”. (Papa Francisco)

 

9 de octubre de 2021
Lucas 11, 27-28
Bienaventurados los que escuchan la palabra de Dios y la guardan

¿Qué dice la Palabra?: no basta estar sin demonios, es necesario escuchar la palabra de Dios. No basta el mayor de los honores, como ser la Madre de Jesús, es necesario acoger la Palabra y Vívirla. Y más adelante se nos dirá que ni siquiera es suficiente acoger la Palabra y vivirla, es necesario anunciarla con hechos (opciones) y con la palabra misma, contando.

¿Qué me dice la Palabra?: mi vida es hermosa si la escucho, la vivo y la anuncio.

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: la Palabra debe ser escuchada, recibida, presenciada y anunciada. Y en esta mes misionera estamos llamados a escucharla, acogerla, testimoniarla y anunciarla, juntos, como comunidad.

Somos misión. 9. “La «predilección amorosa del Señor nos sorprende, y el asombro —por su propia naturaleza— no podemos poseerlo por nosotros mismos ni imponerlo. […] Sólo así puede florecer el milagro de la gratuidad, el don gratuito de sí. Tampoco el fervor misionero puede obtenerse como consecuencia de un razonamiento o de un cálculo. Ponerse en “estado de misión” es un efecto del agradecimiento» (Mensaje a las Obras Misionales Pontificias, 21 mayo 2020)”. (Papa Francisco)

 

10 de octubre de 2021
Marcos 10,17-30
Ven y sígueme

¿Qué dice la Palabra?: Jesús nos enseña a ser libres, libres para amar, libres para servir, libres para compartir.

Hoy celebramos a san Daniel Comboni, el misionero que hizo de la misión toda su vida pidiendo a sus misioneros que mantengan siempre la mirada fija en Jesús que sigue diciéndonos: ven y sígueme.

¿Qué me dice la Palabra?: no puedo seguir de lejos. Desde la distancia se puede admirar pero no seguir, no involucrarse.

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: Jesús no nos pide que sigamos su doctrina, sino que lo sigamos a Él. En este seguimiento nace lo nuevo, nace el discípulo, nace el misionero. Nacen el hombre y la mujer que viven el SÍ como lo vivió Jesús.

Somos misión. 10. “Sin embargo, los tiempos no eran fáciles; los primeros cristianos comenzaron su vida de fe en un ambiente hostil y complicado. Historias de postergaciones y encierros se cruzaban con resistencias internas y externas que parecían contradecir y hasta negar lo que habían visto y oído; pero eso, lejos de ser una dificultad u obstáculo que los llevara a replegarse o ensimismarse, los impulsó a transformar todos los inconvenientes, contradicciones y dificultades en una oportunidad para la misión”. (Papa Francisco)

 

11 de octubre de 2021
Lucas 11,29-32
No se les dará ninguna señal, si no la señal de Jonás

¿Qué dice la Palabra?: Jesús nos presenta un profeta llamado a salir de su pueblo para ir a anunciar. Jonás va y anuncia y el anuncio lleva a un cambio: Nínive se convierte. El Evangelio debe ser anunciado a todos, pero también debe ser anunciado por todos.

¿Qué me dice la Palabra?: San Daniel Comboni no se cansa de viajar para encontrar gente y motivarla a favor de África, a favor de los pobres.

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: Jonás es el testigo que traspasa las fronteras del pueblo de Israel. Jonás es el profeta que, en medio de tantas dudas e incertidumbres, anuncia con fuerza y confianza. Debemos ser los guardianes de la catolicidad de la comunidad cristiana, la universalidad de la Iglesia debe brillar en nosotros. ¡Es bueno ser misionero!

Somos misión. 11. “Los límites e impedimentos se volvieron tambiÉn un lugar privilegiado para ungir todo y a todos con el Espíritu del Señor. Nada ni nadie podía quedar ajeno a ese anuncio liberador.

