Novembre 2018

Giovedì, 1 Novembre 2018
Matteo 5,1-12 Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli
Solo la 1a e l’8a beatitudine hanno il verbo al presente. “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”. ”Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”. Le altre 6 beatitudini sono la conseguenza della 1a: chi è povero è misericordioso, mite, puro di cuore…  Ma chi accetta la 1a troverà sulla sua strada la persecuzione  (8a). E non dimentichiamo mai che le beatitudini sono la carta d’identità di Gesù e del discepolo. E che bello se sostituiamo la parola “beati” con la parola “felici” o,meglio ancora con la parola “in piedi”. Faccio nn esempio: “In piedi (alzatevi) voi poveri…”.
Las bienaventuranzas son el documento de identidad de Jesus y deben serlo tambien del discipulo, el tuyo.

Venerdì, 2 Novembre 2018
Giovanni 6,37-40  Questa è la volontà del Padre mio che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna
Il messaggio di Gesù è irresistibile per chi ha il cuore puro e buono. Occorre anche, naturalmente, che il Vangelo sia proposto e presentato in modo puro e buono. Il tema del Regno è fondamentale. Per chiunque ci crede, lo accoglie e lo mette in pratica il risultato è gioia, vita piena e salvezza. Inoltre, anche qui viene sottolineata la centralità del prossimo, perché “non vada perduto nessuno“. Solo così sperimentiamo quella misericordia di cui è impastato il sogno di Dio, oggi e sempre, per l’eternità. Coloro che ci hanno preceduto non sono perduti!
Para los que creen, el reino de Dios es plenitud de vida y de salvacion. Nuestra vocacion es la vida.

 

Sabato, 3 Novembre 2018
Luca 14,1.7-11 Chi si umilia sarà esaltato
Colui che si è umiliato ed è stato esaltato ha un nome: è Gesù. Prova a pensare di mettere l’Eucaristia in basso, sul pavimento, invece di collocarla in alto, sull’altare. Mettiti in preghiera e lasciati interrogare. Prova a togliere quegli oggetti che chiamiamo “ostensori” e mettiti di fronte a Gesù, nel segno del pane, ponendolo su un semplice piatto. PREGA e lasciati interrogare.
Ponte en oracion e permitele al Señor que te haga preguntas.

 

Domenica, 4 Novembre 2018
Marco 12,28-34 Amerai il tuo prossimo come te stesso.
In un incidente nella periferia povera di Guadalajara in Messico perdono la vita i genitori di 5 figli. Vado alla casa e non trovo i 5 figli. I vicini mi dicono che sono in una famiglia che vive in fondo alla strada. Li incontro e dico alla famiglia che li ha ospitati: non potete tenerli tutti e cinque. Quei genitori rispondono: abbiamo pregato e ci siamo chiesti: se fossimo morti noi ci sarebbe piaciuto che i nostri tre figli fossero accolti in famiglie diverse o che fossero accolti tutti e tre in una sola famiglia? Ciò che avremmo desiderato per i nostri figli lo desideriamo anche per questi cinque fratellini. Ce li teniamo tutti e cinque.
Per amare il prossimo come se stesso è necessario che Dio sia l’unico Signore della mia, della tua vita.  E prossimo è il povero, il senza lavoro, l’immigrato, l’africano, …
No es posible amar al otro como a nosotros mismos si el Señor no es el unico señor de nuestras vidas.

 

Lunedì, 5 Novembre 2018
Luca 14,12-14 Riceverai la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti
Daniele Comboni muore a 50 anni dopo che l’Africa e i poveri si erano impadroniti del suo cuore. Termina la sua ultima lettera scritta sei giorni prima della sua morte con queste parole: “Dio non abbandona mai chi in lui confida. Io sono felice nella croce, che portata volentieri per amore di Dio genera il trionfo e la vita eterna”. L’Abbà realizza sempre le sue promesse. Viviamo la missione come annuncio e testimonianza del suo amore.
Nuestro Dios realiza siempre sus promesas. A nosotros el compromiso de vivir la mision como misericordia.

 

Martedì 6 novembre 2018
Luca, 14,15-24 Costringili ad entrare, perché la mia casa sia piena
Una sera, la sera della moltiplicazione dei pani, Gesù “costrinse” i discepoli a salire sulla barca. Questa parola non è violenza ma ricchezza di motivazioni di fronte alle quali cadono resistenze e rifiuti.  La tua autenticità, le tue scelte trasparenti fanno cadere le mie resistenze e non lasciano spazio se non a un si di disponibilità. Passa dalla violenza alle motivazioni. E allora la sala si riempirà.
Donde hay palabras de amor, palabras verdaderas, tu vida llega a ser bendicion. Cae toda clase de resistenzia, nace la disponibilidad y vamos a engresar en el Reino de Dios como los discipulos aceptaron de subir al barco.

