LA NOSTRA PRESENZA SUL TERRITORIO

 

La prima quindicina di maggio è stata segnata dalla festa della mamma e dalle visite alle scuole della provincia di Foggia ma anche del Molise.

Per la festa della mamma ho inviato e invio ancora adesso un augurio che trovate nelle Appendici.

Per le scuole ho continuato le visite in vista della diffusione del Mondiario. Il fatto che sia stata sospesa la settimana di animazione missionaria nella parrocchia di san Giuseppe a San Giovanni Rotondo mi ha dato più spazio per le scuole. Credo che tutti possiamo impegnarci ancora nella diffusione del Mondiario. Chiedetemi come possiamo farlo. È importante lavorare perché le nuove generazioni imparino a pensare e a vivere al plurale valorizzando il diverso. Solo ciò che si ama si accoglie e solo ciò che siamo ci spinge all’incontro e all’annuncio..

Ho letto una statistica che dà tristezza ma che per me non è una novità. Quale?  Leggi questa pagina: https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/italia-sempre-meno-religiosa-in-cinque-anni-credenti-diminuiti-del-7-_3207724-201902a.shtml

E sai perché succede questo? Perché si è raffreddata la dimensione missionaria della nostra fede. La fede si rafforza donandola! Cresce annunciandola con la vita e la parola. Siamo chiamati a condividere la vita, i beni, siamo chiamati anche a condividere la fede! Il tutto come proposta d’amore: tu sei così importante per me che condivido tutto ciò che sono e che possiedo!

I prossimi 15 giorni sono molto importanti prima di tutto per le elezioni europee. Noi missionari abbiamo scritto un Appello che trovi nelle Appendici. Fanne copie e diffondilo anche in cartaceo oltre che per e-mail o altri modalità.

Quali gli impegni dei prossimi 15 giorni?

16 maggio alle 19,30 ci incontriamo a Foggia per parlare ancora della festa dei popoli che si prevede realizzare alla fine di settembre.

17 maggio ci incontriamo con i sacerdoti e diaconi delle 5 diocesi della Puglia all’Incoronata per una giornata di ritiro.

17 maggio alle 17,00 incontro con i ragazzi della prima comunione della parrocchia della Mediatrice

18 maggio partecipo al matrimonio di Danilo e Marilena qui a Troia nella chiesa di san Francesco alle ore 11,00

19 maggio dalle 9,30 alle 13,30 realizziamo l’incontro CAMMINO GIOVANI qui a Troia. Attendiamo ragazzi e ragazze dai 18 anni in su.

21 maggio al mattino incontro con la scuola De Amicis a Foggia

22 maggio al mattino incontro con la scuola san Ciro a Foggia 

24 maggio incontro con  scuole di San Giovanni Rotondo

26 maggio accogliamo nella nostra casa di Troia i ragazzi della parrocchia di san Leonardo di San Giovanni Rotondo che si preparano alla Cresima

28 – 31 maggio celebriamo le  Quarantore alla Mediatrice, la nostra parrocchia qui a Troia. Rifletteremo e pregheremo sul tema IL VISIBILE DELL’INVISIBILE. Un giovane affermava: – Per credere in Gesù Cristo dovrei vederlo. Interviene un amico: – Vuoi vederlo per credere?  Guarda me. Gesù è IL VISIBILE DELL’INVISIBILE.; Ogni persona è IL VISIBILE DELL’INVISIBILE; La natura è IL VISIBILE DELL’INVISIBILE.

Ogni giorno mediteremo uno dei seguenti temi:

–          Il  SI di Maria è il visibile del SI di DIO all’umanità e alla natura (28 maggio).

–          Il  SI di Maria è il visibile del SI di DIO alla quotidianità della vita familiare (29 maggio).

–          Il  SI di Maria è il visibile del SI di DIO ai poveri, ai tanti crocifissi della storia (30 maggio).

–          Il  SI di Maria è il visibile del SI di DIO ai discepoli, alla chiesa (31 maggio).