Tenemos el testimonio vivo de todo esto en los Hechos de los Apóstoles, libro de cabecera de los discípulos misioneros. Es el libro que recoge cómo el perfume del Evangelio fue calando a su paso y suscitando la alegría que sólo el Espíritu nos puede regalar”. (Papa Francisco)

 

12 de octubre de 2021
Lucas 11,37-41
Tu interior está lleno de codicia y maldad

¿Qué dice la Palabra?: ¿y si este pasaje fuera una invitación a salir de nosotros mismos? ¿Crecerá la comunidad limpiando el interior del plato o ante todo con relaciones sinceras con el exterior? La caridad, antes incluso de ayudar al otro, es hacerle espacio en distintas situaciones de la vida.

¿Qué me dice la Palabra?: sólo tú, Jesús, sabes cómo es mi interior. Necesito crear armonía entre el exterior y el interior. Lo que el mundo ve en mí y lo que de hecho está dentro de mí es importante.

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: La caridad es comunión, compartir sentimientos, bienes y expectativas. La caridad es compartir la vida.

Somos misión. 12. “El libro de los Hechos de los Apóstoles nos enseña a vivir las pruebas abrazándonos a Cristo, para madurar la «convicción de que Dios puede actuar en cualquier circunstancia, tambiÉn en medio de aparentes fracasos» y la certeza de que «quien se ofrece y entrega a Dios por amor seguramente será fecundo» (Exhort. ap. Evangelii gaudium, 279)”. (Papa Francisco)

 

13 de octubre de 2021
Lucas 11: 42-46 ¡
Ay de ustedes que cargan a los hombres con cargas insoportables

¿Qué dice la Palabra?: es hermoso, Jesús que no pone ningún peso sobre nuestros hombros. ¡Los pesos los pone sobre sus hombros! Lleva la cruz. Por el nacimiento de un mundo nuevo, Él paga. Nunca dice: armémonos y vámonos. Él es quien sigue adelante. Amemos a este Jesús y seamos amados por Él diciendo: Te sigo.

¿Qué me dice la Palabra?: tampoco quiero poner cargas sobre los hombros de los demás. No se comprende quién pone la carga sobre los hombros de los demás. ¡Quien pone la carga sobre los hombros de los demás, se destruye a sí mismo!

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: Jesús asume lo difícil, lo pesado. Jesús nos pide que nos comprometamos asumiendo la responsabilidad de construir un mundo nuevo, de justicia y paz. ¡Hoy dia!

Somos misión. 13. “Así también nosotros: tampoco es fácil el momento actual de nuestra historia. La situación de la pandemia evidenció y amplificó el dolor, la soledad, la pobreza y las injusticias que ya tantos padecían y puso al descubierto nuestras falsas seguridades y las fragmentaciones y polarizaciones que silenciosamente nos laceran. Los más frágiles y vulnerables experimentaron aún más su vulnerabilidad y fragilidad”. (Papa Francisco)

 

14 de octubre de 2021
Lucas 11:47-54
A esta generación se le pedirá que rinda cuentas por la sangre de todos los profetas.

¿Qué dice la Palabra?: Dios no nos pide cuenta para condenarnos, para hacernos pagar, sino para que tomemos conciencia de la vida que vivimos y pueda hacer triunfar su misericordia perdonándonos y ofreciéndonos nuevas oportunidades. .

¿Qué me dice la Palabra?: Dios es el Dios del perdón, el Dios que siempre me dice: “Levántate y anda”.

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: nuestro Dios, Abbà, siempre responde a nuestros NO con su SI.

Somos misión. 14. “Hemos experimentado el desánimo, el desencanto, el cansancio, y hasta la amargura conformista y desesperanzadora pudo apoderarse de nuestras miradas. Pero nosotros «no nos anunciamos a nosotros mismos, sino a Jesús como Cristo y Señor, pues no somos más que servidores de ustedes por causa de Jesús» (2 Co 4,5)”. (Papa Francisco)

 

15 de octubre de 2021
Lucas 12,1-7
No temas: ¡vales más que muchos pajarillos!

¿Qué dice la Palabra?: Jesús no da consejos frente a personas que se apiñan y se pisotean; Jesús ofrece horizontes. Solo cuando descubro el valor del otro dejo de pisotear. Solo cuando descubra que cada uno de nosotros vale más que muchos gorriones, dejará de haber personas que no importen en mi vida.

¿Qué me dice la Palabra?: sólo cuando descubra que el Espíritu está presente en todas las culturas y religiones, mi oído se abrirá a la escucha y mi vida a acoger.

