OTTOBRE 2021

Anno di San Giuseppe – Anno della “Famiglia Amoris Laetitia”

a cura di p. Romeo Ballan

1   S. Teresa di Gesù Bambino (1873-1897), nata ad Alençon (Francia), entrò ancora adolescente nel carmelo di Lisieux, desiderosa di essere «l’amore nel cuore della Chiesa». È dottore della Chiesa, patrona delle missioni e della Francia, protettrice dei malati di Aids e di altre malattie infettive. Ha scritto Storia di un’anima, uno dei capolavori della spiritualità di tutti i tempi.

* I suoi genitori, i santi Luigi Martin e Zelia Maria Guérin, furono canonizzati insieme nel 2015.

  • B. Juan de Palafox y Mendoza (1600-1659), spagnolo, vescovo di Puebla de los Ángeles (Messico), uomo di vasta cultura e spiritualità, viceré e visitatore apostolico. Fu riformatore e pastore instancabile e difensore degli indios. Tornato in Spagna, divenne vescovo di Osma-Soria.
  • Ven. Délia Tétreault (1865-1941), canadese, fondatrice delle suore Missionarie dell’Immacolata Concezione (Mic), per la missione ad gentes.
  • Giornata internazionale della Musica, istituita nel 1975 dal Consiglio Internazionale della Musica, organismo creato dall’Unesco (1949).
  • Giornata internazionale delle Persone Anziane, adottata dall’Onu-Oms nel 1990.

B. Antonio Chevrier (1826-1879), francese, innamorato della povertà del presepio. Si consultò con S. Giovanni M. Vianney ad Ars e fondò a Lione l’associazione dei Preti del Prado, impegnati in opere di carità. Fu precursore dell’impegno sociale, educativo e missionario del clero.

  • B. Giovanni Beyzym (1850-1912), sacerdote gesuita della Volinia (Ucraina), missionario tra i lebbrosi a Fianarantsoa (Madagascar).
  • Giornata internazionale della Nonviolenza, fissata dall’Onu nel 2007 nel giorno della nascita di Mahatma Gandhi il 2-10-1869. (Vedi 30/1).

3  Ss. Ambrosio Francisco Ferro, sacerdote, e 27 compagni martiri, uccisi nel 1645 per la loro fede, sulle rive del fiume Uruaçu (Natal, Brasile). Appartengono al gruppo dei primi martiri del Brasile, assieme ai Ss. Andrés de Soveral, Domingos Carvalho e altri laici. (Vedi 16/7).

  • B. Josef Mayr-Nusser (1910-1945), martire italiano di Bolzano, padre di famiglia ed esponente dell’Azione cattolica, attivo nelle opere assistenziali. Morì a Erlangen (Germania), mentre veniva portato nel campo di concentramento di Dachau, perché si rifiutò di fare il giuramento di fedeltà a Hitler, dicendo: «Sono cristiano e la mia fede non me lo permette».
  • B. Jesús E. Jaramillo Monsalve (1916-1989), martire colombiano, dell’Istituto per le missioni estere di Yarumal. Come vescovo di Arauca, prese posizione in difesa dei poveri e contro la guerriglia comunista dell’Esercito di liberazione nazionale, che lo sequestrò e uccise.
  • Anniversario del naufragio di Lampedusa (2013), nel quale persero la vita 368 migranti eritrei ed etiopi, a poche miglia da quel porto italiano.

* A ricordo di questa terribile tragedia marittima nel Mediterraneo, si celebra oggi la giornata nazionale per le Vittime dell’Immigrazione. (Vedi 8/7).

S. Francesco d’Assisi (1182-1226), amante di Cristo povero, del prossimo e del Creato, fondatore dei francescani, e patrono d’Italia. Inviò gruppi di frati a evangelizzare diverse regioni del mondo. Nel 1219, lui stesso si recò a Damietta (Egitto) per un incontro fraterno e pacificatore con il sultano al-Malik al-Kāmil. È ispiratore di sempre nuove associazioni, cristiane e non, per la pace, la fraternità e la salvaguardia del Creato.

