PAPA LEONE XIV: dopo un figlio di Sant’Ignazio, i cardinali eleggono un figlio di Sant’Agostino. Il Cardinale Luis Antonio Tagle, intervistato da Alessandro Gisotti, vaticanista, parla del neo eletto Papa:Sant’Agostino e Sant’Ignazio avevano in comune molte cose. Entrambi avevano avuto un percorso mondano e avevano vissuto un’irrequietezza che li aveva spinti a ricerche avventurose. Poi, nel tempo deciso da Dio, hanno trovato in Gesù ciò che il loro cuore desiderava. “Bellezza sempre antica e sempre nuova”, “Eterno Signore di tutte le cose”. La “scuola” agostiniana e quella ignaziana nascono dalla grazia e misericordia di Dio, che libera il cuore per amare, servire e andare in missione. Mantenendo il suo spirito agostiniano, Papa Leone riecheggerà lo spirito ignaziano di Papa Francesco. Penso che l’intera Chiesa e anche tutta l’umanità trarranno beneficio dai loro doni. Dopotutto, sant’Agostino e sant’Ignazio sono stati e sono grazia e ricchezza di tutta la chiesa, di tutto il popolo di Dio. Papa Prevost è stato un vescovo missionario, nato e cresciuto negli Stati Uniti ma formato in Perù come sacerdote e pastore.  La sua formazione umana, culturale, religiosa e missionaria potranno conferire un volto unico al suo ministero.  L’esperienza multi-continentale e multiculturale di Papa Leone certamente lo aiuterà nel suo ministero e andrà a beneficio della Chiesa, di tutto il popolo di Dio, cattolico e no”. (intervista in Vatican News, 16 maggio 2025).

Cardinal Tagle, poi, sottolinea che il Papa, come pastore missionario, guiderà la chiesa ascoltando tutti. Ascoltare sempre e tutti è già una missione che porterà la chiesa a nuovi orizzonti, alle novità dello Spirito di Dio. Con i primi interventi Papa Leone ci ha entusiasmato, ci ha fatto sognare speranze nuove di cui abbiamo bisogno. Papa Leone ha anche detto e chiesto più volte: “aiutatemi”. Come aiutare questa nostra chiesa che abbiamo amato e vogliamo ancora amare? Papa Benedetto e Papa Bergoglio, a turno, hanno parlato con preoccupazione della  barca della chiesa, che, col vento contrario della storia, naviga da tempo in un in un mare agitato: Le ostilità, le persecuzioni contro i popoli deboli e indifesi, contro i Cristiani e contro la Chiesa non devono abbatterci, anzi ci danno forza e ci aiutano a vivere in sintonia con Cristo Gesù, che disse agli apostoli: Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi… per essere miei discepoli” ( Gv 15,20). Ma Dio si presenta al momento giusto, calma i venti e le onde minacciose  dando speranza a chi naviga nelle acque agitate odierne. Tutti gli uomini e donne di buona volontà e di Dio hanno sperato e sognato in tempi non facili. Ricordiamo alcune testimonianze come esempi per continuare il nostro cammino con spirito missionario, insieme a Papa Leone.

1. PAOLO VI E PAPA FRANCESCO, Sognando Una Chiesa Nuova e Profetica, predicarono: Cristo vuole una chiesa profetica che cammini da Gerusalemme verso Gerico e che si fermi davanti all’uomo ferito e abbandonato sulla strada. Cristo vuole una chiesa profetica che accolga ogni persona, senza troppo domande sulla sua religione, sul suo passaporto e la provenienza. Cristo vuole una chiesa profetica che viva con i piccoli, gli umili e quelli che non contano, senza pretendere che siano perfetti. Una Chiesa che non usa violenza nelle parole dure come le pietre o con leggi senza sensibilità e amore. Cristo vuole una chiesa profetica che non cammini con i più forti, con i potenti ma con chi non riesce più neanche a camminare per la fame, le ferite, il fuggire dalle proprie terre. Cristo vuole una chiesa meno prudente, come lo fu il suo Maestro, una Chiesa che non giudichi, che non condanni, ma perdoni di cuore. Cristo vuole una chiesa profetica che sappia piangere con chi piange e dia speranza a chi speranza non ha. Cristo vuole una Chiesa più umana come lo fu il suo Maestro; una Chiesa in dialogo con le altre Chiese, dove nessuno sia primo, dove nessuno sia ultimo. Cristo vuole una chiesa profetica che gridi contro le ingiustizie. Che difenda la donna, anzi che faccia spazio alla donna. Cristo vuole una Chiesa profetica che tenga le porte aperte per chi ha bisogno di un pezzo di pane, un bicchiere d’acqua e una stuoia per riposare. Cristo vuole una chiesa profetica, fedele al Vangelo, che accompagni i crocifissi di questi tempi, anzi che carichi con la croce di chi soffre, come il buon Cireneo. Chi non accetta questa Chiesa profetica, tradisce il Vangelo e distrugge la credibilità della Chiesa stessa.

(Pensieri di Papa Francesco in LIFE, La mia storia nella storia; Riflessioni di Papa Paolo VI in Esercizi Spirituali ai Sacerdoti)

2. CARD. FRANÇOIS-XAVIER VAN THUAN, dopo 13 anni di prigione in Vietnam, scrisse: sogno una chiesa nuova e risorta. Sogno una Chiesa che sia Porta Santa, aperta, che accoglie tutti, piena di compassione e di comprensione per le pene e le sofferenze dell’umanità, tutta protesa a consolarla. Sogno una Chiesa che sia Parola, che mostra il libro del Vangelo ai quattro punti cardinali della terra. Sogno una Chiesa che sia Pane, Eucaristia, che si lasci mangiare da tutti, affinché il mondo abbia la vita in abbondanza. Sogno una Chiesa che sia appassionata di quella unità che ha voluto Gesù. Sogno una Chiesa che sia in cammino, Popolo di Dio, che vada incontro a Cristo Risorto, vita e speranza unica. Sogno una Chiesa che porti nel suo cuore il fuoco dello Spirito Santo; perché dove c’è lo Spirito, c’è la libertà, c’è il dialogo sincero con il mondo; e specialmente con i poveri, gli emarginati, dimenticati.

Sogno una Chiesa che sia testimone di speranza e di amore, con fatti concreti, nella grazia di Gesù Cristo, nell’amore del Padre e nella comunione dello Spirito, vissuti nella preghiera e nell’umiltà.

(Francesco Saverio Van Thuan: Esercizi spirituali tenuti alla presenza di Ss. Giovanni Paolo II, Citta Nuova, Roma 2006)

P. Teresino Serra