Settembre 2018

Sabato, 1 settembre
Matteo 25,14-30 Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone
Non vale rifugiarsi in una sicurezza sterile. Condividi ciò che sei e ciò che hai. Chi non fa fruttificare i doni ricevuti, fosse anche con il pretesto di collocarli in un luogo sicuro, alla fine finisce con il perdere tutto. Solo il cristiano che evangelizza è il cristiano che si realizza. Sogniamo una Chiesa capace di giungere a tutti.
Soñamos a una Iglesia capaz de llegar a todos, una Iglesia con los brazos abiertos. Quien ama non entrega mucho, lo entrega todo.

 

Domenica, 2 settembre
Marco 7,1-8.14-15.21-23 Dal cuore degli uomini escono le intenzioni cattive
L’incomprensione è sempre più grande. E Gesù chiama i suoi discepoli “ottusi” e agli scribi e farisei è costretto a dire:: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me” (v.6).  Poi aggiunge: “Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini” (v.8). E ancora: “Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione” (v.9).
Alla fine Gesù spiega che la corruzione non viene dal di fuori, ma dal cuore. Ciò che ci rende impuri non è né il cibo né la moda né l’ambiente; l’impurità è sinonimo di malvagità, e viene tutta dal cuore: “…non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro” (v. 15).
Entre Jesus y los suyos como tambien entre Jesus y los escribas y fariseos hay siempre mas incomprensiòn. Al final Jesus dice a todos que lo que es mal non llega desde afuera sino sale desde adentro, desde el corazòn.

 

Lunedì, 3 settembre
Luca 4,16-30 Mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio
Quando potere, possesso e prestigio di alleano, la vita dell’altro non ha più alcuna importanza. Questo si è verificato nella vita di Giovanni il Battista, nella vita di Gesù e si verifica oggi. Pensiamo a Shahbaz Bhatti, a Romero, a suor Dorothy. Sono fratelli e sorelle uccisi, decapitati e crocifissi. I discepoli del Battista come i discepoli di Gesù ne presero il cadavere per portarlo in un sepolcro che per nessuno di essi sarà l’ultima dimora.
La tumba para los discipulos no serà nunca la ultima morada. Nunca y para nadie.Nuestra vocacion es la vida. Semejamos a Dios y Dios es el Dios de la vida para siempre y en plenitud.

Martedì, 4 Settembre
Luca 4,31-37 Io so chi tu sei: il santo di Dio
Sei convinto che tutto il potere del male è sottomesso a Gesù e che lo stesso Gesù può liberare da ogni male la persona che gli si affida? Sei disposto con la folla e come la folla a osservare, riconoscere e benedire? Siamo testimoni di quel Gesù che è disposto a tutto meno che a rompere con il Padre? Siamo disposti a non permettere alle critiche di fermare il nostro cammino?
Somos discipulos de Jesus que acepta todo menos romper la relaciòn de amor con el Padre que llama y te invita a llamarlo Abbà.

 

Mercoledì, 5 settembre
Luca 4,38-44 Andava predicando nelle sinagoghe della Giudea
Nella sua prima giornata di attività, Gesù va nella sinagoga, entra nella famiglia, incontra la società nella piazza, va in un luogo solitario a pregare. Ovunque libera e guarisce. Abbiamo bisogno di scoprire e di incontrare oggi dei cristiani che hanno qualcosa da dire all’ambiente religioso, alla famiglia e alla società di cristiani; che seguono la loro strada senza lasciarsi condizionare.
Debemos ser cristianos que tienen algo que decir a la sociedad de hoy. Cristianos que no se dejan condicionar. Cristianos que van mas allà de si mismos.

Giovedì, 6 settembre 2017
Luca 5,1-11 E insegnava alle folle dalla barca
Quando non è manipolata la folla è simpatica: fa ressa attorno a Gesù e vuole ascoltare. Come puoi non guardare la folla con un sorriso? Tutte le folle. E come puoi non desiderare di avere il coraggio di Pietro e degli altri che nel nome di Gesù gettano le reti e poi lasciano tutta quell’abbondanza per seguirlo? Gesù vale molto di più di due barche piene di pesci.
Jesus vale mucho mas de dos barcos llenos de pescaditos. Por eso que aquellas personas dejan todo para seguir a Jesus. Y tu?

