In Avvento e Natale ci siamo soffermati sugli ultimi mesi di vita di Daniele Comboni. Adesso iniziamo dalla sua fanciullezza e gioventù.

GENNAIO 2019

1 gennaio 2019
Luca 2,16-21 E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro
Comboni deve fare una scelta. Quale sarà la scelta o quali saranno le scelte che ciascuno di noi sarà chiamato a fare in questo nuovo anno?
“S’io abbandono l’idea di consacrarmi alle Missioni straniere, sono martire per tutta la vita d’un desiderio che cominciò nel mio spirito da ben 14 anni, e sempre crebbe, a misura che conobbi l’altezza dell’apostolato. S’io abbraccio l’idea delle Missioni, fo martiri due poveri genitori. Né vale il pensiero che morti i genitori, allora penserò alle missioni; perocché devo io allora desiderar la morte a’ medesimi? Questa idea non è da cristiano e da sacerdote, ma da vandalo, e da cannibale; ed ho sempre desiderato e sempre desidererò di morir prima io che essi. D’altra parte se nelle missioni non si va sotto i trent’anni, è meglio abbandonare il pensiero, perché avanzata un po’ l’età, né si potrà apprendere le diverse lingue ancora sconosciute delle tribù d’Africa, ove noi andremo, e perché l’esperienza assicura che il cimentarsi in quelle regioni in un’età più avanzata della sopraddetta, porta seco una subita morte”. /Scritti 6,7).
Me pregunto cuales son los criterios por los cuales puedo tomar o menos una decision en mi vida?

 

2 gennaio 2019
Giovanni 1,19-28 “Io sono voce di uno che grida nel deserto: rendete diritta la via del Signore”.
Rendere diritta la via del Signore per Comboni è essere fedele alla propria vocazione senza lasciarci condizionare dalle difficoltà e dal giudizio delle persone.
“Il Padre Marani, mi rispose, che fattosi egli un quadro della mia vita, e delle circostanze passate, e presenti, m’assicura che la mia vocazione alle Missioni dell’Africa è delle più chiare, e patenti; e quindi, ad onta delle circostanze de’ miei genitori che in questa occasione candidamente le ho presentate, mi disse: “vada, ch’io gli do la mia benedizione, e confidi nella Provvidenza, che il Signore, che gli inspirò il magnanimo disegno, saprà consolare e custodire i suoi genitori” Per la qual cosa ho deciso assolutamente di partire nel prossimo Settembre. So che m’attirerò la maledizione, e le imprecazioni di molti, che veggono più in lá men d’una spanna; ma per questo io non voglio lasciare di seguire la mia vocazione. Adunque io confido in Dio, nella Vergine Immacolata, e nella sua sollecitudine, Sig.r Rettore; e n’avrà larga mercede”. (Scritti 13,15)
Los caminos de Dios siempre son caminos derechos. Permanezcan caminos derechos tambien cuando llegan a ser tus caminos.

 

3 gennaio 2019
Giovanni 1-29-34 “E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio”
Daniele è partito per la l’Africa. Giunto in Egitto, nell’attesa di partire per il Sudan, fa un pellegrinaggio in Terra Santa. Ecco il primo incontro con la Palestina.
“Il pensiero però che andava a Gerusalemme m’apprestava le ali ai piedi ed al cuore, e non mi facea sentire lo strapazzo del viaggio… Finalmente sul far della sera traversate cinque catene di monti, giungemmo a vista di Gerusalemme. Allora M.r Ratisbonne ci fa tutti smontar da cavallo, e prostratisi a terra, adorammo il Signore, e venerammo quei santi luoghi tante volte calcati da G. C., e lasciati i cavalli in balia dei Miior, o conduttori, discendemmo alla santa città, Oh la grande impressione, che mi fece Gerusalemme! il pensiero che ogni palmo di quel sacro terreno segna un mistero, mi facea tremare il piede, e mi metteva a mente questi sentimenti; qui forse sarà stato G. C.; qui Maria Vergine; di qui passarono gli apostoli etc.”. (Scritti 35-36)
Que cada uno de nosotros pueda ver y dar testimonio de Jesus el Hijo de Dios, el Salvador del mundo.

4 gennaio 2019
Giovanni 1,35-42  “Fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!”
Giovanni vede passare Gesù e dive: “Ecco l’agnello di Dio”. Comboni con una fede che ci commuove visita il Cenacolo e riconosce l’amore di Gesù, il Signore.
“Visitai quasi tutti i luoghi rimarchevoli che sono sul monte di Sion, e primo di tutti fu il Sacrosanto Cenacolo, ove instituì G. C. il Sacramento dell’Eucarestia: esso è vicino alla tomba di Davidde la quale colla sua sommità riferisce nel Cenacolo; questo sublime Santuario è ora da tre secoli in potere dei Musulmani, che vi tengono il dormitorio pei soldati: non si può entrarvi, ma noi colla bella maniera, e con generoso bacsish vi entrammo con un Missionario di Terra santa; ed io potei adorare quel sacro avanzo dell’antichità, senza però calare sotto del medesimo a vedere la tomba di Davidde, perché v’è pena la morte a chi v’entra: non potei però celebrarvi la messa, per non correre il pericolo di ricevere il grazioso bacio di qualche pistolettata musulmana, che mi sarebbe stata tanto grata. V’è indulgenza plenaria nel Cenacolo”. (Scritti 57)
No es suficiente encontrarlo a Jesus es preciso anunciarlo!

