P. Manuel João

Tommaso e il suo misterioso gemello!

Anno A – Pasqua – 2a domenica
Vangelo:
Giovanni 20,19-31
La Pasqua di Tommaso

Oggi, seconda domenica di Pasqua, è la Pasqua di San Tommaso! I temi che il vangelo ci propone sono tantissimi: la domenica (il primo giorno della settimana), la Pace del Risorto e la gioia degli apostoli, la Missione degli apostoli (secondo il vangelo di Giovanni), la Pentecoste giovannea, il dono e il compito affidato agli apostoli di perdonare i peccati (per cui da alcuni anni si celebra oggi la domenica “della Divina Misericordia”), il tema della comunità (dalla quale Tommaso si era assentato!), ma soprattutto della fede. Mi limito a soffermarmi sulla figura di Tommaso.

Tommaso, nostro gemello

Il suo nome, Tommaso, significa “doppio” o “gemello” (dalla radice ebraica Ta’am, in greco Dídimo). Tommaso ha un posto di rilievo tra gli apostoli; forse per questo gli furono attribuiti gli Atti e il Vangelo di Tommaso, apocrifi del IV secolo, “importanti per lo studio delle origini cristiane” (Benedetto XVI, 27.9.2006).

Ci piacerebbe conoscere di chi Tommaso è gemello. Potrebbe essere di Natanaele (Bartolomeo). In effetti, questa ultima professione di fede, fatta da Tommaso, trova corrispondenza con la prima, fatta da Natanaele, all’inizio del vangelo di Giovanni (1, 45-51). Inoltre il loro carattere e comportamento sono sorprendentemente simili. Infine, i due nomi appaiono relativamente vicini nella lista dei Dodici (vedi Matteo 10, 3; Atti 1, 13; ed anche Giovanni 21, 2).

Questa incognita dà spazio per affermare che Tommaso è “gemello di ciascuno di noi” (Don Tonino Bello). Tommaso ci conforta nei nostri dubbi di credenti. In lui ci specchiamo e, attraverso i suoi occhi e le sue mani, anche noi “vediamo” e “tocchiamo” il corpo del Risorto. Una interpretazione che ha il suo fascino!…

Tommaso, un “doppio”?

Nella Bibbia la coppia di gemelli più famosa è quella di Esaù e Giacobbe (Genesi 25, 24-28), eterni antagonisti, espressione della dicotomia e polarità della condizione umana. Non sarà che Tommaso (il “doppio”!) porta dentro di sé l’antagonismo di questa dualità? Capace, talvolta, di gesti di grande generosità e di coraggio, mentre altre volte si manifesta incredulo e caparbio. Ma, confrontato con il Maestro, emerge di nuovo la sua identità profonda di credente che proclama la fede con prontezza e convinzione.

Tommaso porta dentro il suo “gemello”. L’apocrifo Vangelo di Tommaso sottolinea questa duplicità: “Prima eravate uno ma siete diventate due” (n°11). “Gesù disse: Quando di due ne farete uno, allora diventerete figli di Adamo” (n°105). Tommaso è immagine di tutti noi. Anche noi ci portiamo dentro tale “gemello”, inflessibile e strenuo difensore delle proprie idee, ostinato e capriccioso nei suoi atteggiamenti.

Queste due realtà o “creature” (l’antico e il nuovo Adamo) convivono male, in contrasto, talvolta in guerra aperta, nel nostro cuore. Chi non ha mai sperimentato la sofferenza di questa lacerazione interiore?

Ora, Tommaso ha il coraggio di affrontare questa realtà. Egli permette che si manifesti il suo lato oscuro, avverso e “incredulo”, e lo porta a confrontarsi con Gesù. Accetta la sfida lanciata dalla sua interiorità “ribelle” che chiede di vedere e toccare… La porta da Gesù. E, davanti all’evidenza, il “miracolo” accade: i due ‘Tommasi’ diventano uno solo e proclamano la medesima fede: “Mio Signore e mio Dio!”

Purtroppo non è questo che accade con noi. Le nostre comunità cristiane sono frequentate quasi esclusivamente da “gemelli buoni” e sottomessi, ma anche … passivi e amorfi! Manca la vitalità a quei corpi! Il fatto è che non stanno là in tutta la loro “interezza”. La parte energica, istintiva, quella che avrebbe bisogno di essere evangelizzata, non compare all’ “incontro”.

Gesù disse che veniva per i peccatori, ma le nostre chiese sono frequentate da “giusti” che … non sentono la necessità di convertirsi! Quello che dovrebbe convertirsi, l’altro gemello, il “peccatore”, lo lasciamo tranquillamente a casa. È domenica, approfitta per “riposare” e affida la giornata al “gemello buono”. Il lunedì, poi, il gemello degli istinti e delle passioni sarà in piena forma per riprendere il comando.

Gesù alla ricerca di Tommaso

Avesse Gesù molti Tommaso! Nella celebrazione domenicale, è soprattutto di loro che il Signore viene alla ricerca… Saranno essi i suoi “gemelli”! Dio cerca uomini e donne “reali”, che si relazionano con lui come sono: peccatori che “soffrono” nella propria carne la tirannia degli istinti. Credenti che non si vergognano di comparire con questa parte incredula e resistente alla grazia. Che non vengono per fare una bella figura nell’ “assemblea dei credenti” ma per incontrarsi con il Medico della Divina Misericordia ed essere curati. È di questi che Gesù si fa fratello!

Il mondo ha bisogno della testimonianza di credenti onesti, capaci di riconoscere i propri errori, dubbi e difficoltà, che non nascondono la propria “duplicità” dietro una facciata di “rispettabilità” farisaica.

La missione necessita, pure, di discepoli che siano persone autentiche e non “dal collo torto”!… Di missionari che guardino dritto la realtà della sofferenza e che tocchino con le loro mani le piaghe dei crocifissi di oggi!…

Tommaso ci invita a riconciliare la nostra doppiezza per fare Pasqua!

Parola di Gesù, secondo il … Vangelo di Tommaso (n° 22.27): “Quando farete in modo che due siano uno, e farete sì che l’interno sia come l’esterno e l’esterno come l’interno, e l’alto come il basso, e quando farete del maschio e della femmina una cosa sola (…) allora entrerete nel Regno!”

P. Manuel João, comboniano
Castel d’Azzano (Verona), 13 aprile 2023

P. Manuel João Pereira Correia mccj
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