Mercoledì, 1 settembre
Luca 4,38-44 Andava predicando nelle sinagoghe della Giudea

Cosa dice la Parola: nella sua prima giornata di attività, Gesù va nella sinagoga, entra nella famiglia, incontra la società nella piazza, va in un luogo solitario a pregare. Ovunque libera e guarisce. Gesù tocca tutta la realtà: la dimensione religiosa, sociale, familiare, ambientale.

Cosa dice a me oggi: anch’io ho qualcosa da dire alla comunità religiosa, alla famiglia, alla società. Lo sto dicendo con le mie scelte?

Cosa mi fa annunciare: abbiamo bisogno di incontrare oggi cristiani che hanno qualcosa da dire all’ambiente religioso, alla famiglia e alla società. Cristiani che vivono la loro identità, che seguono la loro strada senza lasciarsi condizionare.

 

Giovedì, 2 settembre 2017
Luca 5,1-11 E insegnava alle folle dalla barca

Cosa dice la Parola: quando non è manipolata la folla è simpatica: fa ressa attorno a Gesù e vuole ascoltare. Come puoi non guardare la folla con un sorriso? E come puoi non desiderare di avere il coraggio di Pietro e degli altri che nel nome di Gesù gettano le reti e poi lasciano tutta quell’abbondanza per seguirlo?

Cosa dice a me oggi: guardo le folle con simpatia e ammiro Pietro e i suoi amici pescatori nella loro scelta di seguire Gesù.

Cosa mi fa annunciare: il cuore di tutto è seguire Gesù che vale molto di più di due barche piene di pesci.

Venerdì, 3 settembre
Luca 5,33-39 Potete fare digiunare gli invitati quando lo sposo è con loro?

Cosa dice la Parola: Gesù ne ha del coraggio! Si presenta come lo sposo e lo fa di fronte a persone che conoscevano bene le Scritture nelle quali lo sposo del popolo e dell’umanità era Dio, solo Lui. Gesù si presenta come Dio, uguale al Padre: io e il Padre siamo uno.

Cosa dice a me oggi: la mia relazione con Dio e la relazione di Dio con me è una relazione sponsale, una relazione che tocca tutta la mia vita!

Cosa mi fa annunciare: Gesù presenta anche un’altra bella novità: l’alleanza di vita, il matrimonio con Dio, è basato sulla conversione, sulla misericordia e sull’inclusione di tutte le persone, di tutti i popoli.

 

Sabato, 4 settembre
Luca 6,1-5 Gesù passava fra i campi di grano e i suoi discepoli coglievano le spighe

Cosa dice la Parola: Luca ci presenta sette sabati nella vita di Gesù e poi ci presenta il giorno dopo il sabato, l’oggi eterno di Dio, il sabato definitivo (Lc 24,1). Gesù cammina solo e i discepoli si nutrono del grano che è lo stesso Gesù, l’Eucaristia.

Cosa dice a me oggi: sono chiamato a nutrirmi dell’Eucaristia, Gesù pane.

Cosa mi fa annunciare: il vero alimento del discepolo è Gesù. Il discepolo non si alimenta di norme e di precetti ma di una persona viva il cui nome è Gesù.

 

Domenica, 5 settembre
Marco 7,31-37 E subito gli si aprirono gli orecchi

Cosa dice la Parola: normalmente chi è sordo è anche muto: chi non ascolta non ha nulla da dire.!

Gesù ne ha avuto del coraggio! Gesù va in un territorio “pagano”; ascolta la richiesta di persone che non appartengono al popolo ebraico. L’amore, la misericordia non conoscono confini.

Cosa dice a me oggi: chi ama e ha sentimenti di misericordia non ha paura di sporcarsi le mani. Chi ama abbraccia il mondo e ogni suo abitante.

Cosa mi fa annunciare: proviamo a contestualizzare nella realtà di oggi questo brano del vangelo!

Proviamo a domandarci: è vero che dove non ci si ascolta non ci si ama? Dove non ci si ascolta si rimane sordi nello spirito e muti nel pensiero? Si rimane indifferenti, estranei, lontani, nemici? Ce lo dice anche la 107° giornata che oggi celebriamo: la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

 

Lunedì, 6 settembre
Luca 6,6-11 È lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?

Cosa dice la Parola: siamo chiamati, come Gesù, a impegnarci perché la vita sia vita per tutti. Siamo chiamati a favorire la nascita di condizioni di vita più umane. È questo un cammino difficile. Gesù a Nazaret ha fallito e ha fallito nella discussione sul sabato. Troppo forti gli interessi del potere. Ma vincerà la vita!

Cosa dice a me oggi: nulla mi può detenere dall’impegno di far crescere la vita in me e attorno a me. Sono a servizio della vita!

Cosa mi fa annunciare: la parola ultima è sempre la parola della vita. Questa parola fiorisce quando non diamo troppo spazio a noi stessi e ai nostri interessi.

Martedì, 7 settembre
Luca 6,12-19 E passò tutta la notte pregando Dio

Cosa dice la Parola: la scelta viene fatta dopo una notte di preghiera e sul monte, il luogo dell’incontro con Dio. Questa scelta non ne esclude altre. Ma tutte hanno in comune un elemento: il discepolo/apostolo viene scelto. La gratuità, che è alla base della scelta, è la caratteristica della vita di chi è scelto.

Cosa dice a me oggi: scelto gratuitamente per condividere giorno dopo giorno l’annuncio dell’amore del Padre, la salvezza in Gesù e la vita nuova nello Spirito.

Cosa mi fa annunciare: nel cuore del discepolo c’è la presenza che lo porta a condividere tutto. Siamo discepoli che condividono.

 

Mercoledì, 8 settembre
Matteo 1,1-16.18-23 Sua madre Maria si trovò incinta per opera dello Spirito Santo

Cosa dice la Parola: Tutti noi siamo inseriti in una storia che sempre è storia di salvezza. In questa storia il filo conduttore è sempre e solo la misericordia. Il credente sempre deve dire: “Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi”.

Cosa dice a me oggi: in Maria sempre riconosco la fedeltà di Dio che compie meraviglie.

Cosa mi fa annunciare: oggi, ognuno di noi vuole riconoscere la fedeltà del Dio della vita che sempre compie meraviglie. In Maria risplende la fedeltà di Dio.

