LA NOSTRA PRESENZA SUL TERRITORIO

 

La seconda quindicina di maggio è terminata con un momento grande e meraviglioso: PENTECOSTE. Ringrazio alcune amicizie di Messico in particolare Maria de la Defensa e Clarita Macias. Maria mi ha chiesto una riflessione su Pentecoste per comunità che vivono a Guadalajara. Clarita mi ha fatto un’intervista su: Il sacerdote guidato dallo Spirito. Non meravigliarti se hanno partecipato all’incontro via telematica oltre 2500 persone!

Sempre per via telematica abbiamo avuto una conversazione sui campi estivi dei comboniani: i campi internazionali sono tutti cancellati; per quelli in Italia le decisione verrà presa il 16 giugno. Questo vale anche per il campo over 40.

Na dimmi: Pentecoste 2020 cos’è stata per te? Mi piacerebbe che me lo comunicassi. Per me è stato vivere la presenza dello Spirito anima della creazione e dello stesso Spirito anima del discepolo che lo rende dono per il mondo arricchendolo con i suoi doni. In questa Pentecoste ho sentito tanta tenerezza verso la creazione e verso l’umanità intera: e così il sentirmi missione si è rafforzato in me. Mi è venuto spontaneo chiedere per tutti una nuova Pentecoste. Chiedila oggi: Pentecoste è ogni giorno!

Abbiamo vissuto intensamente anche la settimana della Laudato si’.

Diamo l’adesione alla campagna: “Cambiamo mira! Investiamo nella pace, non nelle armi”. Vedi: Appendici.

Per quanto riguarda gli immigrati riaffermiamo che l’emergenza non sono gli sbarchi ma la precarietà…

Una precarietà che ci tocca tutti. Un dato: nel mese di aprile le richieste di Cassa integrazione sono state 772 milioni di ore. Nella crisi del 2009 durante tutto l’anno sono state 916 milioni!

Abbiamo bisogno di riscoprire la solidarietà o condivisione che dir si voglia.

Mai come in questi mesi di isolamento ci sono stati consegnati tanti capi di vestiario usati. Sono il frutto di un accumulo che più non vogliamo o sono un fare spazio per nuovi e forse più consistenti acquisti? Con molta faccia tosta, che mi piace chiamare con la parola franchezza, a chi mi chiede se riceviamo cose usate, rispondo che accettiamo. Ma poi aggiungo: e perché ciò che non usi lo trovi solo negli armadi e non anche nel portafoglio? Vorrei che tutti avessimo il coraggio di staccarci da qualcosa che ci serve, di rinunciare a qualche spesa che spesso non è dettata dal bisogno ma dall’apparire, dal gusto di avere quell’oggetto o quella vettura alla moda che fa colpo…, che ti fa sentire importante. SOBRIETÀ È LIBERTÀ!!! LIBERTÀ È GIOIA! In fondo alla pagina trovate due numeri per sostenere i missionari che stanno lì dove nessuno ci va per vacanze e che vivono con persone e situazioni che nessuno è disposto a condividere.

Con questi orizzonti ci lanciamo nella prima quindicina di giugno.

Sentiamo ancora il rapporto con il corpo, mio e dell’altro, un rapporto di isolamento in cui ci sentiamo corpi esposti al contagio e corpi sottratti al contatto. Ci sentiremo anche staccati dalla terra madre, con nuovi confini da apprendere e proteggere. Ma ci lanciamo.

Come missionari comboniani stiamo studiando un Vademecum “Laudato si’” che vogliamo realizzare con ciascuno di voi. Pertanto la novità più significativa è che a cominciare dalla prima settimana di giugno ogni settimana presenteremo una riflessione per vivere assieme l’anno della Laudato si’. Nei prossimi giorni comunicheremo le caratteristiche della nostra iniziativa.

Tutto il mese di giugno lo dedichiamo a contemplare il Cuore di Gesù riportando ogni giorno una frase di san Daniele Comboni. Oltre che su facebook questi commenti li trovi anche su www.comboniani.org cliccando sull’immagine di p. Ottavio oppure anche su Comboniani Troia.

La festa della Mediatrice, Maria Mediatrice, la celebreremo il 7 giugno senza processione. La celebrazione sarà preceduta dalle Quarantore dal mercoledì 3 al sabato 6 giugno e saranno animate da suor Loreta una giovane missionaria comboniana nativa di Troia.

Come risposta a papa Francesco che ci invita a vivere un anno riflettendo sulla Laudato si’, a  cominciare dalla prima settimana di giugno ogni settimana presenteremo una riflessione sull’enciclica. Il primo giugno presenteremo la prima riflessione con le indicazioni du percorso.

Aderiamo alla campagna: Cambiamo mira! Investiamo nella Pace, non nelle armi!

Visitiamo: www.nigrizia.it oppure: www.banchearmate.org

Oppure vediamo il video: https://youtu.be/ncWT-gVattY

Indico i numeri di IBAN e di CCP per chi volesse collaborare con i missionari comboniani. Con san Daniele Comboni non ci stanchiamo di chiedere. Con le vostre offerte possiamo aiutare gli impoveriti anche qui a Troia. A chi lo desidera possiamo girare lettere di missionarie e missionari presenti in diversi Paesi dell’Africa e dell’America Latina.

