Padre Giovanni Taneburgo
PER CELEBRARE LA VITA, L’AMORE DEV’ESSERE SEMPRE AL PRIMO POSTO
La domanda che uno dei farisei rivolse a Gesù, fu molto astuta. Infatti, la legge mosaica veniva spiegata dagli studiosi con 613 precetti. Pensate! Di questi, 248 erano prescrizioni positive e 365 erano proibizioni. La risposta intelligente data da Gesù, contenente due riferimenti, la prima parte al Deuteronomio e la seconda al libro del Levitico, presenta il comandamento dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo messi sullo stesso livello, e addirittura sono unificati come compendio di tutta la legge di Dio.
Ci chiediamo: Quale è l’insegnamento vitale che oggi dobbiamo accogliere con spirito rinnovato, con umiltà, con cuore contrito e con la volontà di metterlo in pratica senza mezze misure, nella convinzione che, nella nostra società in genere, è stato messo nel dimenticatoio o è stato calpestato senza nessun senso di colpa e addirittura con aggressività diabolica? Ecco il testo: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Gesù intende dirci che ciò che conta veramente nella vita è l’amore, e che una persona che afferma di amare Dio senza amare il prossimo, dice una grande menzogna. Questa è la verità che San Giovanni afferma nella sua prima lettera: “Se uno dice: ‘Io amo Dio’ e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello”. E’ questo l’amore che costituisce l’essenza di tutta la legge di Dio, la anima e contraddistingue i seguaci di Cristo Gesù nella concretezza della vita.
San Giovanni afferma che “Dio è amore” e la Sacra Scrittura ci fa capire che ogni essere umano è stato da Lui creato per essere amato e per amare. Ricevere amore e donare amore è la passione con cui ogni essere umano nasce. Ricevere innanzi tutto l’amore che Dio offre continuamente ai suoi figli e alle sue figlie, e amare tutti, nessuno escluso, è il segreto per celebrare la vita. Amare tutti! Approfitto di questa occasione per rispondere a una domanda che mi è stata rivolta tante volte: ma com’è possibile amare tutti, anche i nemici? Vedete, amare tutti non vuol dire avere tutti in simpatia ed essere in amicizia con tutti. No. Tal cosa non è possibile e non ci viene chiesta dal Signore. Dobbiamo allora ricordare che due espressioni importanti dell’amore sono la preghiera e il perdono. Siamo chiamati a perdonare e a pregare per tutti, non ad avere tutti in simpatia e amicizia. Illuminante può essere il comportamento di Gesù mentre era davanti ad Anna, suocero del sommo sacerdote Caifa. Dopo che una delle guardie presenti gli diede uno schiaffo, Gesù non gli disse, “quanto sei caro, schiaffeggiami di nuovo”; ma per portare quella guardia a riflettere sul suo gesto sconsiderato, disse “Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?” (Giovanni 18.33-34). Penso quindi che la reazione di Gesù avesse un aspetto educativo per quella guardia.
A proposito di educazione, l’amore ricevuto e donato, ha sempre degli aspetti educativi per noi. Ne menziono uno molto importante: l’amore ci porta a escludere dal nostro cuore e dal nostro comportamento ogni idolo. Infatti, dobbiamo convertirci dagli idoli per amare e servire Dio, e per accogliere Gesù nostro Salvatore (seconda lettura presa dalla lettera ai Tessalonicesi). La prima lettura, presa dal libro dell’Esodo, parla di idoli come l’orgoglio, l’egoismo, la prepotenza, l’ansia di possedere sempre di più a spese del prossimo.
Per concludere, ricordiamo che in questo mondo tribolato da tanti mali diabolici, siamo chiamati a testimoniare Cristo e il suo Vangelo, vivendo e praticando il comandamento dell’amore, grazie all’energia che lo Spirito Santo ci dona. E per intercessione della Madonna, chiediamo la grazia di amare il nostro prossimo non soltanto come noi stessi, ma molto di più, osservando l’ordine che abbiamo nel testamento di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi.” Amare come Gesù ha amato e continua ad amare!