 

Giovedì, 9 settembre
Luca 6,27-38 Amate i vostri nemici

Cosa dice la Parola: l’amore come semplice scambio di favori non è amore. L’amore fiorisce dove c’è gratuità e dono. L’amore è l’abolizione di ogni potere di una persona sull’altra. Capire il dolore di chi ti aggredisce aiuta a perdonare e a non voler male. L’amore verso l’altro, persona singola o gruppo, è sempre nonviolenza.

Cosa dice a me oggi: l’amore fiorisce dove c’è gratuità e dono, dove c’è la capacità di servire e condividere.

Cosa mi fa annunciare: valorizziamo un pensiero che lo Spirito ci regala attraverso Confucio: “L’uomo buono quando vede una qualità negli altri, la imita; quando vede un difetto negli altri, lo corregge in se stesso”.

 

Venerdì, 10 settembre
Luca 6,39-42 Non vedi la trave che è nel tuo occhio?

Cosa dice la Parola: è valido solo l’insegnamento e il consiglio di chi la Parola la vive. Chi insegna non può essere cieco. Non è cieco chi segue l’esempio e ispirazione di Gesù. Chi perde di vista Gesù ha una trave nell’occhio.

Cosa dice a me oggi: l’unico vero punto di riferimento nella mia vita è Gesù. Ogni altro riferimento non mi dona la pienezza, non ha la forza di rendermi persona che ci vede.

Cosa mi fa annunciare: lasciamo da parte i troppi riferimenti alle tradizioni, al mi hanno detto, al ho visto, … e mettiamo al centro la vita e la parola di Gesù, colui che tanto ha amato da dare la propria vita.

 

Sabato,11 settembre
Luca 6,43-49 Ogni albero si riconosce dal suo frutto

Cosa dice la Parola: i frutti sono le parole, ciò che si insegna. A nulla serve chiamare Gesù “Signore” se non lo riconosciamo come tale nella nostra vita. Ma attenti: la nostra deve essere una vita che ha fondamenta solide, Non possiamo vivere del sentito dire o di emozioni.

Cosa dice a me oggi: a me fa paura la superficialità, il non andare in profondità. Mi ha sempre illuminato la parola che ascoltavo ogni sera da babbo quando si coricava: O Signore dammi la vita e dammi l’onore!

Cosa mi fa annunciare: riconoscere la signoria di Gesù significa mettere in pratica, in situazioni sempre nuove, le sue esigenze di giustizia e di amore.

 

Domenica 12 settembre
Marco 8,27-35 Chi dice la gente che io sia?

Cosa dice la Parola: ciascuno di noi, la nostra comunità cristiana, il nostro istituto, la nostra chiesa, la nostra società ha il coraggio di chiedere a chi è fuori dalla porta: cosa pensi di me? Alle persone che camminano per la strada, uscendo oggi di chiesa, ho il coraggio di chiedere: cosa pensi di me? Cosa pensate di noi che stiamo uscendo da questa chiesa? E attenti a non rifugiarci in braccio a scuse che non hanno radici.

Cosa dice a me oggi: ma io ho il coraggio di chiedere alle persone cosa pensano di me? Cosa pensano della chiesa? Devo stare attento di non cadere nella tentazione di dire che l’altro non capisce!

Cosa mi fa annunciare: Gesù anche oggi dice a ciascuno di noi ciò che ha detto a Pietro: “Vade retro Satana”? Ossia: dietro a me. Non volere andare davanti. Lasciamo che davanti ci vada Gesù. Noi lo seguiamo camminando dietro a lui. Preghiamo e diciamo: Vieni o Spirito Santo!

 

Lunedì, 13 settembre
Luca 7,1-10 Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire

Cosa dice la Parola: Il centurione evangelizza Gesù, lo aiuta ad aprire i suoi orizzonti. Gesù ha sempre avuto coscienza dell’universalità dell’amore del Padre, e di esserci a questo mondo, come benedizione per tutti i popoli. Ma come? Questo, lui che cresceva in età, sapienza e grazia, lo scopre giorno dopo giorno lasciandosi evangelizzare.

Cosa dice a me oggi: lasciarmi evangelizzare mettendomi in ascolto ogni giorno, in ogni momento, in ogni situazione e di fronte ad ogni persona.

Cosa mi fa annunciare: i poveri ci evangelizzano. Chi la pensa in modo diverso ci evangelizza. I popoli e le giovani chiese ci evangelizzano. Gli immigrati ci evangelizzano.

 

Martedì, 14 settembre
Giovanni 3,13-17 Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito

Cosa dice la Parola: Il Vangelo di Gesù capovolge la logica umana e, perciò, solo una vera conversione ci consente di accoglierlo e di comprenderlo. Gesù si ritira quando “stavano per venire a prenderlo per farlo re” (6,15), ma offre se stesso quando lo vogliono crocifiggere. È assurdo!

Cosa dice a me oggi: la pace non si costruisce con la guerra ma solo con l’amore. Lo ha fatto Gesù e sono chiamato a farlo anch’io.

Cosa mi fa annunciare: per rispondere alla pazzia di questo mondo che distrugge la giustizia di Dio con la menzogna e la violenza, Gesù offre la verità dell’amore solidale con le vittime, fino alla croce, e ricostruisce l’armonia fra gli esseri umani

 

Mercoledì, 15 settembre
Giovanni 19,25-27 Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!

Cosa dice la Parola: è bello sentire dalla bocca di un uomo che sta morendo su una croce queste parole: “Ecco tuo figlio”. “Ecco tua madre”. Ma è ancora più bello che un uomo su una croce non pensi a se stesso ma a te e a me. E che ne dici se poi le parole che usa sono le parole che abbracciano con la tenerezza materna e filiale?

Cosa dice a me oggi: parole di tenerezza devono uscire dalla mia bocca nella mia vita di ogni giorno.

Cosa mi fa annunciare: niente, neppure il rifiuto totale come quello della croce, può togliermi la pace. Niente, seppure, la solitudine della croce. In compagnia del Padre non c’è solitudine.

 

Giovedì, 16 settembre
Luca 7,36-50 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui

Cosa dice la Parola: è bello il gesto del fariseo che invita Gesù. Siamo belli ogniqualvolta apriamo le nostre case e facciamo spazio all’altro. Ma non basta fare spazio all’altro: è necessario ascoltarlo e costruire insieme nuovi orizzonti. Gesù viene invitato in quella casa ma non viene invitato a entrare nella vita di chi quella casa la abita.