Hoy ¿qué me lleva a anuciar la Palabra?: estamos en medio del mes misionero. La misión florece en el corazón de quienes ven al otro como una riqueza. Los esclavos valían unas monedas para los esclavistas, ¡para Daniel Comboni eran personas por las que merecía dar la vida!

Somos misión. 15. “Por eso sentimos resonar en nuestras comunidades y hogares la Palabra de vida que se hace eco en nuestros corazones y nos dice: «No está aquí: ¡ha resucitado!» (Lc 24,6); Palabra de esperanza que rompe todo determinismo y, para aquellos que se dejan tocar, regala la libertad y la audacia necesarias para ponerse de pie y buscar creativamente todas las maneras posibles de vivir la compasión, ese “sacramental” de la cercanía de Dios con nosotros que no abandona a nadie al borde del camino.”. (Papa Francisco)

 

16 de octubre de 2021
Lucas 12, 8-12
El Espíritu Santo te enseñará en ese momento lo que debas decir.

¿Qué dice la Palabra?: quien haya rechazado a Jesús, durante su vida terrena, es decir, antes de su muerte y resurrección, tendrá una nueva oportunidad de acogerlo gracias al don del Espíritu en Pentecostés. El Espíritu ofrece perdón, arrepentimiento y renovación. Sin estos dones, nadie podrá tener palabras y estilos de vida para ser testigo.

¿Qué me dice la Palabra?: en mi vida no hay lugar para el miedo. El Espíritu Santo es mi defensor, mi fuerza, la luz que ilumina y el fuego que calienta

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: ser un discípulo misionero que experimenta el perdón, el arrepentimiento y la renovación.

Somos misión. 16. En este tiempo de pandemia, ante la tentación de enmascarar y justificar la indiferencia y la apatía en nombre del sano distanciamiento social, urge la misión de la compasión capaz de hacer de la necesaria distancia un lugar de encuentro, de cuidado y de promoción. (Papa Francisco)

 

17 de octubre de 2021
Marcos 10, 35-45
¿Qué quieres que haga por ti?

¿Qué dice la Palabra?: nos acompañan tres palabras: ministerio, poder, servicio. ¡Pobre Pedro y también los demás y nosotros también si soñamos con el poder! Solo hay una forma: servir.

¿Qué me dice la Palabra?: ¿Es la misión para mí, como lo fue para San Daniel Comboni, el amor de mi vida?

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: vivimos la misión poniendo la cabeza, el corazón y las manos en ella: conocer – amar – compartir.

Somos misión. 17. «Lo que hemos visto y oído» (Hch 4,20), la misericordia con la que hemos sido tratados, se transforma en el punto de referencia y de credibilidad que nos permite recuperar la pasión compartida por crear «una comunidad de pertenencia y solidaridad, a la cual destinar tiempo, esfuerzo y bienes» (Carta enc. Fratelli tutti, 36). Es su Palabra la que cotidianamente nos redime y nos salva de las excusas que llevan a encerrarnos en el más vil de los escepticismos: “todo da igual, nada va a cambiar”. (Papa Francisco)

 

18 de octubre de 2021
Lucas 10, 1-9
Los envió de dos en dos delante de Él a todas las ciudades.

¿Qué dice la Palabra?: Pienso en la multitud de pueblos y personas y creo que nadie tiene derecho a hacerse a un lado. Cada uno de nosotros es responsable. Cada uno de nosotros tiene una misión que cumplir a favor de todos. Lucas y su comunidad entendieron esto: somos enviados y enviados juntos.

¿Qué me dice la Palabra?: mi belleza es ir y anunciar con un anuncio que es encuentro, servicio, compartir.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: como Lucas y su comunidad, también nosotros debemos entender que todos somos enviados y somos responsables de todos y cada uno. De esta manera nuestra vida será una bendición para todos y cada uno

Somos misión. 18. “Y frente a la pregunta: “¿para qué me voy a privar de mis seguridades, comodidades y placeres si no voy a ver ningún resultado importante?”, la respuesta permanece siempre la misma: «Jesucristo ha triunfado sobre el pecado y la muerte y está lleno de poder”. (Papa FrancIsco)

 

19 de octubre de 2021
Lucas 12, 35-38
Bienaventurados los siervos a quienes el amo encuentra despiertos a su regreso

¿Qué dice la Palabra?: ¿Nos hemos preguntado qué significa para un discípulo de Jesús estar despierto? El discípulo que camina está despierto. Tambien el discípulo que al ver anuncia y cura; el discípulo que en medio de tantas voces sabe discernir las que construyen vida y vida para todos.