 

Mercoledì 7 novembre 2018
Luca 14,25-33 Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
Il mio “avere” più prezioso è la mia stessa vita. Anche questa devo donarla. Farsi uno con l’altro, con il diverso, è questa la sfida. San Daniele Comboni si fa uno con l’Africano donando tutto a cominciare dagli affetti familiari fino alla sua propria salute. Morirà a 50 anni e morirà dicendo: “O Nigrizia o Morte”. La sua vita e la sua morte sono come la vita e la morte di Gesù che “avendo amato i suoi li amò sino alla fine”.
San Daniel Comboni ama a los africanos hasta donarlo todo: los afectos familiares y su propria vida. Nadie tiene el derecho de dar mucho; todos tenemos el llamado a darlo todo.

 

Giovedì 8 novembre 2018
Luca 15,1-10 Si avvicinavano a Lui tutti i pubblicani e i peccatori
Pubblicani e peccatori si avvicinano a Gesù e Gesù che cosa fa? Li ama e racconta loro tre racconti che chiamiamo parabole. La parabola della pecora perduta, della moneta perduta, del figlio perduto. Non un rimprovero, non un consiglio ma solo speranza, braccia aperte. Dopo una celebrazione, due domeniche fa, si sono fermate e mi hanno avvicinato 4 coppie non sposate in chieda per vari motivi. Ho sentito tanta tenerezza di fronte a tanta sincera sofferenza, tanto bisogno di un abbraccio e ho sentito la bellezza di essere portatori di fiducia, di misericordia. È questa la nostra ricchezza, la nostra missione.
La personas marginadas, en dificultad, se acercan a Jesus. Me pregunto: porque demasiadas veces la parsonas en dificultad no se acercan a la comunidad cristiana, no se acercan a mi?

 

Venerdì 9 novembre 2018
Giovanni 2,13-22  Parlava del tempio del suo corpo
Lo zelo è fondamentale per i progetti di un mondo migliore. Ma è uno zelo ben specifico, è “lo zelo per la tua casa”, cioè per le cose di Dio. “Gesù parlava del tempio del suo corpo”: dunque, ciò che veramente appartiene a Dio è proprio l’essere umano e quando questi è oggetto di sfruttamento, di strumentalizzazione, di mercato, diventando solo “mano d’opera a basso costo”, allora lo zelo dovrebbe veramente divorarci! Penso ai ghetti del foggiano e non solo.
Jesus hablaba del templo de su mismo cuerpo. Lo que de veras pertenece a Dios es el ser humano. Y cuando el ser humano es disfrutado allì hay que tener celo y defenderlo.

 

Sabato, 10 Novembre 2018
Luca  16,9-15 Dio conosce i vostri cuori
Leggendo che “I farisei, che erano attaccati al denaro” mi è venuto spontaneo pensare agli schiavi legati agli sgabelli per remare e mandare avanti una barca che a loro non apparteneva e che portava beni che loro mai avrebbero goduto. È una tristezza un tal genere di vita che in modi diversi tocca l’esistenza di ciascuno di noi. Ma in mezzo a questa buia tristezza si accende una luce: “Dio conosce i vostri cuori”, le vostre sofferenze e la sua conoscenza genera in lui viscere di misericordia. I farisei “si facevano beffe di lui”, di lui che è misericordia! Il problema non è se gli altri si fanno beffa di te perché sei misericordioso, buono con tutti. Il problema è se nessuno si fa beffa di te!
Es consoladora la certeza que Dios conoce nuestros corazones. Y nos conoce con sentimientos de misericordia. Dios es misericordia, ternura.

Domenica, 11 Novembre 2018
Marco 12,38-44 Tutti hanno dato del loro superfluo
Chi ama dà il meglio e Dio, che ti ama con amore di sposo, e che ti dà il meglio: la sua stessa vita che non ha limite né di tempo né di spazio.
È bella questa vedova che lo dà tutto! Questa vedova è il punto di arrivo di tutta la vita la vita del discepolo. Abbiamo camminato con Gesù, lo abbiamo ascoltato, lo abbiamo visto agire in favore di tutti. Ora siamo di fronte alla fotografia del vero discepolo: la vedova. Nella sua povertà, nei suoi limiti, dona tutto. La misura del cristiano non è il molto ma il tutto. NIENTE È PICCOLO QUANDO È GRANDE IL CUORE CHE DONA.
No podemos vivir come personas apagadas. Es preciso vivir en la espera activa hecha de compromisos, de servicio hacia los demas y de amor, de un amor que lo entrega todo. Una vez mas decimos con san Daniel Comboni: “Vuestro para siempre”.