Cosa dice a me oggi: mi viene detto che i commensali mormoravano ma non come ha reagito Simone il fariseo. Mi piace pensare che abbia invitato Gesù nella sua vita diventando discepolo.

Cosa mi fa annunciare: è bella la narrazione evangelica che non ci dice come è andata a finire. Lascia spazio alla riflessione di ogni persona. Ci dice che non basta condividere ciò che abbiamo. È necessario condividere ciò che siamo: la vita!

 

Venerdì, 17 settembre
Luca 8,1-3 Di città in villaggio, Gesù annunciava la buona notizia del regno di Dio

Cosa dice la Parola: Gesù cammina, Gesù incontra, Gesù annuncia. Ma come? Non da solo. Con lui ci sono i discepoli, ci sono alcune donne. Dove c’è Gesù c’è comunità, una comunità che camminare e annuncia.

Cosa dice a me oggi: “insieme” è la scelta di Gesù che evangelizza. “Insieme” è la mia vocazione. Ne sono testimone. L’ho vissuto e lo sto vivendo! INSIEME.

Cosa mi fa annunciare: il mondo ci porta a isolarci. Gesù ci porta a camminare insieme e a condividere. La nostra debolezza è la solitudine. La nostra forza è la comunità, una comunità che cammina e annuncia.

 

Sabato, 18 settembre 
Luca 8,4-15 Il seme è la Parola di Dio

Cosa dice la Parola: Il seme è la Parola di Dio ma anche la tua Parola! È fantastico che Gesù parla del seminatore che esce a seminare! Il seminatore è Gesù, il seminatore è il discepolo! Nel seminatore batte il cuore del Dio Abbà, del Dio della vita!.

Cosa dice a me oggi: mi sento seminatore e questo sentirmi seminatore mi fa lodare e benedire il Dio Abbà. Che non ci sia terreno in cui io mi rifiuti di seminare!

Cosa mi fa annunciare: grazie Abbà perché continui a seminare in tutti la voglia di vivere. Grazie Abbà che fai di ogni persona, di ogni discepolo, un seminatore di vita! Diciamolo a tutti che la nostra vocazione è seminare!

 

Domenica, 19 settembre
Marco 9,30-37 Per la strada avevano discusso tra loro chi fosse mil più grande

Cosa dice la Parola: sentiamo vicini quei discepoli che parlano di chi è più importante. Anche noi facciamo gli stessi discorsi e abbiamo gli stessi pensieri. Dimentichiamo che siamo chiesa, persone che si realizzano servendo! nsieme scopramo che la verità delle cose la si coglie solo quando guardiamo il mondo con gli occhi di un bambino, come, non a caso, raccomanda Gesù.

Cosa dice a me oggi: se mi voglio bene non posso fare altra scelta che questa: servire. Mai posso dimenticare che l’albero non mangia i suoi frutti: li dona.

Cosa mi fa annunciare: il Regno di Dio è servire, condividere, donare. Il più piccolo è il più grande. Lasciarsi condurre, essere disposti a dire: sono qui; eccomi.

 

Lunedì, 20 settembre  
Luca 8,16-18 La pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.

Cosa dice la Parola: la lampada accesa è l’ascolto della Parola, il candelabro sono le buone opere. L’ascolto senza un nuovo stile di vita, è come la lampada coperta da un vaso, che presto si spegne per mancanza di ossigeno o, posta sotto il letto, che rischia di bruciare letto e casa.

Cosa dice a me oggi: se sono disposto a ricevere, riceverò sempre di più; se non sono disposto, rimarrò a mani vuote. La mia sarà una vita vuota, sterile!

Cosa mi fa annunciare: siamo missione! Non possiamo mai dimenticare che la candela accesa si consuma; che la lampada accesa consuma il suo olio. Non possiamo essere missione se non siamo disposti a consumarci pagando di persona.

 

Venerdì, 21 Settembre
Matteo 9,9-13 Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte
Cosa dice la Parola: Gesù non vede il banco delle imposte, vede la persona che sta lì seduta. Vedere la persona prima delle cose, questa è la nostra vocazione. Solo chi vede la persona prima delle cose comprende le parole di Gesù: – Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”.

Cosa dice a me oggi: quando mi chiedevano se mi piaceva Messico rispondevo che mi piacevano tanto le persone che in Messico ho incontrato.

Cosa mi fa annunciare: solamente chi vede le persone prima della cose cammina sulla strada della misericordia: non escluderà nessuno, dirà SI a tutti e a ciascuno.

 

Mercoledì, 22 settembre
Luca 9,1-6 Diede loro potere e autorità su tutti i demoni

Cosa dice la Parola: abbiamo potere sopra tutti i demoni. Sul demonio del potere, come sul demonio del possesso; sul demonio dell’apparire come sul demonio della rassegnazione; sul demonio del mi piace come sul demonio dell’odio.

Cosa dice a me oggi: ogni volta che dico “non posso” dico che Gesù è un bugiardo. Con la forza di Dio e la mia decisione tutto è possibile.

Cosa mi fa annunciare: una persona rassegnata non è discepolo. Possiamo dimenticare molte cose ma mai possiamo dimenticare che potere e autorità sul male ci sono stati donati e ci vengono donati ogni giorno.

 

Giovedì, 23 settembre 
Luca 9,7-9 Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare

Cosa dice la Parola: che un potente come Erode non sappia cosa pensare, non è cosa da niente! Che si chieda: ma chi è costui? Neppure questo è cosa da niente! Che non riesca a trovare una risposta, neppure questo è cosa da niente. Per sapere cosa pensare, per conoscere, per trovare una risposta è necessario essere discepoli.

Cosa dice a me oggi: Gesù lo conosco non a partire dalla testa ma dal cuore; non da lontano o per semplice sentito dire, ma da vicino.

Cosa mi fa annunciare: Gesù lo conosciamo insieme, mai se ci isoliamo. Proprio per questo Gesù chiama ognuno di noi per nome e poi ci invita a formare comunità e a metterci in cammino insieme.

 

Venerdì, 24 settembre
Luca 9,18-22
Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto

Cosa dice la Parola: non ci sono alternative: o tu sei una persona che fa soffrire o sei una persona che sa soffrire. Gesù sceglie la seconda strada e Gesù diventa Benedizione, Vita, Salvezza.