  • B. Francesco Saverio Seelos (1819-1867), sacerdote redentorista tedesco, missionario in varie regioni degli Usa. Morì di febbre gialla a New Orleans, Louisiana (Usa).
  • Ricordo di Carlo Carretto (1910-1988), laico italiano, educatore, militante nell’Azione cattolica giovanile. Nel 1945, assieme a Luigi Gedda (presidente dell’Azione cattolica), creò l’Associazione nazionale maestri cattolici. Nel 1954, parte per l’Algeria ed entra nel noviziato dell’istituto dei Piccoli Fratelli di Gesù. Per dieci anni, vive una vita eremitica nel Sahara, fatta di preghiera, silenzio e lavoro; è un’esperienza che esprimerà in Lettere dal deserto. Rientrato in Italia nel 1965, si stabilisce a Spello (Umbria), e per 20 anni anima un centro di preghiera e vita eremitica. È autore di numerosi libri di spiritualità cristiana.

Ss. Froilano († 905), vescovo di Léon, e Attilano († 916), vescovo di Zamora, in Spagna, ambedue prelati illustri per la loro virtù. Lasciarono la vita eremitica per dedicarsi alla evangelizzazione delle regioni liberate dal dominio degli arabi musulmani.

  • S. Maria Faustina Kowalska (1905-1938), religiosa polacca, destinataria di speciali rivelazioni di Gesù. Il culto della Divina Misericordia di cui divenne portavoce, si è difuso rapidamente in Polonia e nel resto del mondo, attirando molte persone a Cristo.
  • Ricordo di Annalena Tonelli (1943-2003), laica missionaria italiana, per 35 anni attiva in Kenya e soprattutto in Somalia. Fu uccisa a Borama (Somalia) da uno sconosciuto, appartenente a una cellula terrorista. Scrisse: «Scelsi di vivere per gli altri da quando ero bambina: per i poveri, per i sofferenti, per gli abbandonati, per coloro che nessuno ama, e spero di poter continuare così sino alla fine della mia vita… Ho fatto una scelta di povertà radicale… Un giorno il bene trionferà».
  • Assegnazione del Premio Nobel per la Pace 2018 a: Denis Mukwege e Nadia Murad, per i «loro sforzi volti a mettere fine all’uso della violenza sessuale come arma da guerra e di conflitto armato». Mukwege (n. a Bukavu, 1955), ginecologo, ha curato varie migliaia di donne vittime di soldati e ribelli nell’est della Rd Congo. Nadia Murad (n. a Kocho, nord dell’Iraq, 1993), una delle 6.700 donne yazide (dell’entia curda) fatte prigioniere dell’Isis, è oggi attivista per i diritti umani e prima ambasciatrice Onu per la dignità dei sopravvissuti alla tratta di esseri umani.

6  S. Bruno (1030-1101), sacerdote tedesco di Colonia, fu professore di teologia per 18 anni a Reims (Francia), poi eremita. Nel 1084, fondò presso Grenoble, in una valle solitaria nel cuore del massiccio chiamato all’epoca Cartusia, la ‘Grande Certosa’ (in francese chartreuse), da cui il nome dei Certosini, ordine di vita monastica eremitica e cenobitica. Negli ultimi anni della sua vita, fu chiamato a Roma come consigliere e aiutante del Papa. Morì a Serra San Bruno (Calabria), dopo avervi fondato altri due monasteri.

  • Bb. 52 Martiri di Kyoto, uccisi nel 1619 presso Arima; erano laici giapponesi della diocesi di Funai. Tra di loro anche alcune coppie di sposi, uccici con i loro bambini. Da rilevare il caso di Giovanni Hashimoto e sua moglie Tecla, la quale fu crocifissa con i loro cinque figli a lei legati: Caterina (13 anni), Tommaso (12), Francesco (8), Pietro (6) e Ludovica (3). Quest 52 laici furono beatificati nel 2008, unitamente ad un gruppo di 188 martiri giapponesi. (Vedi 24/11).