5 gennaio 2019
Giovanni 1,43-51   “Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?”. Filippo gli rispose: “Vieni e vedi”
Comboni porta con sé i familiari tutti e li sente come persone che Dio ama, capaci di vivere una vita bella. Comboni vive la vicinanza di affetto verso i suoi familiari.
“Sappiate ora che sul monte Calvario ho applicato messa per voi, per Eugenio, per lo Zio e per tutta la famiglia che s’intitola: Fratelli Comboni. Ho celebrato messa in quel luogo ove stava Maria Vergine quando il suo divin Figlio veniva disteso, ed inchiodato in Croce; così pure mi fu dolce il fare il Memento per voi tutti, e specialmente per l’Eugenio in tutti i Santuari di Gerusalemme e di Betlemme, ed in ogni luogo della Terra Santa, per cui non posso più dimenticarmi in avvenire ogni giorno quando celebro: questo vel dico non già perché voi dobbiate far tanto conto delle mie preghiere, perché sapete ch’io son povero poverissimo al cospetto del Signore; ma vel dico per obbligarvi a dirmi qualche Ave Maria, e specialmente pel buon esito della mia Missione”. (Scritti, 86)
Y si alguien entra en tu vida que encuentra? Logra ver en tu vida la belleza del rostro de Jesus?

6 gennaio 2019
Matteo 2,1-12  Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo.
A Betlemme dove i pastori e i Magi incontrarono Gesù, lì Comboni vi trascorse tutta la notte in preghiera.
“Io vi celebrai Messa la notte seguente; e mi fu caro di trattenermi fino alla mattina in questa beata grotta, che forma la delizia del cielo. Oh in questa grotta nel silenzio della notte godetti di ripetere più volte quell’orazione, che compose S. Girolamo, e qui recitava sovente: “O anima mia, ecco che in questa piccola buca della terra nacque colui che fabbricò il cielo; qui fu involto in poveri panni; qui fu adagiato sopra un po’ di paglia in una mangiatoia d’animali; qui vagì Bambinello nel rigore dell’invernale stagione: qui fu riscaldato dal bue e dell’asinello: qui fu trovato dai vigilanti pastori; qui fu indicato dalla stella; qui fu adorato dai Magi; qui cantarono primieramente gli Angeli: Gloria in excelsis Deo, et in terra pax hominibus bonae voluntatis”. (Scritti 112)
Que todos los que te encuentran puedan verte como su estrella, la estrella que manifiesta ey lelva a Jesus. Asì, como los santos Reyes, tambien nosotros podremos ponernos a los pies de Jesus.

7 gennaio 2019
Matteo 4,12-17.23-25 Convertitevi, il regno dei cieli è vicino
Comboni ringrazia i genitori che l’hanno appoggiato nella sua vocazione missionaria e racconta loro alcuni momenti del suo viaggio sul Nilo verso il cuore dell’Africa.
“La sera fino alle 11 circa la passiamo nel cantare discorrere specialmente della nostra Missione, e sul modo d’introdurci la prima volta nelle Regioni Incognite dell’Africa Centrale. A dirvi la verità si soffre ma si gode altresì, pensando che andiamo a propagare il Regno di Xto. Io son più sano e robusto di quando era in Europa. Noi siamo allegri e tranquilli e qualche volta ridiamo a spalle vostre rammentando aneddoti che toccaronmi con voi: coraggio dunque, o carissimi; orazione, e rassegnazione alla volontà di Dio. Addio miei cari genitori; vi ringrazio vivamente d’avermi dato il generoso assenso di percorrere la carriera della Missione; godete, state tranquilli, che i travagli della vita son sempre brevi e piccoli, quando si tratta di evitare le pene dell’inferno, e guadagnare il Paradiso. (Scritti 154 e 156)
“Tu eres mi hijo, el amado”. El Hijo amado es Jesus. Los hijos o hijas amados somos nosotros, eres tu.

8 gennaio 2019
Marco 6,34-44 Spezzò i pani
Gesù ha compassione della folla e spezza il pace. Comboni ha compassione dei suoi genitori rimasti soli e spezza con loro la sua vita missionaria.
“Quand’era in collegio passava qualche giorno senza che pensassi a voi, al tanto che ho ricevuto da voi, a quel che vi debbo: ora non v’ha ora o momento che non rivolga lo sguardo della mente, e che non pensi a voi, a quel che avete fatto per me, a quel che il vostro paterno amore sarebbe disposto a fare, e soprattutto all’eroico consenso che m’avete dato, il quale non può partire che da un’anima timorata di Dio, che sdegnando ogni terrena compiacenza, non ha l’occhio rivolto se non all’eredità dei santi: noi discorriamo ogni sera quasi di voi, e sempre ci è oggetto di ammirazione il vostro grande animo, il quale è superiore senza paragone alla nostra non piccola risoluzione di cimentarci alla nostra grande missione. Noi perciò ci troviamo sommamente contenti della nostra condizione; ringraziamo sempre Iddio, che malgrado i nostri demeriti, ci ha chiamati a servirlo sì davvicino; ed io in peculiar modo vi ringrazio e vi ringrazierò sempre per avermi concesso, o amatissimi, di seguire la mia vocazione”. (Scritti 162)
Quiero que seas tu Jesus aquel que abre el camino,. Si camino siguiendo tus pisadas mi vida serà vida verdadera. Tambien yo tomaré el pan para partirlo y entregarlo.

9 gennaio 2019
Marco 6,45-52   Coraggio, sono io, non abbiate paura
Gesù incoraggia i discepoli e li invita a non aver paura. Comboni sente la sofferenza della mamma rimasta sola e la incoraggia.
“In Verona, in Gerusalemme, e in molti luoghi sonvi molte persone, e monasteri che innalzano preghiere per noi e per la nostra missione; ma, a dirvi il vero, io faccio maggior calcolo di qualche vostra Ave Maria, perché partita da un cuore che si è sacrificato per la gloria di Dio. Siate adunque costante nella vostra generosità; state sempre allegra; e ad ogni leggera tentazione di poca fiducia, od altro, volgete la mente alla Madre Addolorata appiè della Croce. Noi pure stiamo sempre allegri; e quando il nemico della salute ci fa venire in mente il dolore che provammo nella nostra separazione, e quel che provaste voi (che l’abbiam sempre in mente) volgiamo gli occhi al patire che ha fatto G. Cristo e tanti Apostoli e Missionari, ed in allora ci godiamo.
Oh se vedeste le miserie che vi sono in queste contrade, se ne aveste avuto cento dei figli, li avreste tutti dati a Dio, perché venissero a portare un sollievo a queste povere anime. Ringraziate però il Signore perché vi fè la grazia di dargli tutto quel che avevate”. (Scritti 176-177)
Que quieres Jesus de mi? Me doy cuentas que tu quieres que en este 2019 yo me comprometa a poner a las personas en primer lugar.