Eccoli i riferimenti: IT52G0306909606100000105858 INTESA SANPAOLO filiale di Troia;

CCP 12031712 Missionari Comboniani – Troia  FG

Il vostro saluto e abbraccio mi dona gioia. E il mio cosa vi dona?        P. Ottavio

 

 

 

 

 

 

Appendici

Cambiamo mira! Investiamo nella Pace, non nelle armi

Appello congiunto delle riviste Missione Oggi, Mosaico di Pace e Nigrizia

alle comunità cristiane, vescovi, parroci, consigli pastorali e a tutte le persone di buona volontà

in occasione della Solennità della Pentecoste e della Festa della Repubblica

Bisceglie, Brescia, Verona 27 maggio 2020

“Non è questo il tempo in cui continuare a fabbricare e trafficare armi, spendendo ingenti

capitali che dovrebbero essere usati per curare le persone e salvare vite”. Con queste parole

profetiche, nel suo messaggio di Pasqua, papa Francesco richiama l’urgenza di sostenere la vita e

smettere di finanziare la morte.

Sfida che vogliamo raccogliere e rilanciare con voi. Perché dentro questa emergenza in cui si

inietta liquidità nel sistema economico e nella Chiesa per sostenerne le attività, sentiamo ancora più

forte l’esigenza di prestare attenzione al denaro e ai suoi movimenti. Il denaro certo serve, per fare il

bene, ma farsi suoi servi genera solo disgrazie sorde al grido dei poveri e di Sorella Madre Terra.

Vogliamo impegnarci con voi per vigilare sull’origine delle donazioni per opere spirituali, caritative,

educative, sociali e comunitarie e sul loro ingresso nei circuiti dei sistemi bancari e di investimento.

Come sottolinea papa Francesco nell’Esortazione apostolica post-sinodale Querida Amazonia:

“Non possiamo escludere che membri della Chiesa siano stati parte della rete di corruzione, a volte

fino al punto di accettare di mantenere il silenzio in cambio di aiuti economici per le opere ecclesiali.

Proprio per questo sono arrivate proposte al Sinodo che invitano a prestare particolare attenzione

all’origine delle donazioni o di altri tipi di benefici, così come agli investimenti fatti dalle istituzioni

ecclesiastiche o dai cristiani” (n. 25).

È sempre più evidente l’assurdità del fatto che il denaro raccolto con le nostre tasse e

sottratto alla sanità (tagli per 37 miliardi negli ultimi dieci anni), alla scuola, all’accoglienza, alle

famiglie vada a finanziare sistemi militari costosissimi come i caccia F-35 e i sommergibili U-212.

Anche i vescovi italiani nel recente documento La chiesa cattolica e la gestione delle risorse

finanziarie con criteri etici di responsabilità sociale, ambientale e di governance invitano “a

individuare processi di conversione delle capacità produttive di armi in altre produzioni ad usi non

militari” (4.2.3).

Vi invitiamo pertanto a prendere parte con noi al percorso di rilancio della Campagna di

pressione alle “banche armate” che avverrà il 9 luglio in occasione dei 30 anni della promulgazione

della Legge n. 185/1990 che ha introdotto in Italia “Nuove norme sul controllo dell’esportazione,

importazione e transito dei materiali di armamento”.

Percorso che prevede di:

Verificare le banche in cui abbiamo depositato i risparmi evitando quei gruppi bancari che

finanziano, giustificano e sostengono l’industria, il commercio e la ricerca militare.

Verificare le fonti delle donazioni a parrocchie, comunità cristiane, comunità religiose e

associazioni, anche rinunciando a provenienze dubbie.

Sensibilizzarci e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della riconversione delle spese, delle

aziende militari e delle operazioni bancarie per promuovere le aziende e i fondi destinati a

sostenere la vita.

Richiedere al Governo italiano, insieme a Rete italiana per il disarmo, Rete della pace e

Sbilanciamoci, di attivare una moratoria sulla spesa militare e sistemi d’arma per almeno un

anno, riconvertendo tale spesa nella sanità, nella scuola, nella cultura, nella difesa

dell’ambiente, nelle comunità locali.

“Servono ospedali e scuole, non cannoni”, ricordava Aldo Capitini alla prima Marcia italiana

per la pace e la fratellanza tra i popoli, subito dopo la seconda guerra mondiale. Rimettiamoci

insieme in cammino, oggi, sulle tracce di quelle parole e di quel sogno!

p. Filippo Ivardi Ganapini (direttore di Nigrizia) – Email: filippo.ivardi@nigrizia.it

p. Mario Menin (direttore di Missione Oggi) – Email: direttore@missioneoggi.it

Rosa Siciliano (direttrice di Mosaico di Pace) – Email: info@mosaicodipace.it

PER ADERIRE ALL’APPELLO: Le comunità, associazioni, parrocchie e  singoli che intendono aderire all’appello sono invitate/i a segnalarlo a uno degli indirizzi di cui sopra.