Padre Giovanni Taneburgo

MISSIONE: INVITO A IMITARE GESU’ MITE E UMILE DI CUORE.

Prepariamoci alla nostra riflessione con qualche momento di preghiera: “O Dio, che ti riveli ai piccoli e doni ai poveri l’eredità del tuo regno, rendici miti e umili di cuore, a imitazione di Cristo tuo Figlio, perché, portando con lui il giogo soave della croce, annunciamo al mondo la gioia che viene da te. Per Cristo, nostro Signore. Amen!

Ancora qualche momento di preparazione alla nostra riflessione mentre ascoltiamo una bella espressione del teologo tedesco, D. Bonhoeffer, che descrive la vicinanza premurosa di Dio ai piccoli, agli indifesi, agli oppressi. Dice così: “Dio è vicino a chi è piccolo, ama ciò che è spezzato. Quando gli uomini dicono: ‘perduto, egli dice: ‘trovato’; quando dicono: ‘condannato’, egli dice ‘salvato’; quando dicono ‘abbietto’, Dio esclama: ‘beato!”. Che realtà stupenda che dovrebbe portarci a un’apertura più ampia a Dio e alla sua azione!

Nel passo evangelico di oggi, c’è una preghiera di lode e di ringraziamento pronunciata da Gesù e rivolta al Padre, nonostante le difficoltà del momento: Giovanni Battista era in carcere e il rifiuto di Gesù da parte di molti cresceva sempre più. La sua preghiera rivela chiaramente il rapporto di comunione e di conoscenza perfetta che legano intimamente Padre e Figlio. La proclamazione di questa conoscenza fatta da Gesù, anche se ascoltata, non venne accolta dai potenti, dai sapienti e dai dotti, come gli scribi, i farisei e i maestri della legge. Perché? Perché erano soddisfatti di ciò che avevano nel loro piccolo mondo, mentre non si accorgevano che stavano morendo pian piano di asfissia. E oltre al rifiuto della Parola di Gesù-Messia, essi reagivano contro Gesù stesso con durezza pesante e per loro stessi dannosa. Accogliendo ciò che il Padre aveva deciso, nel passo evangelico, vediamo Gesù ringraziare e benedire il Padre perché la sua missione andava compiendosi e veniva accolta dai piccoli, dai semplici, da chi apriva mente e cuore alle rivelazioni da Lui fatte, presentando a Lui le loro fragilità e tutta la loro realtà di persone bisognose di salvezza. Certamente, Gesù era consapevole di essere stato mandato dal Padre nel mondo per la salvezza di tutti, ma la sua azione era lontana da ogni tipo di imposizione.

La situazione oggi non è cambiata. Gesù ha viscere di misericordia e vorrebbe abbracciare tutti, ma sono tanti quelli che lo hanno messo da parte o addirittura lo hanno rigettato. Questo rigetto che è a danno di tutti, ha tante conseguenze pesanti. Pensiamo alle guerre in cui non ci sono né vinti né vincitori; Infatti tutti sono perdenti. Gesù continua a rivelarsi ai discepoli, e a donare salvezza a tutti coloro che si aprono a Lui. Per essi Egli ha compassione, sapendo bene che sono oppressi dai potenti e dai tanti pesi messi sulle loro spalle. Gesù li invita a seguirlo dicendo loro: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”. Che grande amore e che grande generosità rivelano queste parole di Gesù! Oggi, come in passato, Egli si schiera dalla parte degli oppressi, dei poveri, di chi è caduto nell’abbattimento e forse nella disperazione. Gesù si schiera dalla parte di chi spera nella salvezza.

Veniamo alla Chiesa guidata da Papa Francesco il cui invito accorato ad avere la scelta preferenziale dei poveri e degli oppressi, viene rivolto a tutti giorno dopo giorno, mentre tanti mali diabolici continuano a fare stragi ovunque. Oltre ai mali menzionati sopra, possiamo pensare alla sete che molti hanno, di potere sfrenato, di successo ad ogni costo e di piacere senza valori morali. Per tutto questo possiamo maledire il mondo? Senza dubbio NO! Imparando da Gesù che è mite e umile di cuore, imparando da Lui che è Salvatore del mondo, ringraziamo il Padre per il tanto bene che accanto a tanto male c’è nel mondo. Ringraziamolo per le tante persone di buona volontà che s’impegnano per rendere questo mondo un mondo migliore per tutti. E che noi pure abbiamo ad essere tra le persone di buona volontà, impegnati con amore nel donare la nostra vita. Amen!