10 gennaio 2019
Luca 4,14-22a   Oggi si è adempiuta questa scrittura
La gente di Nazaret vede Gesù come il figlio del falegname. Gesù vede se stesso come colui nel quale si realizzano le promesse di Dio.
“Ma frattanto, sapete, o amatissimo padre, quali pensieri si ravvolgevano nella mia mente? Il generoso sacrifizio che voi due avete fatto è per me sempre oggetto di meditazione; e credo nel fondo della mia coscienza che genitori più fortunati di voi ve ne sieno ben pochi al mondo, perché quali sono que’ genitori che più perfettamente soddisfano ed adempiono la loro Missione?
Anzi la vostra fortuna è ancora maggiore; mentre questo vostro unico figlio non solamente fu diretto da voi pel cielo, ma fu chiamato da Dio alla conversione degli infedeli, e quindi ad uno stato, in cui tutto si consuma per mandare al cielo altre anime sedenti ora nelle tenebre e nelle ombre di morte; e voi questo vostro figlio, ch’era tutto il vostro patrimonio in terra, l’avete consacrato interamente a Dio, non riserbando per voi che un perenne sacrificio della sua lontananza, ed anche della sua perdita per amore di G. Cristo”.  (Scritti 184-185)
Dicelo a Jesus que tu no te conformas viendote como las demas te ven. Tu quieres verte a ti mismo como aquel o aquella en la cual se cumplen los designios de Dio para el bien de todos.

11 gennaio 2019
Luca 5,12-16   “Se vuoi, puoi aiutarmi!”
Eccome che Gesù vuole aiutare quel lebbroso. Per questo si è fatto uno di voi, vicino a noi. Beati noi se come Comboni ci lasciamo aiutare e inviare per incontrare e annunciare.
“Ora noi ci fermiamo qui ai Kich per apprendere la lingua dei Dinka, e praticare contemporaneamente delle esplorazioni per meglio chiarirci su quello che Dio vuole che noi facciamo. Appresa la lingua, abbiamo subito molte tribù da scegliere, ove si parla il Dinka: in tal guisa abbiamo maggior tempo da consultare la volontà del Signore.
Noi venimmo qua col bacio della pace, allo scopo di portar loro il più gran bene che vi sia, la Religione. Essi non ci hanno mai dato occasione di disgusto: ci portano legna, paglia, e tutto ciò che vi è; e noi li ricambiamo con durah, o conterie, ed essi sen vanno contenti. Non temete, o carissimi; col crocifisso al petto, o colla parola di pace si ammansano le bestie più feroci; egli è vero che ci vuole la grazia di Dio, ma questa non manca mai. Dovremo affaticare, sudare, morire; ma il pensiero che si suda, e si muore per amore di Gesù Cristo, e per la salute delle anime le più abbandonate del mondo, è troppo dolce per distoglierci dalla grande impresa”. (Scritti 294 e 297)
Non es posible purificar a nadie quedandose lejos. Es preciso acercarse al otro. Acercate y llegaras a ser bendiciòn, fuente de purificaciòn.

12 gennaio 2019
Marco 2,1-12  Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra
Peccato è tutto ciò che non è vita! Comboni sente la bellezza di incontrare persone che hanno bisogno di vita e non si perde d’animo di fronte alle difficoltà.
“Abbiamo fatto venire qui ai Kich il capo di questa tribù; e dopo avergli regalato un mazzetto di conterie, crocette etc. ci disse che entriamo nella sua tribù quando vogliamo, egli penserà a disporre i suoi sudditi. Ci diede peraltro un avvertimento, di non entrare nelle sue capanne, perché v’è uno spirito che divora gli uomini. Noi l’abbiamo assicurato che lo metteremo in fuga: no, rispose, egli divora tutto.
Vedremo. Ora che cominciamo a balbettare questa lingua, abbiamo agio di metterci in mezzo ad una turba di questi indigeni* armati, e parlar loro di Dio. Già parecchi alla mattina entrano a Messa, altri vengono per essere istruiti; e molti mettono in pratica l’uso di segnarsi; a farci amare, molto ci giova l’esercizio della carità; specialmente colla assistenza a’ malati.
Qua e vivi e moribondi giacciono in terra avvolti in cenere; ecco tutta la lor medicina. E’ una cosa deplorabile la miseria d’ogni genere, che sonvi qui fra le tribù dell’Africa Centrale”. (Scritti 339-340)
Donde està Jesus todo se hace nuevo, donde està Jesus descubres maravillas, donde està Jesus huye el espiritu malo que todo lo destruye.

13 gennaio 2019
Luca 3,15-16.21-22  Il cielo si aprì
Comboni vive fortemente l’esperienza del cielo che si apre per le popolazioni che inizia a conoscere. Comboni questa esperienza la fa, lui e i suoi amici missionari, affrontando momenti difficili soprattutto per la salute.
“Non dubitate; caro Padre, io sono venuto Missionario per faticare alla gloria di Dio e consumare la vita pel bene delle anime: se anche mirassi caduti tutti i miei compagni, quando la prudenza od altre cause non mi consigliassero il contrario, io starò saldo e metterò ogni sforzo per realizzare il gran piano del Superiore. Vi prometto peraltro, ed è regola che abbiam noi Missionari, che qualora scorgiamo apertamente che è impossibile alle nostre forze fisiche resistere sotto questi climi, con qualche spedizione ritorneremo a faticare nelle patrie contrade. Ma faccia il Signore. Voi frattanto state allegro, non temete; una vittima fra noi quattro la si prevedeva: sia fatta la volontà di Dio”. (Scritti 407)
La realizaciòn de su vocaciòn misionera es para Daniel Comboni lo mas importante, lo que da sentido a su vida. Sea lo mismo para cada uno de nosotros.

