Padre Giovanni Taneburgo
Prepariamoci alla nostra meditazione sulla Parola di Dio con alcuni momenti di preghiera: Padre Santo, oggi ti ringraziamo innanzi tutto per il tuo Figlio e nostro Salvatore, Cristo Gesù, che venendo in questo mondo per la salvezza dell’umanità, ti disse con fermezza: ‘Tu non hai voluto e non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato; allora ho detto io vengo per fare la tua volontà’. Ti ringraziamo anche perché ci hai dato in Maria l’esempio di chi nella propria casa ha detto sì a te, e nella casa della cugina ha detto sì al prossimo e alla carità. Grazie, Padre Santo
Condivido con voi cinque punti che nella mia meditazione sulla Parola di Dio mi sono sembrati molto importanti per la nostra preparazione al prossimo Natale e nel nostro cammino di vita. Senz’altro possono aiutarci nel fare spazio a Dio e ai suoi doni, e nel nostro impegno per essere trasformati dalla Sua Grazia.
- Il primo momento è quello dell’ascolto: Maria entra nella storia della salvezza mentre è in ascolto di un angelo che la saluta: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. Nel contesto di una società dove c’è tanto frastuono e tanta dissipazione, è importante per noi avere ogni giorno momenti prolungati di silenzio per ascoltare Dio e il nostro cuore, e per leggere i segni dei tempi. Ricordiamo che nel dialogo tra Dio e noi, il silenzio è la più bella voce di Dio ed è anche la voce più bella che noi possiamo avere.
- Il secondo momento è quello dello smarrimento o del turbamento: “A queste parole Maria rimase molto turbata”. Un attimo di turbamento che nella nostra vita può durare molto tempo! Ma non lasciamoci cadere le braccia. Infatti, Dio entra in questa nostra vita, e come a Maria disse di non temere, a noi dice: Non temete la vostra fragilità. Io entro in essa e in essa io vi salvo.
- Il terzo momento è quello della ricerca di senso: “Com’è possibile? Non conosco uomo”. Maria accetta il mistero, ma non in modo passivo. Lei vuol capire il significato della Parola di Dio e della sua Azione. Ricordiamo qui che anche noi siamo chiamati ad accogliere il mistero di Dio non in modo passivo come se fosse una realtà che non possiamo comprendere; siamo chiamati ad accoglierlo come una realtà che comprendiamo solo se ‘entriamo’ in essa, cioè se cerchiamo di viverla mentre chiediamo al Signore di farci capire il suo significato.
- Il quarto momento è quello della rivelazione dello stile di Dio: A Maria l’angelo dice: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e sarà chiamato Figlio di Dio”. Lo Spirito Santo viene anche su di noi ogni giorno e se solo ci apriamo a lui, Egli ci rivela lo stile con cui Dio opera e ci da la grazia di farlo nostro. Ricordiamo che è uno stile diverso da quello della logica umana e tante volte è ad esso opposto.
- Il quinto momento: quello dell’azione di Dio che, quando viene accolta, ci da energia e porta sempre al servizio. Maria dice: “Ecco la serva del Signore, avvenga per me quello che hai detto”. E così la Madonna fu fedele a Dio e alla missione da Lui affidatale; missione che potette compiere in modo splendido con la sua visita alla cugina Elisabetta, come vediamo nel passo evangelico di oggi. Noi, pensando alla missione che abbiamo ricevuto da Dio e che non possiamo mai mettere da parte, chiediamo allo Spirito Santo energia rinnovata per essere fedeli sino alla fine. Come Maria!
E’ così che fiorisce il deserto del nostro cuore e il nostro cammino di vita continua verso la Pienezza di Dio.
A Dio la gloria nei secoli e a tutti noi un Santo Natale e un Nuovo Anno ricco di serenità!
P. Giovanni Taneburgo
Missionario Comboniano
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Mi è piaciuto moltissimo e concentra tutto il senso della vita dell' uomo
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