LA NOSTRA PRESENZA SUL TERRITORIO

 

Apriamo questa prima quindicina del mese di novembre con una riflessione che prendo da un sito web.

“`Ci siamo addormentati in un mondo, e ci siamo svegliati in un altro.
Improvvisamente Disney è fuori dalla magia, Parigi non è più romantica, New York non si alza più in piedi, il muro cinese non è più una fortezza, e la Mecca è vuota.
Abbracci e baci diventano improvvisamente armi, e non visitare genitori e amici diventa un atto d’amore.
Improvvisamente ti rendi conto che il potere, la bellezza e il denaro non hanno valore e non riescono a offrirti l’ossigeno per cui stai combattendo.
Il mondo continua la sua vita ed è bellissimo. Mette solo gli esseri umani in gabbie. Penso che ci stia inviando un messaggio: “Non sei necessario. L’aria, la terra, l’acqua e il cielo senza di te stanno bene.
Quando tornate, ricordate che siete miei ospiti. Non i miei padroni”.“`

In questo contesto continuiamo il nostro studio sulla Laudato si’. Partecipa anche tu. Siamo giunti al ventunesimo incontro. Trovi sia il testo scritto che il testo parlato nel sito www.comboniani.org cliccando su “comunità Troia”. Oppure puoi accedere direttamente a tutti i 21 incontri con il seguente link https://www.comboniani.org/?page_id=24261

Abbiamo terminato il mese missionario chiedendo il fiorire di vocazioni missionarie.

E iniziamo il mese di novembre costretti a rinunciare alla maggior parte delle iniziative sul territorio.

Portiamo avanti:

  • la mini riflessione sul vangelo di ogni giorno;
  • la riflessione per piccoli gruppi sul vangelo domenicale;
  • la rubrica quindicinale “La nostra presenza sul territorio”
  • l’incontro settimanale sulla Laudato si’ sia in un file scritto come anche in un file parlato.
  • con un gruppo di amici di Foggia ogni giorno un pensiero sulla Pace.

Alcuni gruppi di Foggia hanno chiesto un pensiero giornaliero sulla PACE. Il pensiero lo inviamo a mezzo WathsApp e a voi, per il momento, lo allego in appendice. In seguito lo invieremo solo a chi ce ne farà richiesta. Non ci siano pensieri più belli sulla pace di quelli contenuti nella Bibbia e sono oltre 300. Iniziamo il nostro cammino sui sentieri della PACE con i saluti di pace che troviamo nella Bibbia.

Chi lo desidera può leggere oltre al versetto riportato anche il contesto in cui è posto.

Inoltre sarebbe bene domandarci: chi offre il saluto, in che circostanza e in che ambiente.

Consigliamo di riportare su un quaderno i pensieri biblici sulla PACE.

In questo mese di novembre consigliamo anche di iscrivere i propri defunti all’Opera del Redentore che permette di avere un ricordo giornaliero per vivi e defunti nelle Messe celebrate quotidianamente a turno da un missionario comboniano. Il contributo per un anno è di 20 euro e perpetua, ossia fino a quando esisteranno i comboniani, di euro 200. Accettiamo anche intenzioni di Messe. Comunicateci i nomi e il contributo può essere versato sui conti indicati qui di seguito.

Eccoli i riferimenti: IT52G0306909606100000105858 INTESA SANPAOLO filiale di Troia;

CCP 12031712 Missionari Comboniani – Troia  FG

Continuiamo con la diffusione della AGENDA BIBLICA MISSIONARIA 2021. L’Agenda Biblica Missionaria ci accompagna durante tutto l’anno e ci aiuta a vivere ogni giorno dell’anno con un respiro missionario. Richiedeteci copie della Agenda ancora disponibile nel formato grande, in quello piccolo e in quello settimanale.

I viaggi e gli impegni sul territorio li stiamo limitando molto. Comunque sono previsti i seguenti:

1 novembre alle 11,30 celebro Messa alla Mediatrice qui a Troia.

2 novembre a Lucera partecipo alla Messa presieduta dal Vescovo alle 10,30 per ricordare i nostri defunti e alla sera alle 18,00 nella nostra chiesa della Mediatrice.

8-13 novembre a Pesaro partecipo, con altri confratelli, in un corso annuale di esercizi spirituali.

15 novembre.  Organizziamo qui a Troia la Giornata Mondiale del Povero.

Con la gioia di poter dire SIAMO MISSIONE.

  1. Ottavio

— avevamo promesso a p. Davide per l’accoglienza dei profughi di inviargli 3000,00 euro e invece non siamo giunti neppure a 800,00!

 

APPENDICI

Appendice 1: FRASI QUOTIDIANE SULLA PACE

1° novembre – Genesi 45,24 “Poi congedò i fratelli e, mentre partivano, disse loro: – Non litigate durante il viaggio”.

2 novembre – Esodo 4,18 “Ietro rispose a Mosè: Va’ in pace”.

3 novembre – Giudici 6,23 “Il Signore gli disse: – La pace sia con te, non temere, non morirai”.