14 gennaio 2017
Marco 1,14-20 Il regno dei cieli è vicino
Il regno dei cieli è vita e vita per tutti, una vita che Dio sogna e che devi sognare anche tu come l’ha sognato Daniele Comboni impegnandosi in prima persona e disposto a tutto. In questo suo impegno è raggiunto dalla notizia della morte della mamma.
“Ah! dunque la mia madre non è più?… Dunque l’inesorabil morte troncò il filo ai giorni della mia buona madre?… Dunque voi siete ridotto solo soletto, dopo avervi veduto attorno una volta la felice schiera di sette figli, accarezzati ed amati da colei, cui Dio trascelse ad esser la compagna indivisibile dei vostri giorni?.. Sì; la cosa per divina misericordia è pur così. Sia benedetto in eterno quel Dio che volle così: sia benedetta quella provvida mano che si è degnata visitarci in questa terra di esilio e di pianto.
Io esulto di gioia, perché ora ella m’è più vicina che prima; e voi pure rallegratevi, che il Signore vuole esaudire i fervidi voti dei nostri cari, che ora pregano per noi e per la nostra salvezza al trono di Dio. Esultiamo ambedue, e direi quasi gloriamoci a vicenda, perché Iddio per sua infinita misericordia pare che si degni di farci sentire e mostrarci i contrassegni infallibili, ond’egli quai suoi teneri figli ci ama, e ci ha predestinati alla gloria. Noi siamo sommamente avventurati, mentre Dio ci largisce, e benignamente ci porge mezzi ed occasioni di patire per amor suo”. (Scritti 416 e 419)
Jesus podria contestarte: y todavia no sabes tu donde vivo, cual es mi demora? Vivo en cada persona, en la creaciòn toda. Allì tu puedes encontrarme.

15 gennaio 2019
Marco 1,21-28 Gesù insegnava loro come uno che ha autorità
Gesù insegna come uno che ha autorità perché è un uomo libero, un uomo che legge la vita alla luce della fede, di quella fede che è il sogno di Dio, il Dio della vita. Non guardare il dito, non guardare le difficoltà, guarda a ciò che il dito indica: il sogno di Dio.
“Tutte le Missioni, ove si diffuse la Fede, furono piantate, s’accrebbero, e giganteggiarono nel mondo tra il furore dei principi, tra i patiboli, e le persecuzioni che distruggevano i credenti. Non si legge di verun santo, che non abbia menato una vita tra le spine, i travagli, e le avversità: delle stesse anime giuste che noi pur conosciamo, una non v’ha che non sia tribolata, afflitta, e disprezzata. Oh la palma del cielo non si può acquistare senza pene, afflizioni e sacrifizi; e quelli che si trovano visitati con questa sorta di favori celesti, possono a buon diritto chiamarsi beati su questa terra, mentre godono della beatitudine de santi, pei quali fu somma delizia il patire gran cose per la gloria di Cristo”. (Scritti 421)
Tiene autoridad quien sabe ver mas allà de las dificultades. Quien tiene horizontes. Y los tuyos son horizontes grandes? Que sepamos dar pasos siempre en la misma direcciòn. Fieles y constantes.

16 gennaio 2018

Marco 1,29-39  Lo trovarono e gli dissero: “Tutti ti cercano!”

È difficile pensare che tutti cercassero quel maestro sempre in cammino, Gesù di Nazaret. È difficile pensare che oggi tutti cerchino chi con pochi amici rischia la sua vita e non perde la fiducia e l’impegno di continuare…  Comboni ci dice:

“!Abbiamo al nostro fianco il medesimo Cristo che combatte e patisce per noi e con noi; e noi fiancheggiati ed assistiti da sì generoso e potente Capitano e Signore, non solamente potremo sostenere con gaudio e costanza quei travagli e patimenti che il Signore ci manda, ma sarà nostro perenne esercizio il chiederne di maggiori…
Gettiamoci totalmente fra le braccia amorose della Provvidenza divina, e combattiamo valorosamente fino alla morte all’ombra del glorioso vessillo della Croce…
Ora che vi scrivo io godo una perfetta salute. Dal 6 di aprile fino alla metà di agosto il Signore si degnò di visitarmi con fortissime e lunghe febbri che m’aveano estenuate le forze all’estremo, ma dopo la metà di agosto mi ristabilii in modo, che nel settembre potei intraprendere un viaggio ai Gogh nell’interno all’occidente del Fiume Bianco”. (Scritti 425 e 432

Dicelo a Jesus que todos lo buscan y, posiblemente, llegaràs a comprometerte para dar tambien tu aquella respuesta que te permita buscarlo de veras.

17 gennaio 2018

Marco 1,40-45   “Se vuoi, puoi purificarmi!”

Comboni è l’uomo che lo Spirito ha purificato e lo ha reso fecondo. Ecco cosa scrive quando gli giunge la notizia della morte della mamma.
“Ma sia benedetto in eterno il Signore! Egli ha voluto così: io adoro umilmente i suoi divini decreti. A Lui piacque di chiamare a sé la povera mia genitrice, della quale ricordo l’affetto che mi portò, e la pena ed i sacrifizi che poveretta ha fatto per me: a Lui piacque di lasciare in un doloroso isolamento il mio caro Padre, il quale benché rassegnato al divin beneplacito, pure la sua grande sensibilità lo porta e trascina in profonda malinconia.
Ma Dio vuole così: sia benedetto; questo mi conturba assai: la perdita della madre; l’isolamento del padre. Ma scuotiti, o anima mia, dal tuo letargo: solleva in alto lo sguardo, ché l’uomo non è fatto per questa terra. Oh! questo dolce pensiero, Eustachio mio carissimo, è quello che non solamente dilegua dal mio spirito ogni nebbia di turbamento; ma ricolma l’anima mia d’ineffabile letizia.
Sì, ringrazio il Signore che ha visitato me, e mio Padre. Non ho forse io abbandonato il mondo per servire al Signore? Mio Padre non m’ha forse dato un generoso assenso, all’unico scopo di obbedire alla volontà di Dio, e così avere novella occasione di sacrificare il suo spirito a Dio per salvarsi l’anima? La via più retta e sicura per conseguire la salvezza dell’anima, non è forse quella della tribolazione, del patire, del negar se medesimi, sacrificando a Dio ogni idolo del proprio cuore?”. (Scritti 443-445)

Non es posible purificar a nadie quedandose lejos. Es preciso acercarse al otro. Acercate y llegaras a ser bendicion, fuente de purificaciòn. Acercate con corazon libre.