Festa della B.V. Maria del Rosario, memoria mariana di origine devozionale, collegata alla vittoria di Lepanto (1571), che arrestò la grande espansione dell’impero ottomano. Il rosario è una preghiera popolare atta a far rivivere i misteri della vita di Cristo e di Maria, in sintonia con le gioie, i dolori, i problemi e le speranze del mondo intero.

  • Ricordo di Desmond Tutu (n. a Klerksdorp, 1931), teologo sudafricano, arcivescovo anglicano emerito di Città del Capo. È stato attivista contro il sistema dell’apartheid, battendosi in favore dei diritti umani. Ricevette il Premio Nobel per la Pace 1984, il Premio Pacem in Terris 1987, e altri riconoscimenti internazionali.

S. Giovanni Calabria (873-1954), sacerdote di Verona, nato in una famiglia povera. Fondò i Poveri Servi e le Povere Serve della Divina Provvidenza, aprendo istituti per assistere orfani, emarginati e ammalati, con il programma di cercate prima di tutto il Regno di Dio e la sua giustizia (cfr. Mt 6,33), confidando per il resto nella Provvidenza del Signore. Diceva: «Il malato è, dopo Dio, il nostro vero padrone».

S. Ludovico Bertrán (1526-1581), sacerdote domenicano spagnolo, missionario in Colombia, dove evangelizzò i popoli indigeni e ne prese le difese davanti agli oppressori.

  • S. Giovanni Leonardi (1541-1609), fondatore dei Chierici regolari della Madre di Dio. Con il prelato spagnolo G. B. Vives, fondò a Roma una scuola per futuri missionari ad gentes, primo nucleo del Collegio di Propaganda Fide (1627).
  • S. John Henry Newman (1801-1890), filosofo e teologo inglese, convertitosi dall’anglicanesimo, poi cardinale. Fondò l’Oratorio di san Filippo Neri in Inghilterra. La liturgia lo ricorda oggi nell’anniversario della sua conversione alla fede cattolica nel 1845. Due suoi motti: «La santità prima di tutto»; «Il cuore parla al cuore».
  • Ven. Pio XII (Eugenio Pacelli, 1876-1958). Fu Papa dal 1939 al 958. Operò per la pace durante la Seconda guerra mondiale. Il suo vasto e illuminato magistero pontificio, orale e scritto, offrì abbondante materiale per i documenti del Concilio Vaticano II. Con l’enciclica Fidei Donum (1957) lanciò un appello in favore delle missioni, specialmente in Africa, coinvolgendo anche il clero diocesano.

10  S. Daniele Comboni (1831–1881), primo vescovo e vicario apostolico dell’Africa Centrale. Elaborò un Piano per la Rigenerazione dell’Africa (1864), con l’idea centrale di salvare l’Africa per mezzo degli stessi africani. Fondò due istituti, per missionari e per missionarie (vedi 1/6). Morì a Khartoum (Sudan) all’età di 50 anni. Il suo motto: «Africa o morte!». Giovanni Paolo II lo proclamò beato (1996), santo (2003) e “insigne evangelizzatore e protettore del continente nero”.

  • Assegnazione del Premio Nobel per la Pace 2014 a: Kailash Satyarthi, attivista indiano (n. nel 1954), che si batte per i diritti dei bambini e dei giovani; e alla giovane Malala Yousafzay, attivista pakistana (n. nel 1997), nota per il suo impegno per l’affermazione dei diritti civili e per il diritto all’istruzione – bandito da un editto dei talebani – delle donne della città di Mingora. Nel 2012 fu gravemente colpita alla testa da proiettili sparati da uomini armati saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da scuola.

11  S. Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli, 1881-1963), sacerdote bergamasco, ab diplomatico ecclesiastico, vescovo e cardinale, e il “Papa buono” (dal 1958). Il 25 gennaio 1959 annunciò l’ndizione del Concilio ecumenico Vaticano II, che poi inaugurò l’11 ottobre 1962. Portò a Roma una sensibilità e orientamenti nuovi sui rapporti ecumenici, sulle questioni sociali (cfr. enciclica Mater et magistra (1961), sull’attività missionaria e, soprattutto, sulla pace con l’enciclica Pacem in terris (1963). Morì il 3 giugno.