¿Qué me dice la Palabra?: dónde está mi tesoro, ahí está mi corazón. Vivo y soy una bendición si mi tesoro es el reino de Dios. Los bienes, la abundancia, la posesión, la acumulación me ponen a dormir.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: estar despierto es caminar por las calles del mundo dándose cuenta de lo que pasa, anunciando el Evangelio y curando a los enfermos de todo tipo de enfermedades, mostrando el amor de Dios a todos.

Somos misión. 19. Jesucristo verdaderamente vive» (Exhort. ap. Evangelii gaudium, 275) y nos quiere también vivos, fraternos y capaces de hospedar y compartir esta esperanza. En el contexto actual urgen misioneros de esperanza que, ungidos por el Señor, sean capaces de recordar proféticamente que nadie se salva por sí solo. (Papa Francisco)

 

20 de octubre de 2021
Lucas 12, 39-48
A quien mucho se le ha confiado, mucho más se le pedriá.

¿Qué dice la Palabra?: ¿y realmente se nos ha dado mucho? Creo que todo nos fue dado. El Hijo nos ha sido dado: el que es plenitud. Y entonces, con razón, no se nos pide mucho: se nos pide todo.

¿Qué me dice la Palabra?: todo me fue entregado por amor, gratis y todo lo que me fue dado y que sigo recibiendo me lleva a vivir con gratitud. Me lleva a decir sin cansarme: GRACIAS.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: el mundo nos pide todo y si no damos todo lo decepcionamos, lo empobrecemos. El Padre nos lo pide todo. El que no lo da todo no es un hijo como el Hijo amado, Jesús.

Somos misión. 20. Al igual que los apóstoles y los primeros cristianos, también nosotros decimos con todas nuestras fuerzas: «No podemos dejar de hablar de lo que hemos visto y oído» (Hch 4,20). Todo lo que hemos recibido, todo lo que el Señor nos ha ido concediendo, nos lo ha regalado para que lo pongamos en juego y se lo regalemos gratuitamente a los demás. (Papa Francisco)

 

21 de octubre de 2021
Lucas 12, 49-53
Vine a prender fuego a la tierra

¿Qué dice la Palabra?: el mensaje de Jesús es purificar: es el fuego el que nos lleva a distinguir la escoria del producto genuino o metal. Impariamo avedere il fuoco non solo come forza distruttrice ma come forza purificatrice!

¿Qué me dice la Palabra?: Jesús es la causa de la disensión. Nunca podemos cuestionar la palabra de Dios, la hipocresía nunca es un camino de paz.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: el perdón debe estar siempre presente. Y así caminamos por el camino de la diversidad, sin juzgar ni condenar. Esperando y amando.

Somos misión. 21. Como los apóstoles que han visto, oído y tocado la salvación de Jesús (cf. 1 Jn 1,1-4), así nosotros hoy podemos palpar la carne sufriente y gloriosa de Cristo en la historia de cada día y animarnos a compartir con todos un destino de esperanza, esa nota indiscutible que nace de sabernos acompañados por el Señor. Los cristianos no podemos reservar al Señor para nosotros mismos: la misión evangelizadora de la Iglesia expresa su implicación total y pública en la transformación del mundo y en la custodia de la creación. (Papa Francisco)

 

22 de octubre de 2021
Lucas 12,54-59
¿Cómo es que no sabes cómo interpretar este tiempo?

¿Qué dice la Palabra?: somos capaces de leer la realida en que vivimos? Somos capaces de leerla no a la luz de nuestros horizontes sino a la luz de los horizontes de Dios, al Abbà? Cuales los signos de que el nuove èstà cerca? Y los signos de quel el viejo hace dificultad a morir?