18 gennaio 2018

Marco 2,1-12  “Non abbiamo mai visto nulla di simile!”

Possiamo ben dirlo che non abbiamo mai visto tanta forza e tanta perseveranza come la troviamo in san Daniele Comboni quando a causa delle febbriè costretto a tornare in Europa.
“Che dobbiamo fare adunque, o mio carissimo? Nient’altro che rassegnarsi lietamente alla volontà del Signore, benedire in eterno le sue adorabili disposizioni, ritornare per ora alla patria, ed aspettare nuovi movimenti dello spirito di Dio, pronto sempre a sacrificare ogni cosa e vincere tutto, per seguire ed adempiere la volontà del Signore.
Io quindi partii da Khartum sopra una barca della Missione il 17 giugno, e montato in Ondurman il cammello, attraversai il deserto di Baiuda in 14 giorni; e noleggiata in Abudom una barca, in sette giorni toccai terra a Dongola, ove fermatomi alcuni giorni per aspettare il complemento della carovana, sopra il dromedario trapassai il deserto che fiancheggia le grandi cateratte del Nilo, e giunsi in 13 giorni in Wady-Halfa, donde accordata un’altra barca, spero in 4 giorni, toccando Corosco, di giungere al tropico, all’ultima cateratta d’Assuan.
Il tragitto de’ due deserti, fu per me faticosissimo atteso lo stato malfermo di mia salute, quantunque a differenza del grande Atmur, in questi trovassi acqua ogni due giorni. Ebbi undici volte la febbre sul cammello, ed una volta la dissenteria, sì ch’io fui costretto ad arrestare la carovana: se non che, quantunque sbattuto dalla fatica, dal disagio, dall’eccessivo calor tropicale, e dalle privazioni, che porta seco il passaggio del deserto, spero d’essere uscito fuor di pericolo, avendo scorso il più difficile del viaggio”. (Scritti 464-466)
Donde està Jesus todo se hace nuevo, donde està Jesus descubres maravillas, donde està Jesus logras ir mas allà de los desiertos…

19 gennaio 2018

Marco 2,13-17  “Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?”

I progetti cambiano e si adattano alle nuove situazioni. Poveri noi se ci scandalizziamo come si sono scandalizzati di Gesù che frequentava i pubblicani, gli esclusi. In ogni circostanza non abbiamo il diritto di accumulare il pane ma siamo chiamati a condividerlo dicendo: Eccomi.

“Sarebbe cosa che farebbe raccapricciare se io avessi ad accennare il modo indegno e spietato con cui si rapiscono i poveri neri dal grembo delle loro famiglie, e vengono trattati sui mercati del Cordofan e della Nubia: ma nulla di tutto questo. Solo dirò come la circostanza accidentale che un vascello inglese s’impadronì sul Mar Rosso di una barca di questi poveri negri, che furono poi condotti nei possedimenti inglesi, parve al gran Servo di Dio, il venerando nostro Superiore, una propizia disposizione della Provvidenza, con cui Dio gli offeriva un mezzo e gli apriva una via per introdurre nei nostri Istituti di Verona giovani e giovanette more, cosa resasi sommamente difficile dopo l’abolizione della schiavitù: ond’egli, come colui che è sempre abbandonato nelle braccia amorose della Provvidenza divina, senza punto sgomentarsi per le gravi difficoltà che in oggi s’incontrano per aver generose e larghe elemosine, determinò d’inviarmi in Aden allo scopo di fare una buona scelta di queste creature africane, qua e là sparpagliate nei vari possedimenti inglesi”. (Scritti 501)

Comer juntos es ser familia. Nuestra mision es construir familia. Familia donde todos y cada uno tengamos vita. Y frente a las injusticias queremos actuar con amor acercandonos a los mas indefensos.

20 gennaio 2019

Giovanni 2,1-12 Gesù manifestò la sua gloria

Comboni visita a Napoli il collegio fondato da padre Ludovico da Casoria e, come per Gesù a Cana di Galilea, l’incontro è un momento bello in cui, insieme a lui, scopriamo la grandezza della sua vocazione e missione. Comincia in Comboni a farsi strada l’idea di salvare l’Africa con l’Africa.
“Sotto la protezione del Re def.to Ferdinando IIº, dietro speciale autorizzazione della Direzione generale dell’Ordine Serafico, il Collegio dei neri, istituito alla Palma, ove risiede il Prefetto della Riforma, ha per iscopo di riscattare dalla schiavitù e miseria in cui giacciono, e quindi educare ed istruire nella Fede, nella scienza cattolica e nelle arti civili di ogni sorta i giovani mori che si raccoglieranno da paesi d’Africa, affinché bene educati, istruiti, ed informati dello spirito cattolico, fatti adulti, ritornino a’ loro paesi per propagarvi, ciascuno secondo la sua professione, la Fede di Gesù Cristo e la cristiana civiltà”.  (Scritti 516)
El Espiritu Santo nos lleva a descubrir a traves de toda clase de acontecimientos los planes de Dios. Nuestra tarea es permitirle al Espiritu de ser El a soplar en las velas del barco de nuestras vidas.

