Padre Giovanni Taneburgo

Le Beatitudini di Gesù: Manuale per una vita evangelica 

Oggi focalizziamo la nostra attenzione sul passo evangelico della Liturgia Eucaristica. In esso abbiamo la presentazione delle Beatitudini che proclamano verità stupende come queste: Dio non ci vuole tristi, ma beati. Ci vuole persone dal cuore contento.

La Parola di Dio è sempre viva, efficace e sfidante. Ciò significa che quando ascoltiamo la Parola, ascoltiamo Dio stesso; quando accogliamo la Parola con fede e apertura di mente e di cuore, la Parola genera in noi gli effetti voluti da Dio a nostro vantaggio; e quando siamo veramente disposti a lasciarci trasformare da Dio, la Parola ci sprona per la crescita e ci dona pace nei nostri cuori. E’ una pace profonda che il mondo non può darci e non può toglierci. E’ anche pace che ha il significato di beatitudine, di gioia e di contentezza. Tutto ciò è particolarmente vero per la Parola con cui Gesù proclama le Beatitudini. E’ per questo che Mahatma Gandhi, un grande leader religioso e politico, che non apparteneva a nessuna denominazione cristiana, fu attratto dalle Beatitudini. Nella sua vita c’è un episodio che dovrebbe farci pensare.

Un giorno, durante la campagna per l’indipendenza dell’India, egli arrivò in una stazione ferroviaria di un paese del Sud dove c’erano migliaia di persone ad attenderlo. Sceso dal treno, Gandhi rimase in silenzio per diversi minuti. Invitato a dire qualcosa, prese dalla tasca del suo vestito un piccolo libro. Era il Nuovo Testamento, e dal Vangelo di Matteo lesse il testo delle otto Beatitudini. Poi fece un gesto di saluto rivolto alla gente e disse: “Questo è il messaggio che vi affido; tornate a casa e meditatelo”. Gandhi però non si unì mai a una comunità cristiana perché un giorno, mentre si trovava in Sud Africa, sentì il bisogno di entrare in una chiesa. Era stato attratto da voci bellissime che cantavano un inno di lode a Dio. All’entrata fu fermato da due uomini che gli dissero che non poteva entrare perché quella chiesa era soltanto per ‘bianchi’. Il comportamento di quei due uomini, vittime della separazione tra ‘bianchi’ e ‘neri’ non era soltanto contrario alle Beatitudini, ma anche contrario alle più elementari buone maniere. Con tristezza Gandhi disse tra sé e sé: “Amo il Vangelo, ma non mi unirò mai a una comunità cristiana”. Capite che grande responsabilità abbiamo quando tradiamo Cristo Gesù e il suo Vangelo; possiamo bloccare una persona fortemente orientata al bene, forse senza accorgercene.

Vediamo allora alcuni aspetti importanti delle Beatitudini che sono il nucleo del Discorso della Montagna di Gesù, e che la Chiesa Missionaria è chiamata a vivere e proclamare per essere da esse animata e per attrarre il mondo a Cristo Salvatore.

  1. Le Beatitudini sono il ritratto intimo più bello e più accurato di Cristo Gesù. Ciò significa che, pregando e meditando le Beatitudini, contempliamo Gesù che è il povero in spirito, il mite, colui che è nel pianto, colui che ha fame e sete di giustizia , colui che è misericordioso, il puro di cuore, colui che dona la pace, colui che è perseguitato. E’ così che noi diventiamo persone ‘Cristificate’, persone che somigliano a Lui.

  2. Le Beatitudini sono un programma rivoluzionario unico. La storia del genere umano ha conosciuto molte rivoluzioni che miravano a cambiare strutture e sistemi e causarono spargimento di sangue con risultati diversi: il successo o il fallimento. Altre rivoluzioni mirarono a cambiare i cuori e a rendere la vita più ricca, più dignitosa, più vera, lasciando un marchio positivo nella storia dell’umanità. La rivoluzione generata e attuata da Gesù attraverso le Beatitudini, appartiene a questo secondo gruppo in un modo eminente e creativo. Infatti essa ha dato alla vita un sapore divino e chiede a tutti impegno senza mezze misure perché la vita trionfi sulla morte, la verità sulla falsità, la generosità sull’egoismo. Notiamo che realizzare questo programma è possibile soltanto grazie all’energia che lo Spirito dona e che viene accolta da noi.

Ci sono tanti altri aspetti con cui potremmo descrivere le Beatitudini, ma concludo con l’affermare che, come abbiamo potuto vedere, esse presentano la visione più positiva della vita: invece di distruggere costruiscono, invece di proclamare leggi pesanti, esse sono Buona Notizia. Infatti generano in chi le accoglie la convinzione che siamo figlie e figli amati a Dio, che i nostri peccati sono perdonati se solo ci apriamo a Dio, e che lo Spirito Santo ci dona l’energia per superare il male e fare il bene.

Diamo ascolto a ciò che Gesù ci ha detto ancora una volta, con tutto l’attenzione di cui siamo capaci. In comunione gli uni con gli altri e per intercessione della Madonna e tutti i Santi e le Sante di Dio, diciamo con forza: Questo è ciò che chiediamo nella preghiera, questo è ciò che desideriamo con tutto il cuore, questo è ciò che vogliamo con la forza della nostra volontà.

P. Giovanni Taneburgo
Missionario Comboniano