Beati i costruttori di pace” : quelli che ascoltarono queste parole di Gesù dovettero rimanere sorpresi. Le parole di pace hanno sempre fatto meno scalpore della violenza. Alcuni ascoltatori avevano applaudito quando Gesù disse: non sono venuto a portare la pace, ma la spada ( Mt 10,34). Non avevano capito bene. Gesù parlava della lotta contro il male, per aprire la strada al bene e alla pace. Anche Pietro non capì il Gesù che gli ordinò di rimettere la spada nel fodero ( Gv 18,10)

PILATO E CAIFA

Caifa e Pilato entrano nella storia condannando a morte un innocente, Cristo Gesù. Pilato, il governatore, con la spada; Caifa,il capo supremo della religione,con la bibbia, sono nemici ,eppure si mettono d’accordo per eliminare un innocente, un personaggio scomodo come il predicatore di Nazareth. La storia dice che “essi aspettavano Gesù in Gerusalemme per ucciderlo”. La scena è umanamente triste: sembra che trionfi il malvagio, sembra che il male sia più forte del bene. Sembra che il giusto debba solo perdere e che gli arroganti trionfino sempre. Sembra! E Dio? Dio tace, sparisce, sembra nascondersi, quasi lasciando il potere nelle mani dei malvagi. Restano solo la rassegnazione, l’impotenza, il silenzio. Dio tace e quando parla presenta una logica che ci ammutolisce; una logica tutta sua e lontana dai nostri schemi. Dio sceglie sempre la forza lenta dell’amore. E Cristo non agirà come i potenti ed i grandi della storia, che costruiscono i loro regni sui cadaveri dei nemici, che si sono inventati e creati. Cristo si presenta come servo, come agnello mite . Questo è il piano di Dio, molto difficile da comprendere. Ma é sempre meglio fidarsi di Dio e stare dalla sua parte.

IL GRIDO DI CONDANNA

Il sangue dell’innocente ha una voce, una voce accusatrice per un delitto che non può essere nascosto. Il grido del sangue versato, che si alza dalla terra verso il cielo, denuncia sempre un crimine tremendo: un uomo ha ucciso il proprio fratello !(Elio Toaff) .Guardiamoci allo specchio. Non ci sono dubbi che nel corso degli ultimi millenni abbiamo fatto enormi progressi. Eppure, con tutto questo progresso non siamo in pace né con noi stessi né col mondo attorno. Il grande progresso materiale non è andato di pari passo col nostro progresso umano e spirituale. Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e che riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno egoismi, meno indifferenza. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale molto più che con armi nuove e più potenti.

MISSIONARI DI PACE

Il tempo dell’umanità, il nostro tempo è scandito dalla guerra. Anzi sembra che certe contrapposizioni politiche, economiche, culturali e religiose minaccino di favorire nuove e più pericolose guerre. Attualmente, oltre l’assurda e disumana guerra in Ucraina, sono in atto circa 140 focolai di guerre, guerriglie e disordini, che coinvolgono almeno 103 paesi. Producono rifugiati, sfollati, distruzione di case e raccolti, tortura e morte. Contro questo mare di violenza c’è l’azione di innumerevoli uomini e donne, volontari,missionarie e missionari , che si pongono come operatori di pace. Essi sono presenti per testimoniare la cultura della pace. Uomini e donne che vivono e lavorano insieme, al servizio di tutti, al di là delle differenze culturali, religiose ed etniche. E’ la schiera dei costruttori di pace che sono convinti che non è con la ragione del più forte che è possibile risolvere i problemi, ma è con la riconciliazione, la solidarietà e il rispetto delle differenze, che si creerà un mondo veramente umano. Sono quelli che il Vangelo chiama “Beati, perché operatori di pace; beati, perché rispondono al male col bene”. Mai come oggi c’è l’esigenza di educare l’umanità con la parola e l’azione a seguire il Cristo di Nazareth, che sognò e predicò un regno di pace, di giustizia, di amore e di verità.

P. Teresino Serra