21 gennaio 2019

Marco 2,18-22 Vino nuovo in otri nuovi

Sì, vino nuovo in otri nuovi!. Così vive Daniele la propria missione. Così la sogna e così scrive da Aden dove incontra le autorità e gli si offre la opportunità di riscattare ragazzi africani schiavi. Solo chi è libero sa scoprire e valorizzare il nuovo.

“Fra i mori che mi si offriranno, sceglierne o sei, o 12, come ella crede, la metà maschi e la metà femmine, e condurle meco a Verona per fare esperimento se riusciranno opportuni pel Piano della Conversione dell’Africa.
Ecco, o Signor Superiore il mio pensiero. Io lo sottopongo a Lei, e ne aspetto subito la decisione. Per quello che io ravviso, meditando su questo mio piano, io non tarderei nemmeno un giorno a porvi opera; ma questo è un affare che appartiene alle Alte Camere; perciò attendo i suoi ordini che saran sempre la regola del mio agire: ma li attendo subito, subito, e subito.

Nessuna difficoltà, o disagio, o patimento, o clima io pavento, quando ho speranza di agire a favore del suo piano per la Conversione dell’Africa. Ella pensi a darmi ordini sul progetto sovraesposto, e a spedirmi subito quel denaro che può, che non oltrepassi la somma di Nº. 500 Napoleoni d’oro, e non sia minore di Nº. 100 nap.ni d’oro”. (Scritti 497 e 5069

Comboni habia regresado a Italia. Poquito a la vez se restable, vuelve a ser hombre lleno de salud. Su superior lo envia a Aden para rescatar a niñas y niños esclavos. Y allì se abren nuevos horizontes. Bendito el hombre y la mujer que non se escandaliza de nada sino que sueña y se compromete para que el nuevo crezca.

22 gennaio 2018

Marco 2,23-28  Il sabato è fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato

Si è aperta per Comboni una nuova strada e lo troviamo ancora a Aden in una nuova avventura missionaria, libero di fronte al nuovo ma sempre disposto al dialogo e all’obbedienza sincera.

“Che se mai fosse, che il piano da me proposto d’una spedizione nell’Africa Orientale, fosse una stolta idea che mi balenò alla mente o fosse un vaneggiamento, un delirio, in tal caso ho il conforto di commettere un gravissimo errore, non già alla vista del pubblico con detrimento notabile dell’Istituto e della sua riputazione, ma al cospetto di un Padre amantissimo, che nella mia caduta può stendermi la mano e rialzarmi.
La supplico ardentemente d’innalzare al cielo fervidi voti, perché Dio solo guidi i miei passi e diriga le mie azioni, in tal modo che io fedelmente corrisponda ai suoi lumi ed impulsi divini, mentre implorando la sua paterna benedizione, con tutto l’affetto e venerazione mi dichiaro nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria”. (Scritti 595-596)

Busco mas defender las leyes, las tradiciones o a las personas? Jesus pone al centro a las personas con sus necesidades- Al centro de mi vida estan los demas? Asì como al centro de la vida de Jesus y en la vida de Comboni?

23 gennaio 2018

Marco 3,1-6  “Tendi la mano!”. Egli la tese e la sua mano fu guarita.

La grande umanità di Daniele Comboni gli fa vivere l’esperienza dell’amicizia, in questo caso con la famiglia Carpegna,  che vede nella solidarietà la continuazione della missione di Gesù che guarisce amando.
“Io mi sollevo lo spirito quando ravviso sul mio album e vagheggio nei vostri ritratti gli amici più cari del mio cuore; e quando poi nel Sacrifizio dell’altare ogni mattina m’è dato nel Memento di effondere una preghiera per voi, oh! allora io provo una gioia ineffabile, e mi sembra che in quei beati momenti il mio spirito sia pienamente riscaldato dalla più fervida devozione, perché veggo in Dio il centro di comunicazione fra me e voi, che lontani col corpo, mi siete uniti nella religione, nella fede, e nel cuore. Ora, che io vi ho ben conosciuto e che voi ben mi conoscete, non ardirò io di sperare, e voi oserete lasciar trascorrere un mese senza dirigermi vostre lettere, parlarmi di voi ad uno ad uno, e mantenere fra noi epistolar comunicazione? Ah! spero che non lascerete gemere un’anima che sospira per voi, e che non passa momento senza ricordarsi di voi”. (Scritti 667)

Jesus pide a aquel hombre de abrir su mano y que recibe Jesus? Recibe el rechazo de parte del poder, recibe la amenaza de muerte. Para que cada persona llegue a ser libre y constructor del nuevo tu cuanto estas dispuesto a pagar?

24 gennaio 2018

Marco 3,7-12  Una grande folla, sentendo quello che faceva, andò da lui

Comboni sente che è vicino il momento del suo ritorno in Africa dove già sogna le moltitudini, quelle stesse moltitudini che seguivano Gesù.
“Appena giunto a Verona, ho esposto al mio Superiore D. Nicola Mazza il bel pensiero di V. Em.za Ill.ma e Rev.ma di assegnare al mio Ist.o una porzione della vasta Missione dell’Africa Centrale, indipendente dai PP. Francescani, dopo che noi avremo presentato alla Sacra Congregazione di Propaganda Fide i mezzi materiali e formali che possiede l’Ist.o per sostenere il sublime incarico. Non dico l’effetto che abbia prodotto la determinazione di V. Em.za R.ma nell’animo del mio venerando vecchio. Solo le manifesto che quel giorno che l’Em.za V. Ill.ma segnerà il decreto sospirato, regalerà dieci anni di vita di più alla preziosa esistenza dell’Uomo di Dio. Noi perciò, appena giunti a Verona i nostri due Missionari don Giovanni Beltrame e D. Alessandro Dalbosco, determineremo i punti della Missione che intendiamo di coltivare, ed i mezzi rispettivi; esporremo il tutto a V. Em.za R.ma, ci getteremo nelle vostre braccia amorose, disposti ad operare tutto quello, che ci verrà ingiunto dalla Santa Chiesa per l’organo diretto di V. Em.za Ill.ma e R.ma che ne è il vero canale”. (Scritti 678)

Puedes hablar de Jesus, puedes anunciarlo, solamente si no buscas en Jesus aquel que soluciona o contesta a tus necesidades. Puedes anunciarlo hablando de El si tu te preocupas de las necesidades de los demas.

