Padre Giovanni Taneburgo
Ricordiamo che dopo la Risurrezione di Gesù che segnava la vittoria definitiva sulla morte, gli apostoli furono presi più dalla paura e dai dubbi che dalla gioia. Solo cinquanta giorni dopo Pasqua, mentre erano raccolti in preghiera con Maria nel Cenacolo, furono finalmente trasformati dall’effusione dello Spirito Santo che scese su di loro come vento impetuoso con un rombo di tuono e una danza di fiamme. Così, la potenza dello Spirito cambiò i cuori degli apostoli riempiendoli di gioia e di entusiasmo, le porte vennero spalancate, e coloro che prima erano paurosi e timidi, cominciarono a proclamare le meraviglie di Dio e a diffondere il Vangelo della salvezza. Che grande la potenza e la fantasia di Dio nel farci constatare questa sorprendente trasformazione degli apostoli: non più prigionieri del loro piccolo mondo caratterizzato da buio e insicurezza, ma pieni di ardente speranza e fede certa, in movimento dinamico per la salvezza del modo. E così nacque e cominciò a operare la Chiesa, Famiglia e Popolo Sinodale di Dio.
Venendo a considerare la Chiesa nei nostri giorni, notiamo che anche oggi la sua vitalità non dipende da forze e da iniziative umane. Anzi, quante volte esse l’hanno invece appesantita; la vitalità della Chiesa e della sua azione dipende dalla forza vitale dello stesso Spirito. E’ la Spirito che rende la Parola viva, efficace e provocante. E’ lo Spirito che rende i Sacramenti canali efficaci di grazia. E’ lo Spirito che suscita carismi e ministeri nelle comunità cristiane rendendole missionarie per la trasformazione dei cuori e del mondo.
Il Patriarca Atenagora ci ha lasciato un testo che descrive l’azione dello Spirito Santo e che è un dono stupendo per tutti i seguaci di Gesù:
SENZA LO SPIRITO Dio è lontano,/ il Cristo resta nel passato,/ il vangelo una lettera morta,/ la Chiesa una semplice organizzazione,/ l’autorità dominazione,/ la missione una propaganda,/ il culto una semplice evocazione,/ e l’agire morale un agire da schiavi.
MA NELLO SPIRITO il cosmo è nobilitato per la generazione del Regno,/ il Cristo risorto è presente,/ il vangelo è potenza di vita,/ la Chiesa realizza la comunione trinitaria,/ l’autorità è un servizio liberante,/ la missione continua la Pentecoste,/ la liturgia è memoriale e anticipazione,/ e l’agire umano viene deificato.
Cari fratelli e care sorelle che mi ascoltate, grazie al Concilio Vaticano II e a una riflessione teologica seria, lo Spirito Santo è un segno dei tempi e noi siamo favoriti dal ricupero del ruolo dello Spirito Santo nella vita della Chiesa e del mondo. Già da anni molti hanno accolto una proclamazione importantissima di Paolo VI. Essa dice che dice che i cristiani non possono vivere e agire da seguaci di Cristo se non sono persone carismatiche, cioè persone che dipendono dalla Spirito Santo, e da Lui ricevono l’energia per poter vivere con fede ed entusiasmo.
Vi lascio una provocazione: ‘Voi che mi avete ascoltato, pregate spesso lo Spirito Santo chiedendo a Lui la forza necessaria per vivere la vostra umanità da persone mature, e per vivere il Vangelo in modo coerente? Ricordate che le forze umane si rivelano sempre come debolezza, quando si tratta di vivere bene? Pensateci! E che la Madonna vi accompagni!
Giovanni Taneburgo
Missionario Comboniano