DIO MISERICORDIOSO ASCOLTA SEMPRE IL GRIDO DEGLI UMILI

– NOVANTANOVESIMA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE –

Padre santo, oggi ti ringraziamo proprio dal cuore per tutti i doni che ci hai dato e continui a darci in Cristo Gesù, nostro Salvatore. Egli ci ascolta quando lo invochiamo. Egli è il difensore dei deboli, degli umili e di chi si sente sconfitto. Egli ci chiede di pregare senza stancarci, nella convinzione che la preghiera è sempre la carta vincente da giocare!

Sì, proprio così: La preghiera è sempre la carta vincente da giocare. Naturalmente, parliamo non di una preghiera rara, passeggera e considerata come una stampella per i momenti difficili della vita. No. Stiamo parlando della preghiera che è come il respiro che ci fa vivere, il sostegno continuo nel nostro pellegrinaggio di vita, anche quando vacilliamo e cadiamo, perché abbiamo a rialzarci, guardando in avanti con speranza e fiducia. E oggi preghiamo che la Chiesa, i missionari di prima linea e tutti i seguaci di Cristo, abbiano a ravvivare lo spirito missionario perché la Missione diventi passione nei cuori di tutti, affinché Cristo sia testimoniato e annunciato a coloro che non l’anno ancora conosciuto.

Nel passo evangelico di oggi, Gesù ci esorta a “pregare sempre senza stancarsi” nella convinzione che Dio è sempre attento e ci ascolta, anche se il suo esaudirci non è necessariamente secondo i tempi e le modalità che abbiamo nelle nostre aspettative. Dio conosce benissimo i nostri veri bisogni, e ci dà i suoi doni come e quando è bene per noi. Pregare da figli e figlie di Dio implica fidarsi di Lui e affidarsi a Lui anche nei momenti di stanchezza e di scoraggiamento quando la nostra preghiera potrebbe sembrarci inefficace. Significa anche chiedere non a caso, ma chiedere ciò che consideriamo importante nella nostra vita.

Il passo evangelico di oggi, ci insegna questa verità mediante una parabola che parla di una vedova indifesa che oltre ad aver subito un torto, trova nel giudice un muro di indifferenza. Dovette insistere molto, e soltanto così quella donna che chiedeva di essere ascoltata, indusse il giudice a farle giustizia, anche se la motivazione di quest’uomo disonesto non era proprio di attenzione a quella donna che era nel bisogno. La esaudì per non avere più fastidio da lei. Gesù naturalmente ci fa capire che Dio non ha gli stessi atteggiamenti del giudice disonesto verso chi prega. Gli atteggiamenti di Dio esprimono sempre e soltanto amore misericordioso mentre si prende cura delle sue figlie e dei suoi figli, mentre si prende cura di noi.

Per accogliere Dio e la sua azione salvifica a nostro beneficio, come ho già detto sopra, noi ci fidiamo e ci affidiamo a Lui, facendo nostre le espressioni del Salmo responsoriale (Salmo 120): “Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra. (…) Il Signore è il tuo custode. (…) Il Signore ti custodirà da ogni male: egli custodirà la tua vita. Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri, da ora e per sempre.

Rinnoviamo la nostra fede per poter essere tra coloro che si impegnano perché questo mondo diventi un posto migliore in cui tutti possano vivere con libertà e dignità. Essere in movimento per trasformare il mondo, è veramente missione. Il mondo fu creato da Dio come bello e buono perché fosse espressione della sua onnipotenza e della sua bellezza. La superbia, la sete di potere, l’egoismo, la mancanza di buon senso, la cattiveria e la crudeltà di tanti, hanno trasformato il mondo in un campo invaso dalle erbacce delle ingiustizie, degli odi tra fratelli e sorelle, delle critiche negative, delle dicerie e di false notizie. La terra è intrisa di tanto sangue umano versato da cuori induriti come se nulla fosse. E noi stessi, non dobbiamo forse chiedere perdono per aver contribuito al tanto male che c’è nel mondo?

Preghiamo, speriamo e impegniamoci perché, per intercessione della Madonna, di San Daniele Comboni e di Santa Teresa del Bambino Gesù, Patrona delle Missioni, la giustizia, la pace e la vita stessa trionfino nel mondo intero.

                                                                                       Giovanni Taneburgo

                                                                                   Missionario Comboniano