Febbraio 2018

1 febbraio 2018
Marco 6,7-13  “Scuotete la polvere sotto i vostri piedi…”
Gesù dice al discepolo che non viene accolto di scuotere la polvere… Gesù non chiede al discepolo un gesto di protesta o di maledizione per chi non lo accoglie. NO! Scuotere la polvere è un messaggio. Il discepolo non accolto dice a chi non lo ha accolto: non mi porto via nulla di ciò che vi appartiene, non mi porto via nulla della vostra mentalità e stile di vita… continuo il mio cammino di inviato, continuo a camminare e ad annunciare.
Mi mision es continuare a anunciar porqué Jesus continua a enviarme. Bendito sea Jesus.

2 febbraio 2018
Luca 2,22-40 Parlava del bambino
Anna parla del Bambino. La nostra missione è parlare del Bambino. Il Bambino non parla se non con la bocca di Simeone e di Anna. Oggi parla attraverso di te, attraverso di me. Grazie per tutte le bocche e i cuori, e le mani che si aprono e parlano con parole, con amore e con solidarietà di questo Bambino che è il dono del Padre, il frutto dello Spirito, il SI di Maria e di Giuseppe.
Jesus es el SI del Padre, es el fruto del Espiritu y del SI de Maria. Jesus es el Señor.

3  febbraio 2018
Marco 6,14-29 E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni
I discepoli sono in missione. Gesù è solo. Erode fa un banchetto con un’abbondanza tale che termina con una testa su un vassoio. L’abbondanza uccide. Succede anche oggi, tempo in cui si pensa di cambiare le cose, di fermare le migrazioni o la tratta, i fondamentalismi e gli attentati con le armi, con le bombe e tagliando teste. Il nuovo nasce solo dalla condivisione.
El nuevo, el futuro nace solamente donde hay capacidad de compartir.

4 febbraio 2018
Marco 1,29-39  Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché si predichi anche là
È bello Gesù che guarisce la suocera di Pietro ed è bella questa suocera che subito si mette a servire. Forse la riconoscenza più bella non è accendere una candela o fare un pellegrinaggio. Forse il ringraziamento più bello è servire: si mise subito a servire. È bello questo Gesù che sulla piazza guarisce. È bello vederlo di mattino presto mentre prega. Ma è fantasticamente bello questo Gesù che sospinge i discepoli ad andare più in là andando insieme a loro: con loro. “Chiesa in uscita”, non si stanca di dirlo papa Francesco!
Es maravilloso este Jesus que no se cansa de decirle a sus discipulos de ir mas allà, Es maravilloso este Jesus que va el mismo con sus discipulos, con nosotros, mas allà.

5 febbraio 2018
Marco 6,53-56  Quanti lo toccavano venivano salvati
Toccavano il lembo del mantello… Il mantello di Gesù siamo noi, siamo la comunità dei discepoli. La vita di chi si avvicina al discepolo, a te che sei discepolo, non può non guarire. Grazie Gesù, grazie Gesù fratello, grazie per la gioia che mi dai di essere il tuo mantello. Grazie per tutte le volte in cui chi si è avvicinato a me è guarito. Guarito dal pessimismo, dalla solitudine, dall’egoismo e dall’indifferenza o dalla rassegnazione. Ma, e te lo dico con il cuore, grazie per i mantelli che ho toccato e attraverso i quale è giunta a me la vita.
Muchas gracias Jesus por los abrigos que he podido tocar y ha llegato a mi la vida, tu vida, la vida verdadera.

6 febbraio 2018
Marco 7,1-13  “Trascurando il comandamento di Dio voi osservate le tradizioni degli uomini”
Sei meraviglioso Gesù, maestro sempre in cammino sulle strade del mondo. Sei meraviglioso perché mi insegni che chi si ferma ai “perché” e chi si appella al “sempre si è fatto così” non si aprirà mai al nuovo, agli orizzonti di Dio. Mi insegni anche che Dio. L’Abbà, ha messo al centro le persone, ogni persona. Il missionario non può fare diversamente. Insegnami a non annullare mai” la Parola” in favore delle “tradizioni”.
La Palabra tiene sempre el primer lugar. No quiero vivir de lo que siempre hicimos, Quiero y necesito vivir de la Palabra.

7 febbraio 2018
Marco 7,14-23  “Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo”
Noi diciamo che un certo prodotto è fatto di puro lino, di pura lana, … Impuro è ogni aggiunta, ogni contaminazione. Puro è sinonimo di autentico. Signore Gesù insegnami a fare crescere in me e attorno a me l’autenticità. Ma oggi ti chiedo anche la luce del tuo Spirito per comprendere che non posso essere discepolo missionario se continuo a gettare la colpa sull’ambiente o sulle persone con cui vivo. Non posso essere discepolo missionario se dimentico che il negativo, il male ha le sue radici dentro di me. Ma anche il bello e il buono ha le radici nel cuore del discepolo missionario. Grazie.
Todo lo que es bueno y bello nace del corazon del discipulo.

8 febbraio 2018
Marco 7,24-30  “Per questa tua parola, va’. Il demonio è uscita da tua figlia”
Quale parola? Una parola che ci fa capire che tutte le persone sono figli e figlie che hanno diritto di partecipare al banchetto, hanno diritto di vivere. Gesù era cresciuto nella mentalità del suo popolo. La mentalità in base alla quale gli altri non meritavano attenzione, erano considerati come cani. La donna siro-fenicia lo “evangelizza” aprendolo a una nuova visione della persona. Il diverso, il povero che spesso chiamiamo “cagnolini” non sono un problema ma una opportunità. Il missionario si lascia evangelizzare dai poveri.
El verdadero discipulo, el misionero se deja evangelizar por los pobres.