  • Ricordo di Luis de Bolaños (1549-1629), francescano spagnolo, missionario per 50 anni in Paraguay, soprattutto fra gli indios guaraní, di cui studiò la lingua, scrivendone la prima grammatica e un rudimentale vocabolario. Tradusse in guaranì il Catechismo per la diffusione della dottrina cristiana. Concepì l’idea di ridurre (concentrare, riunire) le popolazioni nomadi in villaggi stabili, con case e chiese in pietra, inducendole in tal modo ad adottare un sistema di vita sedentario e comunitario, anticipando l’opera che in seguito i gesuiti e altri missionari avrebbero continuato e sviluppato con le note reducciones (riduzioni).

12  Festa di Nostra Signora Aparecida, patrona del Brasile. Il santuario, capace di contenere 45.000 persone, è tra i più grandi al mondo e si trova nella città di Aparecida, nello stato di San Paolo. La festa è molto cara, specialmente agli afrobrasiliani.

  • Ss. Felice, Cipriano e compagni; ci furono 4.966 martiri in Nord Africa: vescovi, sacerdoti, diaconi e una folla immensa di fedeli laici, durante la persecuzione decretata († 483) dall’ariano Unnerico, re dei Vandali.
  • B. Carlo Acutis (1991-2006), adolescente milanese, allegro e intelligente, innamorato del pallone e della musica, genio del computer. Amante dell’Eucaristia (la sua «autostrada per il cielo»), della Vergine Maria, della Chiesa e del Papa, sempre attento alle persone bisognose. Fu stroncato da una leucemia fulminante. Papa Francesco l’ha additato come modello di santità giovanile nell’era digitale: «Egli ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza» (Christus Vivit, 2019, n. 104-105). È stato beatificato ad Assisi il 10-10-2020.
  • Ricordo di Simon Kimbangu (1887-1951), fondatore della Chiesa indipendente kimbanguista nell’ex Congo Belga (oggi Rd Congo). Fu impriogionato per 30 anni a causa della sua fede.
  • L’arrivo di Cristoforo Colombo in America (1492) segnò l’inizio della conquista coloniale del continente e dell’evangelizzazione del Nuovo Mondo.

13  Ven. Madeleine Delbrêl (1904-1964), laica francese, modello di assistente sociale. Superata una crisi giovanile di fede, votò la sua vita al sollievo morale e sociale degli operai nella periferia di Parigi, portando la speranza del Vangelo in ambienti secolarizzati e in mezzo a comunisti militanti. Fedelissima alla radicalità del Vangelo, è “una delle grandi mistiche del nostro secolo” (Card. Calo M. Martini).

14  B. Roman Lysko (1914-1949), sacerdote greco-catolico dell’Ucraina, martire, sposato e padre di tre figli. Quando il regime comunista obbligò i greco-cattolici ad aderire alla Chiesa ortodossa, egli si rifiutò e passò alla clandestinità per continuare il proprio ministero, finché fu arrestato e incarcerato a Leopoli (Lvov), dove morì per le torture subite.

15  S. Teresa di Gesù (1515-1582), monaca spagnola di Avila, riformatrice dell’Ordine delle Carmelitane; cominciò dal nuovo monastero di san Giuseppe in Avila e fondò poi altri monasteri in varie città. In quest’opera dovette sostenere molte tribolazioni, che superò con invincibile coraggio. Diceva: «Chi ha come amico Cristo Gesù può certo sopportare ogni cosa». È dottore della Chiesa per la sua profonda esperienza mistica del mistero di Dio, della quale parla nei suoi libri. «La preghiera fece di Santa Teresa una ‘donna eccezionale’, una donna creativa e innovatrice» (Papa Francesco, 2021).

  • Evento del Patto educativo globale, lanciato da Papa Francesco, per promuovere l’incontro tra le generazioni, le religioni e le culture, in vista di un’ampia alleanza educativa per formare persone mature e capaci di ricostruire un’umanità più fraterna e solidale, in grado di garantire la custodia della casa comune. L’evento si svolgerà in forma virtuale.

