Padre Giovanni Taneburgo

 

Padre santo, oggi ti ringraziamo proprio dal cuore per il dono che ci hai dato in Cristo Gesù. Egli ci ascolta quando lo invochiamo, Egli è il difensore dei deboli e di chi si sente sconfitto ed Egli ci chiede di pregare senza stancarci nella convinzione che la preghiera è sempre la carta vincente da giocare!

Sì, proprio così: La preghiera è sempre la carta vincente da giocare. Nel passo evangelico di oggi, Gesù ci esorta a “pregare sempre senza stancarsi” nella convinzione che Dio è sempre attento e ci ascolta anche se il suo esaudirci non è sempre secondo i tempi e le modalità che abbiamo nelle nostre aspettative. Dio conosce benissimo i nostri veri bisogni e ci dà i suoi doni come e quando è bene per noi. Pregare da figli e figlie di Dio implica fidarsi di Lui e affidarsi a Lui anche nei momenti di stanchezza e di scoraggiamento quando la nostra preghiera potrebbe sembrarci inefficace. 

Il passo evangelico di oggi, ci insegna questa verità mediante una parabola che parla di una vedova indifesa che oltre ad aver subito un torto, trova nel giudice un muro di indifferenza. Dovette insistere molto, e soltanto così quella donna che chiedeva di essere ascoltata, indusse il giudice a farle giustizia anche se la motivazione di quest’uomo disonesto non era proprio di attenzione a quella donna che era nel bisono. La esaudì per non avere più fastidio da lei. Gesù naturalmente ci fa capire che Dio non ha gli stessi atteggiamenti del giudice disonesto verso chi prega. Gli atteggiamenti di Dio esprimono sempre e soltanto amore misericordioso mentre si prende cura di noi, sue figlie e suoi figli.

Il passo evangelico si conclude con una domanda che ci provoca e che ci fa capire che la vera preghiera è espressione di fede che, come dicevo sopra, è un fidarsi e un affidarsi a Dio. E’ questa la fede che il Salmo responsoriale (Salmo 120) esprime: “Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra. (…) Il Signore è il tuo custode. (…) Il Signore ti custodirà da ogni male: egli custodirà la tua vita. Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri, da ora e per sempre.

Il mondo fu creato da Dio come bello e buono perché fosse espressione della sua onnipotenza e della sua bellezza. La superbia, la sete di potere, l’egoismo, la mancanza di buon senso, la cattiveria e la crudeltà  di tanti che Papa Francesco ha descritto come diabolica, hanno trasformato il mondo in un campo invaso dalle erbacce delle ingiustizie, degli odi tra fratelli e sorelle, delle critiche negative, delle dicerie e di false notizie. La terra è intrisa di tanto sangue umano versato da cuori induriti come se nulla fosse. E noi stessi, non dobbiamo forse chiedere perdono per aver contribuito al tanto male che c’è nel mondo?

Che per intercessione della Madonna, abbiamo ad avere il desiderio della giustizia e l’impegno per realizzarla nella nostra società.

Giovanni Taneburgo
Missionario Comboniano