Si è celebrata, il lunedì 9 settembre, la cerimonia di addio a Mons. Renzo Ceresoli, vescovo emerito di Awasa, in Etiopia, deceduto improvvisamente, a 93 anni, il giorno 6 di questo mese. Si trovava da pochi giorni nella struttura per confratelli anziani e ammalati dei comboniani, nel veronese, dove era stato trasferito perché potesse usufruire di tutti i servizi di cui ormai cominciava ad aver bisogno. Poi un malessere improvviso, il crollo generalizzato, il ricovero in ospedale a Villafranca (VR) e il rientro in struttura dove ha potuto solo essere accompagnato nell’ultimo tratto di strada, in un ambiente familiare, dove si è spento serenamente la mattina del 6 settembre.
Ai funerali che hanno preceduto il trasferimento della salma al suo paese natale, Nave, nel Bresciano, hanno partecipato molti confratelli delle comunità della zona, oltre a familiari e altri amici che l’hanno conosciuto e accompagnato nelle principali tappe della sua vita. La cerimonia funebre è stata presieduta pa P. Fabio Baldan, superiore provinciale, e concelebrata dal superiore generale dell’Istituto, p. Tesfaye Tadesse, etiope, che ha tenuto l’omelia nella quale ha messo in luce le doti umane, spirituali e missionarie di Mons. Renzo. “Aveva una grande qualità di servire il popolo di Dio – ha ricordato p. Tesfaye (nella foto) -. Davanti ad alcune difficoltà che ha incontrato anche nel servizio di vescovo, è stato la pazienza in persona. Era uno che cercava sempre la riconciliazione, la pace, il superamento delle difficoltà, anche pagando di persona”. È stata una delle sue qualità più belle, che l’hanno reso sempre positivo, costruttivo, cercato da tutti proprio perché riusciva come pochi a costruire ponti e ad abbattere muri. Ha terminato ringraziando: “Grazie Mons Lorenzo, per la sua attenzione alla verità, all giustizia e il suo impegno per la riconciliazione. Lei stesso che ha dovuto sopportare le croci del suo servizio episcopale nei momenti difficili nella vita di vicariato, credeva e spingeva a cercare la pace e la riconciliazione, perché era molto consapevole di partecipare alla missione di Gesù Cristo che ha detto io “offro la vita per le pecore.”
P. Nicolino Di Iorio, oggi vicario delegato dell’amministratore apostolico della diocesi vacante di Awasa, ha aggiunto altri 3 aspetti importanti della sua personalità. “Mons. Ceresoli è stato un padre, capace di prendersi cura di tutti, mostrando interesse, ascolto profondo e sincero, con particolaree attenzione per ciascuno, sapendo incoraggiare dando fiducia…; È stato pastore, capace di guidare la chiesa di Awasa con saggezza, tenacia, visione pastorale, cercando sempre di includere tutti, favorendo la partecipazione di ciascuno…; E poi formatore, prima di tutto con il suo esempio, con passione particolare per la dimensione comboniana”.
Significativi anche i messaggi ricevuti:
Dalla Segreteria di Stato Vaticana, attraverso il cardinale Parolin: “Appresa la notizia della scomparsa di mons. Lorenzo Ceresoli, vicario apostolico emerito di Awasa in Etiopia, il Santo Padre partecipa spiritualmente al lutto che colpisce codesto Istituto dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù, di cui fu apprezzato presbitero. Papa Francesco, nel ricordare il generoso e fecondo impegno nell’annuncio del Vangelo sull’esempio di San Daniele Comboni a favore della promozione umana dei fratelli in terra africana, innalza fervide preghiere di suffragio per il compianto presule e di cuore imparte la benedizione apostolica a quanti si uniranno al rito esequiale”.
Da Propaganda Fide, attraverso il suo prefetto, il cardinale Tagle: “Il Dicastero per l’Evangelizzazione ha appreso la notizia del ritorno alla Casa del Padre di S. E. mons. Lorenzo Ceresoli, vicario apostolico di Awasa, in Etiopia, dal 1993 al 2009. Esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia del presule, a tutti i Missionari Comboniani e alla Chiesa di Awasa, mentre ci uniamo alle preghiere di suffragio di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato come missionario e pastore. Mons. Ceresoli è stato uno zelante servitore della Chiesa, che in modo esemplare si è totalmente prodigato a promuovere l’evangelizzazione e a sostenere le persone bisognose”.
Il corpo è poi stato portato a Nave (BS), dove riposerà nella cappella del cimitero riservata ai sacerdoti.