16  S. Margherita Maria Alacoque (1647-1690), del monastero francese della Visitazione a Paray-le-Monial, dove ebbe speciali apparizioni del Sacro Cuore di Gesù e ne promosse anche la festa.

  • B. Agostino Thevarparampil (1891-1973), sacerdote dell’India, conosciuto con il nome popolare di Kunjachan (piccolo prete). Battezzò più di 5000 dalits (intoccabili), che sono gli ultimi nel sistema indiano delle caste.
  • Giornata mondiale dell’alimentazione, istituita dall’Onu, per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), creata nel 1945. – Nel 2020 il Premio Nobel per la pace fu concesso al Programma alimentare mondiale (Pam), creato dalla Fao nel 1962. Il programma assiste una media di 100 milioni di persone in 78 paesi; è la più grande organizzazione umanitaria del mondo.

17  S. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire, condannato a morte dall’imperatore Traiano (Roma, † 107). Mentre era condotto, in catene, da Antiochia a Roma, scrisse 7 lettere alle comunità di cristiani che incontrava lungo il viaggio, esortandoli alla fedeltà e unità. Affermava che la Chiesa di Roma «presiede a tutta l’assemblea della carità». Diceva: «È meglio essere cristiano senza dirlo, che proclamarlo senza esserlo».

  • SdD. Celso Costantini (1876-1958), primo delegato apostolico in Cina (1922-1933), dove toccò con mano i complessi problemi dell’evangelizzazione, nel contesto asiatico e con i poteri coloniali. S’impegnò per l’indipendenza della Chiesa davanti alle ingerenze del protettorato francese, la promozione di clero locale e l’ordinazione dei primi sei vescovi cinesi (1926), la creazione di nuove diocesi, la promozione dell’uso del cinese nella liturgia, l’istituzione dell’Azione cattolica, lo sviluppo di arti cinesi-cristiane, la preparazione di rapporti diplomatici fra Cina e Santa Sede. Poi a Roma fu un creativo ed efficace segretario di Propaganda Fide (1935-1953), e cardinale.
  • Ricordo di Caterina Zecchini (1877-1948), veneziana, ardente di amore per l’Eucaristia e per le missioni, che promosse con molteplici iniziative, prima come laica e poi come fondatrice delle Ancelle Missionarie del SS.mo Sacramento, congregazione con ideale eucaristico-missionario ad gentes.
  • Giornata mondiale del rifiuto della miseria, celebrata per la prima volta il 17 ottobre 1987 a Parigi e riconosciuta ufficialmente dalle Nazioni Unite nel dicembre 1992. Già nel 1956, il sacerdote francese Joseph Wresinski aveva fondato il Movimento ATD-Quarto Mondo (Aide à toute détresse, Aiuto a ogni meseria): fu l’inizio di un’azione che avrebbe preso dimensioni internazionali, portata avanti dagli stessi poveri e da centinaia di volontari. Wresinski chiese all’Onu di riconoscere l’estrema povertà come una violazione dei diritti dell’Uomo.

18  S. Luca, autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Accompagnò S. Paolo nella missione in Macedonia e anche nella prigionia (Atti 16,10s; 2Tim 4,11). Il suo corpo è venerato nella Basilica di S. Giustina a Padova.

19  Ss. 8 Martiri gesuiti in Canada e Usa, provenienti dalla Francia. I sacerdoti Giovanni de Brébeuf, Carlo Daniel, Gabriele Lalement, Carlo Garnier e Natale Chabanel furono uccisi nel 1648-1649 nell’odierno Canada, abitato allora dagli Uroni. Il fratello coadiutore Renato Goupil, fu assassinato nel 1642. Il sacerdote Isacco Jogues e il fratello Giovanni de la Land furono martirizzati nel 1647, nell’attuale stato di New York, abitato allora dagli Irochesi.

