Papa Francesco ci vuole insieme per la missione.
Nel suo messaggio per la giornata missionaria mondiale 2022 egli continua ad invitare tutti i Cristiani a contagiare la vita degli altri con la propria fede, a parlare di Dio con la testimonianza della propria vita, a essere uniti per difendere la fede e vincere le malattie contro il credo cristiano, come l’analfabetismo religioso, la desertificazione della fede, la morale fai da te, l’indifferenza e il rifiuto a tutto ciò che viene dalla Chiesa. Dice il Papa: “I Cristiani, come missionari di Cristo, non sono inviati a comunicare sé stessi, a mostrare le loro qualità e capacità persuasive o le loro doti manageriali. Hanno, invece, l’altissimo onore di offrire Cristo e il Suo vangelo con la parola e la vita,annunciando a tutti la Buona Notizia della sua salvezza con gioia e franchezza, come i primi apostoli”. Rimane,quindi, sempre valida l’osservazione di San Paolo VI: «L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni” (Evangelii nuntiandi, 41).
Il Papa, poi, ci ricorda che, come Cristiani, siamo chiamati tutti a seminare fede nella vita delle persone e comunità e testimoniarla con opere di carità cristiana, che creano speranza nel cuore dei crocifissi del nostro tempo. Papa Bergoglio cita Paolo : “Non ci stanchiamo di fare il bene; se infatti non desistiamo, mieteremo a suo tempo. Così dunque, finché ne abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti, anche a chi ci fa del male” (cf Gal 6,9-10). Per il Papa l’amore per il prossimo, soprattutto per i poveri e per i popoli che sono maltrattati e dimenticati, non è un lavoro di semplice filantropia, ma è mettere in pratica il Vangelo di Cristo.
Sempre nel suo messaggio missionario, il Papa presenta alcune sfide e sentimenti che devono stare a cuore a ogni cristiano:
- Missione è annunciare un Vangelo di speranza: missione écredere nella nostra vocazione di annunciatori di Cristo e accompagnare le missionarie e missionari sparsi per il mondo. Guai ad essere cristiani passivi, guai se dimentichiamo la missione, guai se non aiutiamo ad annunciare il vangelo. San Paolo ci ricorda che predicare il Vangelo é compito e gioia di ogni Cristiano (cf 1 Cor,9-16-19).
- Missione è difendere la vita: è tragico constatare come la cultura della morte e la persecuzione dei Cristiani stiano seminando vittime in numerose zone del pianeta. Il disprezzo della vita degli altri sta dilagando nel mondo e nella nostra Europa . Sulla cultura della morte non andiamo troppo lontano: nella pazzia della guerra Ucraina-Russia sta vincendo la morte, la distruzione, la paura e l’insicurezza. Nel Mediterraneo, poi, in cinque anni hanno perso la vita circa 20 mila persone, senza contare i dispersi.
- Missione è difendere la pace: come Cristiani non possiamo tacere e non possiamo essere indifferenti davanti alle sofferenze e alla morte di tanti innocenti. L’impegno nel campo della giustizia sociale, dei diritti umani e della pace ci è dettato dal Vangelo di Cristo.
E’ significativo come la Chiesa ci fa pregare nella S. Messa, con la preghiera eucaristica quinta C: “DIO, Padre di misericordia, donaci occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli; infondi in noi la luce della tua parola per confortare gli affaticati e gli oppressi: fa che ci impegniamo lealmente al servizio dei poveri e sofferenti. La tua Chiesa sia testimonianza viva di verità e di libertà, di giustizia e di pace, perché tutti gli uomini si aprano alla speranza di un mondo nuovo”
P. Teresino Serra