4 novembre – Giudici 18,6 “Il sacerdote rispose loro: – Andate in pace, il viaggio che fate è sotto lo sguardo del Signore”.

5 novembre – Giudici 19,20 “Il vecchio gli disse: – La pace sia con te! Prendo a mio carico quanto ti occorre, non devi passare la notte sulla piazza”.

6 novembre – I Samuele 1,17 “Eli disse ad Anna: – Va’ in pace, e il Dio di Israele ti conceda quanto gli hai chiesto”.

7 novembre – I Samuele 20,42 “E Gionata disse a Davide: – Va’ in pace, ora che noi due abbiamo giurato nel nome del Signore in questi termini “Il Signore sia tra me e te, tra la mia discendenza e la tua discendenza per sempre”.

8 novembre – I Samuele 25,6 9 “Voi direte così a mio fratello: – Pace a te, pace alla tua casa e pace a quanto ti appartiene”.

9 novembre – I Samuele 25,35 “Davide prese poi dalle mani di lei quanto gli aveva portato e le disse: – Torna a casa in pace”.

10 novembre – 2 Samuele 18,28 “Achimàas gridò al re: – Pace! Poi si prostrò al re con la faccia a terra e disse “Benedetto sia il Signore tuo Dio…”.

11 novembre – 2 Re 5,19 “Egli disse: – Va in pace. Partì da lui e fece un bel tratto di strada”.

12 novembre – 1 Cronache 12,19 “Allora lo spirito invase Amasai, capo dei Trenta: -Ter te, Davide, e con te figlio di Iesse. Pace, pace a te, e pace a chi ti aiuta, perché il tuo Dio ti aiuta”.

13 novembre – Tobia 10,12 “Poi disse a Sara sua figlia: – Va’ dai tuoi suoceri, poiché in questo momento essi sono i tuopi genitori, come coloro che ti hanno dato la vita. Va’ in pace, figlia, e possa sentire buone notizie a tuo riguardo, finché sarò in vita”.

14 novembre – Tobia 12,17 “Ma l’angelo disse loro: – Non temete, la pace sia con voi. Benedite Dio per tutti i secoli”.

15 novembre – Tobia 13,15 “Beati coloro che ti amano, beati coloro che esulteranno per la tua pace”.

 

Appendice 2: MONS. GIORGIO MARENGO, VESCOVO IN MONGOLIA

Lo scorso 15 settembre, sono atterrato a Ulan Bator – Mongolia, la terra dove il Signore mi ha chiamato e a cui ritorno come vescovo, dopo la consacrazione avvenuta in Italia. All’aeroporto non c’era però nessun comitato di accoglienza, ma una tensostruttura ai bordi della pista, con tanto di personale in tuta da protezione biologica che mi ha cosparso di disinfettante e poi invitato a salire su un furgone. Scortato dalla polizia, il mezzo su cui sedevano i pochi stranieri del volo OM138 da Francoforte è arrivato all’albergo prestabilito, che sarebbe diventato per i successivi 21 giorni la mia dimora. O, meglio, la stanza 908 e neanche il corridoio adiacente.
Eccomi dunque a casa, vescovo missionario della Consolata in terra di Mongolia ai tempi del Covid-19, in attesa di raggiungere finalmente la sede della Prefettura Apostolica, dove – a Dio piacendo – inizierò presto il mio ministero. In realtà sento che è già iniziato e in qualche modo ringrazio di questa pausa forzata, perché mi permette di fermarmi e lasciar decantare nel cuore e nella preghiera le tante emozioni vissute nelle settimane precedenti, quando appunto sono stato consacrato vescovo a Torino, non essendosi potuta organizzare l’ordinazione in Mongolia.
Un tempo strano, che forse contiene però anche una promessa: quella del primato di Dio su tutto il resto, che s’incarna soprattutto nel silenzio e nell’ascolto orante, per poter riuscire a sussurrare il Vangelo al cuore di questa gente. D’altronde me lo ha detto senza mezzi termini lo stesso card. Luis A. Tagle, nell’omelia della mia ordinazione: “Il tuo ministero attivo visibile deve essere accompagnato dalla tua invisibilità, che ha origine dall’umile ammissione delle limitazioni e delle debolezze, dalla dipendenza dalla Parola di Dio, dalla sua presenza e dalla sua protezione, dalla cura del gregge di Gesù come custode”.
Eccomi allora a mettere in pratica questo invito all’invisibilità. Una dimensione che peraltro ci appartiene anche al di fuori dell’emergenza pandemia, visto che la Chiesa Cattolica è una realtà del tutto marginale nella società mongola e non gode certamente di quella visibilità che la contraddistingue altrove. Essere vescovo in Mongolia non comporta nessun battimano pubblico, ma si fonda sul legame vitale con il piccolo gregge che cammina con slancio nella via del Vangelo.
Insieme a questi fratelli e sorelle della Mongolia, desidero augurare a tutti i lettori della EMI un buon mese missionario, in cui speriamo di riscoprire la bellezza di quella vocazione specifica a lasciare tutto per testimoniare il Cristo Risorto fino ai confini della terra. P. Giorgio Marengo