Venerdì, 7 settembre
Luca 5,33-39 Potete fare digiunare gli invitati quando lo sposo è con loro?
Anche qui Gesù ne ha del coraggio! Si presenta come lo sposo e lo fa di fronte a persone che conoscevano bene le Scritture nelle quali lo sposo del popolo e dell’umanità era Dio, solo Lui. Gesù si presenta come Dio, uguale al Padre.
Gesù presenta anche un’altra bella novità: l’alleanza di vita, il matrimonio con Dio, è basato sulla conversione concreta, sulla misericordia e sull’inclusione di tutte le persone, di tutti i popoli.
Jesus es el esposo. Nuestra vocacion es vivir esta relacion sponsal viviendo vida nueva, en la misericordia y abiertos a todos.

 

Sabato, 8 settembre
Matteo 1,1-16.18-23 Sua madre Maria si trovò incinta per opera dello Spirito Santo
Tutti noi siamo inseriti in una storia che sempre è storia di salvezza nella quale il filo conduttore è sempre e solo la misericordia.  Il credente sempre deve dire: “Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi”. Oggi, ognuno di noi vuole riconoscere la fedeltà del Dio della vita che sempre compie meraviglie.
En Maria reconocemos la fidelidad de Dios que siempre cumple maravillas.

 

Domenica, 9 settembre
Marco 7,31-37 E subito gli si aprirono gli orecchi
Normalmente chi è sordo è anche muto: chi non ascolta non ha nulla da dire.!
Gesù ne ha avuto del coraggio! Gesù va in un territorio “pagano”; ascolta la richiesta di persone che non appartengono al popolo ebraico; cura una persona di un altro popolo.
L’amore, la misericordia non conoscono confini e chi ama e ha sentimenti di misericordia non ha paura di sporcarsi le mani.
Proviamo a contestualizzare nella realtà di oggi questo brano del vangelo!
Proviamo ora a capovolgere questo brano e domandiamoci: è vero che dove non ci si ascolta non ci si ama? Dove non ci si ascolta si rimane sordi nello spirito e muti nel pensiero? Si rimane indifferenti, estranei, lontani, nemici?
El amor y la misericordia non conocen fronteras. Nuestra vocacion es construir puentes, crear comunioòn pare ser persona que liberan de toda clase de mal.

 

Lunedì, 10 settembre
Luca 6,6-11 È lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?
Sei chiamato come lui a non capitolare nella tua decisione di creare condizioni di vita più umane, senza manipolare la religione per favorire gruppi non interessati a cambiare la situazione. Gesù, di fatto, ha fallito a Nazaret e fallisce anche nella discussione sul sabato. Sono troppo forti gli interessi del potere. Ma l’ultima parola spetta alla vita!
La palabra ultima es la palabra de la vida! Esta palabra no se encuentra quando damos demasiado espacio a nosotros mismos y a nuestros intereses.

Martedì, 11 settembre
Luca 6,12-19 E passò tutta la notte pregando Dio
La scelta viene fatta dopo una notte di preghiera e sul monte, il luogo dell’incontro con Dio. Questa scelta non ne esclude altre. Tutte hanno in comune un elemento: il discepolo/apostolo viene scelto. La gratuità che è alla base della scelta deve essere la caratteristica della vita di chi è scelto. La condivisione e l’invio sono la ricchezza della quotidianità.
En el corazon de la vida del discipulo se encuentra la gratuidad  que lo lleva a compartirlo todo.

Mercoledì, 12 settembre
Luca 6,20-26 Beati voi i poveri. Guai a voi, ricchi
Nel discorso della pianura (per Matteo della montagna), Gesù si rivolge a persone di elevato livello socio-culturale ed economico come Teofilo al quale Luca dedica il suo Vangelo. Chi soffre deve essere sicuro che Dio sta dalla sua parte. Chi si identifica con i destinatari dei “guai a voi”, deve scoprire che non può sprecare un’opportunità come l’ha sprecata l’uomo ricco, ma deve approfittarne come Zaccheo. A questo modo la salvezza è offerta a tutti.
Quien sufre debe sentir que Dios se encuentra a su lado y los ricos deben darse cuenta que no pueden desaprovechar una oportunidad como la desaprovechò el hombre rico.