 

I Momenti forti di goni giornata saranno: ore 8,00 (Messa e adorazione);  ore 12,00 (preghiera di mezzogiorno); ore 17,00 (adorazione comunitaria); ore 19,00 (Messa e meditazione)

Il primo giugno celebriamo il Sabato della Mediatrice e il giorno 2 giugno la festa della Mediatrice con Messa all’aperto alle 19,00 e processione alle 20,00.

La nostra vocazione è essere IL VISIBILE DELL’INVISIBILE. MISSIONARI DEL DIO DELLA VITA!

  1. Ottavio

 

APPENDICI

Appendice 1

Appello dei missionari in Italia in vista delle elezioni europee

Inclusiva, lungimirante, sostenibile. Ecco l’Europa che vogliamo.

In occasione delle elezioni del 26 maggio per il rinnovamento del parlamento dell’Unione europea, noi missionari cattolici di diverse famiglie e provenienze che facciamo parte della CIMI (Conferenza degli Istituti Missionari Italiani) e che siamo presenti nel sud e nel nord del mondo vogliamo condividere il nostro sogno e le nostre preoccupazioni sull’Europa, a fianco delle vittime dell’umanità ferita a causa dell’attuale sistema economico-finanziario che uccide creature e creato.

Auspichiamo innanzitutto che l’Europa riconosca il contributo della comunità degli immigrati sul piano economico, sociale, culturale e religioso. Gli immigrati sono portatori di diversità che non è una minaccia all’unità ma un arricchimento per la società e una opportunità di crescita per tutti sulla base dei valori condivisi nel rispetto dei diritti umani, delle regole democratiche, nello spirito di fratellanza e solidarietà.

 

L’immigrazione di giovani uomini e donne, sebbene costituisca un impoverimento per i loro paesi di origine, è per noi una risorsa necessaria per rinnovare il continente europeo in fase di decrescita demografica con tassi di natalità sempre più bassi e con un aumento della popolazione anziana. Per mantenere costante la popolazione attiva, l’Europa ha bisogno di 7 milioni di lavoratori stranieri nei prossimi venti anni. L’Italia, per lo stesso periodo, dovrebbe accoglierne 325mila in età di lavoro.

Siamo fortemente preoccupati per la deriva sovranista che si sta diffondendo un po’ ovunque in Europa e che, nella sua retorica populista, guarda agli immigrati soltanto come un pericolo per la sicurezza e una minaccia ai privilegi acquisiti, alimentando sentimenti xenofobi e di ostilità verso gli stranieri, soprattutto quelli di origine africana.

Siamo altresì preoccupati per l’assenza di empatia e l’indifferenza che percepiamo in Europa, anche tra non pochi cristiani, verso le sofferenze e le situazioni di gravi difficoltà in cui vivono molti fratelli e sorelle in tanti paesi del sud del mondo.

Riteniamo perciò inaccettabile la politica dei porti chiusi adottata dal governo italiano che impedisce a profughi in fuga da guerre, fame e persecuzioni e a migranti in cerca di opportunità di lavoro di trovare rifugio nel nostro paese. Siamo preoccupati ancora di più per la sorte di decine di migliaia di immigrati rinchiusi nei famigerati centri di raccolta in Libia dove le loro condizioni di vita sono ulteriormente peggiorate a seguito della guerra civile scoppiata recentemente. L’Italia e l’Unione europea si mobilitino per realizzare corridori umanitari che garantiscano il loro trasferimento in paesi dove ci sia pace e condizioni di vita migliore.

Riteniamo iniquo, immorale e contrario alle convenzioni internazionali l’ostruzionismo applicato dal governo italiano nei confronti di organizzazioni non governative che con le loro navi cercano di prestare soccorso in mare ai naufraghi. A causa di questo boicottaggio tanti nostri fratelli e sorelle profughi sono morti annegati e continueranno a morire per omissione di soccorso. La guardia costiera libica, sostenuta dal governo italiano, spesso non interviene per salvare in mare quanti sono in pericolo e, quando interviene, riportano indietro i profughi nei lager libici dove uomini, donne e bambini sono sottoposti a torture, violenze e privazioni di ogni tipo.