Cosa dice a me oggi: sogno di essere specialista nel soffrire e non nel far soffrire. San Daniele Comboni me lo ha insegnato. A Gesù gli diceva: “Signore sempre croci!”. Ma poi aggiungeva: “Sono felice nella croce che portata con amore genera trionfo e vita eterna”.

Cosa mi fa annunciare: l’unica moneta con la quale si può costruire vita è la moneta del dono, della gratuità, della sofferenza. Guardando la croce prima di dire quanto ha sofferto dobbiamo dire: quanto ha amato!

 

 

Sabato, 25 settembre
Luca, 9,43b-45
Quella frase restava per i discepoli del tutto misteriosa

Cosa dice la Parola: beati i discepoli che non legano il loro impegno di seguire Gesù al fatto di capire tutto con chiarezza. Il discepolo si fida. Il discepolo non mette al primo posto il capire ma l’amare.

Cosa dice a me oggi: amo perché sono amato. Non comprendo ma mi fido. Credo e ripeto: “Sulla tua parola getto la rete”.

Cosa mi fa annunciare: neppure Gesù capiva tutto quanto stava succedendo. Neppure Maria capiva. Ma Gesù si fida e dice: “Padre si compia la tua volontà”. E Maria dice: “Eccomi, sono la serva del Signore. Si compia in me la tua Parola”.

 

Domenica, 26 settembre 
Marco, 9,38-43.45.47-48 Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo

Cosa dice la Parola: essere discepolo di Gesù non è un privilegio, non ci dà diritti. Seguire Gesù è passione d’amore che ci rende fratelli; che ci porta ad alzare la voce, ad agire perché la vita sia liberata dagli scandali che inquinano e rovinano le persone. Dividere il mondo in buoni e cattivi, in noi e loro, è demonizzare il diverso. La nostra vocazione non è demonizzare ma divinizzare.

Cosa dice a me oggi: vivo perché il mondo scopra la presenza di Dio, perché il mondo si senta amato. Se divido e separo non realizzo la mia vocazione di rendere divino il mondo!

Cosa mi fa annunciare: annunciamo un Dio appassionato dell’umanità, un Dio che ama tutti, agisce in tutti e attraverso di tutti. Per essere annunciatori di vita siamo disposti a tutto. Siamo disposti a cambiare strada, stili di vita!

 

Lunedì, 27 settembre
Luca 9,46-50
Non glielo impedite, perché chi non p contro di noi, è con noi

Cosa dice la Parola: Gesù rigetta l’atteggiamento settario ed escludente dei suoi discepoli, che solo pensano nel loro prestigio e nella loro crescita, e adotta un’attitudine aperta e inclusiva, per la quale la prima cosa da fare è liberare da tutti i demoni che schiavizzano e distruggono le persone.

Cosa dice a me oggi: il bello e il buono è bello e buono da qualunque persona provenga. Sono chiamato a valorizzare il bello e il buono presente in ogni popolo e cultura.

Cosa mi fa annunciare: su invito di Gesù, siamo chiamati a vivere la nostra fede senza dissolverla in falsi relativismi (tutto va bene) e senza rinchiuderla in ciechi fanatismi (noi siamo i giusti, i migliori), atteggiamenti che nulla hanno a che vedere con lo Spirito di Gesù.

.

Martedì, 28 settembre
Luca 9,51-56 Gesù si diresse decisamente verso Gerusalemme

Cosa dice la Parola: nulla né nessuno detiene Gesù nel suo camminare verso Gerusalemme. Nulla né nessuno toglie la pace. Nulla né nessuno oggi può impedirci di essere missione!

Cosa dice a me oggi: come Gesù non perdo tempo a lottare contro gli ostacoli. Dedico tutte le mie energie nel proseguire il mio cammino di discepolo inviato al mondo. Una strada che si chiede non mi fa pensare che tutte le strade siano chiuse!

Cosa mi fa annunciare: i tempi di maturazione dei frutti sono diversi. Non posso dimenticarlo. E se non lo dimentico non perderò la pace con me stesso e non condannerò nessuno. Mai!

 

Mercoledì, 29 settembre 
Giovanni 1,47-51 Ti ho visto mentre stavi sotto il fico

Cosa dice la Parola: cos’è quel “ti ho visto mentre stavi sotto il fico“? Forse perché i maestri riunivano i discepoli sotto l’ombra dei fichi? Mi sono immaginato Natanaele col vivo desiderio di confrontarsi con altri e di sapere di più sul Messia. L’ho immaginato come una persona impegnata intellettualmente. Gesù ne tesse l’elogio: “ecco un vero israelita in cui non c’è falsità!”.

Cosa dice a me oggi: non so dove mi veda Gesù. Ma so che mi vede. Spero proprio che possa dire di me: ecco un vero discepolo missionario!

Cosa mi fa annunciare: abbiamo bisogno di conoscere maggiormente la nostra fede. Alimentiamola leggendo la Bibbia, alimentiamola leggendo qualche bel libro o rivista che ci aiuti a conoscerla maggiormente. Avere una certa conoscenza è il primo passo per alimentare la fede.

 

Giovedì. 30 settembre
Luca 10,1-12 Li inviò a due a due

Cosa dice la Parola: Gesù ci invia e ci dice che non possiamo essere inviati se non siamo liberi nelle nostre relazioni familiari e sociali; se non siamo liberi di fronte alle cose; se non siamo liberi di lasciarci accogliere.

Cosa dice a me oggi: anch’io sono inviato! Gioisco e dico: grazie.

Cosa mi fa annunciare: non si evangelizza da soli ma insieme. Ricordo due giovani che si mettono in cammino per raggiungere un campo di pescatori. Il cammino è lungo e faticoso. Quei due giovani, al loro ritorno, dopo alcuni giorni, hanno avuto la forza di dirci: non sentivamo la stanchezza. Con noi c’era Gesù. Camminavamo cantando e lodando.

All’inizio del mese missionario ci auguriamo di fare la stessa esperienza.

Miércoles, 1 de septiembre
Lucas 4: 38-44
Fue predicando en las sinagogas de Judea

¿Qué dice la Palabra?: en su primer día de actividad Jesús va a la sinagoga, entra en la familia, se encuentra con la sociedad en la plaza, va a un lugar solitario a orar. En todas partes libera y sana. Jesús toca toda la realidad: la dimensión religiosa, social, familiar y ambiental.