 

Giovedì, 13 settembre
Luca 6,27-38  Amate i vostri nemici
L’amore come semplice scambio di favori non è amore. L’amore fiorisce dove c’è gratuità e dono. L’amore è l’abolizione di ogni potere di una persona sull’altra. Capire il dolore di chi ti aggredisce aiuta a perdonare e a non voler male. L’amore verso l’altro, persona singola o gruppo, è sempre nonviolenza.
Meditiamo queste cinque affermazioni e valorizziamo un pensiero che lo Spirito ci regala attraverso Confucio: “L’uomo buono quando vede una qualità negli altri, la imita; quando vede un difetto negli altri, lo corregge in se stesso”.
El amor florece donde hay gratuidad y don; donde hay la capacidad de servir y compartir.

 

Mercoledì, 14 settembre
Giovanni 3,13-17 Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito
Il Vangelo di Gesù capovolge la logica umana e, perciò, solo una vera conversione ci consente di accoglierlo e di comprenderlo. Così, Gesù si ritira quando “stavano per venire a prenderlo per farlo re” (6,15), ma offre se stesso quando lo vogliono crocifiggere. È assurdo! Per rispondere alla pazzia di questo mondo che distrugge la giustizia di Dio con la menzogna e la violenza, Gesù offre la verità dell’amore solidale con le vittime, fino alla croce, e ricostruisce l’armonia fra gli esseri umani.
Jesus construye armonia entre los seres humanos con la cruz que es amor solidario con los mas debiles.

Giovedì, 15 settembre
Giovanni 19,25-27 Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!
È bello sentire dalla bocca di un uomo che sta morendo su una croce queste parole: Ecco tuo figlio. Ecco tua madre. Ma è ancora più bello che un uomo su una croce non pensi a se stesso ma a te e a me. E che ne dici se poi le parole che usa sono le parole che abbracciano la tenerezza materna e filiale?
Palabras de ternura filial y maternal salen de boca de Jesus mientras muere sobre la cruz. Palabras de ternura deben salir de mi boca en el camino di mi vida de cada dia.

Domenica 16 settembre
Marco 8,27-35  Chi dice la gente che io sia?
Ciascuno di noi, la nostra comunità cristiana, il nostro istituto, la nostra chiesa, la nostra società ha il coraggio di chiedere a chi è fuori dalla porta: cosa pensi di me? Alle persone che camminano per la strada, uscendo oggi di chiesa, ho il coraggio di chiedere: cosa pensi di me? Cosa pensate di noi che stiamo uscendo da questa chiesa? E attenti a non rifugiarci in braccio a scuse che non hanno radici. E se poi sentissimo rivolte a noi le parole che Gesù ha detto a Pietro: Vade retro Satana”? E se inoltre ci domandassimo: in quale Gesù noi crediamo, quale Gesù seguiamo? Quello della gloria o quello della croce? Preghiamo e diciamo: Vieni o Spirito Santo!
Tengo la valentia de preguntarle a las personas que es lo que piensan de mi, de nuestra comunidad cristiana? Cuidado: no te permitas de pensar que los demas no  comprenden. Escucha sus respuestas.

 

Lunedì, 17 settembre 
Luca 7,1-10 Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire
Il centurione evangelizza Gesù, lo aiuta ad aprire i suoi orizzonti. Gesù ha sempre avuto coscienza dell’universalità dell’amore del Padre, e di esserci a questo mondo, come benedizione per tutti i popoli. Ma come? Questo, lui che cresceva in età, sapienza e grazia, lo scopre giorno dopo giorno lasciandosi evangelizzare. Gli ultimi ci evangelizzano. Le giovani Chiese ci evangelizzano.
Los pobres, los que nos  parece que piensen en modo distinto de como pensamos nosotros, tambien estas son las personas que nos evangelizan. Y tambien las jovenes iglesias nos evangelizan.

Martedì, 18 settembre 
Luca 7,11-17 Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli
L’iniziativa è di Gesù: è lui che cammina, che raggiunge quel villaggio, che incrocia quel corteo di morte, che si commuove,  che tocca, che parla, che restituisce il ragazzo alla mamma. La mamma rappresenta l’umanità che non ha futuro. Solo Gesù apre al futuro ridonando la vita. Il discepolo missionario ridona la vita come il suo Maestro che lo chiama e lo invia.
La humanidad no tine vida, no tiene futuro como aquella viuda cuyo hijo estaba muerto. Solo Jesus puede donar la vida, solo El hace florecer la vida.

