LA NOSTRA PRESENZA SUL TERRITORIO

 

Il mese missionario straordinario lo stiamo vivendo con entusiasmo. SIAMO MISSIONE. Lo abbiamo inaugurato qui a Troia nella nostra chiesa della Mediatrice. Lo abbiamo continuato in Calabria a Rosarno e dintorni durante una settimana condivisa sul territorio e animata da membri dei diversi istituti missionari. Membro del nostro gruppo c’era suor Pompea nativa di Troia. Condivido un solo particolare: lungo una strada di Rosarno saluto 3 giovani africani della Nigeria. Mi dicono c he sono cristiani cattolici e che vivono a Rosarno. Quando domando loro se vanno in qualche parrocchia mi dicono che nessuno li ha mai invitati.

Il giorno 10 abbiamo celebrato la festa di san Daniele Comboni e il 13 sia la festa dei aprenti dei 30 missionari nativi di Troia e dintorni e sia la festa dei popoli a Foggia nei suoi due momenti: l’aperitivo missionario e veglia interreligiosa il sabato sera; e la festa popolare domenica sera. Ci siamo stati grazie anche all’impegno dei laici comboniani Carlo Cela, Francesca e Damiana. E PROPRIO A Foggia ho incontrato Potito un ragazzo di seconda media che il 27 settembre da solo è andato di fronte al Comune di Foggia con un cartello per richiamare l’attenzione sul tema del clima. La sua classe non ha partecipato ma lui si!

Continuiamo ora con i seguenti impegni:

16 ottobre alle 19,00 a Carlantino veglia di preghiera per la zona di San Marco in Casola

17 ottobre alle 20,00 a Pietramontecorvino viviamo la veglia di preghiera per la zona pastorale di Pietramontecorvino;

17-20 ottobre realizziamo una animazione missionaria a TRINITAPOLI con visita alle scuole, incontri con ragazzi e giovani della Parrocchia Cristo Lavoratore e celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale.

18 ottobre alle 20,00 incontro di riflessione sul tema “Battezzati per sempre, per sempre inviati” a Lucera presso il Centro Missionario Diocesano. Riflessione a cura di don Elio de Luca.

19 ottobre a Trinitapoli nella parrocchia di Cristo Lavoratore alle ore 19,30 Veglia missionari diocesana con la presenza del Vescovo diocesano.

20 ottobre celebriamo la Giornata Missionaria Mondiale.

21 ottobre alle 21,00 nella cattedrale di Lucera celebriamo il Rosario Missionario

23 ottobre 20,30 a Troia nella chiesa di san Francesco momento di preghiera missionaria per la zona pastorale di Troia

24 ottobre alle 20,00 presso il Centro Missionario di Lucera rifletteremo sul tema “Come essere missionario qui,,, e altrove”. Dirige la riflessione p. Ottavio.

25 ottobre alle 19,00 nella chiesa di Roseto Valfortone momento di preghiera missionaria per la zona pastorale di Biccari

26-27 ottobre celebriamo la Giornata Missionaria Mondiale nella parrocchia di san Leonardo a San Giovanni Rotondo.

27 ottobre con inizio alle ore 10,00 giornata missionaria per i giovani in collaborazione con il Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile.

28 ottobre alle 21,00 presso l’auditorium del Seminario di Lucera in collaborazione con l’Ufficio diocesano delle comunicazioni sociali, proiettiamo un film missionario. Forse il film LA CASA BRUCIATA.

30 ottobre a Lucera alle ore 20,00 in Cattedrale il Vescovo presiede una veglia missionaria a conclusione del mese missionario straordinario.

31 ottobre a Lucera alle ore 13,00 “Festa dei Popoli” con pranzo di fraternità presso la Mensa di Solidarietà in collaborazione con la Caritas Diocesana.

Come APPENDICE vi regalo la lettera che i nostri Superiori ci hanno inviato in occasione della festa di san Daniele Comboni. È bene che ci conosciate meglio per condividere maggiormente con noi la missione.

 

Appendice

Cari Confratelli, saluti e preghiere da Roma.

Questo mese di ottobre è segnato da due eventi ecclesiali molto significativi: il Mese missionario straordinario e il Sinodo speciale per l’Amazzonia. Per noi missionari comboniani è segnato anche dal ricordo grato del nostro Padre Fondatore, san Daniele Comboni. Il 30 settembre scorso, come Consiglio Generale, abbiamo avuto la grazia di partecipare, assieme ad altri Istituti missionari di fondazione italiana, ad un’udienza con Papa Francesco, nella quale ci ha incoraggiato a vivere la nostra missione evangelizzatrice con la stessa passione e lo stesso coraggio dei nostri fondatori. La vita di san Daniele Comboni ruota attorno all’urgenza di portare il Vangelo nel cuore dell’Africa. La sua spiritualità e la sua antropologia sono radicate nel cuore di Cristo, da cui scaturisce la profonda convinzione dell’amore di Dio per tutta l’umanità, specialmente per i più bisognosi. San Daniele Comboni ha saputo coniugare spiritualità e missione in modo formidabile: vive ciò in cui crede e riesce a materializzarlo in un progetto che proietta la visione del Regno nel contesto del suo tempo.

Anche noi oggi viviamo in un’epoca di grandi sconvolgimenti, che ci presenta molte sfide, ma anche molte opportunità per vivere la nostra missione in pienezza. Questo è il tempo di grazia che siamo chiamati a vivere e che ci richiede un atteggiamento di conversione nella fedeltà al Vangelo. Il Papa ci ha ricordato che l’azione missionaria può essere vissuta solo in un profondo rapporto di fiducia con Gesù. Quando leggiamo gli scritti di Comboni ci rendiamo conto che, nonostante tutte le sue sofferenze, ha sempre trovato un enorme sostegno nella fede nel Padre che non lo avrebbe mai abbandonato. Ognuno di noi è chiamato ad incarnare nella sua vita il carisma di cui siamo testimoni nonostante i nostri limiti che, quando ci lasciamo guarire dall’esperienza di perdono del Padre, smettono di essere un ostacolo.

La vocazione ad gentes, ad vitam, ad extra e ad pauperes è il nostro segno di identità all’interno della Chiesa, ma anche per la società in generale. Lasciamo la famiglia, la patria, gli amici e la cultura per il Cristo risorto. Partire è essenziale per il nostro essere missionari, è abbandonare il nostro spazio di sicurezza per rinascere in una nuova cultura, all’interno di un’altra famiglia umana con cui condividiamo gioie, dolori e speranze. Vivere con gli altri popoli ci pone in una situazione di vulnerabilità che è, allo stesso tempo, testimonianza che la nostra scelta di vita è sostenuta dalla fede e si manifesta nella passione per il Regno. È anche un invito al popolo di Dio a mantenere la consapevolezza di essere sempre “in uscita” per fare della vita un dono.

Quest’anno celebriamo l’anno dell’interculturalità. Il nostro Istituto è sempre più internazionale. Vivere in comunità internazionali è un’autentica scuola di umanità che ci aiuta a sviluppare nuove competenze, come la capacità di relazione, essenziale per l’annuncio del Vangelo. Gli scritti del nostro fondatore rivelano la sua capacità di costruire ponti con tutti, indipendentemente dal loro status sociale o dalla loro nazionalità. Il Piano per la Rigenerazione dell’Africa ci mostra quella passione per i più piccoli e la piena fiducia nelle persone come artefici della propria storia e membri corresponsabili della Chiesa.                     Il Consiglio Generale