¿Qué me dice la Palabra?: yo también tengo algo que decirle a la comunidad religiosa, a la familia, a la sociedad. ¿Estoy diciendo esto con mis elecciones?

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: enemos que encontrarnos hoy con cristianos que tienen algo que decir al entorno religioso, a la familia y a la sociedad. Cristianos que viven su identidad, que siguen su camino sin dejarse influir

 

Jueves, 2 de septiembre
Lucas 5: 1-11
Y enseñó a las multitudes desde la barca

¿Qué dice la Palabra?: cuando no se manipula la multitud es agradable: se aglomera alrededor de Jesús y quiere escuchar. ¿Cómo no mirar a la multitud con una sonrisa? ¿Y cómo no desear tener la valentìa de Pedro y los demás que, en el nombre de Jesús, echaron las redes y luego dejaron toda esa abundancia para seguirlo?

¿Qué me dice la Palabra?: miro a la multitud con simpatía y admiro a Pedro y a sus amigos pescadores en su decisión de seguir a Jesús.

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: el corazón de todo es seguir a Jesús que vale mucho más que dos barcas llenas de peces.

 

Viernes 3 de septiembre
Lucas 5: 33-39
¿Puedes hacer ayunar a los invitados cuando el novio está con ellos?

¿Qué dice la Palabra?: ¡Jesús tiene valor! Se presenta como el esposo y lo hace frente a personas que conocían bien las Escrituras en las que el esposo del pueblo y de la humanidad era Dios, solo Él. Jesús se presenta como Dios, igual al Padre: Yo y el Padre somos uno.

¿Qué me dice la Palabra?: mi relación con Dios y la relación de Dios conmigo es una relación conyugal, ¡una relación que toca toda mi vida!

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: Jesús también presenta otra hermosa novedad: la alianza de vida, el matrimonio con Dios, se basa en la conversión, la misericordia y la inclusión de todas las personas, de todos los pueblos.

 

Sábado 4 de septiembre
Lucas 6: 1-5 Jesús pasó por los campos de trigo y sus discípulos recogieron las espigas.

¿Qué dice la Palabra?: Lucas nos presenta siete sábados en la vida de Jesús y luego nos presenta el día siguiente al sábado, el eterno hoy de Dios, el sábado definitivo (Lc 24, 1). Jesús camina solo y los discípulos se alimentan del trigo que es el mismo Jesús, la Eucaristía.

¿Qué me dice la Palabra?: estoy llamado a alimentarme de la Eucaristía, pan de Jesús.

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: el verdadero alimento del discípulo es Jesús, el discípulo no se alimenta de normas y preceptos, sino de una persona viva que se llama Jesús.

 

Domingo 5 de septiembre
Marcos 7: 31-37
Y al instante se le abrieron los oídos

¿Qué dice la Palabra?: normalmente quien es sordo también es mudo: ¡quien no escucha no tiene nada que decir!

¡Jesús tuvo valor! Jesús va a un territorio “pagano”. Jesus escucha la petición de personas que no pertenecen al pueblo judío. Amor y misericordia no conocen fronteras.

¿Qué me dice la Palabra?: los que aman y tienen misericordia no tienen miedo de ensuciarse las manos. Los que aman abrazan al mundo y a cada uno de sus habitantes.

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: ¡intentemos contextualizar este pasaje del Evangelio en la realidad de hoy!

Tratemos de preguntarnos: ¿es verdad que donde no se escucha no se ama? ¿Dónde no se escucha, se permanece sordos de espíritu y mudos de pensamiento? ¿Seguimos siendo indiferentes, extraños, distantes, enemigos? Nos lo dice la jornada 107 que celebramos hoy: la jornada Mundial del Migrante y del Refugiado.

 

Lunes 6 de septiembre
Lucas 6: 6-11
¿Es lícito hacer el bien o el mal, salvar una vida o suprimirla?

¿Qué dice la Palabra?: estamos llamados, como Jesús, a comprometernos para que la vida sea vida para todos. Estamos llamados a favorecer el nacimiento de condiciones de vida más humanas. Este es un camino difícil. Jesús en Nazaret falló y falló en la discusión del sábado. Los intereses del poder son demasiado fuertes. ¡Pero la vida ganará!

¿Qué me dice la Palabra?: nada puede detenerme en el compromiso de hacer crecer la vida en mí y a mí alrededor. ¡Estoy al servicio de la vida!

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: la última palabra es siempre la palabra de vida. Esta palabra florece cuando no nos damos demasiado espacio a nosotros mismos y a nuestros intereses.

 

Martes 7 de septiembre
Lucas 6: 12-19
Y pasó toda la noche orando a Dios

¿Qué dice la Palabra?: la elección se hace después de una noche de oración y en el monte, lugar de encuentro con Dios, esta elección no excluye a los demás. Pero todos tienen un elemento en común: el discípulo-apóstol es elegido. La gratuidad, que es la base de la elección, es la característica de la vida de los elegidos.

¿Qué me dice la Palabra?: elegido gratuitamente para compartir día tras día el anuncio del amor del Padre, la salvación en Jesús y la vida nueva en el Espíritu.

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: en el corazón del discípulo está la presencia que lo lleva a compartirlo todo. Somos discípulos que compartimos.

 

Miércoles 8 de septiembre
Mateo 1,1-16,18-23
Su madre María fue encontrada embarazada por obra del Espíritu Santo

¿Qué dice la Palabra?: todos estamos insertos en una historia que siempre es historia de salvación. En esta historia, el hilo conductor es siempre y solo la misericordia. El creyente siempre debe decir: “Todo esto sucedió para que se cumpliera lo dicho por el Señor por medio del profeta: He aquí, la virgen concebirá y dará a luz un hijo: se le dará el nombre de Emanuel, que significa Dios con nosotros”.

¿Qué me dice la Palabra?: en María reconozco siempre la fidelidad de Dios que obra maravillas.

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: hoy, cada uno de nosotros quiere reconocer la fidelidad del Dios de la vida que siempre obra maravillas. La fidelidad de Dios brilla en María.

 

Jueves 9 de septiembre
Lucas 6: 27-38
Ama a tus enemigos

¿Qué dice la Palabra?: el amor como simple intercambio de favores no es amor. El amor florece donde hay gratuidad y don. El amor es la abolición de todo poder de una persona sobre otra. Comprender el dolor de quienes te atacan, ayuda a perdonar y a no querer mal. El amor por el otro, soltero o en grupo, es siempre la no violencia.