Mercoledì, 19 settembre 
Luca 7,31-35 Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato
Il flauto era lo strumento usato sia nei funerali e sia nei matrimoni. Lo strumento che poteva trasmettere tristezza o gioia a seconda di come era suonato. In ambedue i casi richiedeva partecipazione e coinvolgimento da parte di chi ascoltava. Partecipazione e coinvolgimento di fronte a Giovanni Battista e a Gesù non sono mancati nei poveri mentre sono mancati negli scribi e farisei fermi nelle loro “certezze”. Nella mia vita che spazio hanno partecipazione e coinvolgimento?
Frente a la presencia de Dios en la historia yo participo y me comprometo? O para mi es mas facil quedarme en mis posturas de siempre?

 

Giovedì, 20 settembre
Luca 7,36-50 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui
È bello il gesto del fariseo che invita Gesù. Siamo belli ogniqualvolta apriamo le nostre case e facciamo spazio all’altro. Ma non basta fare spazio all’altro: è necessario ascoltarlo e costruire insieme nuovi orizzonti. Gesù viene invitato in quella casa ma non viene invitato a entrare nella vita di chi quella casa la abita. Ed è bella la narrazione evangelica che non ci dice come è andata a finire. Ci viene detto che i commensali mormoravano ma non ci viene detto come ha reagito Simone il fariseo. Oso pensare che abbia invitato Gesù nella sua vita diventando discepolo.
No basta invitar a Jesus en tu casa. Es preciso invitarlo a entrar en tu misma vida. Como? Llegando a ser su dicipulo!

 

Venerdì, 21 Settembre
Matteo 9,9-13 Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte
Gesù non vede il banco delle imposte, vede la persona che sta lì seduta. Vedere la persona prima delle cose, questa è la nostra vocazione. Solo chi vede la persona prima delle cose comprende le parole di Gesù: – Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Ho visto tante persone, rispondeva quel turista a chi gli chiedeva sul lungo viaggio che aveva fatto. Solamente quien vee a la persona antes de las cosas puede caminar por caminos de misericordia.

 

Sabato, 22 settembre 
Luca 8,4-15 Il seme è la Parola di Dio
Nell’anno della misericordia gustiamola questa parabola. Nel seminatore batte il cuore del Dio Abbà. Il cuore che abbraccia Celine che ha vissuto senza accesso all’acqua potabile per oltre un anno e mezzo nel Campo profughi di Yarmuk, in Siria. Il Dio che ha teso la mano ha permesso che affogasse nel nubifragio quel giovane somalo. Quel Dio che fa sperare la giovane tunisina costretta, come altre donne compagne di sofferenza, a non lavarsi e a non cambiare vestiti a causa degli uomini che “ci guardano attraverso le finestre della baracca del campo profughi”. Grazie Abbà perché continui a seminare in tutti la voglia di vivere.
Muchas gracias Abbà, tu eres el manantial de la vida y la vida que tu nos ofreces nadie ni nada puede apagarla.

 

Domenica, 23 settembre
Marco, 9,30-37 Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me
Ti vuoi bene? Si? Scegli l’ultimo posto. Fa della tua vita un servire.
Anche noi sentiamo vicini quei discepoli che parlano di chi è più importante. Anche noi facciamo gli stessi discorsi e abbiamo gli stessi pensieri. Siamo chiesa, siamo eprsone che si realizzano servendo! E insieme vogliamo scoprire che la verità delle cosela si coglie solo quando non smettiamo di guardare il mondo con gli occhi di un bambino, come, non a caso, raccomanda Gesù.
Si tu quieres a ti mismo o a ti misma tu non puede hacer otra cosa que servir. Quien sirve se ama a simismo, se realiza. El arbol non come sus frutos. No se te olvide e pide por mi, per etse amigo tuyo Octavio

 

Lunedì, 24 settembre  
Luca 8,16-18 La pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
La lampada accesa è l’ascolto della Parola, il candelabro su cui porla sono le buone opere. L’ascolto senza un nuovo stile di vita, è come la lampada coperta da un vaso, che presto si spegne per mancanza di ossigeno o, posta sotto il letto, che rischia di bruciare letto e casa. Chi è disposto a ricevere, riceverà sempre di più; chi non è disposto, rimarrà a mani vuote.
Si tu estas dispuesto a ricibir, recibiras todavia mas; si no estas dispuesto quedaras con la manos y con el corazon vacias.