  • S. Paolo della Croce-Paolo Francesco Danei (1694-1775), sacerdote italiano, nato a Ovada (Piemonte), promosse missioni popolari con il messaggio della passione di Gesù, che è «la più grande e stupenda opera dell’amore di Dio». Nel 1720 maturò l’idea di fondare la Congregazione della Passione di Gesù Cristo (i Passionisti) e più tardi le monache claustrali passioniste, con il carisma di «vivere e annunciare la memoria della passione di Cristo, facendo del mistero pasquale il centro della propria vita».
  • B. Giorgio (Jerzy) Popieluszko (1947-1984), martire, sacerdote polacco, zelante e coraggioso ministro del Vangelo, ucciso per la sua fede.
  • Ricordo di P. Marino Rigon (1925-2017), vicentino, insigne missionario saveriano. Visse 60 anni in Bangladesh, annunciando il Vangelo, promuovendo l’istruzione, la cultura, la letteratura, lo sviluppo economico e l’emancipazione delle donne. Favorì l’indipendenza nazionale (1971) e l’intesa sociale e religiosa fra persone di fedi diverse.
  • Ricordo di Aldo Capitini (1899-1968), filosofo italiano, poeta, attivista politico, educatore. Fu chiamato il Gandhi italiano, perché ne assunse la dottrina della nonviolenza come valore positivo, stile di vita e metodologia per il cambiamento sociale.

20  Bb. Davide Okelo e Gildo Irwa, giovani catechisti ugandesi, martiri, uccisi nel 1918 a Paimol, una delle prime missioni dei Comboniani nel Nord dell’Uganda. Okelo aveva 16 anni; Irwa, 12.

21  S. Laura Montoya y Upeguí (1874-1949), colombiana. Da giovane avvertì l’attrazione per la vita consacrata, in particolare per i Carmelitani. Venuta a conoscenza della situazione di miseria in cui vivevano gli indigeni colombiani, nel 1914 fondò le Missionarie catechiste degli indios (note in seguito come Laurite), e le lanciò come missionarie nell’avanguardia dell’evangelizzazione nell’America Latina. Morì a Medellín.

  • B. Giuseppe Puglisi (1937-1993), martire, sacerdote esemplare, dedito alla pastorale giovanile. Nel settembre 1990, fu nominato parroco della chiesa di san Gaetano, nel quartiere Brancaccio di Palermo, controllato dalla criminalità organizzata. Qui incominciò la sua lotta antimafia. ‘Cosa Nostra’ lo uccise a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale. «La malavita ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà, però, è lui che ha vinto con Cristo risorto» (Papa Francesco).
    * In circostanze simili, cinque mesi dopo (19-3-1994) fu ucciso dalla camorra a Casal di Principe (Caserta) don Giuseppe Diana, sacerdote di 35 anni, noto per il suo impegno civile e cristiano per il riscatto dalla corruzione mafiosa.
  • SdD. Jules Chevalier (1824-1907), sacerdote francese, fondatore delle congregazioni dei Missionari del Sacro Cuore (Msc, Issoudun, 1854) e delle Figlie di Nostra Signora del Sacro Cuore (1874), ambedue dedite alla propagazione della devozione al Sacro Cuore, con finalità missionarie ad gentes.
  • Ricordo di Teresa Grigolini Cocorempas (1853-1931), laica, sposa e madre, già suora missionaria comboniana in Sudan, dove visse 16 anni di prigionia (1882-1898) sotto il regime della Mahdia, capeggiata dal profeta-guida islamico El Mahdi (1844-1885). Assieme a lei, altre 7 consorelle e 4 missionari del Comboni condivisero, in forme e tempi diversi, le tragiche vicende della prigionia mahdista. Per salvare le consorelle da mali peggiori, Teresa, con grande sacrificio, accettò di sposarsi con un commerciante greco, Dimitri Cocorempas. Dopo la sua morte e la sistemazione dei due figli, visse gli ultimi 11 anni a Verona, nella preghiera e la carità, perdonando a tutti.

22  S. Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla, 1920-2005), Papa polacco, intraprese numerosi viaggi apostolici nei cinque continenti. Creò le Giornate mondiali della gioventù (Gmg), scrisse 14 encicliche e molti altri documenti pontifici, promosse il nuovo Codice di Diritto canonico (1983) e il Catechismo della Chiesa Cattolica (1992). La data odierna ricorda l’inizio solenne, nel 1978, del suo lungo pontificato; nell’omelia di quel giorno il Papa pronunciò un invito aperto a tutti: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!»