Lunedì, 12 Novembre 2018
Luca  17,1-6 Perdona tuo fratello sette volte al giorno
Il perdono è bello, ma per essere autentico deve portare alla riconciliazione: una vita da riconciliati che non scava mai fossati e non alza mai muri. E il mio fratello è ogni persona. Gesù non parla di amici, ma di fratelli. Gli amici si scelgono, i fratelli si accettano. Forse abbiamo bisogno di meno perdono e di più riconciliazione nella nostra vita e in quella del mondo:
Posiblemente tengamos mas necesidad de reconciliacion que de perdon. El Senor sabe.

 

Martedì, 13 Novembre 2018
Luca  17,7-10 Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare
Quello di Luca è il Vangelo della dedizione totale. Nessuno può vantarsi di aver fatto già a sufficienza da pretendere una ricompensa. Per noi tutto è gratuità e dono. “Se avessi mille vite, tutte le darei per l’Africa” scriveva san Daniele Comboni. Altro che sedersi e farsi servire!
Para nosotros todo es gratuidad y don. No hay tiempo para sentarnos y para que los demas nos sirvan.

Mercoledì 14 novembre 2018
Luca 17,11-19 Non si è trovato nessuno che rendesse gloria a Dio, all’infuori di questo straniero
A me piace immaginarmi Gesù e con lui la prima comunità cristiana che gioisce per l’affacciarsi di questo “straniero” alla finestra della riconoscenza. La finestra della riconoscenza ti fa scoprire il volto di un Dio che fa meraviglie in favore dei suoi figli, in favore di ogni donna e di ogni uomo. Solo chi scopre che tutto è dono, dono d’amore, impara a dare gloria a Dio e diventa persona libera.
Aprende a dar gloria a Dios solamente quien descubre que todo es don, regalo de amor.

 

Giovedì, 15 Novembre 2018
Luca  17,20-25 Il regno di Dio è in mezzo a voi
Che bello quando riesco a vederlo il bello e il buono che è presente e che cresce nel mondo. Non cambia la vita, la minaccia del castigo né la paura. Cambia la vita ciò che è bello. E il regno, il sogno di Dio, è bello perché è vita per tutti e in tutti. Il regno di Dio non può non essere in mezzo a noi, finché c’è quel Gesù che ci ha detto: Io sarò sempre con voi.
Es verdad el reino de Dios es en medio de nosotros. Y sabes porque?. Porque con nosotros està Jesus. Y con Jesus nosotros los discipulos que buscamos vivir con la fuerza del Espiritu, una vida de servicio, de condivision y de don.

Venerdì, 16 Novembre 2018 
Luca 17,26-37 Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva
Mi sembra di capire che i discepoli sono pronti per il ritorno del Signore, una volta che si siano liberati dall’attaccamento ai beni terreni. Ci sono molte cose che possono distrarci e portarci a non accorgerci della sua venuta. Solo chi è povero come Maria, la giovane donna di Nazaret, sa accogliere. Le mani piene non permettono di accogliere chi ti tende la mano.
Si tus manos estan llenas no te permiten de acoger a los que te ofrecen sus manos.

 

Sabato, 17 Novembre 2018 
Luca  18,1-8 Pregare sempre, senza stancarsi mai
La grande notizia è questa: il Padre vi ama! E non dimentichiamo che non esistono “non eletti”. Il nostro è il Dio di tutti, per tutti e in tutti. È il Dio vicino a quanto è uscito dalle sue mani. Chi continua a dividere l’umanità tra eletti e non eletti non pensa con il cuore del Dio di Gesù!
In queste due ultime settimane dell’anno liturgico anche la preghiera si illumina come un momento liberante di abbraccia aperte per accogliere e abbandonarci.
Tambien en la oracion tu eres nuestro maestro y compañero. Que nunca nos cansemos de orar alabando, agradeciendo, pidiendo e intercediendo.