25 gennaio 2018

Marco 16,15-18   Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura

L’andate in tutto il mondo porta Comboni a un forte appello in favore dell’Africa, la missione del cuore. Qui scrive a don Nicola Olivieri.
“Perché, mio buon padre, non si ricorda dei poveri Missionari dell’Africa Centrale? Noi lavoriamo tutti pel medesimo scopo, per la salute dei cari nostri negri; e perché non dee regnare fra di noi una felice corrispondenza? Veramente ho sopportato con poca rassegnazione che ella e D. Biagio non siano venuti a trovarmi, o almeno non mi abbiano fatto sapere ove si trovavano loro. Sarà egli difficile che l’opera delle Missioni dell’Africa che noi intraprenderemo debba intimamente collegarsi colla sua? Non importa se negli anni scorsi le idee del mio P. D. Mazza negli accessori non si sono collegate colle sue: ma credo che l’opera di Dio ci ravvicinerà. Ma basta su questo: spero che un’altra volta verrà pure a trovarmi, perché desidero io pure su tanti punti parlare e consigliarmi con lei. Intanto fo voti al Dio degli Eserciti, e alla Regina della Nigrizia, che ella possa salvare tante anime, e mantenga per lunghi anni la preziosa sua vita e quella di D. Biagio Verri, al quale mando tanti saluti, e desidero che salvino tante anime. Riceva i saluti del mio Superiore”. (Scritti 775)

Es hermosa la mision que nos ha sido encomendada: vayan y anuncien. Digamoslo a todos el amor de Dios!

26 gennaio 2018

Luca 10,1-9   Mangiate di quello che vi sarà offerto

L’amicizia è una preziosa caratteristica del missionario, di san Daniele Comboni. Ecco come la manifesta nella sua relazione con la famiglia Carpegna. Ecco cosa scrive a mamma Ludmilla a riguardo del figlio Pippo.

“Se fossi meno affezionato a Lei e alla famiglia Carpegna, io mi starei in silenzio, e non entrerei nel santuario delle cose più delicate, cagionando forse maggior dolore dappoi per non prevenire a tempo i danni che ne possono conseguire Mia venerabile Ludmilla, se ben si riflette, certe cose che a primo aspetto ci si presentono come rilevanti, sulla gran scena del mondo sono cose piccole, punti matematici. La gioventù va soggetta a certa crisi inevitabile; non dobbiamo farcene maraviglia; viene il tempo della maturità, e le cose si calmano. Non sarà forse questo un dignitoso linguaggio di un ministro del Santuario; ma certo è quello di chi un po’ conosce la scena di questo mondo. D’altra parte il serbare silenzio potrebbe portare maggior nocumento, e impedirebbe di prevenirne i danni, potendolo. Mia cara Ludmilla, Dio sa con quale fatica e dopo quali interni contrasti io vengo a scriverle; ma temerei di non essere vero e leale amico se avessi un segreto per Ludmilla. Da questo esordio, ella crederà che vi sia gran cosa da svelarle. Eppure se ben vi pensiamo, è veramente piccola cosa, considerando i tempi in cui siamo, e la natura dell’uomo. Noi però per affetto e per dovere siamo tenuti ad evitare anche le piccole cose. Se in quel che io sono per dire non uso i debiti modi, o faccio male a dirlo, la prego di darmi una lavata di testa, che mi sarà cara, venuta da Lei”. (Scritti 783)

Hasta cuando el otro no llega a ser para mi una riqueza no lograré comprenderlo ni lograré aceptar su modo de vivir come riqueza, como don.

27 gennaio 2019

Luca 1,1-4;4,14-21 Lo Spirito del Signore è su di me

Per Comboni l’importante è vivere la missione frutto della presenza dello Spirito nella sua vita. Per lui tutto serve, amicizie comprese. E anche situazioni complicate.
“Questi giorni colla grazia di Dio, e coll’aiuto di D. Bosco e della Contessa Gloria, granatiera della def.ta Marchesa Barolo, potei pigliare al laccio di Cristo la Sig.ra Antonietta Manca di 25 anni, una delle favorite fra le molte dozzine di S. M. Vittorio Em. II. Re d’Italia, che era nel mio albergo del Bue Rosso. Essa è sotto la protezione della Contessa Gloria, che l’ha collocata in una sua villa, e dopo gli esercizi spirituali e Confessione da un santo Sacerdote, verrà inviata in Cagliari da sua madre; al quale oggetto ho già avvertito quel Vicario Generale, che procurerà di restituirla al marito (se costui vorrà). Veda, Monsignore, cosa inaudita. Antonietta Manca si recava anni sono dal Re per ottenere un trasloco a suo marito da Torino a Cagliari sua patria. Essa molto bella piacque al re, e quella sposa fu rovinata. Ella abbandonò il marito, ed avea un assegno di 500 franchi al mese, oltre molte cartelle di 1000 franchi l’una che le dava spesso il Re. Essa stessa me l’ha raccontata, ed è pentita de’ suoi falli. La Contessa Gloria, designatami da D. Bosco, continuerà la santa opera”. (Scritti 792)

Solo el Espiritu de Dios nos capacita a ser personas que no se escandalizan da nada y que en toda clase de situaciones saben crear caminos de bien y de esperanza.

28 gennaio 2018

Marco 3,22-30   “Come può Satana scacciare Satana?.

Il missionario sente che la sua missione è costruire il regno di Dio vincendo il male che rende schiave le persone. Da qui l’impegno all’azione.