23  S. Giovanni da Capestrano (1386-1456), francescano italiano, missionario e predicatore efficace in vari paesi dell’Europa centrale e orientale. Lavorò per la libertà e l’unione dei cristiani.

24   Domenica della giornata missionaria mondiale, con il messaggio del Papa per il 2021:  «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (Atti 4,20).

24  S. Antonio Maria Claret (1807-1870), spagnolo, predicatore di missioni al popolo in Catalogna e Canarie (1840-1850), poi arcivescovo di Santiago di Cuba. Nel 1849 fondò i Figli del Cuore di Maria (Cmf), conosciuti poi come Clarettiani, e le Religiose di Maria Immacolata nel 1855. Partecipò al Concilio Vaticano I (1869-1870). Morì in esilio in Francia.

  • S. Luigi Guanella (1842-1915), sacerdote italiano, ardente nella carità e fiducioso nella Provvidenza, fondatore di due Istituti per l’assistenza dei poveri e infermi.
  • B. Pedro María Ramírez Ramos (899-1948) martire, sacerdote colombiano, accoltellato per la sua fede, ad Armero dove era parroco. Nel suo testamento aveva scritto: «Per questo popolo voglio versare il mio sangue». Mori dicendo: «Padre, perdonali. Tutto per Cristo».
  • B. Benigna Cardoso da Silva (Ceará-Brasil,1928-1941), martire, conosciuta come ‘Menina Benigna’. La ragazzina tredicenne fu aggredita da un adolescente a pochi metri da casa sua, mentre andava ad attingere l’acqua; il ragazzo la colpì con un machete, perché lei aveva rifiutato con decisione le sue molestie sessuali. È un’eroina della castità, un’altra Goretti brasiliana, che il popolo fedele venera con preghiere e pellegrinaggi alla sua tomba. (Vedi anche 15/6). La sua Beatificazione è prossima.
  • Giornata delle Nazioni Unite. Ricorrenza internazionale che si celebra ogni anno nell’anniversario dell’entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite (1945).

25  B. Carlo Gnocchi (1902-1956), milanese, cappellano militare in Grecia e Russia durante la guerra. Dopo il conflitto, si dedicò ad assistere ragazzi orfani e mutilati di guerra, vittime di bombardamenti e di altri ordigni bellici. Fu pioniere nella donazione di organi. Egli stesso, alla morte, donò le sue cornee per due giovani ciechi.

26  B. José Gregorio Hernández Cisneros (1864-1919), medico venezuelano, noto come il “dottore dei poveri”; fu uno scienziato, pensatore, credente in Dio, dedito con carità evangelica al servizio dei poveri e di quanti erano nel bisogno. Morì a Caracas, investito da un’automobile, mentre usciva da una farmacia, dove aveva comprato delle medicine per una anziana paziente.

27  Anniversario dell’incontro di Assisi (1986), convocato da Papa Giovanni Paolo II, che invitò i rappresentanti delle Chiese cristiane, delle comunità ecclesiali e delle religioni mondiali, per una giornata di preghiera e digiuno per la pace.

       * Giornata del dialogo cristiano-islamico.

28  Ss. Simone (detto il Cananeo, zelota) e Giuda (Taddeo), apostoli e martiri.

  • A Lima, festa del Señor de los Milagros, immagine miracolosa del Crocifisso, disegnata su una parete da uno schiavo africano (c. 1651), molto venerata da folle di popolo in Perù e altrove.
  • Dopo la morte di san Daniele Comboni (1881), il suo Istituto missionario fu trasformato in Congregazione religiosa (28/10/1885). Nel 1887, i primi 10 Figli del Sacro Cuore di Gesù (oggi Missionari Comboniani) fecero i primi voti e partirono per l’Africa.