Domenica, 18 Novembre 2018  
Marco 13,24-32 Il Figlio dell’uomo riunirà i suoi eletti dai quattro venti
Ogni momento della storia, ogni giorno di ogni vita, è questa prova fra buio e luce. Sole e luna e stelle sono anche i potenti, le potenze, gli imperi. Ne abbiamo visti cadere di imperi! Stiamo vedendo crepe nell’odierno impedo del denaro. Il vangelo, la bella notizia, è escatologico e non catastrofico. Non porta e non incita alla distruzione del male, ma a riconoscerlo senza paura, con speranza attiva che lo supera. L’ultims parola non appartiene alla morte ma alla vita! Benedetto il Signore!
Alrededor de Jesus hay un pueblo que se acerca a él. Jesus presenta sus horizontes diciendo que los discipulos todo deben enfrentarlo con valentia porque la ultima palabra non pertenece a la muerte sino a la vida. Bendito sea el Señor por su sabiduria que nos prepara cosas  grandes a traves de la sencillez de la vida de cada dia.

Lunedì, 19 Novembre 2018 
Luca  18,35-43 Tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio
Gesù giunge a Gerico. Un tempo il popolo di Israele aveva fatto cadere le mura della città. Oggi Gesù fa cadere ciò che impedisce a una persona di  vedere e di seguirlo. Un giovane, che partecipava per la prima volta a un incontro “Cammino Giovani”, chiedeva dei depliant da diffondere e diceva: li presenterò ai miei amici, il Signore ha aperto i miei occhi, può aprire anche i loro.
Dar gloria a Dios es vivir con los horizontes de Dios ofreciendo a todos la oportunidad de vivir una vida que sea don para todos y cada uno de nosotros.

Martedì, 20 Novembre 2018 
Luca  19,1-10 Oggi devo fermarmi a casa tua
Gesù si fa per davvero piccolo: guarda verso l’alto. Dall’incontro dei due sguardi nasce la salvezza:  Gesù entra nella casa di Zaccheo. Ricevere Gesù “nella propria casa” è la vera sorgente di ogni conversione. La conversione non è frutto del tuo impegno, ma della presenza di Gesù, che fa tutto nuovo; che mette in ordine la casa!
Ma chi ti obbliga a fermarti a casa mia, chi ti obbliga a farlo? L’amore. La fiducia nel fatto che tutti possono cambiare, anche Zaccheo.
Jesus es conciente que se realiza engresando en la vida de las personas. Llegando a compartirlo todo. Y Jesus se queda no porque invitado sino porque El sabe muy bien que esta es la mision que el Padre le ha encomendado: quedarse.

Mercoledì, 21 Novembre 2018 
Luca 19,11-28 Perché non hai consegnato il mio denaro a una banca?
Gesù si sta avvicinando a Gerusalemme. L’entusiasmo cresce. I discepoli credono imminente la manifestazione del regno di Dio. Gesù spiega che prima ci sarà una rivolta contro il re (la sua Passione), seguita da un castigo (la caduta di Gerusalemme). E Gesù non si ferma: continua il cammino. L’ultima parola non sarà la Passione né la distruzione: sarà la vita, la risurrezione.
Nuestro Dios es el Dios de la vida! Va a vencer la vida. Lo creemos que esto sea verdad para nosotros y para todos. Viendo hoy a las persoans piensa: tambien en cada uno de ellas vencerà la vida.

Giovedì, 22 Novembre 2018 
Luca 19,41-44 Alla vista della città pianse su di essa
È tragico ciò che sta succedendo. Siamo di fronte a una società, di ieri e di oggi, che chiede pace e che aspetta un profeta. E questa società non trova né l’una né l’altro. La pace e il profeta non si trovano quando si programma il futuro in base ai propri schemi e tradizioni. Peggio ancora: quando le scelte sono condizionate dalla paura, si trovano solo distruzione e morte.
Nunca ni tampoco en ningun lugar hay espacio para quien sueña lo nuevo si las persoans, ni nostros permanecemos encerrados en nuestros horizontes.

 

Venerdì, 23 Novembre 2018 
Luca 19,45-48 Si mise a scacciare quelli che vendevano
“Ma c’è anche un’altra questione: perché Gesù ce l’ha con i soldi, ce l’ha con il denaro? Perché la redenzione è gratuita: la gratuità di Dio. Gesù viene a portarci la gratuità totale dell’amore di Dio. Ed è proprio per questo che Gesù prende la frustra in mano per fare questo rito di purificazione del tempio”. (Papa Francesco) È necessario passare dalla sponda del vendere a quella della condivisione; del con-dividere.
Es preciso dejar la orilla del vender para pasar a la orilla del compartir.

Sabato, 24 Novembre 2018 
Luca 20,27-40  Poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio
Dio è il Dio della vita. Grazie a lui tutti vivono. Le promesse di Dio sono per sempre. La vita è per sempre. E, il dire che saranno come gli angeli, non implica l’esclusione del corpo nella vita eterna. Sottolinea invece che uomo e donna godranno della stessa dignità, che già deve essere ricercata e vissuta ora e qui.
Hombre y mujer tienen la misma dignidad que desde ahora, en el tiempo y en los lugares donde vivimos, debe ser buscada, alimentada y vivida.