¿Qué me dice la Palabra?: todo es don. Cada tiempo, cada momentode nuestras vidas es don. En toda circunstancia debemos vivir con corazon agradecido y confiado.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: no podemos olvidar los encuentros entre los pueblos, las culturas y las religiones. Todo eso es una realidad de nuestro tiempo. En este encuentro nosotros nos domamos en totalidad y tambien nosotros decimos: “Dio nos ha dato un corazon que no se cansa de buscar y vivir caminando por senderos nuevos”.

Somos misión. 22. El lema de la Jornada Mundial de las Misiones de este año, «No podemos dejar de hablar de lo que hemos visto y oído» (Hch 4,20), es una invitación a cada uno de nosotros a “hacernos cargo” y dar a conocer aquello que tenemos en el corazón. Esta misión es y ha sido siempre la identidad de la Iglesia: «Ella existe para evangelizar» (S. Pablo VI, Exhort. ap. Evangelii nuntiandi, 14). (Papa Francisco)

 

23 de octubre de 2021
Lucas 13, 1-9
Veremos si dará frutos para el futuro

¿Qué dice la Palabra?: nunca podremos decir: no hay nada que hacer. Nunca. Cada persona puede nacer de nuevo y estamos llamados a servir en esta tarea. Tenemos que creerlo. Debemos mantener los ojos abiertos, bien abiertos, para descubrir hasta el más mínimo signo de cambio. Todos hemos visto y vivido la maravillosa experiencia del recién nacido. Regocijémonos.

¿Qué me dice la Palabra?: esta palabra me recuerda a ese hombre que, después de confesarse, se alejó con los brazos en alto y gritando: “¡Soy libre!”.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: ¡Dios sabe esperar porque Dios es amor! Dios sabe esperar porque no se cansa de ofrecer siempre nuevas oportunidades. Si no hay cambio, si no hay liberación, tal vez sea porque no amo y no ofrezco nuevas oportunidades.

Somos misión. 23. Nuestra vida de fe se debilita, pierde profecía y capacidad de asombro y gratitud en el aislamiento personal o encerrándose en pequeños grupos; por su propia dinámica exige una creciente apertura capaz de llegar y abrazar a todos. (Papa Francisco)

 

24 de octubre de 2021
Marcos 10, 46-52
Hijo de David, Jesús, ten piedad de mí

¿Qué dice la Palabra?: los cristianos somos los del camino. Señalado por Jesús para caminar detrás de Él en un camino que nos dará la capacidad de ver al Hijo de David incluso en el Jesús sufriente. Jesús sana porque ama con un amor que quiere que caminemos hacia la plena realización de nosotros mismos. Hoy es el domingo en el que celebramos el Día Mundial de las Misiones. La misión está en el corazón de la fe cristiana. La misión es soñar con un mundo como Dios lo sueña, un mundo de hermanas y hermanos. Un mundo donde la vida es vida para todos. La misión es el poder transformador del Evangelio de Jesús, la misión inspira una espiritualidad de éxodo, peregrinaje y exilio. PIÉNSALO.

¿Qué me dice la Palabra?: ¡soy misión!

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: nos damos cuenta plenamente nosotros mismos cuando seguimos a Jesús y lo anunciamos con un corazón misionero. No olvidemos observar esa multitud que antes busca silenciar al ciego y en seguida le die: El maestro te está llamando. ¿En qué momento estoy? ¿Las comunidades de hoy están todavía en la postura de silenciar a los pobres o en la de anunciar a los pobres: el Maestro Jesús los está llamando?

Somos misión. 24. Los primeros cristianos, lejos de ser seducidos para recluirse en una élite, fueron atraídos por el Señor y por la vida nueva que ofrecía para ir entre las gentes y testimoniar lo que habían visto y oído: el Reino de Dios está cerca. Lo hicieron con la generosidad, la gratitud y la nobleza propias de aquellos que siembran sabiendo que otros comerán el fruto de su entrega y sacrificio. (Papa Francisco)

 

25 de octubre de 2021
Lucas 13, 10-17
Toda la multitud se regocijó por todas las maravillas que hizo.

¿Qué dice la Palabra?: se alégra quien no tiene nada que defender. Se regocijan los que ponen a las personas en el centro y no a las normas ni a las leyes. Quien “contempla” se regocija al fijar la mirada en Jesús, que es la plenitud de la vida.