29 B. Chiara Luce Badano (1971-1990), savonese, giovane attivista del Movimento dei Focolari, fondato da Chiara Lubich. (Vedi 14/3). Morì a 19 anni per un sarcoma osteogenico con metastasi. Durante le cure mediche, rimase in contatto con il movimento, incoraggiando i tanti giovani che la visitavano e dando a tutti testimonianza di fede e di serenità.

  • B. Rosario Angelo Livatino (1952-1990), martire, giovane e tenace magistrato siciliano, assassinato sulla strada da Canicattì ad Agrigento dalla Stidda, organizzazione mafiosa, colpita con giusta sentenza dal “giudice ragazzino”. Era convinto che «alla fine della vita non ci sarà chiesto se siamo stati credenti, ma credibili». Fu un «martire della giustizia e della fede, giudice integerrimo, che non si è lasciato mai corrompere; poneva sempre il suo lavoro ‘sotto la tutela di Dio’» (Papa Francesco).
  • SdD. Christophe Munzihirwa Mwene Ngabo (1926-1996), gesuita congolese, arcivescovo di Bukavu (Rd Congo), assassinato. Era coraggioso nel denunciare il male, l’ingiustizia e l’occupazione illegale del territorio da parte di gruppi armati stranieri. Fu soprannominato “Il Romero del Congo”. «Mons. Munzihirwa è morto da martire come ha vissuto! Era un profeta!» (cardinale Jozef Tomko).

30  B. Alessio Zaryckyj (1912-1963), sacerdote greco-cattolico dell’Ucraina. Perseguitato per la sua fede, trascorse quasi 10 anni in prigione e morì martire nel campo di concentramento a Dolinka (Kazakistan).

  • Ricordo di Jean Henri Dunant (1828-1910), imprenditore e filantropo svizzero. Fondò a Ginevra (1863) la Croce Rossa Internazionale, organizzazione umanitaria di soccorso volontario e neutrale ai feriti di guerra, di ogni appartenenza etnica e religiosa. Ricevette il Premio Nobel per la Pace (1901); la Croce Rossa lo ricevette 3 volte: 1917, 1944, 1963. (Vedi 8/5).

31  S. Alfonso Rodríguez (c. 1533-1617), gesuita spagnolo, fratello coadiutore, portinaio nel convento di Maiorca (Baleari), dal quale passavano i missionari per il Nuovo Mondo. Tra questi, anche il giovane Pietro Claver. L’incontro con san Alfonso fu decisivo per la missione e la santità del grande apostolo degli schiavi a Cartagena, Colombia. (Vedi 9/9).

  • B. Irene-Mercede Stefani (1891-1930), missionaria italiana della Consolata, dedita ai malati e all’insegnamento in Kenya e Tanzania. Era chiamata ‘Nyaatha’ (abbreviativo di Nyina wa tha, ‘madre di misericordia’).
  • Ricordo di Jean Cassaigne (1895-1973), francese, membro delle Missioni estere di Parigi (Mep), missionario in Vietnam tra le minoranze etniche a Da Lat. Si distinse per la sua carità verso i lebbrosi, per i quali fondò un villaggio. Fu vescovo di Saigon per 15 anni. Divenuto lebbroso, rinunciò alla sede episcopale e tornò a vivere con i lebbrosi nella – diceva – «parrocchia più bella del mondo».
  • Ricordo di Louis Massignon (1883-1962), diplomatico e orientalista francese, terziario francescano, studioso e professore di islamistica, attivo nella ricerca scientifica e promotore di buoni rapporti con il mondo di cultura araba. Pio XI lo definì il “cattolico musulmano”. Richiese al governo e alla polizia francese di usare metodi più umani verso gli algerini. Contribuì ad aprire la Chiesa al dialogo e alla riconciliazione con l’Islam.
  • Giorno della Riforma (Refornation Day) festa religiosa celebrata da Luterani e Riformati. Ricorda la nascita della Riforma protestante, quando Martin Lutero, nel 1517, affisse le sue 95 tesi sulla porta del castello di Wittenberg (Germania). Lungo i secoli, i vari gruppi protestanti hanno contribuito grandemente alla diffusione della Bibbia e della fede in Cristo.