1 – 15 aprile 2020
LA NOSTRA PRESENZA SUL TERRITORIO
Iniziamo la prima quindicina di aprile contemplando Gesù l’uomo scartato, condannato e crocifisso ma anche l’uomo risorto e vivo che chiama per nome Maria e chiama per nome l’umanità intera. Chiama te e chiama me. Ascoltiamo la sua parola che ci invita ad andare dai fratelli e dalle sorelle per dare un annuncio di vita! Una vita che si manifesterà in Galilea, nella periferia della storia.
Papa Francesco negli ultimi giorni di marzo ha pronunciato spesso la parola “fame”. Fame, una realtà non solo più dei paesi africani e di altri continenti. Fame una realtà che si fa presente in mezzo a noi, nella nostra realtà. Anch’io ne sono testimone e anch’io con il cuore spezzato non so cosa rispondere a famiglie che gridano: Fame! In passato molte persone si avvicinavano per chiedere soldi. Adesso si avvicinano per chiedere cibo, gridando: Fame!
Ce la faremo noi cristiani, discepoli di Gesù che ha condiviso il pane con la folla affamata, a dare una risposta? Lì dove tu vivi ci sono organismi con i quali puoi collaborare, a cominciare dalla Caritas.
“Quanti pani avete?” domanda Gesù ai discepoli. E oggi la stessa domanda la fa a noi. Non nascondiamo ma condividiamo i pani che abbiamo mettendo al centro la persona, ogni persona. Non lasciamoci, ma penso che sia quasi superfluo dirvelo, perché conosco la bellezza dei vostri cuori, non lasciamoci vincere dalla tentazione di conservare ciò che abbiamo per il domani. Condividiamo oggi con i vicini e con i lontani geograficamente. Il mondo ha fame oggi!
Come missionario vorrei sottolineare e unire “vicini” e “lontani”. Mettiamo al centro l’uomo! Ogni uomo, ogni donna. Ogni persona.
Ognuno faccia la sua scelta: una Pasqua sobria perché una Pasqua di condivisione, di dono. Ripeto: ognuno faccia la sua scelta con libertà ma che nessuno chiuda la porta in faccia a chi grida “Fame”.
Mi permetto di indicare i nostri numeri di ccp e di banca a chi volesse collaborare con i missionari comboniani. Eccoli:
IT52 G030 6909 6061 0000 0105 858 INTESA SANPAOLO filiale di Troia;
ccp 12031712 Missionari Comboniani – Troia FG
Ed ora alcune brevi notizie.
- Stiamo terminando il corso su “Chi è Gesù” e su “Chi è il discepolo”. Abbiamo raccolto il materiale sul primo corso di 9 incontri in un fascicoletto. Dal 4 aprile sarà pronto anche il fascicoletto sul secondo corso composto da 11 incontri e due appendici. Chi desidera ricevere questo materiale è sufficiente che ci dia l’indirizzo email o il numero di telefonino per invio attraverso email o WathsUpp. Per ulteriori chiarimenti telefonate al 3482991393.
- La settimana santa la passeremo qui nella nostra comunità a Troia e ci sentiremo particolarmente uniti a ciascuno di voi. Ogni giorno continueremo a essere presenti nella nostra chiesa della Mediatrice dalle 18,00 alle 19,00 per un’ora di preghiera. Da lì dove siete unitevi a voi.
- Ogni giorni pubblichiamo in facebook una mini riflessione sul vangelo del giorno riportando un brano della esortazione apostolica postsinodale di papa Francesco “Querida Amazonia”.
- Riceviamo corrispondenza da molti di voi e cerchiamo di rispondere a tutti. Speriamo presto di poter raccogliere le lettere più significative per condividerle. Terminiamo condividendo alcuni pensieri di una lettera che ci ha commosso perché chi la scrive confessa che sono proprio i poveri, in questo caso un giovane detenuto in una casa circondariale, a farci crescere nella fede. Ecco alcune frasi della lettera:
“Ho riflettuto a quanto sia brutto per te essere solo, senza tanti affetti e comodità, lo comprendo perché giorni fa morivo in questa casa in cui vivo, ma poi ho apprezzato il poter aprire la finestra e guardare le montagne, prendere il telefono e sentire le persone che amo, mangiare a una tavola e benedire il cibo, mettermi nel mio letto e sentirmi coccolata…e poi c’è sempre quella linea di strada che posso sconfinare per mettermi in cammino e sentire la libertà. Perdonateci carcerati se la nostra vita la viviamo male. Certo in voi è marcato lo sbaglio, ma forse oggi penso che noi non siamo da meno, quando uccidiamo i nostri cuori distogliendoli dal bene, quando rapiniamo pensieri belli per distruggerli”.
Una Pasqua di vita e di libertà per tutti.
- Ottavio