¿Qué me dice la Palabra?: le pregunté a algunas personas que encontré en una iglesia muy concurrida: “¿Por qué vienes aquí?”. Las respuestas siempre fueron las mismas: “Aquí se respira alegría. Aquí escuchas testimonios que te hacen sentir que tú también puedes hacer algo, puedes construir algo nuevo”.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: si nos decimos “Todos hermanos” frente a los que están encorvados y se enderezan, debemos saltar de alegría. Olvidemos lo que oprimía a esa persona y regocijémonos con lo que ahora hace que su vida sea hermosa.

Somos misión. 25. Por eso me gusta pensar que «aun los más débiles, limitados y heridos pueden ser misioneros a su manera, porque siempre hay que permitir que el bien se comunique, aunque conviva con muchas fragilidades» (Exhort. ap. postsin. Christus vivit, 239). (Papa Francisco)

 

26 de octubre de 2021
Lucas 13, 18-21
El reino de Dios es como una semilla de mostaza

¿Qué dice la Palabra?: pequeño el comienzo de la historia del pueblo de Israel, pequeña la joven de Nazaret, pequeño el lugar donde nació Jesús, pequeño el comienzo de su aventura como hombre itinerante, pequeño el comienzo de la iglesia. Pequeño, pero grande.

¿Qué me dice la Palabra?: el camino de la vida del discípulo de Jesús es hermoso, si soy discípulo en mi vida siempre hay nuevos horizontes. Mi vida es un camino hacia la plenitud.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra: ¿cuándo volveremos a lo pequeño para contemplar la grandeza del Dios de la vida? Podemos cantar: “¿Grandes cosas ha hecho en mí, en nosotros, en el mundo?”

Somos misión. 26. En la Jornada Mundial de las Misiones, que se celebra cada año el penúltimo domingo de octubre, recordamos agradecidamente a todas esas personas que, con su testimonio de vida, nos ayudan a renovar nuestro compromiso bautismal de ser apóstoles generosos y alegres del Evangelio. (Papa Francisco)

 

27 de octubre de 2021
Lucas 13.20-30
Vendrán del este y del oeste, del norte y del sur

¿Qué dice la Palabra?: es hermosa esta declaración de Lucas que en la segunda parte de su libro “Hechos de los Apóstoles” se hará realidad. Una realidad que continúa hoy a través del Espíritu que se manifiesta en la Iglesia que es misión. Las puertas están abiertas, el “patrón” de quien habla Jesús cierra las puertas en un momento determinado. Pero el Dios de la vida, el Abbà, siempre mantiene las puertas abiertas. Que el mes misionero nos lleve a no cerrar nunca las puertas. ¡Nunca!

¿Qué me dice la Palabra?: salir y acoger es mi misión. El inmigrante que viene de lejos es un regalo para mí, una oportunidad para abrir los brazos y abrazar, abrir la boca y decirle el amor de Dios.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: hace unos años dijimos que el mundo es la “aldea global”. Hoy decimos que es la “casa común”. Los cristianos añadimos que es la casa con las puertas abiertas para recibir, con las ventanas abiertas para ver de lejos.

Somos misión. 27. Recordamos especialmente a quienes fueron capaces de ponerse en camino, dejar su tierra y sus hogares para que el Evangelio pueda alcanzar sin demoras y sin miedos esos rincones de pueblos y ciudades donde tantas vidas se encuentran sedientas de bendición. (Papa Francisco)

 

28 de octubre de 2021
Lucas 6, 12-16
Jesús pasó la noche en oración

¿Qué dice la Palabra?: el nuevo día nace después de una noche de oración y nace llamando a doce hombres cada uno con su nombre, con su propia identidad. El encuentro con Dios en la oración, si es auténtico, lleva a involucrar al otro y a formar una comunidad, la comunidad de discípulos enviados al mundo.

¿Qué me dice la Palabra?: nunca haré elecciones de autenticidad, elecciones que construyan lo nuevo, si estas elecciones no tienen sus raíces en el encuentro con Dios en la oración.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: Jesús le habla al Padre del mundo al que fue enviado y lo que pide: que haya personas, hombres y mujeres, que vivan y anuncien el Reino de Dios.