 

Martedì, 25 settembre  
Luca 8,19-21 Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano e mettono in pratica
La forza della Parola ci fa entrare in nuovi orizzonti di vicinanza, ci rende appartenenti alla stessa famiglia. La Parola è ricchezza vera, alla quale possiamo sempre attingere e che mai si esaurisce. L’ascolto della Parola non può essere negato a nessuno, e a nessuno può essere impedito di viverla. La Parola conosciuta, vissuta e annunciata, fa bella e feconda la nostra vita. Ci rende fratelli e sorelle.
La Palabra conocida, vivida, celebrada y anunciada hace bellas y fecundas nuestras vidas.

 

Mercoledì, 26 settembre

Luca 9,1-6 Diede loro potere e autorità su tutti i demoni

??????????Il Regno di Dio non si instaura con fuoco e spada. Dobbiamo bussare disposti alla possibilità dell’accoglienza o del rifiuto. L’unica cosa che non si può accettare è che il discepolo risponda con sentimenti e atteggiamenti di violenza o di indifferenza.  L’unica risposta valida è continuare il cammino. La difficoltà mette a nudo se la nostra volontà di raggiungere una meta ha consistenza o meno.
El Reino de Dios no se construye con el fuego y con la espada. Se construye yendo sempre mas allà, mas adelante.

 

Giovedì, 27 settembre 
Luca 9,7-9 Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare
Che un potente come Erode non sappia cosa pensare, non è mica cosa da niente? Che si chieda: ma chi è costui? Neppure questo è cosa da niente! E che non riesca a trovare una risposta, neppure questo è cosa da niente. Anche tu non sai cosa pensare né sai chi è “costui” e neppure riesci a trovare una risposta. Sai perché? Perché cerchi da solo. Hai bisogno di una comunità.
Para encontrar es preciso buscar juntos: quien busca solito nunca encuentra a pesar de su saber y de su poder. JUNTOS.

 

Venerdì 28 settembre
Luca 9,18-22 Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto
Non ci sono alternative: o tu sei una persona che fa soffrire o sei una persona che sa soffrire. Gesù sceglie la seconda strada e Gesù diventa Benedizione, Vita, Salvezza.
L’unica moneta con la quale si può costruire vita è la moneta del dono, della gratuità, della sofferenza. Guardando la croce prima di dire quanto ha sofferto devi dire: quanto ha amato!
No hay otra posibilidad o saber sufrir o saber hacer sufrir. Que tu sea especialista en el sufris sin hacer sufrir.

 

Sabato, 29 settembre 
Giovanni 1,47-51 Ti ho visto mentre stavi sotto il fico
Cos’è quel “ti ho visto mentre stavi sotto il fico“? Forse perché i maestri di allora riunivano i discepoli sotto l’ombra dei fichi per dialogare con loro? Allora mi sono immaginato Natanaèle col vivo desiderio di confrontarsi con altri e di sapere di più sul tema del Cristo, a quel tempo molto in auge. Ho immaginato una persona impegnata intellettualmente. Gesù ne tesse l’elogio: “ecco un vero israelita in cui non c’è falsità!”. Pensare criticamente è il primo passo di un atto di vera fede.
Tener un sentido critico, una capacidad de dicernimiento, es el primer paso para llegar a un verdadero acto de fe.

Domenica, 30 settembre 
Marco, 9,38-43.45.47-48 Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo
Esiste Dio ed esiste il mondo. E la chiesa? La chiesa non è il terzo polo. La chiesa ha il compito che questo mondo percepisca la presenza di Dio e soprattutto si senta amato.
Essere discepolo di Gesù non è un privilegio, non ti dà diritti. Seguire Gesù è passione d’amore che ci rende fratelli; che ci porta ad alzare la voce, ad agire perché la vita sia liberata dagli scandali che inquinano e rovinano le persone.
Oggi vogliamo annunciare un Dio appassionato dell’umanità, un Dio che ama tutti, agisce in tutti e attraverso di tutti. Dividere il mondo in buoni e cattivi, in noi e loro è demonizzare il diverso. La nostra vocazione non è demonizzare ma divinizzare.
La iglesia existe para que el mundo descubra la presencia de Dio, para que el mundo pueda sentirse amado. Quien divide, quien aparte no realiza su propia vocacion de hacer divino al mundo.