¿Qué me dice la Palabra?: el amor florece donde hay gratuidad y don, donde hay capacidad de servir y compartir.

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: valoramos un pensamiento que el Espíritu nos da a través de Confucio: “Cuando un buen hombre ve una cualidad en los demás, la imita; cuando ve un defecto en los demás, lo corrige en sí mismo”.

 

Viernes 10 de septiembre
Lucas 6: 39-42
¿No puedes ver la viga que está en tu ojo?

¿Qué dice la Palabra?: sólo son válidas las enseñanzas y los consejos de quienes viven la Palabra. Quien enseña no puede ser ciego. El que sigue el ejemplo y la inspiración de Jesús no es ciego, el que pierde de vista a Jesús tiene una viga en el ojo.

¿Qué me dice la Palabra?: el único referente verdadero en mi vida es Jesús, cualquier otra referencia no me da plenitud, no tiene la fuerza para hacerme una persona que ve.

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: dejemos de lado demasiadas referencias a las tradiciones, a lo que me dijeron, a lo que he visto y pongamos en el centro la vida y la palabra de Jesús, el que tanto amó que diò su propia vida.

 

Sábado 11 de septiembre
Lucas 6: 43-49
Cada árbol es reconocido por su fruto

¿Qué dice la Palabra?: los frutos son las palabras, lo que se enseña. De nada sirve llamar a Jesús “Señor” si no lo reconocemos como tal en nuestra vida. Pero cuidado: la nuestra debe ser una vida que tenga cimientos sólidos, no podemos vivir de rumores o emociones.

¿Qué me dice la Palabra?: la superficialidad me asusta, no profundizar. Siempre me ilumina la palabra que escuchaba todas las noches de mi padre cuando se iba a la cama: ¡Oh Señor, dame vida y dame honor!

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: reconocer el señorío de Jesús significa poner en práctica, en situaciones siempre nuevas, sus exigencias de justicia y amor.

 

Domingo 12 de septiembre
Marcos 8: 27-35
¿Quién dice la gente que soy?

¿Qué dice la Palabra?: cada uno de nosotros, nuestra comunidad cristiana, nuestro instituto, nuestra Iglesia, nuestra sociedad, tenemos el valor de preguntar a los que están fuera de la puerta: ¿qué piensan de mí? A la gente que camina por la calle, saliendo hoy de la iglesia, tengo el valor de preguntar: ¿qué piensas de mí? ¿Qué piensas de nosotros que salimos de esta iglesia? Y tengamos cuidado de no refugiarnos en los brazos de las excusas que no tienen raíces.

¿Qué me dice la Palabra? ¿tengo el coraje de preguntarle a la gente qué piensan de mí? ¿Qué piensan de la Iglesia? ¡Debo tener cuidado de no caer en la tentación de decir que el otro no comprende!

¿Qué me lleva a anunciar la Palabra?: Jesús también hoy nos dice a cada uno de nosotros lo que le dijo a Pedro: “Vate, detrás Satanás” Es decir: detrás de mí. No quiero seguir adelante. Dejemos que Jesús vaya delante de nosotros, lo seguimos caminando detrás de Él. Oremos y digamos: ¡Ven, Espíritu Santo!

 

Lunes 13 de septiembre
Lucas 7: 1-10
El criado de un centurión estaba enfermo y estaba a punto de morir

¿Qué dice la Palabra?: el centurión evangeliza a Jesús, le ayuda a abrir sus horizontes. Jesús siempre ha sido consciente de la universalidad del amor del Padre y de estar en este mundo como una bendición para todos los pueblos. ¿Pero cómo? Este, quien creció en edad, sabiduría y gracia, lo descubre día tras día dejándose evangelizar.

¿Qué me dice la Palabra?: dejarme evangelizar escuchando todos los días, en cada momento, en cada situación y atento a cada persona.

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: los pobres nos evangelizan. Los que piensan diferente nos evangelizan. Los pueblos y las iglesias jóvenes nos evangelizan. Los inmigrantes nos evangelizan.

 

Martes 14 de septiembre
Juan 3,13-17
Dios amó tanto al mundo que dio al Hijo unigénito

¿Qué dice la Palabra?: el Evangelio de Jesús trastoca la lógica humana y, por tanto, solo una verdadera conversión nos permite acogerlo y comprenderlo. Jesús se retira cuando “estaban a punto de venir y tomarlo para hacerlo rey” (6:15), pero se ofrece cuando quieren crucificarlo. ¡Es absurdo!

¿Qué me dice la Palabra?: la paz no se construye con la guerra sino solo con el amor. Jesús lo hizo y yo también estoy llamado a hacerlo.

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: para responder a la locura de este mundo que destruye la justicia de Dios con mentiras y violencia, Jesús ofrece la verdad del amor en solidaridad con las víctimas, incluso en la cruz, y reconstruyendo la armonía entre los seres humanos.

 

Miércoles 15 de septiembre
Juan 19,25-27
¡Ahí tienes a tu hijo! ¡Aquí está tu madre!

¿Qué dice la Palabra?: da gusto escuchar de boca de un hombre que agoniza en una cruz estas palabras: “He ahí a tu hijo”. “Aquí está tu madre”. Pero es aún más hermoso que un hombre en una cruz no piense en sí mismo sino en ti y en mí. ¡Las palabras que usa son palabras que abrazan con ternura maternal y filial!

¿Qué me dice la Palabra?: palabras de ternura deben salir de mi boca en mi vida diaria.

¿Hoy qué me lleva a anunciar la Palabra?: nada, ni siquiera el rechazo total como el de la cruz, puede quitarme la paz. Nada, sin embargo, tampoco la soledad de la cruz, en la compañía del Padre es soledad.

 

Jueves 16 de septiembre
Lucas 7: 36-50
Uno de los fariseos lo invitó a comer con él

¿Qué dice la Palabra?: lo que hace el fariseo que invita a Jesús es algo hermoso. Somos hermosos cada vez que abrimos nuestros hogares y dejamos espacio para los demás. Pero no basta con dejar espacio al otro: es necesario escucharlo y construir juntos nuevos horizontes. Se invita a Jesús a entrar en esa casa, pero no se le invita a entrar en la vida de quienes viven allí.