Somos misión. 28. Contemplar su testimonio misionero nos anima a ser valientes y a pedir con insistencia «al dueño que envíe trabajadores para su cosecha» (Lc 10,2), porque somos conscientes de que la vocación a la misión no es algo del pasado o un recuerdo romántico de otros tiempos. (Papa Francisco)

 

29 de octubre de 2021
Lucas 14, 1-6
¿Es lícito curar en sábado o no?

¿Qué dice la Palabra?: Jesús ve siempre al más débil, al enfermo, al pobre, al solitario e indefenso. Y Jesús nunca dice: pobrecito. Jesús se acerca, se encuentra y sufre con esa persona y sana.

¿Qué me dice la Palabra?: si no hay cercanía nunca habrá ningún tipo de sanación.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: los cristianos de hoy debemos dar este testimonio de cercanía y ternura. No importa si cada vez que nos ponemos del lado de los pobres seamos criticados. Lo que importa es que anunciemos que el corazón de todo no son las cosas, sino las personas.

Somos misión. 29. Hoy, Jesús necesita corazones que sean capaces de vivir su vocación como una verdadera historia de amor, que les haga salir a las periferias del mundo y convertirse en mensajeros e instrumentos de compasión. Y es un llamado que Él nos hace a todos, aunque no de la misma manera. (Papa Francisco)

 

30 de octubre de 2021
Lucas 14,1.7-11
Quien se humilla será exaltado

¿Qué dice la Palabra?: El que se humilló y fue exaltado tiene un nombre: Jesús. , ¿Y si pusieramos la sagrada Eucaristía abajo, en el suelo, en lugar de colocarla en lo alto, sobre el altar. Pongámonos en oración y dejémonos cuestionar. Tratemos de quitar esos objetos que llamamos “custodias” y ponernos delante de Jesús, en el signo del pan, colocándolo en un plato sencillo. Oremos y dejémonos cuestionar.

¿Qué me dice la Palabra?: la palabra humildad me hace pensar en el humus de la tierra, en esas sustancias orgánicas que la hacen fecunda.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: recemos y dejemos que Jesús nos haga las preguntas. Que sea Él, quien nos enseñe la verdadera sabiduría.

Somos misión. 30. Recordemos que hay periferias que están cerca de nosotros, en el centro de una ciudad, o en la propia familia. También hay un aspecto de la apertura universal del amor que no es geográfico sino existencial. Siempre, pero especialmente en estos tiempos de pandemia es importante ampliar la capacidad cotidiana de ensanchar nuestros círculos, de llegar a aquellos que espontáneamente no los sentiríamos parte de “mi mundo de intereses”, aunque estén cerca nuestro (cf. Carta enc. Fratelli tutti, 97). (Papa Francisco)

 

31 de octubre de 2021
Marcos 12, 28-34
Amarás a tu prójimo como a ti mismo.

¿Qué dice la Palabra?: en un accidente en el suburbio pobre de Guadalajara en México mueren los padres de cinco hijos. Voy a la casa y no encuentro a los cinco niños. Los vecinos me dicen que son de una familia que vive al final de la calle. Los conozco y le digo a la familia que los acogió: no puedes quedarte con los cinco. Esos padres responden: rezamos y nos preguntamos: si hubiéramos muerto nosotros, ¿nos hubiera gustado que nuestros tres hijos fueran acogidos en diferentes familias o que los tres fueran acogidos en una sola familia? Lo que hubiéramos deseado para nuestros hijos, también lo deseamos para estos cinco hermanitos. Adoptamos los cinco.

¿Qué me dice la Palabra?: para amar a mi prójimo como a mi mismo es necesario que Dios sea el único Señor de mi vida. Proximo sonn los pobres, los desempleados, los inmigrantes, los africanos.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: estamos en el último día de octubre, el mes misionero, el mes en el que estamos llamados a romper todas las fronteras y vivir todos como hijos y hermanos. SOMOS MISIÓN.

Somos misión. 31. Vivir la misión es aventurarse a desarrollar los mismos sentimientos de Cristo Jesús y creer con Él que quien está a mi lado es también mi hermano y mi hermana. Que su amor de compasión despierte también nuestro corazón y nos vuelva a todos discípulos misioneros. Que María, la primera discípula misionera, haga crecer en todos los bautizados el deseo de ser sal y luz en nuestras tierras (cf. Mt 5,13-14). (Papa Francisco)