9 FEBBRAIO
Marco 7,31-37  “Effata”, cioè “Apriti”.
È bello che ci sia chi porta a Gesù chi ha bisogno. Il missionario è colui che porta l’altro all’incontro con Gesù. Se la parola “Apriti” la sento rivolta a me come discepolo: ho l’opportunità di nascere al nuovo perché la mia vita diventi “relazione” e non rimanga “isolamento”. Se la stessa parola la sento rivolta a me come missionario ho l’opportunità di condividere la mia fede con chi incontro sulla mia strada, con chi ha lo stesso colore della mia pelle e con chi proviene da altri paesi del mondo.
Abrete: es una orden que vale tambien para mi. Solamente quien se abre vive y trasmite vida.

10 FEBBRAIO
Marco 8,1-10  “Quanti pani avete?”
Cosa sente Gesù? Compassione. Cosa sentono i discepoli? Disagio e impotenza. Cosa sento io oggi? Oggi di fronte alle ingiustizie? La mia missione è quella di rendermi conto di quanti pani ho, di metterli nelle mani di Gesù, di riceverli da lui e distribuirli. Offrili tutti e distribuiscili tutti. San Daniele Comboni mi insegna questa strategia di fede. Come finisce la scena? Finisce con una condivisione bella in cui c’è abbondanza per tutti e per ciascuno.
Compartiendo todo lo que soy y lo que tengo soy verdadero discipulo de aquel Jeuss que no me ama mucho sino en totalidad

11 FEBBRAIO
Marco 1,40-45 Lo toccò e gli disse: Lo voglio, sii purificato”.
Gli atteggiamenti di Gesù devono essere i tuoi stessi atteggiamenti. Lo puoi perché Gesù ci ha lasciato il suo Spirito! Quali sono questi atteggiamenti? 1. Compassione: Capacità di soffrire con l’altro. 2. Tendere la mano: Creare vicinanza, rendere palpabile la compassione. 3. Toccare:  Non aver paura dei limiti, delle malattie, di nulla. 4. Parlare: Parlare con parole autentiche, parole creatrici. I tuoi discepoli che oggi in ogni parte del mondo si riuniscono crescano in questi 4 atteggiamenti e che ciò che ti chiedo per loro si realizzi anche in me. Ma so bene che se vivo questi quattro atteggiamenti diventerò anch’io come Gesù una “identità espulsa” dalla legge e dal tempio.
Hay cuatro palabras que deben marcar mi vida: compasion, abrir la mano, tocar y hablar.

12 FEBBRAIO
Marco 8,11-13  Perché questa generazione chiede un segno?
Si nota, e lo nota anche Gesù, quando chi ti parla è in atteggiamento di ricerca della verità e quando invece è la ricerca di pretesti. Se non ascolto risposte da parte di Dio e dei fratelli devo chiedermi quali sono i miei atteggiamenti e i miei stati d’animo. Gesù tu non perdi tempo a parlare di pretesti. È troppo importante per te salire sulla barca e andare verso l’altra sponda. Lo sia anche per me
Para Jesus y para mi su discipulo es demasiado importante subir a la barca y pasar a la otra orilla: la orilla de la vida!

13 febbraio 2018
Marco 8,14-21 “Non comprendete ancora?”
Il lievito dei farisei è la legge, la tradizione. Il lievito di Erode è il potere, la facciata. Gesù tu vai più in là, tu sei il nuovo che sempre mette al centro la persona, ogni persona. Tu sei il nuovo che mette al centro il servire. La grande tentazione della mia vita è legge e potere; tradizione e facciata. È la stessa tentazione che devono affrontare e vincere le nostre comunità e famiglie se vogliono essere realtà vive di discepoli e discepole.
Vencer la tentacion de cumplir con el deber y la tentacion del mandar para vivir en la gratuidad y en el servicio.

14 febbraio 2018
Matteo 6.1-6; 16-18 Il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà
La Quaresima è un nuovo inizio, una strada che conduce verso una meta sicura: la Pasqua di Risurrezione, la vittoria di Cristo sulla morte. E sempre questo tempo ci rivolge un forte invito alla conversione: il cristiano è chiamato a tornare a Dio «con tutto il cuore», per non accontentarsi di una vita mediocre, ma crescere nell’amicizia con il Signore Gesù l ‘amico fedele che non ci abbandona mai. Solo il Padre, che vede nel segreto, può dirci che cosa appartiene al nucleo incandescente della fede, della preghiera e del dono.
Mi metto in ascolto per non disperdere la mia vita in ciò che non è essenziale.
Necesito ponerme en una actitud de escucha para que mi vida no se pierda en lo que no es importante. Vivir la cuaresma y vivirla escuchando.

15 febbraio 2018
Matteo 9,14-15 Quando lo sposo sarà loro tolto allora digiuneranno
Il cuore della mia vita non sono le pratiche o ciò che faccio. Il cuore della mia vita è una persona: Gesù. È Lui lo sposo. È Lui che rende feconda la mia vita. È Lui che fa della mia vita Vita.
All’inizio della quaresima di domando: – Sono proprio certo che la mia fede è la fede in una persona? Mi confesso di più che ho trasgredito delle leggi o confesso di più le mie distanze da Gesù?
Confieso mas que no he cunplido con las leyes o confieso mas lo que me tiene lejos de Jesus?