Come ho detto altre volte, tutto ciò che riguarda la nostra vita di seguaci di Cristo nella fede, è innanzi tutto questione di cuore; poi naturalmente, è anche questione di intelligenza e di volontà. Ora, pensando ai nostri cuori, è bene fare un atto di umiltà per capire che prima di poterci guidare nelle vie del bene, essi devono essere purificati dall’Amore di Cristo, ricco di Misericordia al di là di ogni aspettativa umana e di ogni nostro sogno. Infatti, come dice il passo evangelico di oggi, i nostri cuori feriti dal peccato, “possono generare propositi di male: furti, impurità, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia e stoltezza”. Però, messi a contatto col Cuore di Cristo Gesù, i nostri cuori sono purificati; così ci rendono capaci di comunione intima con Dio e con tutti coloro che sono nostri fratelli e nostre sorelle nella comune umanità e nella Chiesa.
La prima lettura di oggi presa dal libro del Deuteronomio, ci esorta a rinnovare la nostra consapevolezza della vicinanza di Dio, e dell’invito che ci rivolge ad ascoltare i Comandamenti che ci insegna per metterli in pratica, ricordando che lo fa non per controllarci e tenerci schiavi, ma per sostenerci e guidarci nella retta via. Che pena mi fa proprio in questi giorni di tante afflizioni per ogni popolo, il sentire alcune persone, anche nell’ambiente in cui vivo, incolpare Dio per tutti i mali diabolici che ci affliggono. Povero Dio! Ma che dico? Poveri noi, se ci mettiamo in questo contesto di mormorazione contro Colui che ci ama e opera per il nostro bene, senza però imposizione alcuna, ma sempre proponendo sé stesso e la sua azione per la salvezza e il bene nostro e di tutti.
Le grandi tragedie, i mali pesanti che fanno soffrire e anche uccidono persone singole, gruppi e popoli, sono causati da coloro che sono irresponsabili, testardi, aggressivi e senza cuore. Vogliamo pregare insieme che il Signore li fermi e così abbiamo ad avere pace e riconciliazione? Papa Francesco ha pregato con tanta sofferenza nell’intimo, sofferenza che si notava nel suo tono di voce. Ha detto che soltanto Dio può generare la pace. A noi tocca collaborare con Lui e pregare e pregare molto per diventare ‘facitori’ di pace, promotori di questo grande dono desiderato da molti per sé e per tutti: la pace!
Quanto è consolante la proclamazione della seconda lettura presa dalla lettera di San Giacomo:
“Ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce (…). Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola della verità, per essere primizia delle sue creature”.
E quanto è importante la raccomandazione che ci viene rivolta:
“Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi”.
Che la nostra preghiera e tutto ciò che abbiamo letto o ascoltato, ci portino a vivere senza macchia davanti a Dio Padre, a praticare opere di misericordia, e a non lasciarci contaminare in nessun modo dalla mentalità mondana.
- Oggi si celebra la Giornata di Preghiera per la cura del Creato. Impegniamoci a difendere, rispettare, proteggere e sostenere la vita umana e tutti i beni della terra. Amen. Che tutto ciò sia!!!
Giovanni Taneburgo
Missionario Comboniano