 

Domenica, 25 Novembre 2018
Giovanni, 18,33-37 Si, io sono re…
Il trono della gloria di Dio non è il potere ma l’amore. Chi ama ha la vita. Chi ama è benedetto; è una persona di cui si può dire bene. Chi non ama è maledetto: persona di cui non possiamo dire bene. Noi non possiamo dire bene. Ma Dio, l’Abbà dice bene di tutti. Leggi bene il brano di questa giornata e ti accorgerai che Gesù, riferendosi a chi ha amato, dice: “benedetti dal Padre mio”. E a chi non ha amato non dice: “maledetti dal Padre mio”. No. Dice solo: “maledetti”. Persone di cui non si può dire bene, persone che non sono entrate nella costruzione del Regno… (il resto vedilo rileggendo il brano e magari decidendoti a partecipare o iniziare un gruppo di Lettura Popolare della Bibbia).
Es persona de la cual podemos decir bien (bendecir) quien ama. Es persona de la cual no podemos decir bien (maldecir) quien no ama.

Lunedì, 26 Novembre 2018 
Luca 21,1-4 Vide anche una vedova povera
Erano in molti, ma Gesù vede quella vedova povera. Quella vedova rappresenta l’umanità oppressa e indifesa; rappresenta la comunità dei discepoli anche loro poveri e indifesi. Nel loro dare tutto sono grandi, risplendono come veri discepoli di Colui che ha dato tutto. Vedila anche tu questa vedova e cerca di vederne non solo la povertà, ma la capacità di dare tutto.
Busca tambien tu ver a esta viejita y busca ver no simplemente su pobreza pero tambien ver su capacidad de darlo todo.

Martedì, 27 Novembre 2018 
Luca 21,5-11 Parlavano del tempio, ornato di belle pietre e doni votivi
È pericoloso fermarci a contemplare pietre che non hanno un grande e lungo futuro. Contempliamo invece gli avvenimenti scoprendo in essi la gestazione faticosa attraverso la quale si manifesta e cresce il regno di Dio. Le difficoltà non sono mai una punizione (Dio non punisce), ma un dono che ci fa crescere. Beato chi non si scandalizza. Beato chi legge tutto con gli occhi del figlio che si sente amato.
Lo que permanece es el sueño de Dios: vida para todos. Lo que construimos nosotros los hombres y mujeres pasa como pasamos nosotros. Lo que nace de Dios permanece como El permanece.

Mercoledì, 28 Novembre 2018 
Luca 21,12-19 Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno
Anche in questo 2018 sono state messe le mani sopra tanti credenti e altrettanti sono stati perseguitati. Anche in questo 2018 tanti credenti hanno dato testimonianza. Se tra costoro ci sei anche tu, potrai testimoniare che ti è stata data parola e sapienza. Potrai pure dire che neppure un capello del tuo capo è andato perduto: tutto è stato valorizzato. E potrai essere testimone che la perseveranza è la strada per salvare la vita: la tua e quella di tutti.
Perseverar, ser fieles, es la unica via para salvar nuestras vidas, la vida de todos.

 

Mercoledì, 29 Novembre 2018 
Luca 21,20-28 Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti
Dio è il Signore della storia. Sì, i pagani entrano per assediare e distruggere ma il Dio della vita fa sì che questo scontro sia anche il tempo nel quale i pagani entrano nella nuova Gerusalemme, nella Chiesa. Ancora una volta la ultima parola non è della morte ma della vita. Il nostro Dio è il Dio della vita. Le immagini che Luca usa sono un linguaggio, un balbettio, per affermare la vittoria finale della vita e della vita per tutti.
Creo que Dios es el Señor de la historia y que todo sirve para llevar a la plenitud, que es vida y vida para la creaciòn entera. Bihenaventurados los que no se escandalizan! Todo es don.

Venerdì, 30 Novembre 2018  
Matteo 4,18-22 E subito lasciarono le reti e lo seguirono
Le grandi decisioni non si prendono domani, ma oggi. Seguire Gesù è entrare nei suoi orizzonti. Segue Gesù chi può dire ogni giorno di più: lo Spirito mi ha consacrato per portare buone notizie ai poveri, all’umanità intera. Come un famoso autore anch’io direi: se dovessi rimanere con una sola parola del Vangelo, sceglierei la parola “beati”. Annunciatori di beatitudine!
Los grandes pasos no se hace mañana, se hace hoy. Felicidades a ti que vives y anuncias las bienaventuranzas!