Inoltre, disapproviamo il decreto Sicurezza e immigrazione del governo che equipara la questione immigrazione a un problema di sicurezza, abolisce di fatto la protezione umanitaria per la concessione del diritto di asilo, smantella gli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e di conseguenza lascia per strada migliaia di migranti trasformati in clandestini.

Chiediamo che l’Italia aderisca al Patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare (Global Compact), firmato da 164 paesi in sede Nazioni Unite a Marrakech (Marocco) il 10 dicembre 2018. È un testo quadro non vincolante volto a regolare le migrazioni internazionali a vantaggio sia dei paesi di arrivo sia dei paesi di partenza, nonché degli stessi migranti.

 

L’Europa che si appresta a votare il nuovo parlamento affronti con urgenza e lungimiranza l’emergenza clima e la gravissima crisi socio-ambientale a livello planetario. È necessaria e urgente una conversione ecologica. Lo dobbiamo alle giovani generazioni e a quelle future che rischiano di trovare un pianeta devastato perché noi, generazione adulta, non lo abbiamo saputo custodire. Il pianeta si va surriscaldando sempre di più ed è imperativo che l’Europa difenda il trattato Cop 21 di Parigi nel 2015 per contenere le emissioni dei gas serra e l’incremento della temperatura, e si impegni sempre più a fondo nella riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento.

I nuovi eletti al Parlamento di Strasburgo ascoltino le proteste silenziose e pacifiche dei giovani che, sollecitati dall’esempio di Greta Thumberg, stanno dicendo a governi e istituzioni internazionali che il tempo delle chiacchiere è finito ed è ora di passare ai fatti per evitare la catastrofe.

La conversione ecologica è dovuta anche ai paesi più poveri del mondo che, sebbene contribuiscano in maniera minima al surriscaldamento del pianeta, pagano il prezzo più alto dei cambiamenti climatici. Le popolazioni di questi paesi si trovano più sprovviste di mezzi e competenze nell’affrontare i danni di prolungati periodi di siccità e devastanti alluvioni e cicloni.

Il nuovo parlamento europeo che uscirà dalle prossime elezioni si impegni con determinazione nel perseguire la transizione dalla produzione energetica basata sulla combustione di fossili alla produzione di energie pulite e rinnovabili.

L’Europa che ha fatto alcuni passi significativi per la riduzione di emissioni di gas a effetto serra metta in atto politiche che premiano esempi virtuosi che utilizzano energia pulita e sanzionino pratiche che continuano a inquinare e accrescono il tasso di emissioni nocive nell’atmosfera.

8 maggio 2019

Padre Michelangelo Pirovano, Coordinatore CIMI

Fratel Antonio Soffientini, Responsabile della Commissione Giustizia, pace e integrità del creato della CIMI Cell. 371 177 7143

 

Appendice 2

A te   mamma e a tutte le mamme del mondo

12 Maggio 2019

 

Tu mi hai accompagnato senza stancarti.

Tu hai curato le mie ferite.

Tu hai sognato con me orizzonti belli.

Tu mi hai insegnato a volare, a amare e a servire.

Da te ho imparato a vivere.

Sei bella mamma.

In te vedo il volto bello di mamma Maria.

A Troia nella chiesa della mia comunità

c’è una bella statua di mamma Maria.

Mamma Maria, con la mano destra, tocca il piede

E, con la sinistra, il cuore del figlio Gesù.

Mamma, te lo chiedo, tocca i miei piedi

perché non mi stanchi di camminare.

Tocca il mio cuore perché non mi stanchi di amare.

Mamme tutte toccate sempre i piedi e i cuori dei vostri figli

perché siano costruttori di un mondo nuovo,

sempre al servizio della vita,

della vita in pienezza, senza confini.

Perché siano donne e uomini che abbracciano il mondo

e generano vita con cuore missionario.

Ti amo mamma splendente. E con me tutti i figli e le figlie

possono dire di ogni mamma:

“Ciò che ognuno di noi è e ciò che ha

Dio ce l’ha regalato attraverso la mamma”.

Mamma, se sei ancora accanto a me in questo mondo

o se sei già in Paradiso,

mamma continua a pregare per me

perché io sia ciò che tu e Dio

avete sognato per me.

 

……………………….            che mamma Maria e tu mamma bella, amate.