Padre Giovanni Taneburgo

 

Diciamo subito che la festa del Battesimo di Gesù è come uno sviluppo della solennità dell’Epifania: il Bambino di Betlemme, rivelato come il Messia-Salvatore atteso e promesso dai profeti, nel suo Battesimo sulle rive del Giordano, viene presentato al mondo dal Padre e dallo Spirito come Figlio di Dio in carne mortale. E Gesù, mettendosi in fila con i peccatori per essere battezzato da Giovanni, vuole essere considerato come uno tra i tanti, avendo assunto la nostra condizione umana, anche se in Lui non ci fu mai peccato. Ma ora mettiamo l’accento sulla proclamazione della Trinità. Il passo evangelico ci ha detto che I cieli si aprirono, lo Spirito Santo scese in forma di colomba, e la voce del Padre proclamò: “Tu sei il mio Figlio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”. Questa dichiarazione pubblica del Padre esprime le credenziali che Gesù ha come colui che ha inaugurato il Regno di Dio, e la discesa dello Spirito su Gesù esprime la sua l’unzione messianica per la sua missione profetica. Così Cristo, Figlio di Dio, si fa nostro fratello. Questo è il mistero d’amore che oggi celebriamo, e noi siamo figli e figlie amati dal Padre, a Lui graditi, nella misura in cui, come il Figlio, compiamo la sua volontà e facciamo ciò che gli è gradito.

Nella vita di ogni cristiano c’è una realtà preziosa che è punto di riferimento costante nel suo cammino di vita; è il Battesimo. In questo sacramento moriamo con Cristo al peccato, per assumere, in comunione con Lui, la nuova vita di figli e figlie amati da Dio. Mediante il Battesimo poi diveniamo partecipi della missione di Cristo per la salvezza dell’umanità per compiere la quale ci viene data dal Padre l’energia del suo Spirito.

Capiamo (o dovremmo capire) che il Battesimo non è un peso messo da Dio sulle nostre spalle, ma è un grande dono con cui Dio comincia il suo dialogo di gioia e di salvezza con noi. Il nostro compito è quello di diventare sempre più consapevoli di questo dono, e di impegnarci a dare una risposta libera e ricca di gratitudine, secondo ciò che diciamo nella preghiera del ‘Padre Nostro’: ‘Venga il tuo Regno’. In modo particolare ci impegniamo a promuovere la giustizia e la pace, e a fare quel tanto o quel poco che possiamo per la liberazione integrale dei sofferenti, dei poveri e degli abbandonati. A tale riguardo, che esempio grande che ci danno Papa Francesco, la Comunità di Sant’Egidio, le Suore della Carità di Madre Teresa, i missionari di prima linea e tante persone che operano nel nascondimento e che ho la grazia di ‘scoprire’ continuamente. Per questa grazia sono grato al Signore.

Propongo a tutti e a ciascuno un esame di consapevolezza o di coscienza:

  • Come accolgo dentro la mia vita Cristo Gesù, il Figlio amato che il Padre e lo Spirito Santo mi hanno presentato?

  • Sono consapevole che anche per me il cielo si è aperto e sono stato reso figlio amato, gradito a Dio / sono stata resa figlia amata, gradita a Dio?

  • Come vivo il dono del Battesimo?

  • Come cerco di adempiere alle sue esigenze?

Io rinnovo le promesse del Battesimo. Sarebbe bello e salutare se ogni persona che mi sta ascoltando, rinnovasse pure lei le stesse promesse:

Rinnovo le promesse del Battesimo con le quali un giorno ho rinunciato a satana e alle sue opere e mi sono impegnato a servire fedelmente Dio:

  • Rinuncio al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio. Rinuncio alle seduzioni del male, per non lasciarmi dominare dal peccato. Rinuncio a satana, origine e causa di ogni peccato.

  • Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra. Credo in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre. Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa Cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna.

Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna. Amen.

 

Giovanni Taneburgo
Missionario Comboniano