¿Qué me dice la Palabra?: me han dicho que los comensales murmuraron pero no cómo reaccionó Simón el fariseo. Me gusta pensar que invitó a Jesús a engresar en su vida convirtiéndose en discípulo.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: la narración del Evangelio es hermosa, que no nos dice cómo terminó. Deja espacio para la reflexión de cada uno. Nos dice que no basta con compartir lo que tenemos. Es necesario compartir lo que somos: ¡nuestra propia vida!

 

Viernes 17 de septiembre
Lucas 8: 1-3
De ciudad en aldea, Jesús anunció las buena nueva del reino de Dios.

¿Qué dice la Palabra?: Jesús camina, Jesús se encuentra, Jesús anuncia. ¿Pero cómo? No solito. Con él están los discípulos, hay tambien algunas mujeres. Donde está Jesús hay una comunidad, una comunidad que camina y anuncia.

¿Qué me dice la Palabra?: “juntos” es la elección de Jesús que evangeliza. “Juntos” es mi vocación. Soy un testigo. ¡Lo he vivido y lo estoy viviendo! JUNTOS.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: el mundo nos lleva a aislarnos. Jesús nos lleva a caminar juntos y a compartir. Nuestra debilidad es la soledad. Nuestra fuerza es la comunidad, una comunidad que camina y anuncia.

 

Sábado 18 de septiembre
Lucas 8:
4-15 La semilla es la Palabra de Dios

¿Qué dice la Palabra?: La semilla es la Palabra de Dios, ¡pero también tu Palabra! ¡Es fantástico que Jesús hable del sembrador que sale a sembrar! ¡El sembrador es Jesús, el sembrador es el discípulo! ¡En el sembrador late el corazón del Dios Abbà, el Dios de la vida!

¿Qué me dice la Palabra?: Me siento sembrador y este sentimiento de sembrador me hace alabar y bendecir al Dios Abbà. ¡Que no haya tierra en la que me niego a sembrar!

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: gracias Abbà por seguir sembrando la voluntad de vivir en todos. ¡Gracias Abbà, haces sembrador de vida de cada persona, de cada discípulo! ¡Digamos a todos que nuestra vocación es sembrar!

 

Domingo 19 de septiembre
Marcos 9,30-37 A lo largo del camino habian discutido sobre quien era el mas importante de todos.

¿Qué dice la Palabra?: escuchemos de cerca a esos discípulos que hablan de quién es más importante. También nosotros hacemos los mismos discursos y tenemos los mismos pensamientos. Olvidamos que somos iglesia, gente que se realiza sirviendo. Juntos descubrimos que la verdad de las cosas solo se capta cuando miramos el mundo con los ojos de un niño, asì como nos lo recomienda Jesús.

¿Qué me dice la Palabra?: si me amo a mí mismo, no puedo hacer otra opción que esta: servir. Nunca podré olvidar que el árbol no come sus frutos: los da.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: el Reino de Dios es servir, compartir, dar. El más pequeño es el más grande. Dejarse llevar, estar dispuesto a decir: aquí estoy; Aquí estoy.

 

Lunes 20 de septiembre
Lucas 8: 16-18
Lo coloca sobre un candelero para que quien entre pueda ver la luz.

¿Qué dice la Palabra?: la lámpara encendida es escuchar la Palabra, el candelero son las buenas obras. Escuchar sin un nuevo estilo de vida es como una lámpara cubierta por un jarrón, que pronto se apaga por falta de oxígeno o, colocada debajo de la cama, que corre el riesgo de quemar la cama y el hogar.

¿Qué me dice la Palabra?: si estoy dispuesto a recibir, recibiré más y más; si no estoy dispuesto, me quedaré con las manos vacías. ¡La mía será una vida vacía y estéril!

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: ¡somos misión! Nunca podemos olvidar que la vela encendida se consuma; que una lámpara encendida consuma su aceite. No podemos ser una misión si no estamos dispuestos a consumirnos pagando en persona.

 

Martes 21 de septiembre
Mateo 9: 9-13
Jesús vio a un hombre, llamado Mateo, sentado en la mesa de impuestos.

¿Qué dice la Palabra?: Jesús no ve la mesa de impuestos, ve a la persona que está sentada allí. Ver a la persona antes que las cosas, esa es nuestra vocación. Sólo quien ve a la persona antes que las cosas comprende las palabras de Jesús: – Ve y aprende lo que significa: “Quiero misericordia y no sacrificios”.

¿Qué me dice la Palabra?: cuando me preguntaban si me gustaba México les respondí que me gustaba mucho mas la gente que conocì en México. ¡Las personas son la riqueza de un Pais, del Mundo!

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: sólo los que ven a las personas antes que las cosas caminan por el camino de la misericordia: no excluirán a nadie, dirán SÍ a todos y cada uno.

 

Miércoles 22 de septiembre
Lucas 9: 1-6
Les diò poder y autoridad sobre todos los demonios

¿Qué dice la Palabra?: tenemos poder sobre todos los demonios. Sobre el diablo del poder, como sobre el diablo del poseer; sobre el diablo de aparecer, como sobre el diablo de la resignación; tanto que sobre el diablo del placer, como tambien sobr el diablo del odio.

¿Qué me dice la Palabra?: cada vez que digo “no puedo”, digo que Jesús es un mentiroso porque con la fuerza de Dios y mi decisión todo es posible.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: una persona resignada no es un discípulo. Podemos olvidar muchas cosas, pero nunca podemos olvidar que el poder y la autoridad sobre el mal se nos han dado y se nos dan todos los días.

 

Jueves 23 de septiembre
Lucas 9: 7-9
Herodes se enteró de todos estos eventos y no supo qué pensar

¿Qué dice la Palabra?: que una persona poderosa como Herodes no sepa qué pensar, ¡no es un asunto baladí! Que se pregunte: ¿pero quién es? ¡Esto tampoco es un asunto trivial! Que no pueda encontrar una respuesta, tampoco es un asunto trivial. Para saber qué pensar y encontrar una respuesta, es necesario ser discípulo.

¿Qué me dice la Palabra?: conozco a Jesús no con la cabeza, sino con el corazón; no de lejos o de rumores, sino de cerca.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: a Jesús lo conocemos juntos, nunca si nos aislamos. Precisamente por eso Jesús nos llama a cada uno por nuestro nombre y luego nos invita a formar comunidades y emprender juntos el camino.

