In una calda giornata d’estate, domenica 17 Luglio 2022, la parrocchia di Pieve di Curtarolo è in festa: p. Roberto Ardini celebra il cinquantesimo di sacerdozio, in ritardo causa Covid, essendo stato ordinato il 4 aprile 1971. Padre Roberto è un missionario comboniano, attualmente in missione nella Repubblica Democratica del Congo. Questa celebrazione é stata anche l’occasione per un saluto alla comunità cristiana e al paese, perché il prossimo 18 agosto riparte per Kinshasa, capitale del Congo, per involarsi poi verso il nord nella storica missione comboniana di Isiro.

In Congo ha già vissuto, come missionario, per trentasei anni, in vari servizi pastorali e come formatore nei seminari comboniani del Congo. A causa della sua sempre pronta disponibilità era diventato un specie di jolly, usato per intervenire in situazioni di urgenza in diverse missioni.

La missione comboniana nel Congo, poi diventato Zaire e in seguito ritornato ad essere Congo,ha vissuto al doppio ritmo di una situazione politico-sociale molto agitata a causa di guerre, rivoluzioni, ingiustizie, violenze e tanta povertà, da una parte e dall’altra da una vitalità religiosa straordinaria caratterizzata da due metodologie pastorali coinvolgenti i fedeli: il rito liturgico della Messa, detto ‘zairese’ e la presenza diffusa in tutto il paese delle CEVB, le Comunità Ecclesiali Viventi di Base.

Queste due metodologie permettono il protagonismo nelle comunità cristiane dei fedeli laici.

La presenza comboniana è iniziata con il martirio di quattro confratelli uccisi verso la fine del 1964.
Ora gran parte dei nuovi comboniani provengono dalle missioni del Congo.

A padre Roberto é stato chiesto di passare lunghi anni di servizio in Italia: quindici anni! In questi anni é stato impegnato in vari servizi, da cappellano in parrocchia a Palermo, a formatore e animatore missionario a Brescia, Como e Trento fino ad accettare di assistere, per qualche anno, i confratelli anziani e ammalati, a Verona.

Nella sua omelia, in cui esprimeva tutto il suo entusiasmo e la gioia di ripartire per il Congo, ha molto insistito nel ringraziare tutte le persone che lo hanno accompagnato nella sua vita, nominando varie persone tra cui i parroci del paese e altre persone della comunità cristiana importanti per la sua formazione e la sua scelta missionaria.

Erano presenti i suoi fratelli e sorelle e i numerosi nipoti, e tanti confratelli comboniani con cui ha condiviso qualche anno di missione in Congo. Anche due suore comboniane congolesi, che padre Roberto conosceva fin da bambine, hanno partecipato a questa festa, onorandolo con dei canti in Lingala, la lingua del Congo. Tanti hanno voluto contribuire generosamente alla missione di p. Roberto.

Tra qualche mese p. Roberto Ardini arriva al traguardo degli ottanta anni, ma non é questo un motivo per lasciare la missione in Congo, perché si dice che la forza che viene dall’esperienza e dalla saggezza, rischia di essere più importante della forza che viene dall’età. Auguri: buona missione!

p. Gaetano Montresor