“Sennonché il cattolico, avvezzo a giudicare delle cose col lume che gli piove dall’alto, guardò l’Africa non attraverso il miserabile prisma degli umani interessi, ma al puro raggio della sua Fede; e scorse colà una miriade infinita di fratelli appartenenti alla sua stessa famiglia, aventi un comun Padre su in cielo, incurvati e gementi sotto il giogo di Satana in sull’orlo del più orrendo precipizio. Allora, trasportato egli dall’impeto di quella carità accesa con divina vampa sulla pendice del Golgota, ed uscita dal costato del Crocifisso per abbracciare tutta l’umana famiglia, sentì battere più frequenti i palpiti del suo cuore; e una virtù divina parve che lo spingesse a quelle barbare terre, per istringere tra le braccia e dare il bacio di pace e di amore a quegl’infelici suoi fratelli, sovra cui par che ancor pesi tremendo l’anatema di Canaam”. (Scritti 2742)
No te preocupes de lo que los demas puedan decir de ti, tambien si dijeran que estas loco. Busca vivir y actuar como el Padre, el Abbà.

29 gennaio 2018

Marco 3,31-35   “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”

Il cuore di Comboni non vuole lasciare le popolazioni dell’Africa. Per lui gli africani sono i suoi fratelli e sorelle Cresce in Comboni il sogno di salvare l’Africa con l’Africa,
“L’esperienza adunque avendo chiaramente dimostrato che il sistema tenuto fino ad ora, benché utilissimo per la conversione degli infedeli delle altre parti del globo, è nulladimeno affatto inopportuno per la rigenerazione dell’Africa interna, perché il missionario europeo, non potendo vivere in quelle infocate regioni, non riuscirà mai a stabilirvi e perpetuarvi la Fede, e l’indigeno africano istituito nell’Europa per le suesposte ragioni diventa inetto ad esercitare l’apostolico ministero nel suo paese natale, la S. Congr.ne di Propag.da Fide è nella dura alternativa, o di decretare l’estinzione dell’importante Missione dell’Africa Centrale, o di sollecitare la creazione di un disegno, che risvegli più fondate speranze di esito più felice per la conversione dei negri.
Ed ecco balenarci alla mente un disegno, che se non presenta tutti quei vantaggi che si ritraggono da quelli escogitati a pro delle altre Missioni del mondo, riuscirà forse efficace a produrre un considerabile miglioramento all’infelice condizione dei Negri; sì che per le vie tracciate dalla Provvidenza essi giungeranno a poco a poco a partecipare ai frutti ineffabili della Redenzione dell’Uomo-Dio”. (Scritti 808 e 810)

Tu vocacion es engresar. No quedarte afuera. Tu eres familia, comunidad. Alegrate y vive esta tu belleza.

30 gennaio 2018

Marco 4,1-20   ”Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole?”

Una delle caratteristiche del discepolo è far sì che chi ascolta comprenda per crescere. Comboni vive in profondità questa dimensione.

“Dalla classe dei catechisti formata dal Corpo dei giovani negri, si caverà la sezione degli individui più distinti per pietà e sapere, nei quali si scorgerà una probabile disposizione allo stato ecclesiastico; e questa verrà destinata all’esercizio del divin ministero. Nell’istituzione di questa privilegiata sezione si escluderà la moltiplicità delle materie, a cui si assoggettano gli alunni dei Seminari d’Europa, e si limiterà l’istruzione alle discipline teologiche e scientifiche di prima necessità, sufficienti ai bisogni ed alle esigenze di quei paesi; e calcolato il precoce sviluppo fisico e intellettuale dell’indigeno africano, codesta istituzione non vorremmo già prolungata ai dodici e più anni stabiliti nell’Europa; ma crediamo sufficiente che possa limitarsi dai sei agli otto anni, secondo che si giudicherebbe opportuno.
In tal guisa, mercè il ministero importantissimo del Clero indigeno e delle Vergini della Carità, coadiuvato dall’opera benefica dei catechisti, dei maestri, e degli artisti, delle istitutrici, delle maestre e donne di famiglia, si formeranno a poco a poco numerose famiglie cattoliche, e sorgeranno fiorite società cristiane, e la nostra santa religione, dispiegando il salutare suo influsso sull’etiopica famiglia, stenderà grado grado il suo benefico impero sulla vasta estensione delle inesplorate regioni dell’intera Nigrizia”. (Scriti 831 e 834)

Vamos a permitir que los pueblos y tambien los que nos estan cerca nos cuenten su propia vida para abrirnos y vivir juntos vida nueva, vida de hermandad.

31 gennaio 2019

Marco 4,21-25 Fate attenzione a quello che udite

Comboni è l’uomo che sa ascoltare, docile allo Spirito. Un ascolto che lo porta alla disponibilità.

“Ci sorride nell’animo la più dolce speranza che il nuovo Piano per la Rigenerazione della Nigrizia, il quale tornò sì gradito al cuore del Santissimo nostro Padre, l’immortale Pontefice Pio IX, e fu accolto con sommo favore ed entusiasmo da tanti insigni Prelati e Vescovi della Chiesa Cattolica e dalle più ragguardevoli e sublimi intelligenze ecclesiastiche e civili dei due mondi, otterrà la cooperazione di tutte quelle sante istituzioni, che finora si occuparono o tentarono di promuovere i vantaggi spirituali della razza etiope. Noi speriamo che esso verrà protetto ed assistito da quelle pie società, che forniscono di mezzi pecuniari e materiali le sante opere istituite per la Propagazione della Fede, e che troverà un eco di approvazione, ed un appoggio di favore e di aiuto nel cuore dei cattolici di tutto il mondo, investiti e compresi dallo spirito di quella sovraumana carità che abbraccia la vastità dell’universo, e che il Divin Salvatore è venuto a portar sulla terra. (Scritti, 2790)
No basta oir, es preciso escuchar y la escucha la encontramos donde hay corazones abiertos, corazones bien dispuestos como el corazon de la Virgen Maria, como el corazon de Daniel Comboni.