 

Viernes 24 de septiembre
Lucas 9:18-22 El
Hijo del Hombre debe sufrir mucho

¿Qué dice la Palabra?: no hay alternativas: o eres una persona que hace sufrir o eres una persona que sabe sufrir. Jesús elige el segundo camino y Jesús se convierte en Bendición, Vida, Salvación.

¿Qué me dice la Palabra?: sueño con ser un especialista en el sufrimiento y no en hacer sufrir a la gente. San Daniel Comboni me enseñó esto. A Jesús le dijo: “¡El Señor siempre cruces!”. Pero luego agregó: “Soy feliz en la cruz que, llevada con amor, genera triunfo y vida eterna”.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: la única moneda con la que se puede construir la vida es la moneda del don, de la gratuidad, del sufrimiento. Mirando la cruz, antes de decir cuánto sufrió debemos decir: ¡cuánto amó!

 

Sábado 25 de septiembre
Lucas, 9,43b-45
Esa frase permaneció completamente misteriosa para los discípulos

¿Qué dice la Palabra?: bienaventurados los discípulos que no atan su compromiso de seguir a Jesús al hecho de que entienden todo con claridad. El discípulo confía. El discípulo no pone la comprensión en primer lugar, sino el amor.

¿Qué me dice la Palabra?: amo porque soy amado. No entiendo pero confío. Creo y repito: “En tu palabra tiro la red”.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: ni siquiera Jesús entendió todo lo que estaba pasando. Ni siquiera María lo entendió. Pero Jesús confía y dice: “Padre, hágase tu voluntad”. Y María dice: “Aquí estoy, soy la sierva del Señor. Que tu Palabra se cumpla en mí”.

 

Domingo 26 de septiembre
Mc, 9,38-43.45.47-48 Si tu pie te escandaliza, córtalo

¿Qué dice la Palabra?: ser discípulo de Jesús no es un privilegio, no nos da derechos. Seguir a Jesús es una pasión de amor que nos hace hermanos; lo que nos lleva a alzar la voz, a actuar para que la vida se libere de los escándalos que contaminan y arruinan a las personas. Dividir el mundo en buenos y malos, en nosotros y en ellos, es demonizar lo diferente. Nuestra vocación no es demonizar sino divinizar.

¿Qué me dice la Palabra?: vivo para que el mundo descubra la presencia de Dios, para que el mundo se sienta amado. ¡Si divido y separo no cumplo con mi vocación de hacer divino el mundo!

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: anunciamos a un Dios apasionado por la humanidad, un Dios que ama a todos, actúa en todos y a través de todos. Para ser heraldos de la vida estamos dispuestos a hacer cualquier cosa. ¡Estamos dispuestos a cambiar caminos, estilos de vida!

 

Lunes 27 de septiembre
Lucas 9: 46-50
No se lo impidan, porque el que no está contra nosotros está con nosotros

¿Qué dice la Palabra?: Jesús rechaza la actitud sectaria y excluyente de sus discípulos, que sólo piensan en su prestigio y su crecimiento, y adopta una actitud abierta e inclusiva, para lo cual lo primero que hay que hacer es liberarse de todos los demonios que esclavizan y esclavizan y destruyen a las personas.

¿Qué me dice la Palabra?: lo bello y lo bueno es hermoso y bueno mal allà de la persona que lo hace. Estoy llamado a valorar la belleza y el bien presente en cada persona, pueblo y cultura.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: por invitación de Jesús, estamos llamados a vivir nuestra fe sin disolverla en falsos relativismos (todo está bien) y sin encerrarla en ciego fanatismo (somos los justos, los mejores), actitudes que no tienen nada que ver con el Espíritu de Jesús.

 

Martes 28 de septiembre
Lucas 9, 51-56
Jesús se encamina con decisión hacia Jerusalén

¿Qué dice la Palabra?: nada ni nadie detiene a Jesús en su camino hacia Jerusalén. Nada ni nadie puede quitarnos la paz. ¡Nada ni nadie hoy puede impedirnos ser misión!

¿Qué me dice la Palabra?: como Jesús, no pierdo el tiempo luchando contra los obstáculos. Dedico todas mis energías a continuar mi camino como discípulo enviado al mundo. ¡Un camino sin rumbo no me hace pensar que todos los caminos estén cerrados!

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: los tiempos de maduración de los frutos son diferentes. No puedo olvidarlo. Y si no lo olvido, no perderé la paz conmigo mismo y no condenaré a nadie. ¡Nunca!

 

Miércoles 29 de septiembre
Juan 1,47-51
Te vi mientras estabas debajo de la higuera

¿Qué dice la Palabra: qué es ese “Te vi mientras estabas debajo de la higuera”?, ¿era quizás porque los maestros reunían a sus discípulos bajo la sombra de las higueras? Me imaginé a Natanael con un fuerte deseo de compararse con los demás y saber más sobre el Mesías. Lo imagino como una persona intelectualmente comprometida. Jesús lo alaba: “¡Aquí hay un verdadero israelita en quien no hay falsedad!”.

¿Qué me dice la Palabra?: no sé dónde me ve Jesús, pero sé que me ve. Realmente espero que pueda decir de mí: ¡aquí hay un verdadero discípulo misionero!

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: necesitamos conocer más nuestra fe. Aliméntela leyendo la Biblia, alimentémosla leyendo algún buen libro o revista que nos ayude a conocerlo mejor. Tener algún conocimiento es el primer paso para nutrir la fe.

 

Jueves. 30 de septiembre
Lucas 10: 1-12 Los envió de dos en dos

¿Qué dice la Palabra?: Jesús nos envía y nos dice que no podemos ser enviados si no somos libres en nuestras relaciones familiares y sociales; si no somos libres ante las cosas; si no somos libres para dejarnos acoger.

¿Qué me está diciendo hoy?: ¡Yo también soy enviado! Me regocijo y digo: gracias.

Hoy ¿qué me hace anunciar la Palabra?: no se evangeliza solos, sino juntos. Recuerdo a dos jóvenes que partieron para llegar a un campamento de pescadores. El viaje era largo y agotador. Esos dos jóvenes, a su regreso, a los pocos días, tuvieron la fuerza para decirnos: no nos sentíamos cansados. Con nosotros estaba Jesús, caminábamos cantando y alabando.

 

Al comienzo del mes misionero esperamos tener la misma experiencia.